sabato 17 settembre 2016

I Nunzi Apostolici in Vaticano per il Giubileo della Misericordia

Dal 15 al 17 settembre 2016 si è svolto a Roma l'incontro dei Nunzi Apostolici convocati da Papa Francesco in occasione del Giubileo della Misericordia, per realizzare intensi momenti di preghiera e di approfondimento della loro funzione ecclesiale.
Il programma del Giubileo dei Rappresentanti Pontifici nel mondo, come è stato presentato dalla Sala Stampa Vaticana e dal SIR, è iniziato la mattina del 15 settembre e si è completato con una serie di conferenze di aggiornamento tenute dal card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso, da mons. Piero Coda, preside dell’Istituto universitario Sofia, da Robert A. Gahl, professore associato di etica fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce, e da mons. Pierangelo Sequeri, preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi sul matrimonio e la famiglia. E' stato previsto un incontro di lavoro con i superiori della Segreteria di Stato e sabato 17 settembre dopo l'attraversamento della Porta Santa della Basilica di San Pietro il ricevimento da Papa Francesco nella Sala Clementina.
Dalla nota della Sala Stampa Vaticana circa i Rappresentanti Pontifici partecipanti si legge che "tra i 108 rappresentanti pontifici in carica, 103 sono nunzi apostolici insigniti della dignità episcopale e 5 sono monsignori che svolgono la missione di osservatore permanente presso vari Organismi internazionali”.

La Radio Vaticana ha ampiamente seguito e commentato i vari incontri e le fasi salienti del Giubileo dei Nunzi, con articoli, con i testi dei discorsi tenuti anche da Papa Francesco sul ruolo apostolico e pastorale dei Nunzi, e con varie trasmissioni audio.

Recupero per il blog la sequenza delle pubblicazioni della Radio Vaticana realizzata nei giorni del Giubileo con la possibilità di navigare ed approfondire direttamente i contenuti sul portale della emittente della Santa Sede.











venerdì 16 settembre 2016

Laudato celebra con il Nunzio cinque anni di testimonianza cattolica

Laudato è oggi un portale televisivo e di comunicazione impegnato nella testimonianza ecclesiale cattolica in Croazia. Compie 5 anni ed ha sempre accompagnato e seguito con attenzione ed amicizia le attività del Nunzio Apostolico a Zagabria. Di questi ha pubblicato discorsi ed iniziative, facendo tesoro dei consigli e degli orientamenti che l'Arcivescovo D'Errico ha indicato per lo sviluppo professionale del portale e del suo impegno nella nuova evangelizzazione.
Il Portale ha celebrato il suo lustro con una cerimonia religiosa presieduta dal Nunzio Apostolico, in occasione della Festa della Natività di Maria dell'8 settembre 2016 nella Chiesa domenicana della Regina del Santo Rosario di Zagabria.

Lo stesso portale di Laudato ha postato un ampio commento dell'avvenimento, indicando le presenze ecclesiali religiose e civili e descrivendo le fasi della celebrazione eucaristica e dell'agape fraterna che l'ha seguita.
Sono stati riportati i concetti centrali dell'omelia del Nunzio, che ha voluto sottolineare il valore ecclesiale del lavoro di Laudato, ispirato alla spiritualità mariana e alle benedizioni dell'Onnipotente. Ha proposto infatti “due mecenati” per il lavoro di Laudato: Maria come riferimento esemplare dell'umile servizio e della fedeltà alla Chiesa, ed il beato Aloisio Stepinac come saggio consigliere di una comunicazione che si sviluppa in tempi difficili e di aspri confronti valoriali e religiosi in Croazia.

Di seguito traduco ad sensum dal croato la parte saliente dell'omelia del Nunzio riportata da Laudato.

Lasciate solidificare nelle vostre fonti: la fedeltà alla Chiesa, la fedeltà a Dio, la fedeltà alla Patria e alla Società. Sono la base del vostro progetto - ha detto il Nunzio. Egli ha osservato che la Croazia è in un periodo di trasformazione e ha sottolineato che Laudato è invitata a contribuire ai valori di fedeltà che i padri fondatori attraverso la storia hanno scelto come fondamentali per il Paese. Ha sottolineato in particolare di LaudatoTV la fedeltà al Papa e al processo della nuova evangelizzazione che egli promuove. - Il Papa sogna la Chiesa in uscita, che è in movimento, che prende sul serio le ultime parole di Gesù: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura" - ha detto, aggiungendo che dovrebbe essere un movimento verso i settori della società che sono alle periferie materiali e spirituali, e anche verso coloro che sono nemici. Egli ha ricordato la riunione della Commissione congiunta con la Chiesa ortodossa cattolica e serba per una dichiarazione congiunta sulla vita di beato Alojzije Stepinac, nel tempo prima durante e dopo la seconda guerra mondiale. La prossima sessione sarà nel mese di ottobre a Zagabria. - Il Papa mi ha detto che gli piacerebbe che Stepinac sia un santo universale, della Chiesa universale, non solo un santo per la Croazia. Il Papa come un padre può chiedere le cose che sono difficili, ma ha richiesto come un padre per il bene dei loro figli - ha detto il Nunzio. 


Laudato ha indicato anche le varie presenze che hanno rappresentato lo spirito religioso ed ecumenico della celebrazione; di seguito ancora nella traduzione ad sensum.

L'Eucaristia è stata concelebrata da don Jure Sarcevic OFM Cap. Presidente della conferenza HKVRPP e provinciale croato Provincia dei Cappuccini, da Vinko Mamic OCD direttore della prima scuola elementare cattolica di Zagabria, da p. Niko Bilic SJ, rettore del collegio della Compagnia di Gesù, da p. Anthony Volenik dI VicePostulatore la Causa del servo di Dio Ante Gabric, da fr. Domagoj Augustin Polanščak OP cappellano della Madonna del Santo Rosario, dal gesuita Ivica Hadas e da Frate Juro Marčinković. Alla celebrazione si sono aggiunti Fra Tomislav OFM Conv abate del monastero dello Spirito Santo, don Stipe Renic OFM vicario della parrocchia di S.Girolamo di Chicago, il reverendo Ivica Berdik, fr. Srecko Koralija IP e Livio Marijan suddiaconi e il Cancelliere Križevačke della Diocesi greco-cattolica, fr. John Dominic Ilicic OP. e fr Ante Kažoti IP. Hanno partecipato suore, dipendenti, collaboratori, amici e sostenitori di Laudato.


Sul post di Laudato si può navigare un'ampia galleria fotografica della celebrazione e si si può visionare un breve commento-video pubblicato anche su youtube.



martedì 6 settembre 2016

Omelia per la Festa di San Pelagio Patrono di Novi Grad

Da qualche anno il Nunzio Apostolico in Croazia trascorre alcuni giorni di Agosto in Istria, ospite di una pensione di Novi Grad nella Diocesi di Parenzo e Pola. Momenti di riposo e di riflessione spirituale che egli trascorre immerso nella vita comunitaria del luogo, insieme con amici e familiari e vivendo intensamente momenti significativi della tradizione ecclesiale locale.
Quest'anno egli è stato invitato dal Parroco di Novi Grad a celebrare la solennità del Santo Patrono Pelagio martire ed ha avuto occasione di rivolgere un messaggio omiletico ricco di di insegnamento e di esortazione per la testimonianza cristiana.

La presenza del Nunzio a Novi Grad e le sue parole sono state riportate dalla Radio Vaticana nella traduzione croata, commentate sul portale in rete dell'Arcidiocesi di Parenzo e Pola, e presentate con un commento anche da un intervista della Radio Cattolica che ha riguardato aggiornamenti della Santa Sede sulla questione della canonizzazione del Cardinale Stepinac e dei tenimenti monastici istriani di Dajla.
L'approfondimento della conoscenza e di momenti della celebrazione della Festa Patronale di Novi Grad è abbastanza agevole con la la lettura diretta della traduzione informatica dei contributi offerti dai portali in croato. In particolare il portale del'Arcidiocesi presenta anche una vasta galleria fotografica riguardante la celebrazione.



Di seguito presento il testo in italiano personalmente predisposto dall'Arcivescovo D'Errico per la sua omelia nella chiesa di Cittanova (Novi Grad).  


FESTA PATRONALE DI SAN PELAGIO
Omelia del Nunzio Apostolico
(Novigrad, 28 agosto 2016)      
  
          Sono molto grato al carissimo don Luka Pranjić per l'invito che mi ha rivolto a presiedere questa celebrazione Eucaristica nella Festa patronale di San Pelagio. L'ho accolto molto volentieri per i vincoli che mi legano a lui e a Cittanova. Sono ormai quattro anni che vengo qui di estate per qualche giorno, ospite del Vescovo Dražen Kutleša ad Emaus. Da Emaus ho potuto apprezzare non soltanto le bellezze naturali di queste terre, ma anche la cordialità e la laboriosità dei cittanovesi, la vostra storia, la vostra cultura, la vostra fede.

         Sono contento anche per il fatto che questa celebrazione in qualche modo si collega a quelle che fino a qualche anno fa erano qui presiedute da un illustre Rappresentante della Santa Sede, il Cardinale Leonardo  Sandri, che a quel tempo era non solo un'alta autorità vaticana (Sostituto della Segreteria di Stato), ma anche Vescovo titolare di Cittanova. Come allora invitavate il Sostituto della Segreteria di Stato, oggi avete invitato il Nunzio Apostolico, Rappresentante del Santo Padre e della Santa Sede in Croazia. Questo mi pare il segno di un elemento importante della vostra fede e della vostra devozione. E cioè, di una fede ben radicata nella fedeltà alla Sede Apostolica, e di cuore spero e prego che possiate sempre crescere in questa direzione, nonostante i venti contrari che qualche volta possano  venire.

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         Nei giorni scorsi ho cercato di sostare spesso in meditazione dinanzi all' esempio di vita cristiana che ci viene da San Pelagio, e con tutta semplicità vorrei condividere con voi qualche breve riflessione.

         Com'è noto, non sappiamo molto circa la sua vita e il suo martirio. Abbiamo soltanto alcuni elementi. Sappiamo che era figlio di Cittanova e visse nel terzo secolo dell'era cristiana, ai tempi dell'Imperatore Marco Aurelio Numeriano, in tempi difficili  di persecuzioni contro i cristiani. Rimase orfano molto presto e fu educato dal Parroco Uranio. Probabilmente fu Diacono, come si può dedurre da elementi iconografici costanti con cui diversi artisti lo hanno rappresentato lungo il corso dei secoli. Da buon Diacono, si dedicò alla cura dei poveri e dei bisognosi, aiutandoli nei modi più disparati. Specialmente si distinse per le visite che faceva ai cristiani che erano in carcere a motivo della loro fede, in quel tempo di persecuzioni, portando cibo materiale e spirituale, incoraggiandoli a perseverare nella fede. Era molto umile, ma anche molto coraggioso. Perciò nel 283 si rivolse al Rappresentante romano Evilasio, rimproverandolo per la sua crudeltà verso i cristiani. Non piacque questo gesto di coraggio. Fu egli stesso incarcerato e condannato a morte. Il suo martirio avvenne nello stesso anno 283 o secondo alcuni storici nel 284.

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         Cosa insegna a noi San Pelagio?

         1. Anzitutto, meditando sulla sua vita e sul suo martirio, mi sono ritornate alla mente le famose parole di Gesù: "Sarete  miei testimoni". San Pelagio ci ricorda che la fede cristiana non può essere limitata soltanto ad una sfera personale e privata di relazione con Dio, ma deve avere una dimensione pubblica. Come lui, dobbiamo con coraggio e perseveranza  essere "sale della terra e luce del mondo". Con umiltà, ma anche con fermezza dobbiamo affermare e vivere sempre, pure a livello pubblico, secondo i valori che abbiamo appreso dalla nostra fede. Questo mi sembra un insegnamento importante anche oggi, dinanzi alle sfide della secolarizzazione e della progressiva scristianizzazione della nostra società, con cui spesso dobbiamo confrontarci.

         2. In secondo luogo, direi che  l'esempio di San Pelagio mi pare stimolante specialmente in quest'Anno Giubilare della Misericordia che stiamo celebrando. Ricorderete che il Santo Padre Francesco sta articolando le sue catechesi intorno a tre punti fondamentali:
a) Tutta il rivelarsi e l'agire di Dio verso di noi è ispirato  a criteri di misericordia. "Il Suo nome è misericordia".
b) Gesù che muore sulla croce è la massima espressione dell'amore, della tenerezza e della misericordia  del Padre celeste verso l'umanità peccatrice.
c) Ma Gesù non soltanto pratica la misericordia, ma anche predica la misericordia e invita ad essere misericordiosi  come il Padre celeste: "Siate misericordiosi com'è  misericordioso il Padre vostro celeste".

          Questo San Pelagio lo capì molto bene. Le opere di misericordia furono un segno distintivo della sua vita di Diacono, testimone cristiano in tempi difficili. Perciò ci può essere di esempio nell'impegno di misericordia che stiamo vivendo in quest'anno giubilare.

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         Miei cari fratelli e sorelle,

         Fin dalla mia prima visita alla vostra Parrocchia quattro anni fa, sono stato colpito dalla statua di San Pelagio che avete messo in cima al campanile da più di cento anni. Con questo gesto mi pare che i vostri padri  nella fede hanno voluto dire anche pubblicamente non soltanto la fede dei cittanovesi verso il loro grande Patrono, ma anche il desiderio di prenderlo come guida e come esempio. L'augurio che formulo a voi con tanto affetto oggi è che l'esempio di San Pelagio possa sempre illuminare le vostre menti e riscaldare il vostro cuore, per una autentica vita di testimonianza cristiana, specialmente in quest' Anno Straordinario della Misericordia. Possa l'esempio di San Pelagio rendervi artefici di un presente e di un futuro di progresso civile e religioso, nel solco della vostra storia millenaria, fondata sui valori umani e cristiani, che San Pelagio testimoniò con tanta convinzione e tanto coraggio. Amen.


lunedì 5 settembre 2016

Gli impegni estivi del Nunzio

L'agenda estiva di Mons. D'Errico ha registrato impegni ed attività di particolare importanza per la vita ecclesiale e culturale in Croazia. Una breve e significativa navigazione, tra le notizie della rete che hanno riguardato nel mese di Luglio il Nunzio Apostolico a Zagabria, ci consente di evidenziare la sua presenza e la sua partecipazione a notevoli eventi istituzionali civili e religiosi.


La stampa ed i portali più importanti della Nazione hanno riportato il comunicato dell'incontro che Mons, D'Errico ha avuto in Nunziatura il giorno 18 Luglio con Dragan Covic membro della Presidenza della Bosnia-Erzegovina. Nel comunicato ufficiale si legge che Covic ha informato il Nunzio D'Errico su questioni chiave sia a livello internazionale, e sia al livello interno, riguardanti la BiH. Egli ha sottolineato in particolare i progressi della Bosnia-Erzegovina nel suo cammino europeo. Nel corso della riunione, si sono scambiati opinioni e si è confermato la volontà reciproca di rafforzare nel prossimo periodo la tradizionale amicizia tra la Bosnia-Erzegovina e la Santa Sede.

Un momento importantissimo è stato l'incontro avvenuto il 22 Luglio con una delegazione dell'Associazione dei Generali Croati. Il Portale dell'Associazione ha dato ampio spazio e commento all'incontro con il Rappresentate del Papa, che si è protratto per alcune ore ed ha dato l'occasione di discutere della canonizzazione del cardinale Stepinac e delle questioni che riguardano i Croati di Bosnia-Erzegovina. Mons. D'Errico ha rimarcato i concetti espressi da Papa Francesco e le prospettive ecumeniche della Chiesa Croata. Sono stati scambiati alcuni doni.


Le principali Agenzie cattoliche e molti portali diocesani hanno riportato la partecipazione del Nunzio alla Consacrazione del Vescovo di Sebenica, mons. Tomislaw Rogic, celebrata nel Cattedrale di San Giacomo nel giorno dedicato al Santo Apostolo (25 Luglio). Il Nunzio Apostolico ha letto i compiti apostolici del Vescovo ed ha partecipato alla celebrazione solenne con il Cardinale Bozanic, che ha tenuto l'omelia, e con la più ampia rappresentanza del Collegio Episcopale Croato. L'evento è stato ampiamente descritto dalla KTA e la narrazione la si può agevolmente leggere nella traduzione informatica direttamente sul portale linkato.

E' datata al 29 luglio la notizia importantissima per la cultura e per l'Università Croata che, riportata su portale accademico istituzionale, ha riguardato l'inserimento della facoltà di Filosofia dei Gesuiti nell'Ateneo di Zagabria. Alla cerimonia della firma tra le Autorità Civili ed Ecclesiali ha partecipato anche il Nunzio Apostolico che a nome della Santa Sede ha svolto un importantissimo lavoro di raccordo e di prospettiva progettuale.


Il 1° Agosto Mons. D'Errico ha ricevuto in Nunziatura il rev. Antun Stefan, sacerdote della diocesi di Varazdin, nominato su proposta della Conferenza Episcopale Croata a Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie. La nomina è stata ratificata del Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. L'incontro ha consentito di discutere molti aspetti problematici che riguardano l'annuncio del Vangelo oggi e la pratica della Carità e della Misericordia.