martedì 27 dicembre 2016

Dialogo Pace e Carità dimensioni ecclesiali del Natale

L’Arcivescovo Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico in Croazia, in vista del Natale ha voluto dare alle sue iniziative una forte impronta ecclesiale. Nello spirito del dialogo ecumenico ed ecclesiale il giorno 17 Dicembre, in occasione del compleanno di Papa Francesco, si è recato in visita alla diocesi ortodossa di Pacrac, eparchia della Slavonia, ove ha incontrato il Vescovo Jovan Culibrk ed ha avuto con lui uno scambio informativo riguardante il recupero del patrimonio culturale ed archivistico della diocesi operato in collaborazione con gli esperti padri benedettini dell’abbazia di San Giovanni in Collegevilleu. 
Nello stesso giorno ha anche incontrato il Vescovo di Pozega Mons. Anthon Škvorčević e i suoi principali collaboratori, con i quali ha discusso delle questioni affrontate dalla Conferenza dei Vescovi, dei principali problemi della Chiesa croata, delle relazioni ecumeniche con la Chiesa serba ortodossa, e degli auguri al Papa per il suo compleanno, per la sua buona salute e la riuscita delle sue iniziative apostoliche.

Nello spirito della carità e del dialogo tra i popoli, il giorno 22 dicembre il Nunzio ha avuto un “incontro toccante” (tale è il termine utilizzato nella notizia giornalistica) con l’Ambasciatore del Qatar in occasione della Mensa per 120 persone organizzata nel loro monastero dalle Suore della Carità di San Vincenzo De Paoli. L’Ambasciatore ha personalmente servito a tavolo ed ha partecipato con il Nunzio, dopo l’artistica visita allo storico complesso monastico di San Vincenzo, ad un tea break natalizio insieme con le Suore.

Il Giorno 24 Dicembre, Vigilia del Natale, l’Arcivescovo Alessandro D’Errico ha affidato ad un video, ripreso da Laudato.hr postato su youtube e divulgato anche da Radio Cattolica Croata, il suo messaggio di Natale per la Chiesa e la Nazione Croata.


I suoi contenuti sono stati gli “auguri di un felice cristiano e santo Natale” alla Nazione Croata. Una esortazione a rivivere nella fede, nella carità e nella solidarietà, i significati cristiani del Natale ispirati da Papa Francesco: “andare spiritualmente e Betlem” per andare insieme con Gesù incontro ai nostri fratelli più poveri per le strade del mondo fino alle periferie del mondo per annunciare la gioia del Vangelo.

Il giorno di Natale l’Arcivescovo D’Errico ha concelebrato con il Cardinale Bozanic e con il Presbiterio dell’Arcidiocesi la Santa Messa della Natività del Signore nella Cattedrale di Zagabria. Sul portale dell’Arcidiocesi sono leggibili l’ampio commento riguardante le fasi della celebrazione liturgica, l’omelia sul Natale del Signore intensa e significativa del Cardinale, ed è navigabile una bella galleria di fotografie.





domenica 18 dicembre 2016

Apertura del Secondo Sinodo di Zagabria

Solennemente il Secondo Sinodo di Zagabria è stato aperto con la Celebrazione Eucaristica nella Cattedrale di Zagabria nel giorno della Immacolata Concezione, l’8 Dicembre 2016. La Santa Messa presieduta dal Cardinale Bozanic è iniziata con una processione d'ingresso composta dai Padri Sinodali ed è stata concelebrata con il Nunzio Apostolico in Croazia l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, con l’Ordinario Militare Jure Bogdan, con i Vescovi Ausiliari Valentin Pozaić, Ivan Sasko e Mijo Gorski, con l’Ordinario Militare emerito Juraj Jezerinac, con il Segretario Generale della Conferenza episcopale Enco Rodinis, con il Direttore della Caritas Croata Mons. Fabian Svalina, con il Segretario della Nunziatura Apostolica Mons. Janusz Stanislaw Blachowiak e con oltre 180 sacerdoti. Il Sinodo che avrà sessioni anche nel 2017 è stato affidato al Patrocinio di Maria Madre della Chiesa.
La presentazione principale degli eventi e delle tematiche legati al Sinodo è leggibile in alcuni post pubblicati sul portale dell’Arcidiocesi di Zagabria e nei comunicati delle principali Agenzie Cattoliche.

Dal discorso di apertura, pronunziato dal Cardinale Bozanic il 9 Dicembre 2016 nella sala dell’Istituto Pastorale Arcidiocesano, si evincono le principali tappe storiche e pastorali del Sinodo di Zagabria (il I Sinodo risale a 90 anni prima); in particolare si conosce il motto ispirativo paolino Camminiamo in novità di vita (Rm 6,4).
Dal commento postato il 16 Dicembre 2016 sul portale arcidiocesano, a firma di Jelena Vukovic invitata al Sinodo, si conoscono anche le varie tematiche che si approfondiranno con gli interventi modulati dall’Istrumentum Laboris nelle varie sessioni fino al Febbraio 2017: la Vita Ecclesiale, l'Evangelizzazione, la Catechesi e l'Educazione religiosa, la Domenica Giorno del Signore, i Sacramenti, le Benedizioni e la Pietà Popolare, il Funerale Cristiano, i Servizi di Culto, la Musica liturgica e l'Architettura sacra.

Una lettura approfondita delle tematiche del Secondo Sinodo di Zagabria è anche possibile direttamente sul portale dell’Arcidiocesi con l’ausilio della traduzione elettronica dei lunghi commenti ivi postati. Sempre sullo stesso portale è possibile navigare una folta galleria della Santa Messa dell’Immacolata e di Apertura del Sinodo.




25.a Giornata della Memoria a Vukovar

Venerdì 18 Novembre 2016 presso il Memorial Cemetery di Vukovar è stato celebrato il venticinquennale della distruzione della città dopo un assedio durato circa tre mesi. Vukovar, città della Slavonia al confine con la Serbia, è in effetti nome sacro per la memoria storica della Croazia, legato alla dichiarazione dell'indipendenza nazionale (25 giugno 1991) e al duro assedio dell'esercito serbo, durato dal 25 agosto al 21 novembre 1991, che la distrusse quasi completamente. Una città simbolo che rimanda ai significati, ai momenti più aspri, e agli esiti della guerra complessa durata fino al 1995, ed anche oltre in altre aree dei Balcani. Per un approfondimento puoi leggere questo post del blog.
La celebrazione è stata descritta e commentata su vari portali croati, religiosi e civili, ed ha avuto una ampia eco sui media nazionali.
La descrizione più esaustiva può essere letta sul portale dell’Arcidiocesi di Zagabria che si è avvalso anche di una folta galleria fotografica che ha ripreso le varie fasi della celebrazione e delle attività molto partecipate che l’hanno accompagnata.
La Santa Messa al culmine di una grande Processione è stata concelebrata dal Cardinale Bozanic insieme con “il Nunzio Apostolico in Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, con 23 vescovi e arcivescovi croati, con l'inviato dell'Arcivescovo di Belgrado Leopold Rochmes, con il segretario generale dei vescovi cattolici Enco Rodinis, con il delegato della Provincia Francescana della Croazia dei Santi Cirillo e Metodio P. Dragutin Bedeničić, con il Rettore dell'Università Cattolica Croata dr. Zeljko Tanjič, con i francescani di Vukovar guidati dal P. Ivica Zigomi del decanato di Vukovar decanato, e con altri sacerdoti”.
Alla Santa Messa hanno partecipato “una moltitudine di pellegrini, molti familiari delle vittime e dei feriti in guerra, tanti veterani di guerra croati, il Primo Ministro Andrej Plenković, l'inviato del Presidente del Parlamento Croato il Vice Presidente Gordan Jandrokovic e altri Parlamentari, Rappresentanti dei governi della Città e della Contea, e numerosi Rappresentanti di altre città e contee della Croazia”.
Ha tenuto il discorso di benvenuti Mons. Duro Hranić Arcivescovo di Đakovo-Osijek.

Nella sua omelia il Cardinale Bozanic ha sottolineato il valore etico e religioso del 25° anniversario delle vittime di Vukovar, evidenziando l’esperienza che tutti i partecipanti possono fare del dolore e dell'orgoglio, dell'amor di patria e delle domande sul futuro, e della loro fede nella prospettiva della Consolazione e della Misericordia di Dio.



sabato 17 dicembre 2016

Due importanti eventi per la Comunità Islamica

Due importanti appuntamenti, a distanza di un mese, hanno caratterizzato la partecipazione del Nunzio Apostolico in Croazia ed il suo lavoro diplomatico nell’ambito delle relazioni con la Comunità Islamica Croata.
Il primo appuntamento è stato quello della posa della prima pietra del Centro Culturale Islamico di Sisak, una città situata ad una cinquantina di chilometri da Zagabria, realizzatosi sabato 14 Dicembre 2016. Una cerimonia ove è convenuto, come si legge sul portale della città di Sisak, “un gran numero di fedeli provenienti da Croazia, Bosnia-Erzegovina e altri paesi europei” e ove è stato “confermato l'arrivo di Husein ef. Kavazović, Reis-ul-ulema della Comunità islamica in Bosnia-Erzegovina, di numerosi ambasciatori accreditati in Croazia e del Nunzio apostolico in Croazia Alessandro D'Errico”. Riguardo al progetto del nuovo Centro Islamico di Sisak valgono le parole pronunciate dal Sindaco Kristina Ikić Baniček: “Questo è il compimento di una lunga e faticosa storia. La costruzione di un centro culturale islamico contribuirà alla immagine di Sisak come città della diversità culturale e religiosa e come città della tolleranza, valori che andranno ad arricchire la vita dei nostri cittadini e la vita della città stessa”

Il secondo appuntamento ha riguardato l’incontro in Nunziatura a Zagabria con il Mufti dott. Aziz ef. Hasanovic. A proposito il portale della Comunità Islamica Croata ha diramato il seguente comunicato ufficiale:

Oggi, nei locali della Nunziatura Apostolica, si sono incontrati il Mufti dott. Aziz ef. Hasanovic ed il Nunzio Apostolico S.E. Alessandro D'Errico. Il Mufti ed il Nunzio hanno discusso il progetto congiunto di promuovere la tutela dei diritti delle comunità religiose di minoranza, sia in Europa quando si tratta di musulmani, e sia nelle altri parti del mondo dove i musulmani sono la maggioranza. A tale riguardo il Mufti ha consegnato al Nunzio una copia della Dichiarazione di Zagabria, che è una continuazione dell'iniziativa di sviluppo avviata con l'adozione della Dichiarazione di Marrakech (Marocco). Il Nunzio ha ringraziato il Mufti per la visita, ed ha sottolineato l'impegno per la continuazione di questo progetto.


domenica 4 dicembre 2016

La visita del Cardinale Müller a Zagabria

Dal 8 al 10 Novembre 2016 il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, è stato in visita a Zagabria per una serie di incontri ecclesiali e per ricevere una Laurea Honoris Causa presso l’Università Cattolica Croata. Il portale dell’Arcivescovato di Zagabria, insieme con le varie agenzie cattoliche, ha dedicato una serie di post alla visita del porporato. Il primo comunicato ufficiale emanato dall’Ufficio stampa dell'Arcidiocesi di Zagabria è stato formulato nel modo seguente:

Il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Gerhard Ludwig Müller è giunto Martedì 8 novembre 2016 a Zagabria. All'aeroporto internazionale di Zagabria il Cardinale Müller è stato accolto dall'Arcivescovo Cardinale Josip Bozanic e da Mons.Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia.
Il cardinale Müller è arrivato a Zagabria in occasione della laurea honoris causa presso l'Università cattolica croata, che si terrà il Mercoledì, 9 novembre nell’Aula Magna dell’Istituto Pastorale Arcidiocesano alle ore 10.

Nel pomeriggio alle ore 16.30 il Cardinale ha tenuto una conferenza stampa, e alle ore 18 ha presieduto la celebrazione eucaristica in onore del Beato Alojzije Stepinac nella cattedrale di Zagabria.
Alle 19.30 il Cardinale Müller sarà nell’auditorium dell’Istituto Pastorale Arcidiocesano per presentare il suo libro "Parlare di speranza".


Sul portale dell’Arcidiocesi sono stati poi pubblicati sei post che hanno seguito e commentato i vari momenti e le varie iniziative culturali ed ecclesiali che hanno visto la presenza dell’Ospite fino alla sua partenza da Zagabria il giorno 10 Novembre 2016: la cerimonia del conferimento della Laurea Honoris Causa, la conferenza stampa improntata alla celebrazione del Beato Stepinac, la celebrazione eucaristica in onore del Beato, l’evento della presentazione del suo libro "Parlare di speranza", l’incontro con i Vescovi Croati, ed il saluto finale a completamento della visita in Croazia.
L’Arcivescovo Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico in Croazia, nei giorni della visita del Cardinale Muller ha partecipato alla celebrazione eucaristica e ai vari eventi ecclesiali predisposti insieme con il Cardinale Bozanic e con l’Arcivescovo Pulic Presidente della Conferenza Episcopale Croata.
La visita del Cardinale Muller A Zagabria era stata annunciata già una settimana prima con un post dell’Arcidiocesi di Zagabria che il giorno 5 Novembre 2016 ha descritto il programma della sua visita ed ha presentato un suo profilo biografico. Lo leggiamo nella traduzione ad sensum dal croato.

Il cardinale Müller a Zagabria
2016/05/11.

Il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, cardinale Gerhard Ludwig Müller Martedì 8 novembre 2016 giungerà a Zagabria in occasione della laurea honoris causa presso l'Università Cattolica Croata.
Di seguito il calendario completo del soggiorno del cardinale Müller a Zagabria:

Mercoledì, 9 novembre 2016.

• 10 ore - Dottorato honoris causa dell’Università Cattolica Croata al Cardinale Müller nell’Auditorium dell’ Istituto Pastorale Arcidiocesano;
• 16:30 - Conferenza stampa del Cardinale Müller presso i locali dell’Ufficio Pastorale, Branjugova 1;
• 18 ore - Il cardinale Müller presiederà la celebrazione eucaristica in onore del Beato Alojzije Stepinac nella cattedrale di Zagabria;
• 19.30 - Presentazione del libro di "Parlare della speranza" del cardinale Müller nell’Aula Magna dell’Istituto Pastorale Arcidiocesano, organizzata dalla Casa Editrice Verbum.


Una breve biografia del cardinale Müller

Il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Presidente della Commissione Teologica Internazionale, Presidente della Pontificia Commissione Biblica e Presidente della Pontificia Commissione 'Ecclesia Dei'.
Nato il 31 dicembre 1947 a Finthen, un sobborgo della città di Magonza da Martin e Lioba R. Straub. Dopo aver completato gli studi di filosofia e teologia a Magonza, e poi a Monaco di Baviera, Friburgo e Brisgovia, nel 1977 ha ricevuto un dottorato sotto la supervisione del Professore, poi Cardinale, Karl Lehmann. Un anno dopo ha servito in tre parrocchie e come cappellano in due scuole secondarie. Nel 1985 diviene professore, e un anno dopo assume la cattedra di Teologia Dogmatica presso l'Università Ludwig-Maximilian di Monaco di Baviera.
Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato entro 1° ottobre 2002 Vescovo di Ratisbona. Durante il suo episcopato esprime l’orientamento speciale del suo lavoro per la cultura, per la liturgia e la carità. Nel 2012, Papa Benedetto XVI lo ha nominato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e Papa Francesco il 21 settembre 2013, lo ha confermato nell’incarico. E’ stato creato Cardinale da Papa Francesco il 22 FEBBRAIO 2014. Il cardinale Müller è autore di numerosi libri e articoli scientifici, è insignito di quattro lauree honoris causa presso le Università Cattoliche in Polonia e Perù. L'ufficio stampa dell'Arcidiocesi di Zagabria.


martedì 29 novembre 2016

Incontri con i Rappresentanti del Governo Croato

Nei giorni 19 e 20 ottobre 2016 il nuovo Governo della Croazia, guidato dal Primo Ministro Andrej Plenkovic europarlamentare della HDZ (Unione Democratica Croata), ha ricevuto la fiducia del Parlamento ed ha annunciato la composizione dei nuovi Ministeri.
Il giorno 21 ottobre 2016 è stato subito operativo il Ministro degli Affari Esteri, e Vice Presidente del Consiglio, il signor Davor Ivo Stier, il quale ha partecipato ad una Conferenza sulla integrazione europea svoltasi a Zagabria dal 21 al 23 ottobre, ed ha tenuto una serie di incontri a carattere diplomatico. 


Il Ministro ha ricevuto in particolare il Nunzio Apostolico S. E. Mons. Alessandro D'Errico con il quale ha avuto un colloquio preliminare riguardante la tematica europea e le relazioni con la Santa Sede.

Dopo un paio di settimane sul portale del Governo Croato è stato annunciato anche l'imminente incontro tra il Primo Ministro Plenkovic ed il Nunzio Apostolico. Questo incontro si è effettivamente tenuto Giovedi 10 novembre 2016 alle ore 14:00 presso il Palazzo del Governo.
Riporto nella traduzione ad sensum dal croato il comunicato ufficiale pubblicato sul portale governativo:

Il primo ministro Plenkovic si incontra con il Nunzio Apostolico D'Errico


Il primo ministro croato Andrej Plenković si è incontrato a Zagabria Giovedi con il Nunzio Apostolico, monsignor Alessandro D'Errico. Con l'incontro si è preso atto dei tradizionali buoni rapporti tra la Croazia e la Santa Sede, e si è discusso il loro ulteriore miglioramento.
Le due Personalità hanno inoltre discusso la situazione della popolazione croata in Bosnia-Erzegovina. Il Nunzio D'Errico ha espresso preoccupazione per le tendenze demografiche negative nel paese vicino, ma ha anche sottolineato il ruolo positivo della Croazia svolto con l'aiuto alla Bosnia-Erzegovina nel suo cammino europeo. Il primo ministro Plenkovic ha comunicato le impressioni vissute con la visita ufficiale nella BiH ed ha sottolineato che la questione della Bosnia-Erzegovina in Europa è priorità della politica estera del Governo.
Mons D'Errico ha riferito al Primo Ministro Plenković circa il processo di canonizzazione del Beato Cardinale Alojzije Stepinac e circa il lavoro della Commissione Mista della Conferenza Episcopale Croata e della Chiesa Ortodossa Serba. 


martedì 1 novembre 2016

Celebrazione del 50° della Conferenza dei Religiosi Croata

Nei due giorni di 19 e 20 Ottobre 2016 si è riunita a Zagabria la 48° Conferenza Croata dei Superiori e delle Superiore Religiosi, e si è celebrato il 50° anniversario della stessa Conferenza con una Santa Messa di Ringraziamento e con la presentazione di un libro sul suo “Giubileo d'oro”.
Sul portale ufficiale della Conferenza dei Religiosi (HKVRPP) si leggono i post che riguardano questi eventi e in particolare quelli relativi all'intervento del Nunzio Apostolico nella Conferenza (il giorno 19 ottobre) e alla Celebrazione dell'Eucaristia del 20 ottobre presieduta dall'Arcivescovo Alessandro D'Errico.

Per l'intervento di Mons. D'Errico possiamo leggere di seguito la trascrizione della relazione scritta da p. Jure Šarčević, OFMCap sulla visita del Nunzio Apostolico alla 48 ° Assemblea Plenaria della HKVRPP.

Relazione di Padre Jure Šarčević, OFM Cap. sulla visita del
Nunzio Apostolico alla 48 ° Assemblea Plenaria HKVRPP-a

Il primo giorno della 48 ͫ ͣ Plenaria dei Superiori e delle Superiore Maggiori è venuto anche il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, Mons. Alessandro D'Errico. Il Presidente della Conferenza dei Superiori e delle Superiore Maggiori, P. Jure Sarčević, OFM Cap., ha indirizzato le parole di benvenuto dicendo che è una tradizione che alla Plenaria della Conferenza viene invitato il Nunzio Apostolico per portare il suo messaggio. "A questi ci obbliga il nostro Statuto e noi gli facciamo sempre e noi lo invitiamo volentieri. Questo è il nostro legame diretto con il Santo Padre. Sappiamo che la vita religiosa sta al cuore del Nunzio Apostolico e per questo gli siamo particolarmente grati", ha detto Fra Jure aggiungendo i religiosi e le religiose deciderebbero sapere un po' di più sulla preparazione dei Documento Mutuae Relationes che tratta i criteri di come determinare il rapporti tra i Vescovi e i Religiosi e Religiose nella Chiesa.
Nunzio ha indirizzato le parole di ringraziamento e ha salutato tutti cordialmente dicendo che sempre volentieri partecipa alle Plenarie per trasmettere la gratitudine della Santa Sede per il bene che attraverso le loro comunità fanno i Religiosi e le Religiose, e per il importante ruolo che hanno nella Chiesa.
Poi ha salutato Mons. Zdenka Križić, Vescovo di Gospić - Senj e Presidente del Consiglio della CEC per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica che era presente. Nunzio ha detto che con grande gioia ha accolto la notizia che il Vescovo Zdenko ha sostituito il Vescovo Mate Uzinić come Presidente del detto Consiglio. "La Conferenza Episcopale Croata ha fatto una cosa buona nominando Vescovo Križić come successore del Vescovo Uzinić. Penso che questa scelta sta sulla scia di quello che desidera il Santo Padre"
Nunzio Apostolico ha anche detto che la scelta di Padre Zdenko come Vescovo di di Gospić e Senj è un contributo spirituale non solo per la Diocesi di Gospić-Senj, ma anche per tutta la Chiesa in Croazia.
Nunzio ha menzionato anche la celebrazione del 50 ͫ ͦ anniversario della Conferenza e la sua partecipazione alla Messa in questa occasione sottolineando che gli sta al cuore la unità tra i Religiosi perche essa ha contributo a tanti opere buone che la Conferenza ha fatto nel corso di 50 anni.
Riferendosi al lavoro dell'Assemblea il Nunzio ha detto che è felice che i Superiori e le Superiore, valutando il passato, guardano al futuro, pensando insieme alle prospettive di carità nel contesto del Giubileo della Misericordia.
Parlando della misericordia Nunzio Apostolico, come punto di partenza, ha ricordato il pensiero del Santo Padre in MisericordiaeVultus. "Il nome di Dio è misericordia". Tutta la Bibbia, la rivelazione di Dio, tutta si muovo guidato dalla misericordia. "Il più grande espressione della misericordia del Padre celeste è il Figlio, Gesù, in lui tutto parlare della misericordia, soprattutto la sua morte sulla croce per la nostra salvezza. È il centro della nostra fede. La misericordia del Padre celeste, che viene rivelata fino alla morte del suo Figlio sulla croce ... Gesù non solo eseguisce solo la misericordia nella sua vita fino alla sua morte in croce, ma Egli anche predica la misericordia, e a coloro che accettano la sua parola di salvezza e si decidono di seguirlo, Egli dà il programma di spiritualità, il programma di misericordia - "Siate misericordiosi come il Padre vostro celeste" (Lc 6,27-36). Questo programma si trova tra le parole che ha proposto come moto del Giubileo: "Misericordiosi come Padre". Questo programma il Santo Padre ha messo davanti a tutta la Chiesa, ma in modo particolare, vale per coloro che hanno consacrato la propria vita come religiosi", ha sottolineato il Nunzio Apostolico.
Chiedendosi che cosa specificamente bisogna dire ai Religiosi e alle Religiose in questo Anno di Misericordia, quale programma proporre, il Nunzio ha sottolineato l'ascesi nella vita spirituale, come un programma per il quale tutti si devono impegnare, soprattutto i religiosi e le religiose. Ricordando una udienza con il Papa Benedetto XVI, che in detta occasione gli ha detto di trasmettere questo messaggio ai religiosi e alle religiose, che la Chiesa da loro si aspetta sempre qualcosa di più per quanto riguarda la testimonianza, il servizio e la vita spirituale. Nunzio Apostolico ha detto ai Religiosi e alle Religiose che il programma "Misericordioso come Padre", nell'Anno della Misericordia, da loro chiede qualcosa di più. "Dobbiamo prima di tutto essere testimoni di misericordia, di perdono, di riconciliazione. Abbiamo bisogno che e nella Chiesa e nella società in Croazia. Di questo abbiamo bisogno anche nella Chiesa in Croazia, nella società croata. Come Gesù dobbiamo perdonare "sette volte per sette."
Parlando sulla revisione del Documento Mutuae Relationes, Nunzio ha sottolineato che questa è un campo sul quale bisogna parlare con la delicatezza di cuore, questo è campo all'interno della Chiesa, il rapporto tra i diversi gruppi. In questo contesto, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica ha iniziato un nuovo modo di riflessione. Infatti, noi che dobbiamo essere testimoni di unità, di riconciliazione e di fraternità, non abbiamo dato buon esempio, voglio dire, non siamo stati misericordiosi come Padre Celeste. Quando parliamo delle relazioni nella Chiesa, dobbiamo parlare dei problemi e delle tensioni del passato, che solleva ancora i dubbi e le discussioni nelle famiglie, nei gruppi all'interno della Chiesa. Noi possiamo dare il nostro contributo come cristiani.
Ci sono anche delle tensioni anche nella società in Croazia, e sono molte tensioni e ferite aperte e tra i Paesi. Il suo nome è Misericordia, questo ci dice che non si può tenere conto solo della giustizia perché la logica di Dio sta su un livello superiore, il livello di tenerezza, il perdono, la misericordia, ha detto il Nunzio.

Parlando della Commissione mista Cattolico - Ortodosso, che esamina le circostanze e il tempo in cui ha vissuto il Beato Alojzije Stepinac, ha detto "che l'istituzione della Commissione è stata un'iniziativa di Papa Francesco. Ha ricordato tante offese lanciate al riguardo di questa iniziativa, e anche su incontro con Papa Francesco, il quale ha detto che la strada che bisogna seguire e la strada della carità, un percorso che non significa chiudersi in sé stessi, anche se abbiamo retta. Non chiuderci in noi stessa, ma come Chiesa dobbiamo uscire dalla propria sicurezza, dai propri schemi verso gli altri, in tutto ciò che facciamo. E questo gesto di misericordia diventa un'opera d'attenzione nei confronti dei nostri fratelli ortodossi. Questo diventa un contributo che possiamo dare per le buone relazioni, per la stabilità di cui abbiamo bisogno da questo parti", ha detto il Nunzio Apostolico.
Alla domanda del Vescovo Križić, come vide la vita religiosa in Croazia, il Nunzio ha detto che "Papa Francesco ha confermato che può contare sui religiosi in Croazia, che sono sensibili per quanto riguarda i programmi della Santa Sede. Sono convito che la vita religiosa dà un grande contributo alla Chiesa in Croazia", ​​ha detto Nunzio, e soffermandosi sul numero dei Religiosi e delle Religiose, ha aggiunto che "finora non c'era una corretta valutazione del loro grande contributo."
Ha ricordato anche la nomina di due religiosi Vescovi, sperando che ci saranno ancora ed ha aggiunto che in questo contesto il Papa ha una certa sensibilità nei riguardi dei Religiosi.
Alla domanda se nella Commissione Mista da parte degli Ortodossi ci sia una intenzione della misericordia e della sensibilità, il Nunzio ha detto gli hanno chiesto molte volte di chiesto. Ha detto che non dobbiamo preoccuparci di ciò che pensano gli altri, non dobbiamo essere guidati dalla misericordia di Dio. È nostro dovere fare il primo passo. Il primo passo è quello di uscire con sincerità e povertà di spirito e presentare le nostre convinzioni con semplicità. Questo vale non solo per il rapporto con gli ortodossi, la logica della carità vale sempre. Non possiamo sempre stare su un posto, fermi e con la logica del pregiudizio. Ha aggiunto che la Commissione Mista non si occupa della santità del Beato Stepinac, ma esamina le condizioni storiche in cui ha vissuto. Poi ha espresso il malcontento che la istituzione di questa Commissione Mista non è stato accolta in modo sufficientemente positivo, perché si tratta di una nobile iniziativa, di un tentativo che la parte Cattolica e quella Ortodossa si mettano alla stessa tavola e chiariscano le questioni che rappresentano un peso per entrambe le Chiese. La decisione del Papa sul lavoro di questa Commissione deve essere presentata in modo adeguato.
"Chiedo a voi, Religiosi e Religiose di trasmettere le intenzioni del Papa, che sono ecumeniche e misericordiose, e esse sono i messaggio per noi che dobbiamo uscire e andare all'incontrare verso gli altri", ha concluso il Nunzio Apostolico.
Fra Jure ha indirizzato le parole di ringraziamento al Nunzio dicendo: "Vogliamo credere che da questo processo tutti quanti usciamo arricchiti, riconciliati e che la carità cristiana oltrepasserà tutti i pregiudizi. Non come religiosi preghiamo per questa intenzione"
Alla fine della riunione, Fra Jure ha regalato al Nunzio Apostolico la monografia sul "Giubileo d'oro della nostra Conferenza".

In relazione alla celebrazione della Santa Messa di Ringraziamento per il 50° della Conferenza si può leggere, nella traduzione informatica direttamente sul portale dei Religiosi Croati, la descrizione dei vari momenti liturgici con la sintesi dell'introduzione benedicente del Nunzio e dell'omelia del vescovo Ivica Petanjak. Alla celebrazione presieduta da Mons. D'Errico hanno partecipato “i vescovi monaci Ivica Petanjak di Krk e Zdenko di Gospić, il Presidente della HKVRPP fra Jure Sarcevic, OFM Cap., il Presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori e Superiore di BiH Miljenko Steko, OFM, un rappresentante della conferenza monastica slovena, fra Milan Kos, OFMConv ., e altri provinciali”. Tra l'altro si legge: Con l'introduzione della celebrazione, il Nunzio si è congratulato per l'anniversario e ha portato il saluto e la benedizione di Papa Francesco. Si è complimentato per lo spirito di unione e di responsabilità verso la Congregazione per la Vita Consacrata. Ha invitato tutti ad una speciale preghiera affinchè tutti i religiosi e le religiose in Croazia siano testimoni e promotori di riconciliazione, di perdono, di misericordia”.
Sul portale della Conferenza si può visionare anche una ampia galleria fotografica circa i momenti salienti della liturgia e circa la folta partecipazione dei Religiosi e delle Religiose.


lunedì 31 ottobre 2016

Chiesa ed Ecumenismo: impegni recenti del Nunzio in Croazia

Nella decade dal 13 al 22 ottobre 2016, alcuni importanti eventi ecclesiali di portata nazionale hanno registrato la partecipazione e l'impegno del Nunzio Apostolico in Croazia.

   In primis si è avuta la Sessione Autunnale della Conferenza Episcopale Croata (HBK) che si è conclusa il giorno 13 ottobre con una conferenza stampa tenuta dalla Segreteria dei Vescovi.
Sul portale istituzionale della HBK si legge il comunicato ufficiale che illustra i punti e le tematiche discusse durante la 53.a Sessione Plenaria, alla quale ha partecipato anche l'Arcivescovo Alessandro D'Errico. I punti illustrati sono stati: l'aggiornamento circa l'operato in corso della Commissione congiunta della Chiesa ortodossa serba e la HBK sul Beato Alojzije Stepinac; il 25 ° anniversario dell'introduzione dell'insegnamento della religione nelle sistema educativo croato; la catechesi e la crescita nella fede nelle circostanze attuali; l'opportunità di una riforma curricolare in Croazia; un progetto di preparazione al matrimonio ispirato alla Amoris Laetitia di Papa Francesco; la pastorale giovanile; la questione dei rapporti con la Chiesa ortodossa e il lavoro della Commissione congiunta sulla canonizzazione di Stepinac; le relazioni tra la Croazia e la Santa Sede; questioni etiche riguardanti il diritto di famiglia e la condizione femminile.

In secondo luogo, come si legge dal comunicato ufficiale della HBK, si è avuto Lunedi '17 e Martedì 18 Ottobre 2016 a Zagabria, presso la sede della Conferenza episcopale croata, la seconda riunione della Commissione congiunta della Conferenza episcopale croata e la Chiesa ortodossa serba, che ha il compito di considerare in comune il ruolo del Beato Alojzije Stepinac prima durante e dopo la seconda guerra mondiale.
L'incontro si è svolto sul tema "L'arcivescovo Alojzije Stepinac e la Chiesa ortodossa serba nel 1934–1941"; la Santa Sede è stata rappresentata dal presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche Bernard Ardura. Sono rappresentanti della Conferenza Episcopale Croata: Mons Cardinale Josip Bozanic, il Vescovo di Mostar mons. Ratko Peric, il Vescovo mons. Anthony Škvorčević, Jure Kristo e Mario Jareb per l'Istituto croato per la storia.
Come rappresentanti della Chiesa ortodossa serba in occasione della riunione sono intervenuti: il metropolita di Zagabria e Lubiana Porfirio, il metropolita Amfilohije, il vescovo Irinej, il Vescovo di Slavonia Jovan, il prof. Darko Tanaskovic, ambasciatore rappresentante permanente della Repubblica di Serbia presso l'UNESCO, e il prof esperto dr. GU della Facoltà di filosofia a Belgrado. Il prossimo incontro si terrà a Novi Sad, 13 e 14 febbraio 2017.
Sull'argomento dell'ecumenismo come atteggiamento fondamentale per sottolineare il valore 'universale' della santità del Beato Stepinac si impegna costantemente il Nunzio Apostolico, condividendo con Papa Francesco il significato e l'importanza ecclesiale della Commissione congiunta.

In terzo luogo si è avuto a Zagabria, il giorno 22 ottobre con la significativa partecipazione del Nunzio Apostolico in Croazia, una importante Conferenza sulle minoranze religiose organizzata dal metropolita ortodosso di Zagabria e dalla Conferenza delle Chiese Europee.
Sul portale istituzionale della Metropolia Ortodossa di Zagabria si legge tra l'altro:
  Alla conferenza hanno preso parte gli alti funzionari della chiesa, sostenitori dei diritti umani, e rappresentanti dello Stato, il governo, i giovani e le organizzazioni internazionali a Bruxelles e altre città dell'Unione Europea.
Come risultato della sessione di due giorni di dialogo, i partecipanti hanno adottato una dichiarazione comune (comunicato), in cui hanno chiamato tutte le persone e le istituzioni per una migliore cooperazione al fine di evitare la persecuzione delle minoranze religiose, e di creare le condizioni per una convivenza pacifica nelle diverse società, e al fine di creare condizioni di dialogo costante tra maggioranza e minoranza, tra chiese e comunità.