mercoledì 29 ottobre 2014

La Conferenza Episcopale Croata celebra San Giovanni Paolo II

La Sessione autunnale della Conferenza Episcopale Croata è stata introdotta il 21 ottobre 2014 dal Presidente dei vescovi Croati, Mons. Zelimir Puljic arcivescovo di Zara. Egli ha annunciato le modalità e le tematiche della Conferenza, ha sottolineato la partecipazione del Cardinale Bozanic, di ritorno dal Sinodo dei Vescovi tenutosi a Roma, e la presenza del Nunzio Apostolico in Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico. Le tematiche hanno riguardato la riflessione storica e pastorale
del cattolicesimo croato intorno agli anniversari della prima e della seconda guerra mondiale, il significato della celebrazione eucaristica in onore di San Giovanni Paolo II nella Cattedrale di Zagabria, le risonanze del Concilio Vaticano II e le varie realtà etiche con cui il Magistero di Papa Francesco si va confrontando.
Culmine e fonte della vita della Chiesa, la liturgia ha assunto un momento intenso nella celebrazione in onore di San Giovanni Paolo II nella cui festa l'Episcopato Croato si è trovato fraternamente riunito per celebrare l'Eucaristia del Signore. Ha presieduto la celebrazione il Cardinale Bozanic insieme con il Nunzio Apostolico Alessandro D'Errico e con un ventina di Vescovi e Sacerdoti. Ha predicato il Vescovo Stambuk.

I vescovi si sono poi riuniti nell'Istituto Pastorale dell'Arcidiocesi per assistere alla Conferenza di presentazione dell'Opera Omnia di Mons. Marin Srakic Arcivescovo emerito di Đakovo-Osijek composta di 12 volumi riguardanti il suo lavoro scientifico e pastorale svolto durante i 50 anni di sacerdozio e i 20 anni di episcopato. Notevole in questa occasione è stata anche la presenza del Metropolita Ortodosso Porfirio che ha avuto un incontro fraterno con il Nunzio Apostolico.
Il portale della Conferenza Episcopale Croata ha riportato per intero il testo dell'introduzione dell'Arcivescovo Pulic, il portale dell'Arcidiocesi di Zagabria ha evidenziato i momenti salienti della celebrazione in onore di San Giovanni Paolo II e la presentazione dell'Opera Omnia dell'Arcivescovo Srakic con una bella galleria fotografica. Gli altri portali ed agenzie cattoliche hanno anch'essi riportato commenti ed approfondimenti con gallerie fotografiche.

Di seguito riporto una sintesi del Commento dell'Arcidiocesi di Zagabria tradotto ad sensum dal Croato.



"Il Papa in Croazia sentiva come un padre tra i suoi figli"

I Vescovi croati che partecipano alla sessione autunnale della Conferenza Episcopale Croata si sono riuniti Mercoledì 22 ottobre al Duomo di Zagabria in occasione della festa di San Giovanni Paolo II. La celebrazione eucaristica, in comunione con il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, mons. Alessandro D'Errico e con vescovi croati, è stata presieduta dall'arcivescovo di Zagabria, cardinale Josip Bozanic.
All'introduzione il Presidente della Conferenza Episcopale Croata. Zelimir Puljic ed il cardinale Bozanic hanno invitato i fedeli a pregare quest'anno per le famiglie cristiane perchè diventino testimoni di Cristo e della comunione della sua Chiesa. Il cardinale ha esortato ad una preghiera più forte per la canonizzazione del Beato Stepinac ed ha detto che il giorno della sua canonizzazione sarà una benedizione per il popolo croato.

Nella sua omelia il vescovo Stambuk ha ricordato episodi significativi ed ha parlato della figura di Giovanni Paolo II e del suo amore per il popolo croato, che paternamente amava perchè la sua storia era simile a quella della sua Polonia.
Egli ha ricordato tutti gli eventi che sono rimasti profondamente impressi nella memoria fedele croata, la sua visita a Salonicco, dove hanno cantato insieme, "Salve Signora, Regina della Croazia", per l'arrivo al santuario, e la beatificazione di Stepinac; l'evento più memorabile che è stata la prima visita del Papa in Croazia nel 1994 nei tempi difficili della guerra.
Il papa era a conoscenza della comunione dei vescovi con il popolo croato, e celebrando La Messa all'ippodromo di Zagabria si sentiva come un padre tra i suoi figli.
Al termine della celebrazione eucaristica, il cardinale Bozanic ha raccomandato alle preghiere dei credenti riuniti tutti i candidati al diaconato che vengono ordinati il 25 ottobre.
Al termine della celebrazione, i vescovi si sono riuniti presso l'Istituto Pastorale dell'Arcidiocesi dove vi è stata la presentazione delle Opere dell'Arcivescovo emerito di Đakovo-Osijek mons. Marin Srakić. Considerazioni introduttive sono state svolte dal Cardinale Bozanic che ha dato a tutti il benvenuto.
"Il nostro caro Arcivescovo Marin Srakić ci ha portato qui con 12 libri la Chiesa e il popolo croato. Il libro è uno strumento che si avvicina le persone, gli eventi e le idee, e questo lavoro è un dono che divente memoriale", ha detto il cardinale nel suo discorso. Sono intervenuti altre personalità.



mercoledì 22 ottobre 2014

Le buone relazioni tra Croazia e Santa Sede tema dell'incontro con Josipovic

L'incontro del Nunzio Apostolico a Zagabria con il Presidente della Repubblica di Croazia ha dato luogo ad un colloquio franco e cordiale che ha avuto come tema portante le buone relazioni tra la Croazia e la Santa Sede.
Le due Personalità hanno avuto occasione di esprimere lusinghieri apprezzamenti che hanno riguardato le motivazioni che hanno portato al riconoscimento ufficiale recentemente ricevuto dal Presidente Josipovic dalla Comunità Islamica per “il contributo alla promozione e al rafforzamento della libertà religiosa e alla costruzione di un clima positivo per lo sviluppo delle comunità religiose” (vedi questo post).
In termini più generali essi hanno discusso delle problematiche internazionali connesse alle elezioni in Bosnia-Erzegovina e alla sua entrata nell'Unione Europea; rimarcando l'importanza in tutta la regione dei Balcani del ruolo assunto dalle positive relazioni tra la Croazia e la Santa Sede.
La notizia dell'incontro tra Mons. D'Errico ed il Presidente Josipovic si può leggere insieme con il comunicato ufficiale direttamente sul Portale della Presidenza della Repubblica di Croazia. La presentiamo di seguito nella traduzione ad sensum.
Per un approfondimento delle relazioni del Nunzio Apostolico con il Presidente della Repubblica di Croazia si può vedere una serie dipost su questo blog.

Il Presidente Josipovic ha ricevuto il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia

16 Ottobre 2014.
Il Presidente croato Ivo Josipovic ha ricevuto il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, mons. Alessandro D'Errico. Il Nunzio Apostolico si è congratulato con il presidente Josipovic per il "riconoscimento del contributo alla promozione e al rafforzamento della libertà religiosa e alla costruzione di un clima positivo per lo sviluppo delle comunità religiose", ricevuto il 4 dal Mufti Aziz ef. Hasanovic.

I due hanno espresso la loro soddisfazione reciproca per le buone relazioni tra la Croazia e la Santa Sede, basate sulla comunicazione aperta e sulla fiducia, ed auspicate durevoli e sempre cordiali. In particolare, si è discusso delle relazioni nella regione e della necessità della Bosnia-Erzegovina post-elettorale di muoversi con più certezza verso l'Europa.


Incontro con il Mufti a Zagabria

La new è riportata sul portale del Centro Islamico di Zagabria ed è stata rilanciata dalle agenzie religiose ed istituzionali di Croazia.
Nell'ambito del dialogo interreligioso e diplomatico internazionale, che trova luoghi e temi importanti nelle relazioni che si impostano nella Capitale croata, assume una particolare ed esemplare rilevanza l'incontro al Centro Islamico di Zagabria tra il Gran Mufti ed il Nunzio Apostolico.
Attraverso il dialogo, che si è stabilito da qualche anno tra il Mufti Aziz Hasanovic e Mons. Alessandro D'Errico, è venuto configurandosi un modello di relazioni che attiene la trattazione e la soluzione di molte problematiche delle minoranze religiose. Un modello che diviene sempre più un irrinunciabile riferimento nel dibattito internazionale, e che è stato rimarcato in varie occasioni e positivamente denotato anche negli incontri che l'esponente dell'Islam ha avuto con le istituzioni politiche dell'area dei Balcani e con Papa Francesco in Vaticano.
Una certa rilettura delle problematiche e degli eventi connessi al dialogo tra il Mufti ed il Nunzio a Zagabria è possibile con la rivisitazione di alcuni post di questo blog.
Di seguito riporto la notizia come è apparsa sul portale del Centro Islamico di Zagabria, nella traduzione ad sensum dal croato.


In evidenza. Il Mufti al. Aziz ef. Hasanovic ha incontrato il Delegato Apostolico S. E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico


Il Mufti al. Aziz ef. Hasanovic ha incontrato il Delegato Apostolico S.E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico.


Mercoledì, 15/10/2014 il Mufti ha incontrato S.E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico. Il Mufti ed il Nunzio hanno discusso le possibilità di valorizzare i modelli di relazione applicati in Croazia per quanto riguarda la posizione delle minoranze religiose. Essi concordano nel rilevare che in Croazia c'è un esempio positivo di come in modo soddisfacente si potrebbe risolvere la situazione delle comunità religiose, soprattutto delle minoranze. A questo proposito, il loro impegno nel dialogo continuerà per proporre esemplarmente l'esperienza che si vive in Croazia anche ad altri paesi.




giovedì 16 ottobre 2014

Il pellegrinaggio di Bosnia-Erzegovina al Santuario di Marija Bistrica

Il 9° Pellegrinaggio dei Cattolici di Bosnia-Erzegovina, delle diocesi di Sarajevo e di Banja Luka, al Santuario Nazionale Croato di Marija Bistrica quest'anno si è svolto sul tema di una preghiera a Maria: "La Regina della Pace ci ottenga la pace nel cuore, nella famiglia, nel nostro paese e nel mondo intero”. Il pellegrinaggio che conduce i credenti di BiH alla meta religiosa extra-territoriale in Croazia è ormai una consolidata tradizione. Essa si giustifica con la storia delle tante comunità ecclesiali che in Bosnia-Erzegovina hanno una quasi esclusiva componente croata e che ritrovano nel cammino della fede motivi e stimoli per riscoprire legami originari e superare i limiti geopolitici ingeneratisi con le indipendenze nazionali nell'area della ex Jugoslavia.

Il pellegrinaggio a Marija Bistrica di per sé assume anche notevoli dimensioni internazionali, richiamando pellegrini da molte parti d'Europa (dall'Ungheria, dalla Polonia, dalla Slovenia, dall'Austria, dall'Italia, etc.) incoraggiando e valorizzando anche il cammino laico e politico che si svolge nel contesto dell'Unione Europea. Questa valorizzazione si estende ovviamente anche alle speranze e alle azioni che la stessa Bosnia-Erzegovina sta vivendo e realizzando per la sua entrata nell'UE.
Si evidenziano così nel pellegrinaggio al Santuario, situato nello Zagorje Croato, valori religiosi ed etici non disgiunti da valori relazionali e diplomatici. Ciò è stato sottolineato prima dalle parole dell'Arcivescovo di Sarajevo, il cardinale Vinko Pulljic che ha guidato il cammino spirituale delle diocesi di BiH; e poi dalle parole dell'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia e già in BiH, il quale ha voluto incoraggiare i cattolici presenti al Santuario a vivere con attenzione e partecipazione le fasi anche elettorali che porteranno la Bosnia-Erzegovina a vivere la sua esperienza politica nell'Unione Europea.

In sintonia con questa valorizzazione si pongono d'altra parte i significati espressi dalla presenza al pellegrinaggio del Sindaco di Zagabria, Milan Bandic, che ha radici familiari in Bosnia-Erzegovina, e dall'incontro che si è formalmente realizzato presso la Sede del Governo a Zagabria tra il Cardinale Pulijc ed il Primo Ministro Milanovic.

Del Pellegrinaggio a Marija Bistrica si è già scritto in questo blog (si possono vedere i post richiamati con questo link); in particolare si può rileggere con utilità il discorso che il Nunzio Apostolico in Croazia tenne al 7° Pellegrinaggio dell'ottobre del 2012 (vedi questo post).


Il pellegrinaggio a Marija Bistrica, la celebrazione eucaristica, i discorsi dei pastori e la partecipazione delle migliaia di fedeli anche di altre nazioni, sono stati commentati e riportati dalle Agenzie Cattoliche di Croazia e di Bosnia-Erzegovina, dai media religiosi e laici, dai portali locali e parrocchiali.Rilievi ufficiali sono stati proposti dalla Radio Vaticana e dalle principali emittenti radiotelevisive di Croazia e BiH. 

Le grandi testate laiche (ad es. Vecernij List) hanno dato molto evidenza ai significati politici e diplomatici del pellegrinaggio, sottolineando anche i concetti espressi da Nunzio Apostolico; una vasta galleria di immagini è stata postata su KTA, ed il portale dell'Arcidiocesi di Sarajevo ha dato risalto all'incontro di Zagabria tra il Cardinale Pulijc ed il Capo del Governo Croato Milanovic.

Di seguito riporto la sintesi tradotta ad sensum del commento al pellegrinaggio proposto dall'Agenzia di Bosnia-Erzegovina.



Marija Bistrica, 12 ottobre 2014
9° pellegrinaggio dei fedeli delle Diocesi di Sarajevo e di Banja Luka a Marija Bistrica

Con lo slogan "La Regina della Pace ci ottenga la pace nel cuore, nella famiglia, nel nostro paese e nel mondo intero", e con oltre diecimila fedeli dell'Arcidiocesi di Sarajevo e della Diocesi di Banja Luka, Sabato 11 ottobre si è svolto per la nona volta il pellegrinaggio al santuario nazionale di Marija Bistrica. La Santa Messa è stata presieduta dall'Arcivescovo Cardinale Vinko Puljic in comunione con il Vescovo ausiliare di Banja Luka mons. Mark Semren. con il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, e concelebrata con un centinaio di sacerdoti; erano presenti anche numerosi seminaristi e suore.
"Quanto è difficile ed oscura diviene la vita umana agli occhi dell'uomo quando nel cuore e nell'anima non intravede il traguardo ed il senso del cammino; e diviene capace di fare gran male, perché non c'è pace interiore", ha detto all'inizio della sua omelia, il cardinale Puljic. Ha spiegato che la pace interiore si ottiene solo quando si scopre il senso della vita, anche attraverso la confessione. Ha indicato i pericoli che minacciano la famiglia - il nido di base del genere umano; nido d'amore. Ed ha avvertito di non farsi influenzare troppo: “Telefono, cellulare, internet, tv ... sono buoni servitori ma cattivi governanti. Non dovrebbero dominare le nostre relazioni. Dobbiamo preservare il cuore dell'uomo, il cuore che ama, che accetta, capisce, di cui abbiamo bisogno oggi. La nostra Signora, ci ottenga un cuore caldo, umano nobile, orientato alla comprensione, all'armonia della famiglia e alla pace".


Ricordando gli orrori della recente guerra, e delle guerre ancora in corso nel mondo, il cardinale Puljic più volte con la fiducia filiale ha implorato: "Signora, vostri figli siamo. Preghiamo per la pace, per la pace nel nostro paese prima, che ci siano meno litigi, astuzia, ricatto, che cresca l'interesse e la disponibilità per le persone. Dobbiamo fare come i bambini che esprimono il loro dolore, e pregare la Nostra Signora, perché l'umanità sta morendo di malvagità, si investe più per le armi che per lo sviluppo e per la distruzione della povertà".
Ricordando che la prima cosa che Gesù ha donato dopo la risurrezione è stata la pace, ha concluso il suo sermone con una preghiera: «Cristo ci ha donato per la vita il conforto del suo saluto: Pace a voi. Possa entrare la pace del Risorto nel nostro cuore in modo che quando torniamo a casa non abbiamo paura e non siamo vittime dell'incertezza, ma viviamo nella fiducia che è la sola cosa che conta".
Al termine della Messa il Nunzio D'Errico ha rivolto il suo saluto ed ha espresso la sua gioia di incontrare la gente di Bosnia-Erzegovina, e l'ha incoraggiata a rimanere forte ed unita nella vita sociale ed ecclesiale, esortandola a compiere responsabilmente il dovere civico delle elezioni.
Il Rettore del Santuario di Marija Bistrica, mons. Zlatko Koren, ha espresso la sua gioia per il pellegrinaggio tradizionale dell'Arcidiocesi di Sarajevo e della Diocesi di Banja Luka definendolo "un vero e proprio pellegrinaggio internazionale", perché tutto il mondo con i cattolici croati della Bosnia è venuto al Santuario a pregare la Madonna per Pace”.
Alla celebrazione, che è stata accompagnata dal canto del coro della parrocchia San Antonio di Padova di Bugojno diretto da Mira Bliznac, è stato presente il sindaco di Zagabria Milan Bandic. I giovani della sua parrocchia natale incontrandolo gli hanno dedicato un canto.

Dopo la Messa, i pellegrini si sono mossi in processione con la croce verso la chiesa dedicata alla Madonna miracolosa.



martedì 7 ottobre 2014

Celebrazione di Eid al-Adha al Centro Islamico di Zagabria

Sabato 4 ottobre 2014, nel segno della identità islamica, del dialogo interreligioso e diplomatico, si è svolta al Centro Islamico di Zagabria la celebrazione di Eid al-Adha (in Croazia: Kurbam Bajram), una delle principali feste musulmane. Il suo significato può esprimersi come “Festa del Sacrificio” ed ha il suo fondamento nella Sura 37 del Corano. Essa riguarda una doppia prova della fede e della ubbidienza alla volontà di Dio: quella di Abramo che porta il proprio figlio al sacrificio, e quella del figlio che accetta la volontà del padre come adesione alla volontà di Dio. La prova si compie con l'intervento divino che propone un sacrificio simbolico e commemorativo.
Si notano ovviamente le profonde consonanze mistiche con la vicenda biblica del sacrificio di Isacco, che una tradizione islamica estende anche ad Ismaele, primo figlio di Abramo vivente nel deserto arabico con la madre Agar. Consonanze originative ed esemplari del dialogo interreligioso tra le 'Grandi Religioni del Libro'.

Il Mufti Hasanovic, in occasione della festa ha realizzato un incontro con gli esponenti più importanti delle Istituzioni, della Politica, della Religione e della Diplomazia in Croazia. Nel suo discorso ufficiale ha voluto sottolineare i contributi istituzionali religiosi ed educativi che la Comunità Islamica offre alla vita civile e culturale della nazione. Ha rimarcato questa tematica consegnando a nome della Comunità Islamica un riconoscimento per il Presidente della Repubblica Croata Ivo Josipovic come promotore della libertà religiosa e del ruolo attivo della minoranza nella vita sociale del paese. Egli ha fatto un esplicito riferimento al “modello croato” dei rapporti con l'Islam, da lui discusso nell'Aprile del 2014 con Papa Francesco a Roma, definito e formulato nel corso del dialogo diplomatico insieme con il Nunzio Apostolico in Croazia S.E. Alessandro D'Errico fin dai primi momenti del suo insediamento alla Moschea di Zagabria. In pratica gli incontri del Nunzio con il Mufti di Zagabria che si sono susseguiti numerosi fin dal Luglio 2012 (visita al Centro Islamico, Cerimonia d'insediamento del Mufti, ed altri più recenti riportati su questo blog), hanno sortito una prassi relazionale ed una definizione condivisa di un certo “modello croato del dialogo tra le religioni” da proporre come esempio nel contesto più ampio delle dimensioni internazionali del dialogo interreligioso.
Tutti i media croati, sulla scia di quelli internazionali, hanno dato ampio risalto all'avvenimento della Festa Islamica e alla sua celebrazione di Zagabria.
Riporto di seguito la traduzione ad sensum dal croato del testo dedicato a Kurbam Bajram letto sul portale ufficiale del Centro Islamico di Zagabria che ha presentato anche un'ampia galleria fotografica.

Ricevimento del Mufti per Eid al-Adha

Sabato 2014/10/04, primo giorno di Eid al Adha, al Centro Islamico di Zagabria, si sono riunite molte personalità di primo piano della vita politica e pubblica della Croazia. La Comunità islamica in Croazia ha organizzato un ricevimento in occasione di Eid al - Adha, al quale hanno partecipato il Presidente croato Ivo Josipovic, il Presidente del Parlamento croato Josip Leko, il Ministro del Lavoro e del sistema pensionistico, il Vice Ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore delle forze armate g. Drago Lovric, il Sindaco di Zagabria Milan Bandic, il Presidente dell'Assemblea Comunale di Zagabria signor Darinko Kosor, il Direttore dell'Ufficio della Commissione per i Rapporti con le Comunità religiose Sime Jerčić, i Rappresentanti delle Organizzazioni Religiose, il Corpo Diplomatico, i Membri delle istituzioni e degli organi della Comunità Islamica in Croazia, i Presidi delle scuole elementari e secondarie a Zagabria, imprenditori e molti altri cari ospiti.
Il saluto di benvenuto è stato rivolta dal Gran Mufti Aziz Hasanovic che ha ringraziato tutti per essere venuti e che desiderano condividere la gioia insieme una delle più grandi feste musulmane. In un breve discorso il Mufti ha sottolineato le conquiste della società croata, soprattutto il livello raggiunto dalla libertà religiosa in generale e gli accordi istituzionali della Comunità islamica in Croazia; cose che portano la stabilità e la sicurezza attraverso una interpretazione unica e corretta dell'Islam e della sua funzione educativa che è quella di impedire qualsiasi sviluppo di qualsiasi forma di trasgressione in ogni grado di scuola islamica.
Un riconoscimento del Mufti e della Comunità islamica è stato rappresentato a Papa Francesco in Vaticano, come modello positivo applicato in Croazia, che è applicabile in altri paesi europei per risolvere la posizione dei musulmani, ma anche nei paesi a maggioranza musulmana per regolare la posizione di minoranza delle comunità cristiane.
Il Mufti ha elogiato la cooperazione con le Forze Armate che sono state ringraziate per l'impegno e il lavoro svolto nei momenti più difficili per i villaggi durante le inondazioni, e per l'aiuto dato con la creazione di una mensa.
Altre parole sono state rivolte ai partecipanti dal Presidente dell'Assemblea Comunale di Zagabria Darinko Kosor, dal Rappresentante del Parlamento Josip Leko, e, infine, si è rivolto al pubblico il Presidente croato Ivo Josipovic, che ha sottolineato le buone relazioni e il contributo che la comunità islamica da alla società croata.

Dopo il Mufti ha ricambiato una distinzione della Comunità islamica in Croazia con il signor Presidente. Ivo Josipovic per il suo contributo allo sviluppo della libertà religiosa. Al conferimento del premio ha partecipato Sevko Omerbašić che ha lavorato per anni per costruire la comunità islamica e un clima positivo di dialogo e di comprensione. In seguito si è avuto una conversazione con dolci tradizionali della Festa.




lunedì 6 ottobre 2014

Pellegrino alla Madonna Addolorata di Veliko Trgovišće

La guida preparata per i visitatori e i frequentatori di Veliko Trgovišće offre la lettura di un quadro storico e territoriale con densi riferimenti culturali ed economici. E' un luogo che alla fine del medioevo (XV secolo) ha iniziato il suo sviluppo che si è sempre più consolidato nel corso dell'epoca moderna fino ad oggi. Esso si è ritrovato ricco di tradizioni, di arte e di religiosità, sui percorsi commerciali e produttivi della regione a nord di Zagabria (Krapina e Zagorje); percui oggi è divenuto un luogo ricco di imprese e di iniziative, attrattivo sia per le escursioni (didattica turismo e pellegrinaggio) e sia per la residenzialità e la moderna villeggiatura. Nella regione Musei epocali, dalle stazioni preistoriche ai castelli feudali, le attrattive paesaggistiche e le mete religiose, pievi e santuari, l'accoglienza e la ristorazione, il wedding ricercato, sono esempi di un funzionale complesso culturale e produttivo. A sottolineare l'importanza di Veliko Trgovišće in questo complesso si aggiunge anche il richiamo del luogo natio del primo Presidente della Croazia Franjo Tudjman (1922-1990) che vi trascorse l'infanzia e frequentò la scuola che oggi è meta di visite.
Domenica 21 settembre 2014, dedicata alle celebrazioni religiose dell'hinterland zagabrese, il Nunzio Apostolico, accompagnato da padre Ivica Hadash s.j. e da mons. Jean François Lantheaume, ha raggiunto la località situata ad una quarantina di chilometri da Zagabria per presiedere l'Eucaristia nella Parrocchia dedicata alla Vergine Addolorata. Dai commenti riportati dalle Agenzie cattoliche, dai portali territoriali e parrocchiali, e non ultimi da quelli artistici ed accademici, si ricavano molti brani dell'omelia del Vescovo, insieme con impressioni che rimandano anche alla descrizione e alla conoscenza del territorio e delle sue tradizioni religiose e civili.
Leggiamo direttamente dal testo proposto da Laudato i contenuti teologici ed esortativi dell'omelia di mons. D'Errico e la descrizione dell'evento celebrativo.

Il Nunzio D'Errico ci esorta alla sofferenza per dare il proprio contributo al piano della redenzione dell'umanità

Il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia Alessandro d'Errico ha presieduto la solenne celebrazione, domenica 21 settembre, nella parrocchia della Beata Vergine Maria Addolorata a Veliko Trgovišće in occasione della celebrazione della Patrona del posto.

Prima della celebrazione della Santa Messa, il parroco del posto, il Rev. Ivan Dužaić, ha salutato il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l’Arcivescovo D’Errico e il consigliere della Nunziatura Mons. Jean François Lantheaume. Ha indirizzato i propri saluti anche il sindaco di Veliko Trgovišće Robert Greblički, e si è rivolto anche al notevole numero dei giovani che proprio a Veliko Trgovišće desiderano contrarre il proprio matrimonio.

Nel suo saluto Mons. D’Errico ha sottolineato che è venuto a Veliko Trgovišće per essere vicino al parroco, il Rev. Ivan Dužaić, che in questo posto guida la parrocchia già da 18 anni. Il secondo motivo della visita a questa città è che qui è nato e ha trascorso la sua infanzia il primo Presidente croato Dott. Franjo Tuđman e il Nunzio sente una grande simpatia verso questo posto. “Sono venuto qui anche come pellegrino alla Madonna Addolorata. Sono contento di vedere qui molte famiglie giovani, che costruiranno il futuro. Sono particolarmente lieto di poter trasmettervi il saluto e la benedizione del Papa Francesco” ha detto il Nunzio Apostolico.

Nella sua omelia Mons. D’Errico si è soffermato sul Vangelo del giorno che riporta la scena nella quale Gesù consegna il suo discepolo Giovanni come figlio alla sua Madre. “Da quando Giovani è diventato il figlio della Beata Vergine Maria, egli rappresenta tutti i figli di Dio, come quelli del passato, così anche quelli del tempo attuale e quelli del futuro. Come figli anche noi vogliamo rivolgere i nostri sguardi verso Maria, Madre della Chiesa e Madre nostra. Consegniamo nelle sue mani tutte le nostre sofferenze quotidiane, perché Ella, sotto la Croce ha sofferto a causa dei patimenti (delle sofferenze) del suo Figlio” ha sottolineato il Nunzio Apostolico.

Poi ha spiegato che noi, come figli, dobbiamo affidare alla Madre di Dio Maria, tutte le nostre preoccupazioni e tutte le nostre sofferenze. “Maria ha sofferto sotto la croce, perché ha guardato il Figlio, il quale, pur essendo nel Cielo, ha scelto di essere sulla Terra per redimere i nostri peccati. Egli ha ristabilito, con la sua redenzione, la comunicazione tra gli uomini e Dio, e questa comunicazione è stata turbata dai peccati”.

Poi il Nunzio Apostolico ha spiegato che il vero cristiano mette Dio al centro della propria vita. “Maria ci chiede oggi se abbiamo messo Dio in centro della nostra vita – nella nostra vita privata, familiare e quella del lavoro. Il Papa Francesco ci invita a vivere la nostra vita cristiana in modo di andare verso i più bisognosi, i più poveri …” ha aggiunto il Nunzio.

Mons. D’Errico ha sottolineato che oggi abbiamo bisogno di evangelizzatori della Nuova Evangelizzazione, alla quale ci invita il Santo Padre. “Come fedeli non dobbiamo permettere che l’Evangelizzazione la facciano solo i sacerdoti, con il nostro battesimo tutti siamo invitati alla Evangelizzazione”, ha spiegato il Nunzio Apostolico.


Alla fine dell’omelia, Mons. D’Errico ha rilevato l’invito di Maria alla sofferenza nella vita quotidiana per redenzione dai peccati di tutta l’umanità. “Siamo più vicini a Dio quando soffriamo e per questo la sofferenza è molto importante per i cristiani. Oggi molti rifiutano la sofferenza, ma questa non è una prospettiva di Dio. Maria ci esorta a soffrire insieme con Gesù sulla croce per partecipare così nel piano della redenzione dell’umanità”, è stato il messaggio Mons. D’Errico. Dopo la Santa Messa il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, Alessandro D’Errico, ha visitato l’edificio dell’antica scuola frequentata dal primo presidente croato, Franjo Tuđman.



domenica 5 ottobre 2014

Una reliquia di San Simeone profeta alla Chiesa Greco-Cattolica di Croazia

Nella storia agiografica della traslazione delle reliquie di San Simeone profeta, prima dalla Palestina a Costantinopoli nel VI secolo e poi nel XIII secolo a Zara in Dalmazia, c'è il segno di un percorso biblico ed ecumenico che unisce la Chiesa Cattolica con la Chiesa Greca-Cattolica. E ancora oggi questo percorso si ritrova spiritualmente per unire le due istanze confessionali del Cristianesimo in Croazia. Una reliquia di San Simeone viene portata dal Vescovo di Zara all'Eparca di Križevci e diviene simbolo di comunione tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Greco-Cattolica. Ciò avviene nella modalità anch'essa significativa di una sacra consegna da parte del Vescovo di Zara, Mons. Pulijc che è Presidente della Conferenza Episcopale Croata, al Vescovo Kekic della sede di rito Greco-Cattolico suffraganea dell'Arcidiocesi di Zagabria. Una sacra consegna che avviene con la presenza e la partecipazione benedicente del Vescovo D'Errico, rappresentante della Santa Sede in Croazia. Il luogo dell'incontro tra i due Presuli per la consegna della sacra reliquia è Jastrebarsko, situato ad una quarantina di chilometri ad ovest di Zagabria, ove è stata costruita una chiesa per commemorare i 400 anni di presenza della Chiesa Greco-Cattolica in Croazia.

Il dono della reliquia, da parte della Chiesa di Zara dedicata a San Simeone profeta, assume quindi un grande significato per la comunione ecclesiale e per i valori storici della fede. A Zara il 18 ottobre è dedicato alla festa del santo patrono e grandi sono le celebrazioni religiose e culturali che si fanno in suo onore, nel recuperare sia il valore teologico e biblico dell'exemplum del Profeta che riconobbe il Salvatore nel Bambino Gesù presentato al Tempio, e sia nella promozione degli studi agiografici e delle relazioni ecumeniche. Per un approfondimento sul culto di San Simeone a Zara si può vedere anche il post del 12 ottobre del 2013 su questo blog.
L'evento della consegna della reliquia è avvenuto domenica 21 settembre 2014, ed è stato religiosamente svolto nel clima creato dalla recita dell'antico inno mariano ed ecumenico Akatisto. In precedenza esso è stato annunciato il 12 settembre 2014 dai portali territoriali dell'Eparchia zagabrese, e soprattutto da quello della località della celebrazione che ha descritto le ragioni storiche e spirituali insieme con il folto programma nel quale si è posto in evidenza la partecipazione del Nunzio Apostolico in Croazia e la sua benedizione ai bambini con la reliquia di San Simeone.
L'evento è stato poi commentato in contemporanea anche dai portali dell'Arcivescovato di Zara, delle agenzia cattoliche e da altri media giornalistici radiofonici e televisivi.
Molti di questi riporti e commenti del sacro evento sono stati arricchiti con belle gallerie fotografiche e con alcuni video divulgati sulla rete.
L'eco dell'importante evento è durata anche oltre, ed ha avuto un risonanza ulteriore con un bel post del 28 settembre 2014 sul portale della Parrocchia della Trasfigurazione a Jastrebarsko direttamente coinvolta nelle celebrazioni della lunga processione ecumenica e della consegna della reliquia di San Simeone. 
Di seguito riporto una sintesi ricavata dal testo della Parrocchia tradotto ad sensum.

Benvenuto San Simeone
28/09/2014
L'arcivescovo di Zara Zelimir Puljic, Presidente della Conferenza Episcopale Croata, ha consegnato il 21/09/2014 con una cerimonia a Jastrebarsko un reliquia di San Simeone al Vescovo di Krizevic Nicola Kekica

Un lungo corteo in processione si è radunato nella la Piazza Strossmayer per assistere alla consegna formale della reliquia di San Simeone che l'arcivescovo di Zara Mons. Zelimir Puljic ha dato alkic Vescovo di Krizevci Nicola Kekic per la chiesa della Trasfigurazione del Signore in Jastrebarsko.
Ha partecipato un gran numero di fedeli e pellegrini, membri di associazioni culturali e artistiche della nostra città, di Zara e Žumberak,insieme con i vigili del fuoco di Jastrebarsko. Per l'occasione
sono intervenuti il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, mons. Alessandro D'Errico, Don Giuseppe Lenkić cancelliere dell'arcidiocesi di Zara e custode del Santuario di San Simeone a Zara, Radovan Dunatov responsabile della cultura della città di Zara, Neven Zarkovic membro dell'Ordine di S. Giorgio e l'inviato di Sua Eccellenza l'arciduca Carlo d'Asburgo, il Coro del Duomo di Zara e di Zagabria Krizevci, un gran numero di sacerdoti della Chiesa cattolica romana e di rito cattolico greco, tra cui il reverendo Stephen Rožanković pastore di Jaska e Milan Stipic parroco della Trasfigurazione.
Il sindaco di Jaska Zvonimir Novosel ha accolto e ringraziato tutti per essere venuti nella nostra città. Questo è un evento di grande importanza per la nostra città, ha detto Novosel, e ha ringraziato l'Arcidiocesi di Zara per questo dono inestimabile. Questo è l'inizio di una nuova collaborazione spirituale e culturale, ma anche un grande motivo per il rilancio di Jastrebarsko.
L'arcivescovo di Zara, mons. Zelimir Puljic, è stato contento della festosa accoglienza ed ha ringraziato la città e il sindaco per il riconoscimento. Egli ha riferito che quando il vescovo Nicola Kekic ha inviato una richiesta di donazione di una reliquia di San Simeone, non avuto dubbi, ed in onore di questo grande Santo, ha portato in Jastrebarsko un dono per la Chiesa della Trasfigurazione del Signore.
Il Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Zara Giuseppe Lenkić ha letto i documenti della donazione della reliquia. La reliquia di San Simeone è stata portata dal vescovo Kekic con una maestosa processione per le vie di Jaska alla Chiesa greco-cattolica.
Poi è stato accolto solennemente il Nunzio Apostolico, mons. Alessandro d'Errico, e nella Chiesa della Trasfigurazione del Signore è stata celebrata la liturgia solenne dal vescovo Kekic. Questi ha ringraziato la diocesi di Zara e mons. Pulijc per questo grande dono, e ha invitato tutti i fedeli a pregare San Simeone in questa chiesa, che da ieri ha un nuovo altare che ospita la reliquia del santo.
Dopo la collocazione della reliquia il Nunzio Apostolico mons. Alessandro D'Errico ha benedetto tutti i bambini presenti.
I fedeli e pellegrini che hanno partecipato a questa grande cerimonia hanno immediatamente colto l'occasione per venerare San Simeone, e alla fine della cerimonia il Coro del Duomo di S. Anastasia di Zadar ha dato un concerto con canti sacri della tradizione greco-cattolica e del patrimonio glagolitico.