lunedì 11 dicembre 2017

Le prime luci per il Natale a Malta

Qualche giorno dopo il compimento della Visita in Libia l’Arcivescovo D’Errico ha iniziato a Malta il nuovo Anno Liturgico all’insegna della preparazione al Natale. Lo ha fatto sia nella Nunziatura insieme con la Comunità che si adopera per il suo servizio apostolico e sia in altri luoghi maltesi, ove lo portano la condivisione con le comunità ecclesiali locali e gli impegni di rappresentanza diplomatica della Santa Sede.
Celebrando nella Cappella della Nunziatura le prime due Domeniche di Avvento Il Nunzio Apostolico ha acceso dinanzi all’altare le luci della Speranza e della Fede; seguiranno poi quelle della Pace e dell’Amore nelle domeniche successive. Alle luci dell’Avvento egli ha anche dedicato una significazione iconica per il percorso spirituale di preparazione al Natale: Attesa, Silenzio, Preghiera e Contemplazione.
Mercoledì 6 dicembre al ricevimento organizzato dal Corpo Diplomatico, in qualità di Decano, egli ha tenuto nella sede della Nunziatura il discorso di commiato del Sig. Reha Keskintepe ambasciatore della Turchia.
Il giorno 8 dicembre egli si è recato in visita pastorale alla Parrocchia patronale dell'immacolata Concezione di Hamrum ed ha presieduto la solenne concelebrazione in onore della Beata Vergine Maria.
Il 9 dicembre Mons. D'Errico ha visitato in Balzan il Centro diocesano di prima accoglienza per migranti.
Domenica 10 Dicembre egli ha celebrato la seconda di Avvento ed ha dato notizia del dono della statua della Madonna di Fatima fatto alla Nunziatura di Malta dalla Parrocchia frattese originaria del Nunzio.
Il giorno 11 dicembre ha tenuto un incontro con i responsabili ecclesiastici del comitato di controllo previsto negli accordi tra Santa Sede e Malta riguardanti le proprietà ecclesiastiche.
Tutti questi momenti sono stati personalmente descritti e commentati dallo stesso Nunzio Apostolico sulla pagina social dedicata alla comunicazione diretta con gli amici e followers: li presentiamo cronologicamente di seguito.

Prima Domenica di Avvento

3 DICEMBRE

BUON AVVENTO !!!
- VIENI SIGNORE GESÙ.
"Risveglia la tua potenza

e vieni a salvarci.
Guarda dal cielo ...
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato".

- DIO NOSTRO PADRE,
“suscita in noi la volontà

di andare incontro con le buone opere
al Cristo che viene“.


Discorso alla Cerimonia per l'Ambasciatore di Turchia
Il testo è stato direttamente postato dal Nunzio in inglese seguito dalla traduzione in italiano.


6 dicembre
FAREWELL RECEPTION (cerimonia di commiato) del Corpo Diplomatico per L'AMBASCIATORE DI TURCHIA, S. E. Il Sig. Reha Keskintepe (Malta, 6 dicembre 2017).
Speech by H.E. Archbishop Alessandro D’Errico at the FAREWELL RECEPTION organized by the Diplomatic Corps for H.E. Mr. Reha Keskintepe, Ambassador of the Republic of Turkey
(6 December 2017)

Your Excellencies, Ladies and Gentlemen,
Welcome to you all!
As you know, I assumed my office as Dean of Diplomatic Corps on the 12th of October, almost two months ago; so this is the first time that we are gathered together, here, in this Apostolic Nunciature.
I would like to say even publicly that I feel greatly honoured in rendering this service. I shall try to accomplish it to the best of my capabilities, for the good of all residential diplomats on this Island.
The Diplomatic Corps was always a constant point of reference for me, during my 40 years of service around the world. Now too, I am confident that we shall be able to establish fruitful contacts, both at personal and official levels. I, therefore, rely heavily on your collaboration and would like to thank you in advance for your understanding and comprehension.
Dear Colleagues,
I am pleased and honoured that you accepted my invitation to attend this farewell reception, organized for our distinguished Colleague, H.E. Mr. Reha Keskintepe, Ambassador of the Republic of Turkey, who is terminating his term of mission here in Malta.
On this regard, allow me to mention some elements of His Excellency’s “curriculum vitae”.
Ambassador Reha Keskintepepresented his Letters of Credence to the President of the Republic of Malta, H.E. Marie-Louise Colerio-Preca, on the 14th October 2015.
Prior to his posting to Malta, he served as Turkish Ambassador to Australia (2012 – 2015) and, before that, as Director General for Research and Security Affairs (2010-2012) and as Director General for Bilateral Political Affairs (2009-2010) at the Ministry of Foreign Affairs in Ankara.
Mr Keskintepe was also Turkey’s Ambassador to Finland during 2005-2009. Furthermore, he served as Minister-Counselor in Beijing (1999-2001), as First Counselor at the Turkish Permanent Mission to the UN Office in Geneva (1995-1999) and as Second Secretary in New Delhi (1982-1984).
At the headquarter in Ankara, Mr Keskintepe also held a range of positions including those of Deputy Director General for Policy Planning (2002-2005) and Head of Department, Directorate General for EU Affairs (2001-2002).
Dear Excellency, Esteemed Ambassador Keskintepe,
I know very well that during your term of office in Malta, You have served your country with great competence. Your professional and human qualities have been much appreciated. Now you are departing to a new assignment. We are confident that the silver plate we are presenting to you as a souvenir, will remind you of your colleagues in Malta, and help you cherish good memories of the time spent in here.
In your new assignment, we wish you a pleasant service to both your country and to the international community.
Thank You!


Discorso di S.E. L' Arcivescovo Alessandro D' Errico

Alla reception d'addio organizzata dal corpo diplomatico.
Per S.E. Signor Keskintepe,
Ambasciatore della Repubblica di Turchia
(6 dicembre 2017)
Eccellenze, Signore e signori,
Benvenuti a tutti voi!
Come sapete, ho assunto il mio ufficio come decano del corpo diplomatico il 12 ottobre, quasi due mesi fa, quindi questa è la prima volta che ci troviamo insieme, qui, in questa nunziatura apostolica.
Vorrei dire anche pubblicamente che mi sento molto onorato nel rendere questo servizio. Proverò a realizzare al meglio delle mie capacita ', per il bene di tutti i diplomatici residenziali su quest'isola.
Il corpo diplomatico é sempre stato un costante punto di riferimento per me, durante i miei 40 anni di servizio in tutto il mondo. Anch'io sono fiducioso che saremo in grado di stabilire contatti proficui, sia a livello personale che a livello ufficiale. Mi affido pertanto alla vostra collaborazione e vorrei ringraziarvi in anticipo per la vostra comprensione e comprensione.
Cari colleghi,
Sono lieto e onorato che abbiate accettato il mio invito a partecipare a questo ricevimento di addio, organizzato per il nostro illustre collega, S.E. Signor Keskintepe, ambasciatore della Repubblica di Turchia, che sta terminando il suo mandato qui a Malta.
A questo proposito, mi permettano di menzionare alcuni elementi del curriculum vitae di sua eccellenza.
L' ambasciatore reha keskintepe ha presentato le sue lettere credenziali al Presidente della Repubblica di Malta, H. E Marie-Louise Colerio-Preca, il 14 ottobre 2015.
Prima della suo ufficio a Malta, è stato Ambasciatore turco in Australia (2012-2015) e, prima di questo, come Direttore Generale per la Ricerca e la Sicurezza (2010-2012) e come Direttore Generale per gli Affari Politici Bilaterali (2009-2010) presso il Ministero degli Affari Esteri di Ankara.
Il Sig. Keskintepe è stato anche Ambasciatore della Turchia presso la Finlandia (2009.) e ha lavorato come Ministro Consigliere in Beijing (1999-2001), come Primo Consigliere della Missione Permanente Turca presso l'ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra (1995-1999) e come secondo Segretario di Nuova Delhi (1982-1984).
Al Quartier generale di Ankara, il sig. Keskintepe ha anche tenuto una serie di posizioni, tra cui quelle del Direttore Generale Aggiunto per la Pianificazione delle politiche (2002-2005) e di Capo del Dipartimento Direzione Generale degli Affari Europei (2001-2002).
Cara Eccellenza, stimato Ambasciatore Keskintepe,
So benissimo che durante il suo mandato a Malta, Lei ha servito il suo paese con grande competenza. Le sue qualità professionali e umane sono state molto apprezzate. Ora è in partenza per un nuovo incarico. Siamo fiduciosi che il piatto d'argento che vi presentiamo come souvenir, vi ricorderà i vostri colleghi a Malta, e vi aiuterà a conservare i bei ricordi del tempo trascorso qui.
Nel vostro nuovo incarico Vi auguriamo un gradevole servizio sia per il vostro paese che per la comunità internazionale.
Grazie!


Celebrazione per la Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria
8 dicembre
Santa Messa alla Parrocchia dell'Immacolata Concezione in Hamrum, Malta (8 dicembre 2017).



Al Centro diocesano di prima accoglienza per migranti in Balzan
9 dicembre
Visita al "Good SHEPHERD OPEN CENTER", Centro di PRIMA ACCOGLIENZA PER MIGRANTI, gestito dalla Commissione arcidiocesana per le Migrazioni (Balzan, Malta, 9 dicembre 2017).



Seconda Domenica di Avvento
10 dicembre
    -"Preparate la via del Signore,
    raddrizzate i suoi sentieri".
    - O Dio grande e misericordioso
    fa che il nostro impegno nel mondo

    non ci ostacoli nel cammino verso il tuo figlio .

    BUONA SECONDA DOMENICA DI AVVENTO

La statua della Madonna venerata nella Cappella della Nunziatura Apostolica a Malta è dono della PARROCCHIA MARIA SANTISSIMA DEL CARMINE in Frattamaggiore, Napoli (diocesi di Aversa): segno della comunione di affetto e di preghiera con la comunità parrocchiale di origine. La statua è stata collocata al lato destro dell'area presbiterale e si è aggiunta alla iconografia sacra della Cappella alla cui parete si osserva anche un quadro che rappresenta un episodio miracoloso legato al naufragio a Malta vissuto dall'Apostolo Paolo insieme con i suoi compagni di viaggio.



Incontro con i responsabili ecclesiastici
11 dicembre



Incontro di lavoro con i Membri ecclesiastici del COMITATO DI CONTROLLO (Control Committee), stabilito dall'art. 17 dell'ACCORDO SULLE PROPRIETÀ ECCLESIASTICHE tra la Santa Sede e la Repubblica di Malta, del 1991 (11 dicembre 2017).

venerdì 1 dicembre 2017

Il Messaggio al termine della Visita in Libia

In partenza per Malta e al termine della sua Visita apostolica in Libia, il 30 Novembre 2017, S. E. l’Arcivescovo Alessandro D’Errico ha lasciato una testimonianza autografa scritta nel Libro delle Visite del Vicariato Apostolico di Tripoli. Ne ha dato egli stesso notizia sulla pagina social personale, ove ha anche pubblicato le foto delle pagine autografate ed una loro lettura tramite un video ripreso occasionalmente da un suo assistente. 
La pubblicazione in rete del messaggio è stata ampiamente condivisa dai follovers e dagli amici del Nunzio Apostolico. In particolare Mons. D’Errico ha voluto evidenziare il commento scritto dall’amico e confratello Antonio Anatriello, riportandolo nel dialogo con cui ha poi riaggiornato la notizia social del messaggio.


Il testo del Messaggio

Tripoli, 30 novembre 2017

Cara Eccellenza Vescovo George,
Caro P. Magdy,

Al termine della settimana intensa della visita in Libia, Mons. Simon (Mons. Simon Bolívar Sanchez collaboratore del Nunzio ndr.) ed io ritorniamo a Malta col cuore pieno di gioia missionaria.
Insieme a voi, oggi, Festa di S. Andrea Apostolo, rendiamo grazie a Dio per le meraviglie che lo Spirito Santo opera in mezzo a voi.
Siamo stati edificati dalla gioia contagiante e dal dinamismo pastorale di queste comunità, sia quelle di lingua inglese, sia quelle di lingua francese.
Grazie a voi; per l’eccellente lavoro pastorale che svolgete, con semplicità e zelo francescani.
Possa il vostro grande S. Francesco continuare ad accompagnarvi per il bene della Chiesa in questo
travagliato Paese.
A dire il vero, la gioia è un po’ velata dalle ben note difficoltà di natura politica e dai disagi quotidiani che ne conseguono nella vita ordinaria, di cui pure abbiamo fatto esperienza insieme a voi in questi giorni.
Una volta di più, mi è caro dirvi: “Coraggio, non abbiate timore”. Papa Francesco è con voi, e con voi sono tante persone di buona volontà che vi seguono con l’affetto e la preghiera.
I primi contatti che abbiamo stabilito a livello diplomatico sembra che lasciano ben sperare per il futuro anche prossimo.
Torneremo volentieri, e anche spesso, per curare il seme che abbiamo gettato, e soprattutto per condividere con voi le gioie e i dolori del vostro prezioso servizio alla Chiesa.
A presto! Il Signore vi benedica.

+ A. D’Errico
N. Ap.


Il commento di Antonio Anatriello

Caro Sandro, scrivo di getto mentre man mano videoascolto il tuo messaggio.
Indovinatissima la scelta della comunicazione con l’agenda aperta come se la stessi scrivendo allora; cosa che rende quasi ‘familiare’ e amabile il discorso.
Dopo la gioia degli incontri avuti con le varie comunità, risulta toccante il sottolineare la ‘velatura’ di tale gioia a causa delle ben note difficoltà politico-contestuali in quella ‘fluida’ zona del mondo.
Si percepisce che il tuo fare riferimento a tale velatura non vuole essere fattore di scoraggiamento, ma solo espressione di sano ed equilibrato realismo di chi è consapevole delle oggettive difficoltà, ma non scoraggia né si scoraggia, ed è determinato, secondo il tuo abituale e consolidato ‘stile’ pastorale, a proseguire in un cammino costruttivo nello sviluppare e sostenere percorsi di pace, incoraggiati tutti dalla sottolineata solidarietà di Papa Francesco...

Il Dialogo del Nunzio Apostolico

Grazie di cuore, caro Tonino (Antonio Anatriello), per le acute osservazioni, ispirate anche questa volta dalle tue speciali "antenne" ecclesiali e umane.
Spero di poter condividere presto con te la gioia e le apprensioni dei giorni intensi che ho vissuto a Tripoli .... Un'esperienza unica , e - credimi - non è un modo di dire, dopo dopo 40 anni e più di servizio in giro per il mondo . Ti auguro ogni bene, fraternamente come sempre.
Un piccolo dettaglio. Il libro che ho dinanzi è il libro delle testimonianze lasciate dai Visitatori di qualche importanza, che restano qualche giorno al Vicariato Apostolico.
In effetti, non si è trattato di una "fictio mediatica", ma era proprio così. Stavo scrivendo la mia testimonianza. Poi il bravo Collaboratore ha fatto la foto di ciò che avevo scritto e insieme abbiamo pensato di leggere la testimonianza, perché so bene che - ahimé - la mia scrittura diventa ormai poco leggibile.
Di nuovo grazie e un grande abbraccio

+ Sandro


martedì 28 novembre 2017

Incontri recenti a Malta e la prima visita in Libia

Ai Vescovi della CERNA, incontrati nella Cattedrale di Tunisi il 12 Novembre scorso, l’Arcivescovo D’Errico ha personalmente spiegato che nei primi mesi della nuova Nunziatura affidatagli da Papa Francesco aveva inteso concentrarsi soprattutto sulla sua missione a Malta; ma nello stesso tempo aveva anche predisposto i tempi per “una visita in Libia, per un primo contatto diretto con quelle comunità che si trovano a vivere la loro testimonianza di fede in situazioni alquanto delicate”.
Di fatti dopo una decina di giorni dalla presentazione ufficiale delle Lettere Commendatizie, e dopo alcuni importanti momenti di vita ecclesiale vissuti a Malta, Mons. D’Errico si è recato con i suoi assistenti in Libia, a Tripoli, per un primo e diretto incontro conoscitivo con la realtà ecclesiale, civile e diplomatica del paese.


Organizzo la lettura degli avvenimenti presentati in questo post nella modalità cronologica, recuperando notizie e commenti che si possono riscontrare anche sulla pagina social, curata dallo stesso Mons. D’Errico ed utilizzata per la comunicazione diretta dei suoi amici e followers.
Dal 14 al 18 Novembre 2017 Il Nunzio Apostolico ha avuto occasione di vivere intensamente alcuni momenti di vita ecclesiale, di memoria e di amicizia personale. Il giorno 14 Novembre egli è stato presso la Casa Provinciale delle Suore della Carità per la Festa della suora Santa Agostina Pietrantoni, martire della Carità ospedaliera. Ha poi avuto alcuni incontri in Nunziatura, ove ha festeggiato anche il 19° del suo episcopato, l’onomastico di una suora collaboratrice, ed il suo 67° compleanno. Ha poi presieduto la celebrazione eucaristica, ed ha tenuto una bella omelia, per la Festa di Santa Caterina d’Alessandria nella Parrocchia di “Santa Caterina d’Italia” a La Valletta.
Il 24 Novembre il Nunzio Apostolico è giunto a Tripoli per la sua prima visita in Libia.


14 Novembre - Festa di SANTA Suor AGOSTINA PIETRANTONI. Visita e Santa Messa alla Casa Provinciale delle Suore della Carità (Malta, 14 novembre 2017).


Grazie, cara Sr. Natalie Abela. È stata una gioia grande partecipare alla festa di una vostra grande Santa, che spero possa continuare a ispirare il vostro prezioso servizio a Malta e in terre di missione.

Commento: La presenza del Nunzio Apostolico a Malta, sua eccellenza mgr Alessandro D' Errico, ha dato una certa solennità alla celebrazione della festa di sant'Agostina, ma il suo modo semplice e amichevole con cui ha legato con tutti noi, ha riempito i nostri cuori con molto Gioia. Nella sua omelia ci ha ricordato la nostra vocazione ad essere vicina al popolo per comunicare con loro l'amore di Dio. Viviamo in un momento in cui abbiamo sfidato a uscire da noi stessi e a testimoniare la gioia del Vangelo a tutti coloro che ci incontriamo. San Agostina ci dà l'esempio di ciò che significa dare la vita, pur amare Dio e servire i poveri.

Grazie, cara sr. Natalie Abela: Belle foto e tanti bei ricordi del nostro comune servizio missionario in Pakistan.


Commento: La visita del Nunzio Apostolico, sua eccellenza mgr Alessandro D'Errico, ha riportato molti ricordi felici di lahore, quando era il Nunzio Apostolico del Pakistan. 2005 nel noviziato di Lahore e 2017 nella casa della delegazione, tarscen!

14 novembre 1998 - 14 novembre 2017: DICIANNOVESIMO ANNIVERSARIO della nomina ad Arcivescovo titolare di Carini e Nunzio Apostolico in Pakistan. Un grande grazie a SAN GIOVANNI PAOLO II per la fiducia accordatami e a quanti mi hanno accompagnato con la preghiera e con l'affetto durante questi anni di servizio episcopale in giro per il mondo.
"VENI SANCTE SPIRITUS".



15 Novembre - Visita del Rev. Mons. Joseph Grech, del Clero della diocesi di Gozo, Segretario della Nunziatura Apostolica in Ucraina (15 novembre 2017).



Arrivo della Reverendissima Madre ELISA SCLAPARI, Superiora Provinciale in Bolivia della Congregazione delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore (da cui provengono le tre Religiose boliviane in servizio alla Nunziatura Apostolica a Malta) (Malta, 15 novembre 2017).



16 Novembre - Incontro con il Signor STEPHEN AXISA, Direttore della Sezione maltese di "Aid to the Church in Need" (Aiuto alla Chiesa che soffre) (16 novembre 2017).



17 Novembre - Commento di Maura Revollo, ripreso anche dalla pagina di The Church in Malta


Festa onomastica di madre Elisa Sclapari, provinciale in Bolivia delle sorelle salesiane oblate del sacro cuore e celebrazione anticipata del compleanno di s.e. mons. Alessandro D'errico (18/11) e di mons. Simón Bolívar (24/11). (Malta, 17 novembre 2017).


FESTA DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA
Parrocchia Italiana “Santa Caterina d’Italia”

Omelia del Nunzio Apostolico
(La Valletta, 18 novembre 2017)
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Eccellenza, Signor Ambasciatore,
Caro Don Gino,
Cari confratelli nel Sacerdozio,
Cari Religiosi e care Religiose,
Fratelli e Sorelle.

Nei giorni scorsi ho cercato di sostare spesso in meditazione dinanzi allo esempio di vita cristiana che ci viene da Santa Caterina di Alessandria, e con tutta semplicità vorrei condividere con voi qualche breve riflessione.
Come forse vi è noto, purtroppo non sappiamo molto circa la sua vita e il suo martirio. Abbiamo soltanto alcuni elementi di iconografia e di letteratura posteriore di qualche secolo, che parlano di Caterina come di una bella diciottenne cristiana, molto intelligente e colta, figlia di nobili, che visse ad Alessandria di Egitto tra la fine del secondo secolo dell’era cristiana e gli inizi del terzo. Ad Alessandria, nel 305 arriva Massimino Daia, nominato Governatore di Egitto e Siria. Per l’occasione si celebrano feste grandiose che includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane. Un atto obbligatorio per tutti i sudditi, compresi i cristiani. Caterina però rifiuta il sacrificio e anzi chiede a Massimino di riconoscere Gesù Cristo come redentore dell'umanità. Colpito dall’intelligenza e dalla bellezza della ragazza, Massimino convoca un gruppo d’intellettuali alessandrini perché la convincano a venerare gli Dei. Ma invece è Caterina a convince loro a farsi cristiani. Per questa conversione così pronta, Massimino li fa uccidere tutti e poi, come ulteriore tentativo, a Caterina propone addirittura il matrimonio. Viene un nuovo rifiuto e questo fa indispettire il Governatore, che la condanna ad una morte orribile: la atroce tortura della ruota dentata che deve far strazio del suo corpo. Un miracolo però salva la giovane, perché lo istrumento di tortura si inceppa, e il Governatore la condanna alla decapitazione.
l culto di Santa Caterina si diffuse presto anche fuori dell’Egitto. La troviamo raffigurata nella Basilica romana di San Lorenzo; a Napoli, nelle Catacombe di San Gennaro; poi, poco a poco, viene venerata in molte parti d'Italia, ove ella diventa la Patrona di molti comuni e città. Più tardi il suo culto si diffuse anche in Francia e nell'Europa centro settentrionale, dove ispirò pure poemetti e rappresentazioni sacre.
La sua festa annuale è vista principalmente come una festa della gioventù cristiana. In Francia, Caterina diviene la Patrona degli studenti di teologia e la titolare di molte Confraternite femminili. In Italia Santa Caterina diventò anche Patrona delle Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova e dell'Università di Siena. Inoltre è la Patrona dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta.

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1.- Meditando sulla vita e sul martirio di Santa Caterina, la prima domanda che mi sono posto è questa: Cosa può insegnare a noi questa Santa? In primo luogo mi sono ritornate alla mente le famose parole di Gesù: “Sarete miei testimoni”. Santa Caterina ci ricorda che la fede cristiana non può essere limitata soltanto a una sfera personale e privata di relazione con Dio, ma deve avere una dimensione pubblica. Come Lei e secondo il suo esempio, dobbiamo con coraggio e perseveranza essere “sale della terra e luce del mondo”. Con umiltà, ma anche con fermezza dobbiamo affermare e vivere sempre, pure a livello pubblico, secondo i valori che abbiamo appresso dalla nostra fede. Questo mi sembra un insegnamento importante pure oggi, dinanzi alle sfide della secolarizzazione e della progressiva scristianizzazione delle nostre società, con cui dobbiamo spesso confrontarci.
2.- In secondo luogo, mi sono posto un’altra domanda: In concreto, cosa possiamo fare per realizzare la nostra testimonianza sull’esempio di Santa Caterina, nelle circostanze specifiche dei nostri tempi? Nella riflessione e nella preghiera, ho trovato alcuni elementi stimolanti, partendo dalle riflessioni che il Santo Padre Francesco ha elaborato nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, e ripete spesso, sopratutto nelle omelie che quasi ogni giorno fa a Santa Marta. Che cosa propone il Papa, per il nostro impegno di testimonianza evangelizzatrice oggi?
a) Anzitutto egli dice che dobbiamo prendere sul serio le ultime parole di Gesù. Sono sempre importanti le ultime parole di una persona cara. Tanto più devono essere per noi quelle del Maestro, prima di far ritorno al cielo: “Andate nel mondo intero, annunciate la Buona Novella a tutti i popoli”. Come per Santa Caterina, queste parole di Gesù devono essere il punto di partenza della nostra testimonianza oggi.
Da ciò viene una conseguenza ovvia. Gesù ci chiede di andare. Essere testimoni significa che non possiamo restar fermi. Non possiamo limitarci ad amministrare ciò che abbiamo ereditato da un passato glorioso di fede. Al contrario, bisogna avere un atteggiamento attivo. Bisogna andare, uscire per le vie del mondo, con spirito missionario. In breve, dobbiamo adoperarci tutti per costruire una Chiesa in uscita.
b) In questo impegno di costruzione di una Chiesa in uscita, il Santo Padre chiede di avere una cura particolare per le periferie, quelle materiali e quelle esistenziali. E cioè, per i poveri e per i lontani, che di più hanno bisogno di una parola di consolazione e di conforto. In questo senso, nella nostra testimonianza dobbiamo privilegiare una cultura della solidarietà, dell'incontro, della comunione, del dialogo: con un atteggiamento rispettoso verso tutti, senza tuttavia rinunciare ai presupposti fondamentali della nostra fede.
c) Nel ripensare la nostra testimonianza di Chiesa sull’esempio di Santa Caterina è importante anche che tutti ci rendiamo conto che il primo soggetto di evangelizzazione non siamo noi, ma è lo Spirito Santo che guida la Chiesa. Perciò, dobbiamo renderci docili all'azione dello Spirito.
Sicché, si può ben capire perché il Papa ripete con insistenza l’invito a metterci ogni volta in discussione, con povertà di spirito, dinanzi alle sorprese di Dio, che lo Spirito Santo non cessa di suscitare anche per noi; ad abbandonare il criterio del "si è sempre fatto così" (Evangelii Gaudium, 33); ad essere semplici e gioiosi nella nostra testimonianza e nel nostro annuncio; a farci audaci e creativi nel ripensare le strutture, lo stile e i metodi dell'evangelizzazione.

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Miei cari fratelli e sorelle, affido le speranze e progetti di questa bella Parrocchia e della Comunità italiana in Malta alla protezione di Santa Caterina, che con il suo esempio invita a seguire Gesù per le vie del mondo con un attivo e responsabile impegno di testimonianza. Sia Lei ad ottenere per il carissimo Don Gino, per il Sig. Ambasciatore S.E. il Dott. Mario Sammartino e per tutti noi abbondanza di benedizione e di grazie; e specialmente tanta luce e tanta forza per essere anche noi attivi e operosi in questa nuova fase di testimonianza evangelizzatrice della Chiesa. Amen.


PRIMA VISITA IN LIBIA

Arrivo a Tripoli. Incontro con il Vicario Apostolico, S. E. Mons. George Bugeja OFM e il Segretario del Vicariato Apostolico, Rev. P. Magdy Mansour OFM.




VISITA A TRIPOLI - Incontro con la comunità filippina alla Cattedrale di San Francesco (24 novembre 2017).


VISITA A TRIPOLI - Battesimi e Santa Messa nella solennità di Cristo Re (anticipata al venerdi) 24 novembre 2017.


VISITA a TRIPOLI - Santa Messa e Incontro con la comunità francofona (25 novembre 2017 ).



Visita al PASTORE ANGLICANO di Tripoli, Rev. Rajan Jacob (25 novembre 2017).


VISITA A TRIPOLI - Presentazione di copia delle Credenziali al "General Chief of Protocol", S. E. l'Ambasciatore ABDULHAMID F. FARHAT (Tripoli, 26 novembre 2017).


VISITA A TRIPOLI - Incontro con le Suore MISSIONARIE DELLA CARITÀ (di Santa Teresa di Calcutta) … semplicemente AMMIREVOLI (26 novembre 2017).


VISITA A TRIPOLI - Incontro con "MAMMA FRANCA" una Signora di Napoli (Vomero), residente a Tripoli (e felice) da oltre trent'anni (26 novembre 2017).


VISITA A TRIPOLI - Battesimo e Santa Messa alla Cattedrale di San Francesco (26 novembre 2017).



VISITA A TRIPOLI - incontri con vari gruppi nazionali (di vari Paesi africani, filippini, pakistani, italiani, croati, indiani, ecc.) (26 novembre 2017).



Grazie mille per il vostro prezioso servizio missionario, Caro Fr. Magdy Mansour.

VISITA IN LIBIA - Incontro con il Sig. ABED EL RAHMAN BEN HIMEDA, Direttore Delegato del Dipartimento per gli Affari Europei del Ministero degli Esteri (Tripoli, 27 novembre 2017).


Incontro con l'Incaricato d'Affari a.i. delle FILIPPINE in Libia, Sig. Mardomel Celo Melicor (Tripoli, 28 novembre 2017).



Incontro con l' Ambasciatore di Turchia in Libia, S. E. il Sig. Ahmed Aydin Dogan (Tripoli, 28 novembre 2017).


Incontro con l'Ambasciatore d'Italia in Libia, S. E. Il Dott. GIUSEPPE PERRONE. (Tripoli, 29 novembre 2017).


Agape fraterna alla Cattedrale di San Francesco. (Tripoli, 29 novembre 2017).


Santa Messa e Benedizione Eucaristica alla Cattedrale di San Francesco. (Tripoli, 29 novembre 2017).


MESSAGGIO DI COMMIATO (con breve video), (Tripoli, 30 novembre 2017).



Partenza da Tripoli. (30 novembre 2017).