Le
attività del Nunzio Apostolico a Zagabria nelle settimane della
Pasqua 2016 hanno assunto particolari significati sia spirituali e
sia pastorali. La partecipazione agli eventi ecclesiali
dell'arcivescovo D'Errico, con la sua opera di Rappresentante del
Santo Padre, ha avuto alcune espressioni rimarchevoli ed importanti
per la vita religiosa ed istituzionale della Chiesa in Croazia. Il
rilievo degli eventi religiosi e celebrativi, che si è potuto
leggere in questo tempo pasquale dalle divulgazioni dei media e dei
portali della rete informatica, ci porta ad evidenziare alcuni
momenti legati alle attività del Nunzio.
In
primo luogo la celebrazione del rito del Lucernario e della Veglia
Pasquale nella Parrocchia in Zagabria dedicata a San Leopoldo Mandic,
santo cappuccino che Papa Francesco ha eletto insieme con San Pio da
Pietrelcina ad icona per il Giubileo della Misericordia. L'omelia di
Mons. D'Errico, che si può leggere in sintesi sul portale di IKA, ha
evidenziato i significati simbolici della luce legati alla Cero
Pasquale e alla Risurrezione di Gesù, ed ha esortato i fedeli ad
impegnarsi nello spirito missionario e ad ispirarsi alla devozione a
San Leopoldo Mandic apostolo della Misericordia.
Poi
il giorno di Pasqua in Cattedrale nella concelebrazione con il
Cardinale Bozanic, che è stata ampiamente descritta e commentata dal
portale ufficiale dell'Arcidiocesi di Zagabria ed illustrata con un
ampia galleria fotografica. Nell'omelia del Cardinale, che si può
leggere per intero nella traduzione informatica, sono stati espressi
rilievi ed esortazioni che hanno riguardato la spiritualità e la
Pasqua di Risurrezione, le problematiche del Giubileo della
Misericordia, la situazione della Chiesa
in Croazia con le questioni riguardanti la famiglia e la
canonizzazione del beato Cardinale Stepinac, e in riferimento al
contesto degli eventi recenti e difficili che interessano l'Europa.
Un
altro avvenimento che ha ricevuto attenzione dalla stampa nazionale
ha riguardato la elezione
di
p. Zdenka
Križić, carmelitano ed ex rettore del "Teresianum"
di Roma,
a vescovo di Gospic-Senj.
L'annuncio datato al 4 aprile 2016 è leggibile sul portale ufficiale
della Conferenza Episcopale Croata che riporta anche una approfondita
scheda biografica del nuovo vescovo.
Sempre
sul portale della CEC si può leggere alla data dell'8 aprile 2016 la
dichiarazione ufficiale della 52° Assemblea Plenaria della
Conferenza Episcopale Croata che si è tenuta con la partecipazione
del Nunzio Apostolico dal 5 al 7 aprile 2016. Gli argomenti discussi
sono stati molteplici. Hanno riguardato i procedimenti e le questioni
relative alla Commissione Ecumenica proposta da Papa Francesco per la
canonizzazione del Cardinale Stepinac; lo storico incontro del Papa a
Cuba con il Patriarca di Mosca Kirill; la Settimana Teologica
Pastorale e l'Incontro di Catechesi Sacerdotale; L'Unità dei
Cristiani; le attività della Caritas; la Pastorale Familiare e le
Cariche in seno alla Conferenza.
Due
eventi in particolare hanno caratterizzato lo svolgimento del
Giubileo della Misericordia a Zagabria connesso con la storica
peregrinatio del corpo di San Leopoldo Mandic in Croazia: la Santa
Messa in Cattedrale del 14 Aprile 2016 concelebrata con il Cardinale
Bozanic e con il clero numeroso, e la Santa Messa presieduta dal
Nunzio Apostolico con i Francescani di Dubrava del 16 Aprile 2016 in
presenza delle spoglie del santo cappuccino.
I
due eventi hanno ricevuto una grande attenzione ed approfonditi
commenti ed illustrazioni dai media cattolici ed in particolare dal
portale dell'Arcidiocesi di Zagabria che ha riportato l'intera omelia
del cardinale con una vasta galleria fotografica.
Presento
di seguito la trascrizione delle parole dell'Arcivescovo D'Errico
ascoltate direttamente dal video proposto su youtube dalla
Televisione Laudato che ha ripreso l'intera celebrazione del Nunzio
Apostolico a Dubrava.
(Video:
dal min 14.50
al min. 30.33)
Grazie,
caro Fra Jure, per il saluto che ha voluto rivolgere a me, e alle
altre illustre personalità ecclesiastiche. Mi consenta di dire che
ho accolto con grande gioia il suo invito a presiedere la
celebrazione eucaristica di questa sera per diversi motivi. Anzitutto
per la personale devozione che ho verso San Leopoldo. Ecco lei ha
voluto menzionare che io vengo dalla stessa terra di San Leopoldo, ma
devo dire che ho conosciuto San Leopoldo, ho imparato a conoscerlo, e
continuo a conoscerlo ogni giorno di più da una decina d'anni, e
cioè dal tempo in cui ho cominciato a prestare il mio servizio di
rappresentante del Santo Padre in Bosnia ed Erzegovina ed in
Montenegro, e poi con una devozione che ho coltivato soprattutto in
questi anni del mio servizio in Croazia. Sono contento di presiedere
questa celebrazione anche perchè mi fa sempre una grande gioia
ritornare in questa bella parrocchia, dove i confratelli e figli
spirituali di San Leopoldo rendono il loro servizio alla comunità di
Dubrava. E poi sono felice di stare con voi questa sera perchè in
questo modo ci tenevo anche ad esprimere la mia personale viva
gratitudine per questa bella iniziativa di portare i resti mortali di
San Leopoldo in Croazia durante questo anno giubilare straordinario
della Misericordia. Ovviamente per esperienza personale so bene tutto
il lavoro che c'è dietro la preparazione di queste giornate storiche
per la Croazia. Perciò vorrei invitarvi cari fratelli e sorelle ad
esprimere anche pubblicamente la nostra sincera profonda gratitudine
a tutti coloro che hanno preparato con tanto zelo queste giornate. In
primo luogo direi che la nostra gratitudine va al Ministro
Provinciale Fra Jure Sarcevic
, Insieme a lui ci è
caro dire la nostra gratitudine al Ministro Provinciale di Padova,
dove c'è il grande Santuario dove rimangono permanentemente i resti
mortali di San Leopoldo. E allora vogliamo fare un bell'applauso al
Padre Provinciale e ai Frati italiani della Provincia patavina che
sono venuti insieme con lui. Particolare gratitudine e un saluto
particolare vogliamo dire al Rettore del Santuario di San Leopoldo a
Padova, a don Genico che è Parrocco dell'altra parrocchia di San
Leopoldo Mandic in Zagabria, e che questa sera proporrà utili
riflessioni per la nostra meditazione. Al Ministro Provinciale
Francescano di Bosnia ed Erzegovina, la terra che San Leopoldo tanto
amava; esso rappresenta non soltanto i Francescani, ma tutti i
religiosi e le religiose di Bosnia ed Erzegovina. Speciale
gratitudine mi è caro dire come Rappresentante Pontificio a tutti i
media che hanno seguito e seguono con tanta attenzione queste
giornate. E in particolare a Radio Cattolica, a Radio Maria, e alla
Televisione Cattolica Laudato che per la prima volta in questi giorni
sta trasmettendo in diretta le celebrazioni in onore di San Leopoldo.
Miei cari fratelli e sorelle personalmente sono convinto che San
Leopoldo è veramente un grande santo. Un grande santo anzitutto
perchè durante tutta la sua vita ha dato esempio di virtù eroiche,
di virtù cristiane a livello eroico. Ma è un grande santo anche
perchè rimane molto attuale per il suo messaggio, per la sua
testimonianza. Il suo messaggio ha soprattutto due aspetti, come il
Santo Padre Giovanni Paolo II ricordò il giorno della
canonizzazione, e come Papa Francesco ha ripetuto molte volte durante
i mesi scorsi; egli è soprattutto un Apostolo della Misericordia. Ed
è per questo motivo che Papa Francesco l'ha voluto nella Basilica di
San Pietro nei mesi scorsi durante l'Anno della Misericordia. Ma c'è
un altro aspetto che è ancora più attuale, a mio parere, per i
nostri tempi e nelle nostre concrete circostanze. Egli fu anche un
grande testimone dello spirito missionario, ed in particolare dello
spirito ecumenico. Tutta la sua vita, tutto quello che faceva era
offerto a Dio, per domandare la piena unità tra tutti i cristiani, e
in particolare riconciliazione e piena unità tra la chiesa latina e
chiese orientali. Io credo, caro Fra Jure, che dobbiamo prendere San
Leopoldo come un Patrono del nostro servizio in Croazia, perchè
sappiamo bene tutti come, purtroppo, questo spirito, questa ansia
ecumenica di San Leopoldo è attuale nelle concrete circostanze delle
nostre comunità. Sappiamo bene come purtroppo sono ancora vive tante
ferite della guerra recente. San Leopoldo, Apostolo di Misericordia,
e grande sostenitore dell'Unità della Chiesa, secondo il desiderio
di Gesù, saprà lui ottenerci tutte le ispirazioni e tutto l'aiuto
spirituale di cui abbiamo bisogno per superare le difficoltà e le
ferite che purtroppo ancora rimangono. E proprio questo vogliamo
domandare durante questa liturgia eucaristica attraverso
l'intercessione di San Leopoldo. Che ci faccia testimoni di
Misericordia. Che ci ottenga tante buone ispirazioni e tanto aiuto
divino nei progetti di misericordia che animano questo anno
giubilare. E soprattutto che ci faccia convinti sostenitori della
necessità di una piena riconciliazione, come il Santo Padre
Francesco ripete tanto spesso di una piena riconciliazione e di una
piena unità con tutti i nostri fratelli cristiani orientali, con i
quali condividiamo la stessa fede. Amen.
(Video:
da1:39:22 a 1:47:30)
Io
vorrei aggiungere semplicemente due piccole cose. Non avevo notato
che c'è anche un Rappresentante della Curia Arcivescovile, che è il
Moderatore della Curia, Don Marco. Facciamo un applauso anche lui. Ma
mi è caro questo sottolinearlo perchè Marco intanto è un bravo
sacerdote ed un carissimo amico; ma soprattutto mi è caro
sottolineare che questa sua presenza ha un significato particolare.
Perchè lui che è uno dei più diretti collaboratori del Cardinale
Bozanic ci ricorda con la sua presenza la sollecitudine pastorale del
Cardinale Bozanic. E posso aggiungere io una testimonianza. Mi
ricorda quello che ho visto l'altra sera in cattedrale, il grande
amore e la grande devozione del Cardinale per San Leopoldo. So che il
Cardinale ritornerà qui in questa parrocchia lunedì mattina per la
cerimonia di congedo. Evidentemente queste giornate che lui stesso
più volte l'altra sera ha definito storiche per Zagabria e la
Croazia non avrebbero potuto realizzarsi senza la sua ispirazione e
senza il suo sostegno. Perciò facciamo un bell'applauso a Sua
Eminenza. C'è una seconda cosa molto importante che volevo
sottolineare. Sono molto grato a don Gelico per quello che ha detto
nella omelia. Sembrava quasi che c'eravamo messi d'accordo prima. No.
Non c'eravamo messi d'accordo. Ma è semplicemente che San Leopoldo
ha ispirato gli stessi pensieri sia a me che a lui. E ho apprezzato
molto che lui in particolare un paio di volte ha fatto menzione di
questa proposta del Santo Padre di una Commissione mista in vista
della canonizzazione del Cardinale Stepinac. Lui ha detto che
dobbiamo pregare San Leopoldo perchè anche questa Commissione porti
buoni frutti. Ma io vorrei aggiungere una cosa, dobbiamo pregare San
Leopoldo che ci faccia capire bene che cosa il Santo Padre ha voluto
fare. Perchè l'ho visto anche un poco amareggiato quando l'ho visto
l'ultima volta e che diceva: “lo so che molti dicono che io non
capisco, che io cosa vado a proporre...” Ebbene il Santo Padre ha
voluto fare qualcosa proprio come farebbe San Leopoldo. E' lo stesso
punto di partenza. Non possiamo chiudere gli occhi dinanzi ai
fratelli Ortodossi. Non possiamo dire che noi continuiamo per la
nostra strada, che ci importa di loro?. Il santo padre mi ha ripetuto
personalmente, mi ha ripetuto: “io non ho assolutamente nessun
dubbio circa la santità del beato Stepinac. Ma solo dobbiamo avere
un poco di pazienza e aspettare ancora un poco di tempo per poter
spiegare anche ai nostri fratelli ortodossi il lavoro che abbiamo
fatto in maniera che il grande Aloisio Stepinac possa essere non
soltanto il santo della Croazia, ma possa essere un santo grande per
la Chiesa universale”. Ma sono sicuro che San Leopoldo firmerebbe
con la sua mano tutto questo. Questa è stata la sua vita, una vita
per l'ecumenismo, una vita per la riconciliazione, una vita per
l'unità della Chiesa, affinchè il desiderio di Gesù – ut unum
sint – possiamo realizzarlo speriamo presto nelle nostre terre.
Adesso appunto attraverso l'intercessione di San Leopoldo domandiamo
la benedizione di Dio sul nostro servizio e sulla nostra
testimonianza di vita cristiana.
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