sabato 20 settembre 2014

Per Zrin una strada di perdono e di riconciliazione del popolo croato

La commemorazione storica di Zrin, e degli avvenimenti bellici del settembre del 1943 che ne hanno fissato i significati di monito esemplare per la pace e la concordia civile nella Croazia di oggi, ha esteso la sua risonanza e ha proposto riflessioni ulteriori rispetto a quelle svolte durante la celebrazione religiosa nella Cattedrale della Esaltazione della Santa Croce di Sisak (vedi post del 19settembre 2014 su questo blog).
Il portale di Laudato ha voluto approfondire le tematiche collegate al luogo e alla storia di Zrin con una serie di interviste realizzate negli spazi antistanti il vescovato di Sisak, ove si sono incontrati i molti religiosi civili e militari convenuti. Si è così potuto operare altre riflessioni ed approfondimenti comunicati al pubblico della rete con un video che ha riportato le interviste fatte da Laudato al Vescovo di Sisak, al Nunzio Apostolico in Croazia, ad un anziano originario di Zrin, e ad un giovane frate discendente di una famiglia originaria.
Il video è ovviamente in croato, ma l'intervento registrato di S. E. Alessandro D'Errico riporta direttamente le sue parole in italiano.
Le proponiamo di seguito.


La storia del popolo croato è una storia di grande testimonianza perché costruita sui valori alti, di fede. Questo credo: che sia assolutamente importante continuare a battere questa strada che nel contesto concreto della nostra situazione significa una strada di perdono di riconciliazione, di armonia sociale, per il progresso civile e morale del popolo croato.


venerdì 19 settembre 2014

Per un futuro di Dialogo e di Pace. Il Nunzio alla commemorazione di Zrin

Zrin è un luogo simbolo in Croazia. Situato nella Diocesi di Sisak, contigua a quella di Zagabria, porta la memoria di un villaggio raso al suolo e di una parrocchia mai abolita anche se è senza abitanti. Una parrocchia che permane a segno di speranza di un ritorno di una popolazione che fu decimata e sfollata e condotta per la Slavonia all'indomani del 9 settembre del 1943, nel corso della guerra partigiana che interessò la Jugoslavia verso la fine della II Guerra mondiale. Esso è luogo anche del pellegrinaggio di militari e di civili che lo raggiungono annualmente per ricordare gli avvenimenti e le storie patriottiche legati al passato croato e per vivere i progetti e le speranze di pace dell'oggi.
La principale celebrazione quest'anno si è tenuta nella Cattedrale del'Esaltazione della Santa Croce di Sisak, Domenica 14 Settembre 2014 dedicata alla sua Solennità Liturgica, ed è stata officiata dal Vescovo Vlado Kosic che ha voluto accanto il Nunzio Apostolico S. E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico per vivere l'avvenimento nello spirito della Preghiera e della Chiesa Universale.
Il Vescovo diocesano ha tenuto una omelia dai forti accenti storici e spirituali, commemorando gli avvenimenti nella luce del Vangelo e della Fede.
Mons. D'Errico ha rivolto ai numerosi pellegrini un saluto introduttivo con le espressioni di una riflessione sulla pace e sul dialogo tra i popoli di grande impatto esortativo e pastorale. Le parole del Nunzio sono state significativamente riportate dal portale Laudato. Anche la pagina dedicata a Zrin sul social network di Fb ha riaggiornato il proprio stato con la foto che ritrae il Nunzio insieme con un gruppo di veterani ed ha proposto un breve ma significativo video della celebrazione. Un eccellente commento della cerimonia, ampiamente fotografata, è stato postato sul portale della Diocesi di Sisak. 



Di seguito ripresentiamo nel contesto del commento pubblicato da Laudato le parole del Nunzio nella traduzione ad sensum dal croato.


La Santa Messa è stata celebrata dal Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico in comunione con il vescovo di Sisak Vlado Kosic, con il direttore della Fondazione per il restauro della chiesa di Zrin mons. Mark Cvitkušić, con il custode del Sacrario di Zrin il Rev. Arcidiacono Dragutin Papic, e con il Presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Frate Ivica Petanjko. Per la prima volta dalla fine della guerra, l'anniversario della tragedia avvenuta il 9 settembre 1943 a Zrin, a causa del maltempo che ha segnato il territorio, si celebra in questa occasione a Sisak, ove sono giunti diverse centinaia di pellegrini provenienti da tutta la Croazia, in gran parte sfollati di Zrin e loro discendenti. Accolto dal Vescovo Košić il Nunzio D'Errico ha formulato una preghiera speciale per tutte le vittime innocenti di Zrin. Nel suo discorso di apertura egli ha detto: "In questa Santa Messa mi accompagnano alcune riflessioni. In primo luogo, un triste ricordo degli eventi tragici, che in termini di logica umana difficilmente si può capire. Vorrei invitare tutti a pregare per le vittime innocenti di quel tragico 9 settembre 1943, per le loro famiglie, per i sopravvissuti e per coloro che oggi ancora trovano difficile perdonare e dimenticare. Allo stesso tempo, vi invito a pregare per tutte le vittime della guerra, anzi per tutti coloro che hanno perso la vita nei conflitti armati. Purtroppo ancora non mancano focolai di guerra. Come sapete, la Conferenza Episcopale ha chiesto che questa Domenica in tutta la Croazia si preghi per la pace in Iraq e in Ucraina. Preghiamo il Signore della la storia che è il Re della Pace, perché dia tanta luce a coloro che governano i destini dei popoli, ovunque nel mondo, e che non ci sia più l'odio e la guerra. Prego umilmente che il Signore che voglia purificare i ricordi di quel giorno con la sua grazia e con la potenza dello Spirito Santo, e che Egli sostenga tutte le persone di buona volontà che lavorano per il futuro di giustizia e di pace. La speranza cristiana, se si prega, può rafforzare la fiducia tanto necessaria tra le nazioni, al fine di costruire insieme un futuro di dialogo, di progresso e di pace".


Media, Famiglia e Nuova Evangelizzazione. Il Nunzio celebra i 3 anni di Laudato

Il terzo anniversario della presenza del portale di Laudato nel panorama dell'informazione cattolica in Croazia è stato celebrato con una Santa Messa celebrata dall'Arcivescovo Alessandro D'Errico nella Chiesa di Sant'Antonio di Zagabria. L'evento ha assunto una importanza precipua sia per il Nunzio Apostolico in Croazia e sia per i Redattori e i Collaboratori, religiosi e laici, del giornale on line. Importanza per il Nunzio che, sin dalle prime battute del suo ministero pastorale e diplomatico in Croazia, ha stabilito con Laudato una relazione collaborativa ed informativa di grande rilevanza per la testimonianza e la presenza della Santa Sede e per la sequela del Magistero Pontificio nella vita ecclesiale nazionale croata. Importanza per la Direzione e la Redazione di Laudato che si è ritrovato, nell'attenta e partecipe sequela dell'opera del Nunzio in Croazia e nello spirito della testimonianza e della rappresentazione dei valori del cattolicesimo, a realizzare una presenza di grande audience e di tutto rispetto anche per il privilegiato riporto dell'informativa vaticana in Croazia.
La celebrazione della Santa Messa, durante la quale l'Arcivescovo D'Errico ha tenuto una omelia bella e memorabile per i contenuti di fede e di missionarietà e per la spontaneità del dialogo, è stata commentata con narrazioni entusiastiche e riccamente corredate di fotografie dal portale festeggiato e dagli altri principali portali cattolici (IKA, KTA, GK) opportunamente linkati nel post di Laudato.

Presentiamo i contenuti dell'omelia di Mons. D'Errico così come essi sono stati riferiti su Laudato, nella traduzione, pochissimo emendata, che ci è stata proposta direttamente in italiano dalla bravura di Suor Zvjezdana della Comunità religiosa che opera nella Nunziatura di Zagabria. 

Laudato - un segno di ciò che i laici possono fare in comunione con la Gerarchia della Chiesa
Il servizio di Laudato è un modello di come i laici dovrebbero partecipare alla Nuova Evangelizzazione. Il servizio di Laudato è un desiderio (dono) dello Spirito Santo per la Chiesa in Croazia", ha detto ai collaboratori del portale Mons. Alessandro D’Errico durante la Messa di ringraziamento per il terzo anniversario, nella chiesa di San Antonio nel quartiere di Santo Spirito a Zagabria, lunedi, 8 settembre, festa della Natività di Maria”.

Autore: Laudato, Foto: Laudato, Martedì, 9 Settembre 2014 alle 15:49

Il servizio di Laudato è un modello di come i laici dovrebbero partecipare alla Nuova Evangelizzazione. Il servizio di Laudato è un desiderio (dono) dello Spirito Santo per la Chiesa in Croazia", ha detto ai collaboratori del portale Mons. Alessandro D’Errico durante la Messa di ringraziamento per il terzo anniversario, nella chiesa di Sant’Antonio nel quartiere di Santo Spirito a Zagabria, lunedì, 8 settembre, festa della Natività di Maria. É un dono di grazia festeggiare due compleanni nello stesso giorno. Proprio nel giorno della festa della Natività della Beata Vergine Maria, è (si celebra) anche il compleanno di Laudato, i cui collaboratori hanno ringraziato Dio con la Santa Messa di ringraziamento per tutte le grazie e per il servizio a loro affidato, presieduta da Sua Eccellenza Mons. D’Errico il quale, in una forma di dialogo, ha ricordato i momenti suggestivi (i significati) del servizio di Laudato. Le parole del Nunzio erano cordiali perché i pensieri uscivano spontaneamente dal cuore, e non come i predicatori che molte volte scrivono prima le omelie; il Nunzio invece si è lasciato guidare dallo Spirito Santo “in loco”, in questo modo seguendo l’esempio del Supremo Pastore della Chiesa, Papa Francesco, che egli ufficialmente rappresenta in Croazia. Il Nunzio ha appoggiato (basato) la sua omelia su 3 punti che si riferiscono al servizio che fa il (svolge) Laudato dicendo che il servizio di Laudato è: 1. importante, 2. provvidenziale, 3. esemplare, un modello (di) come i laici devono partecipare nella Nuova Evangelizzazione.  
"Mi appello (rivolgo) a voi come inviato Pontificio. Apprezzo moltissimo la vostra attenzione e la vostra attività con le quali seguite le parole del Santo Padre. Siete pionieri in Croazia in (nella) diretta trasmissione dei messaggi del Papa Francesco, tramite Internet TV, che lancia ogni mercoledì dalle udienze generali e ogni domenica durante l’Angelus da San Pietro" ha detto il Nunzio ai partecipanti alla Santa Messa, aggiungendo che è facile riempire le pagine con i discorsi del Santo Padre. Basta andare su un sito web e copiare il testo del discorso. Ma ci vuole molto di più. "È bene diffondere la parola del Santo Padre. Però le persone si perdono (confondono) quando vedono tante pagine. Vi raccomando che come giornalisti, trasmettitori delle comunicazioni, di cercare di andare all’essenziale del messaggio del Papa” ha detto il Nunzio D'Errico, sottolineando l'importanza e la necessità del loro approfondimento supplementare, in modo da presentare prima i brevi punti, poi spiegare pian piano il messaggio del Papa Francesco.

Sentiamo cosa dice il Papa”  
"Presentare l’essenziale del messaggio del Papa. Questa è una cosa molto importante, per il nostro servizio alla società e alla Chiesa in Croazia", ha rilevato Mons. D'Errico, nel ruolo di un consigliere per i media, invitando i giornalisti a "prestare l’attenzione ai titoli, perché in essi è già scritto il messaggio del Papa. Il centro e l’essenza del messaggio del Papa sono nella sua meditazione che fa ogni mattina presso la casa di Santa Marta, dove parla a braccio senza carta scritta. Il Santo Padre parla dall’ambone con grande semplicità. Tutti lo capiscono. Molti vengono toccati da quello che dice. Se si osserva attentamente, la sua prima Esortazione Apostolica, Evangelii Gaudium, che spiega il tema dell'annuncio del Vangelo nel mondo di oggi, è una sintesi di molte meditazioni che vengono pronunciate ogni mattina e che provengono dal cuore. Tante persone aprono il portale di Laudato per avere informazioni sugli eventi e sulle istituzioni della Chiesa Cattolica, per ottenere le informazioni e le opinioni su eventi in patria e all'estero. Nel giorno di mercoledì, e poi la domenica, dicono “sentiamo cosa dice il Papa”. Ecco perché dico che il servizio è molto importante", ha sottolineato il Nunzio. "Con la Santa Messa vogliamo, dal profondo dei nostri cuori, dire il nostro grazie a Dio per le meraviglie che ha fatto attraverso di voi - in un breve periodo di tempo, di tre anni. Quindi si tratta quasi di un bambino. Ma Laudato è un bambino che può fare molto, si può ulteriormente sviluppare. Tutti i progetti che avete (realizzato) con la TV rivolta alla Famiglia con i contenuti cristiani, orientano Laudato verso il futuro e indicano il ruolo e la presenza più importante degli ultimi tre anni del portale", ha detto mons. D'Errico.

Un gruppo indipendente di ispirazione cattolica  
Il servizio di Laudato non è soltanto importante, ma è anche provvidenziale, ha detto il Nunzio. "Questo servizio che ci ha donato lo Spirito Santo, è una espressione della volontà dello Spirito Santo. È lo Spirito Santo che ha voluto questo per la Chiesa in Croazia. Voi non siete legati alle istituzioni ecclesiastiche, come la IKA e la Radio Cattolica, che sono corpi della CEC. Voi siete un gruppo che ha un’ispirazione cattolica, ma siete indipendenti. Ecco perché io dico che è la Provvidenza, che è lo Spirito Santo che ha ispirato il servizio che voi state facendo. Non siete un’organizzazione, un gruppo organizzato dalla Gerarchia Ecclesiastica. Voi siete un gruppo vicino alla Chiesa Cattolica, che richiede la collaborazione dei professori, di vari esperti nelle comunicazioni e nella teologia, e con l'aiuto dei religiosi, come i Conventuali, avete avviato una splendida iniziativa. Questa è la vostra particolarità! Dovete essere ben consapevoli di questo. Dovete essere anche fieri di essere quello che siete. Dal mio punto di vista, da Rappresentante del Papa, questo entra nel cammino della Nuova Evangelizzazione della quale il Santo Padre parla spesso. Voi seguite molto bene il Santo Padre. Sono felice di lavorare con voi, sul vostro portale si possono notare gli elementi molto importanti. Il Papa Francesco dice che ci sono tante sfide in tutto il mondo. La Chiesa, e questo non vuol dire solo i Vescovi, i Sacerdoti, i Religiosi e le Religiose, la Chiesa sono tutti quelli che sono stati battezzati. Di fronte a queste sfide dobbiamo dare la risposta! Ci sono molte società cattoliche che perdono l'anima cattolica. Per questo diciamo che questo è il tempo della Nuova Evangelizzazione! La Nuova Evangelizzazione significa i nuovi metodi e i nuovi contenuti, che si sono addormentati o non sono stati tanto presenti. Parlare dei metodi, vuol dire pensare in che modo accostarsi all’uomo di oggi per trasmettergli la buona novella che è sempre la stessa. Il Padre celeste è sempre l’amore, la tenerezza e il perdono", ha detto il Nunzio D'Errico.

'Bisogna rimboccare le maniche'
Durante l’omelia durata una mezz'ora, il Nunzio, scherzando, ha detto che le sue prediche sono lunghe, aggiungendo che quindici minuti dura la traduzione nella lingua croata, che anche in questa occasione, in modo eccellente, ha fatto il Padre Ivica Hadaš, SJ, il traduttore in croato delle omelie e dei discorsi pronunciati in occasione delle varie visite del Nunzio. In questa occasione, il Nunzio si è rivolto varie volte agli impiegati di Laudato perché ha voluto incoraggiarli a pensare al loro lavoro e alla loro missione. "Mi piacerebbe sentire anche le vostre risposte. Provate a pensare nel profondo del vostro cuore, perché è importante il servizio e il compito di Laudato? Da quando io entrai nel mio servizio 37 anni fa, molto cose sono cambiate, soprattutto nel mondo delle comunicazione e delle informazioni. Oggi basta avere lo smartphone, e subito si viene a sapere che cosa sta succedendo nei Paesi tanto lontani. Questo è il tempo di grandi sfide. Dobbiamo dare una risposta come Chiesa, come persone battezzate; questo non spetta solo ai Vescovi, ai Sacerdoti, ai Religiosi, alle Religiose, tutti siamo coinvolti. Bisogna rimboccare le maniche! Questo è il significato della Nuova Evangelizzazione. Ognuno deve sentire la responsabilità per la pace, per il proprio lavoro come avete fatto voi, come lo state facendo ora”, ha detto il Nunzio agli impiegati e ai collaboratori di Laudato.

Come deve essere la Chiesa?  
Mons. D'Errico ha sottolineato anche le ultime parole di Gesù indirizzate agli Apostoli: andate, andate, in tutto il mondo. Annunciate la Buona Novella a tutte le nazioni. "La Chiesa deve essere in movimento. In Brasile, il Papa ha incoraggiato tutti: Aprire le porte, uscite. Quando la chiesa si chiude, incomincia a sentirsi puzzolente. Bisogno sentire il desiderio di Gesù su quello che egli si aspetta da noi, egli ci invita ad andare verso coloro che sono lontani. Soprattutto, bisogna sentire questo. Qualcuno dirà: Questo è un ateo, uno che non crede - ma proprio per questo dobbiamo andare da lui. Qualcuno dirà: 'E' un comunista '- ma questo è proprio il motivo per cui dobbiamo andare da lui. Non possiamo essere calmi e dire: sempre si è fatto così. Il Papa sogna una Chiesa diversa, che è in movimento, una Chiesa missionaria. Il Papa dice che bisogna andare verso tutti, senza distinzione. Non perché tu sei mio amico o meno, un amico del mio popolo; devi andare da tutti, soprattutto nelle periferie del mondo, dove ci sono tanti malati, poveri. Non capisco un cristiano che ha una faccia come quando si va a un funerale. I cristiani che hanno una tale faccia non hanno capito l’essenziale del messaggio di Gesù '. Non dobbiamo essere come quelli che giudicano gli altri di essere tali e – vi prego gentilmente – bisogna andare con gioia a portare la buona novella. La Chiesa deve essere sempre in dialogo. Deve essere la Chiesa che non è chiusa in se stessa. Deve essere aperta non autosufficiente. Deve essere la Chiesa che è in grado a parlare con tutte le parti quando si chiedono come risolvere i problemi. Questo volevo raccomandarvi. Di questo abbiamo bisogno! Ci sono pagine e pagine che riportano i discorsi del Papa. Alla fine, nessuno li legge", ha detto Mons. D'Errico, considerando che bisogna approfondire i fatti sui quali il Papa ritorna spesso. Queste sono le idee, i pilastri della Nuova Evangelizzazione. Allora, che vi pare, il vostro servizio è importante o non lo è? -ripetutamente ha chiesto il Nunzio agli impiegati di Laudato. Ha espresso la propria comprensione al riguardo del loro lavoro, per il fatto che questo servizio è provvidenziale, quindi “richiede da loro un grande senso di responsabilità e di professionalità e tanta pazienza. Per queste intenzioni, durante questa Santa Messa, si eleva la preghiera allo Spirito Santo, per l'intercessione della Beata Vergine Maria – affinché in questo modo, il vostro servizio sia sempre di più secondo il Cuore di Gesù e secondo quello che la Chiesa si aspetta da voi”. Queste sono state le ultime parole del Nunzio D’Errico. Mentre il Nunzio pronunciava queste parole esse sono coincise con la fine di una giornata festiva di settembre che veniva annunciata dalle campane della chiesa di San Antonio, dove si trova anche una campana regalata da Ksenija Abramović, Direttrice di Laudato e iniziatore della TV di famiglia con i valori cristiani.

Dobbiamo contare sui nostri talenti  
"Quando la Signora Abramović mi ha invitato a partecipare alla celebrazione di questo anniversario, ho accettato con grande gioia. Desideravo dire qualche cosa per la vostra attività specifica nei media. Lo voglio dire come Rappresentante del Papa. Quando sono arrivato in Croazia, non sapevo nulla su Laudato. In quel periodo voi siete stato come un piccolo bambino, di pochi mesi. Dopo di questo, cercando le informazioni sulla vita della Chiesa in Croazia e sulle sue istituzioni, ho incontrato Laudato. Pian piano siamo diventati amici. Avevo la possibilità, e questo era anche il mio dovere, di mettervi in contatto con il Vaticano per la trasmissione delle udienze che state realizzando in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano. Ho avuto la possibilità di consigliarvi come incominciare il progetto della TV cattolica. Quanto più penso su queste cose, divento più convinto dell’importanza di questo compito. Si tratta di un servizio molto importante. Tutti hanno bisogno di un buon uso dei talenti che hanno ricevuto. Gesù chiederà il conto sui nostri talenti "; queste parole sono state accompagnate dal suono delle campane della chiesa di San Antonio. Nunzio ha incoraggiato Ksenija Abramovic, direttrice di Laudato nonchè gli impiegati e i collaboratori, di procedere sulla strada della realizzazione della TV familiare di Laudato augurando di proseguire con gioia nella trasmissione dell’amore, dei valori cristiani, tramite il portale di Laudato.

Grazie, cari amici - per tutti gli anni, i minuti e le ore
La Signora Abramovic ha rivolto due parole agli ospiti, esprimendo la gratitudine agli impiegati e ai collaboratori che seguono la sua visione e il suo desiderio di articolare i contenuti del portale Laudato. "Molte volte mi trovo davanti alle difficoltà, ma Dio volendo andiamo avanti insieme! Cari amici, vi ringrazio per tutti gli anni, per tutte le ore e i minuti, per tutto il tempo passato, e quello che ci attende. Non sarà facile. Ma non possiamo avere successo se non cerchiamo di utilizzare tutti i nostri talenti e se non consegniamo tutto nelle mani del nostro Signore in onore della Sua Santa Madre Maria. Se facciamo in questo modo, il successo non ci mancherà! Dobbiamo provare, dobbiamo dare tutto quello che possiamo dare! Diamoci gli uni agli altri, cerchiamo di agire in modo creativo, l’uno con l’altro, insieme con i nostri pastori, per la nostra Chiesa, per il nostro popolo, per la nostra patria Croazia e per tutti gli uomini di buona volontà”, ha detto la direttrice di Laudato.

La Santa Messa è stata concelebrata da Padre Josip Blažević, Provinciale della Provincia Croata di San Girolamo dei Francescani Conventuali, da Padre Vinko Mamić, OCD, Presidente della Conferenza Croata dei Superiori dei Religiosi e delle Religiose e Direttore della prima scuola elementare cattolica di Zagabria, da don Ivan Bodrožić, professore presso la Facoltà Teologica a Zagreb, da don Krunoslav Novak, Assistente presso l'Università Cattolica Croata. Ospitante dell’incontro è stato fra Tomislav Glavnik, guardiano del Convento e collaboratore di Laudato,
Laudato ringrazia di cuore a tutti coloro che lo seguono e lo sostegno! 


giovedì 18 settembre 2014

Pellegrinaggio Croato-Sloveno al Santuario del Preziosissimo Sangue di Ludbreg

Il portale della Diocesi di Varazdin riporta il dato di oltre 100.000 pellegrini che si sono recati al Santuario del Preziosissimo Sangue di Cristo per le celebrazioni tradizionali che si tengono a Ludbreg da sei secoli (dal 1411) tra la fine di Agosto e l'inizio di Settembre (due settimane dal 24 Agosto al 7 settembre 2014). Un appuntamento ecclesiale, realizzato nello spirito della devozione alla sacra reliquia del Sangue Prezioso, che è ricco di iniziative e di incontri di preghiera e che richiama la partecipazione numerosa del Popolo di Dio, Clero Religiosi e Laici.

Il Santuario, che si ritrova ad un centinaio di chilometri a nord-est di Zagabria, quest'anno è stato anche meta del pellegrinaggio che da qualche decennio unisce nel cammino di fede le popolazioni della Croazia e della Slovenia. Il pellegrinaggio avvenuto sabato 6 Settembre è alla sua quinta edizione e nel 2016 si svolgerà in Slovenia.

Le Agenzie Cattoliche Croate ed il Portale del Santuario del Preziosissimo Sangue di Cristo hanno dato un ampio risalto al commento circa il pellegrinaggio croato-sloveno. Un commento che ha narrato con enfasi ed importanza la presenza di oltre 20.000 pellegrini alla processione con la Sacra Reliquia e alla celebrazione eucaristica di sabato che è stata presieduta dall'Arcivescovo Metropolita di Zagabria, il cardinale Josiph Bozanic, in comunione con l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia, con Mons. Andrej Glavan, Presidente della Conferenza Episcopale Slovena, con numerosi Vescovi della Croazia e della Slovenia, con un presbiterio composto da centinaia di sacerdoti, e con un Assemblea numerosissima partecipe e devota.

Il dialogo ecclesiale, le esortazioni omiletiche e i saluti dei Prelati concelebranti, insieme con lo scambio di doni simbolici, hanno messo in risalto i valori della Fede Cattolica condivisa dai due popoli, il significato religioso e devozionale di un pellegrinaggio che si svolge anche nel forte spirito della devozione alla Madre della Chiesa, il riferimento comune al Magistero di Papa Francesco e al perseguimento dei valori della pace, della tolleranza e della civiltà.