domenica 24 aprile 2016

Pasqua con S. Leopoldo Mandic icona del Giubileo della Misericordia

Le attività del Nunzio Apostolico a Zagabria nelle settimane della Pasqua 2016 hanno assunto particolari significati sia spirituali e sia pastorali. La partecipazione agli eventi ecclesiali dell'arcivescovo D'Errico, con la sua opera di Rappresentante del Santo Padre, ha avuto alcune espressioni rimarchevoli ed importanti per la vita religiosa ed istituzionale della Chiesa in Croazia. Il rilievo degli eventi religiosi e celebrativi, che si è potuto leggere in questo tempo pasquale dalle divulgazioni dei media e dei portali della rete informatica, ci porta ad evidenziare alcuni momenti legati alle attività del Nunzio.

In primo luogo la celebrazione del rito del Lucernario e della Veglia Pasquale nella Parrocchia in Zagabria dedicata a San Leopoldo Mandic, santo cappuccino che Papa Francesco ha eletto insieme con San Pio da Pietrelcina ad icona per il Giubileo della Misericordia. L'omelia di Mons. D'Errico, che si può leggere in sintesi sul portale di IKA, ha evidenziato i significati simbolici della luce legati alla Cero Pasquale e alla Risurrezione di Gesù, ed ha esortato i fedeli ad impegnarsi nello spirito missionario e ad ispirarsi alla devozione a San Leopoldo Mandic apostolo della Misericordia.

Poi il giorno di Pasqua in Cattedrale nella concelebrazione con il Cardinale Bozanic, che è stata ampiamente descritta e commentata dal portale ufficiale dell'Arcidiocesi di Zagabria ed illustrata con un ampia galleria fotografica. Nell'omelia del Cardinale, che si può leggere per intero nella traduzione informatica, sono stati espressi rilievi ed esortazioni che hanno riguardato la spiritualità e la Pasqua di Risurrezione, le problematiche del Giubileo della Misericordia, la situazione della Chiesa in Croazia con le questioni riguardanti la famiglia e la canonizzazione del beato Cardinale Stepinac, e in riferimento al contesto degli eventi recenti e difficili che interessano l'Europa.

Un altro avvenimento che ha ricevuto attenzione dalla stampa nazionale ha riguardato la elezione di p. Zdenka Križić, carmelitano ed ex rettore del "Teresianum" di Roma, a vescovo di Gospic-Senj. L'annuncio datato al 4 aprile 2016 è leggibile sul portale ufficiale della Conferenza Episcopale Croata che riporta anche una approfondita scheda biografica del nuovo vescovo.

Sempre sul portale della CEC si può leggere alla data dell'8 aprile 2016 la dichiarazione ufficiale della 52° Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Croata che si è tenuta con la partecipazione del Nunzio Apostolico dal 5 al 7 aprile 2016. Gli argomenti discussi sono stati molteplici. Hanno riguardato i procedimenti e le questioni relative alla Commissione Ecumenica proposta da Papa Francesco per la canonizzazione del Cardinale Stepinac; lo storico incontro del Papa a Cuba con il Patriarca di Mosca Kirill; la Settimana Teologica Pastorale e l'Incontro di Catechesi Sacerdotale; L'Unità dei Cristiani; le attività della Caritas; la Pastorale Familiare e le Cariche in seno alla Conferenza.

Due eventi in particolare hanno caratterizzato lo svolgimento del Giubileo della Misericordia a Zagabria connesso con la storica peregrinatio del corpo di San Leopoldo Mandic in Croazia: la Santa Messa in Cattedrale del 14 Aprile 2016 concelebrata con il Cardinale Bozanic e con il clero numeroso, e la Santa Messa presieduta dal Nunzio Apostolico con i Francescani di Dubrava del 16 Aprile 2016 in presenza delle spoglie del santo cappuccino.
I due eventi hanno ricevuto una grande attenzione ed approfonditi commenti ed illustrazioni dai media cattolici ed in particolare dal portale dell'Arcidiocesi di Zagabria che ha riportato l'intera omelia del cardinale con una vasta galleria fotografica.


Presento di seguito la trascrizione delle parole dell'Arcivescovo D'Errico ascoltate direttamente dal video proposto su youtube dalla Televisione Laudato che ha ripreso l'intera celebrazione del Nunzio Apostolico a Dubrava.

(Video: dal min 14.50 al min. 30.33)
Grazie, caro Fra Jure, per il saluto che ha voluto rivolgere a me, e alle altre illustre personalità ecclesiastiche. Mi consenta di dire che ho accolto con grande gioia il suo invito a presiedere la celebrazione eucaristica di questa sera per diversi motivi. Anzitutto per la personale devozione che ho verso San Leopoldo. Ecco lei ha voluto menzionare che io vengo dalla stessa terra di San Leopoldo, ma devo dire che ho conosciuto San Leopoldo, ho imparato a conoscerlo, e continuo a conoscerlo ogni giorno di più da una decina d'anni, e cioè dal tempo in cui ho cominciato a prestare il mio servizio di rappresentante del Santo Padre in Bosnia ed Erzegovina ed in Montenegro, e poi con una devozione che ho coltivato soprattutto in questi anni del mio servizio in Croazia. Sono contento di presiedere questa celebrazione anche perchè mi fa sempre una grande gioia ritornare in questa bella parrocchia, dove i confratelli e figli spirituali di San Leopoldo rendono il loro servizio alla comunità di Dubrava. E poi sono felice di stare con voi questa sera perchè in questo modo ci tenevo anche ad esprimere la mia personale viva gratitudine per questa bella iniziativa di portare i resti mortali di San Leopoldo in Croazia durante questo anno giubilare straordinario della Misericordia. Ovviamente per esperienza personale so bene tutto il lavoro che c'è dietro la preparazione di queste giornate storiche per la Croazia. Perciò vorrei invitarvi cari fratelli e sorelle ad esprimere anche pubblicamente la nostra sincera profonda gratitudine a tutti coloro che hanno preparato con tanto zelo queste giornate. In primo luogo direi che la nostra gratitudine va al Ministro Provinciale Fra Jure Sarcevic , Insieme a lui ci è caro dire la nostra gratitudine al Ministro Provinciale di Padova, dove c'è il grande Santuario dove rimangono permanentemente i resti mortali di San Leopoldo. E allora vogliamo fare un bell'applauso al Padre Provinciale e ai Frati italiani della Provincia patavina che sono venuti insieme con lui. Particolare gratitudine e un saluto particolare vogliamo dire al Rettore del Santuario di San Leopoldo a Padova, a don Genico che è Parrocco dell'altra parrocchia di San Leopoldo Mandic in Zagabria, e che questa sera proporrà utili riflessioni per la nostra meditazione. Al Ministro Provinciale Francescano di Bosnia ed Erzegovina, la terra che San Leopoldo tanto amava; esso rappresenta non soltanto i Francescani, ma tutti i religiosi e le religiose di Bosnia ed Erzegovina. Speciale gratitudine mi è caro dire come Rappresentante Pontificio a tutti i media che hanno seguito e seguono con tanta attenzione queste giornate. E in particolare a Radio Cattolica, a Radio Maria, e alla Televisione Cattolica Laudato che per la prima volta in questi giorni sta trasmettendo in diretta le celebrazioni in onore di San Leopoldo. Miei cari fratelli e sorelle personalmente sono convinto che San Leopoldo è veramente un grande santo. Un grande santo anzitutto perchè durante tutta la sua vita ha dato esempio di virtù eroiche, di virtù cristiane a livello eroico. Ma è un grande santo anche perchè rimane molto attuale per il suo messaggio, per la sua testimonianza. Il suo messaggio ha soprattutto due aspetti, come il Santo Padre Giovanni Paolo II ricordò il giorno della canonizzazione, e come Papa Francesco ha ripetuto molte volte durante i mesi scorsi; egli è soprattutto un Apostolo della Misericordia. Ed è per questo motivo che Papa Francesco l'ha voluto nella Basilica di San Pietro nei mesi scorsi durante l'Anno della Misericordia. Ma c'è un altro aspetto che è ancora più attuale, a mio parere, per i nostri tempi e nelle nostre concrete circostanze. Egli fu anche un grande testimone dello spirito missionario, ed in particolare dello spirito ecumenico. Tutta la sua vita, tutto quello che faceva era offerto a Dio, per domandare la piena unità tra tutti i cristiani, e in particolare riconciliazione e piena unità tra la chiesa latina e chiese orientali. Io credo, caro Fra Jure, che dobbiamo prendere San Leopoldo come un Patrono del nostro servizio in Croazia, perchè sappiamo bene tutti come, purtroppo, questo spirito, questa ansia ecumenica di San Leopoldo è attuale nelle concrete circostanze delle nostre comunità. Sappiamo bene come purtroppo sono ancora vive tante ferite della guerra recente. San Leopoldo, Apostolo di Misericordia, e grande sostenitore dell'Unità della Chiesa, secondo il desiderio di Gesù, saprà lui ottenerci tutte le ispirazioni e tutto l'aiuto spirituale di cui abbiamo bisogno per superare le difficoltà e le ferite che purtroppo ancora rimangono. E proprio questo vogliamo domandare durante questa liturgia eucaristica attraverso l'intercessione di San Leopoldo. Che ci faccia testimoni di Misericordia. Che ci ottenga tante buone ispirazioni e tanto aiuto divino nei progetti di misericordia che animano questo anno giubilare. E soprattutto che ci faccia convinti sostenitori della necessità di una piena riconciliazione, come il Santo Padre Francesco ripete tanto spesso di una piena riconciliazione e di una piena unità con tutti i nostri fratelli cristiani orientali, con i quali condividiamo la stessa fede. Amen.

(Video: da1:39:22 a 1:47:30)
Io vorrei aggiungere semplicemente due piccole cose. Non avevo notato che c'è anche un Rappresentante della Curia Arcivescovile, che è il Moderatore della Curia, Don Marco. Facciamo un applauso anche lui. Ma mi è caro questo sottolinearlo perchè Marco intanto è un bravo sacerdote ed un carissimo amico; ma soprattutto mi è caro sottolineare che questa sua presenza ha un significato particolare. Perchè lui che è uno dei più diretti collaboratori del Cardinale Bozanic ci ricorda con la sua presenza la sollecitudine pastorale del Cardinale Bozanic. E posso aggiungere io una testimonianza. Mi ricorda quello che ho visto l'altra sera in cattedrale, il grande amore e la grande devozione del Cardinale per San Leopoldo. So che il Cardinale ritornerà qui in questa parrocchia lunedì mattina per la cerimonia di congedo. Evidentemente queste giornate che lui stesso più volte l'altra sera ha definito storiche per Zagabria e la Croazia non avrebbero potuto realizzarsi senza la sua ispirazione e senza il suo sostegno. Perciò facciamo un bell'applauso a Sua Eminenza. C'è una seconda cosa molto importante che volevo sottolineare. Sono molto grato a don Gelico per quello che ha detto nella omelia. Sembrava quasi che c'eravamo messi d'accordo prima. No. Non c'eravamo messi d'accordo. Ma è semplicemente che San Leopoldo ha ispirato gli stessi pensieri sia a me che a lui. E ho apprezzato molto che lui in particolare un paio di volte ha fatto menzione di questa proposta del Santo Padre di una Commissione mista in vista della canonizzazione del Cardinale Stepinac. Lui ha detto che dobbiamo pregare San Leopoldo perchè anche questa Commissione porti buoni frutti. Ma io vorrei aggiungere una cosa, dobbiamo pregare San Leopoldo che ci faccia capire bene che cosa il Santo Padre ha voluto fare. Perchè l'ho visto anche un poco amareggiato quando l'ho visto l'ultima volta e che diceva: “lo so che molti dicono che io non capisco, che io cosa vado a proporre...” Ebbene il Santo Padre ha voluto fare qualcosa proprio come farebbe San Leopoldo. E' lo stesso punto di partenza. Non possiamo chiudere gli occhi dinanzi ai fratelli Ortodossi. Non possiamo dire che noi continuiamo per la nostra strada, che ci importa di loro?. Il santo padre mi ha ripetuto personalmente, mi ha ripetuto: “io non ho assolutamente nessun dubbio circa la santità del beato Stepinac. Ma solo dobbiamo avere un poco di pazienza e aspettare ancora un poco di tempo per poter spiegare anche ai nostri fratelli ortodossi il lavoro che abbiamo fatto in maniera che il grande Aloisio Stepinac possa essere non soltanto il santo della Croazia, ma possa essere un santo grande per la Chiesa universale”. Ma sono sicuro che San Leopoldo firmerebbe con la sua mano tutto questo. Questa è stata la sua vita, una vita per l'ecumenismo, una vita per la riconciliazione, una vita per l'unità della Chiesa, affinchè il desiderio di Gesù – ut unum sint – possiamo realizzarlo speriamo presto nelle nostre terre. Adesso appunto attraverso l'intercessione di San Leopoldo domandiamo la benedizione di Dio sul nostro servizio e sulla nostra testimonianza di vita cristiana.