domenica 21 aprile 2013

Nomina di Mons. Ðuro Hranić Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi di Đakovo-Osijek


Alle ore 12.00 di Giovedì 18 Aprile 2013, in contemporanea con la comunicazione del Papa Francesco in Vaticano, Il Nunzio Apostolico S. E. Alessandro D'Errico ha notificato nel palazzo arcivescovile di Dakovo che il Santo Padre ha accettato le dimissioni per limiti di età dell'Arcivescovo Marin Srakić ed ha nominato il Vescovo ausiliare Mons. Ðuro Hranić nuovo Arcivescovo Metropolita dell'Arcidiocesi di Đakovo-Osijek. La Comunicazione del Nunzio è stata rivolta ai due Prelati interessati durante una cerimonia ufficiale alla presenza di personalità religiose e civili, di un folto pubblico, della stampa e di numerosi altri media.
Il Portale in rete dell'Arcidiocesi di Đakovo-Osijek ha pubblicato due post molto corposi, con commenti approfonditi, ricchi di documentazione fotografica, con brani significativi del discorso del Nunzio pronunciato durante la cerimonia e riportando le parole dei due Arcivescovi che si avvicendano nella guida pastorale dell'Arcidiocesi. Lo stesso portale ha riportato anche le comunicazioni che il Nunzio ed i due Prelati hanno poi rivolto nella conferenza stampa organizzata per l'occasione.

La notizia dell'avvenimento ha avuto un ampia diffusione anche con altri media e portali di informazione laica e religiosa. In particolare il Portale della Conferenza Episcopale Croata ha divulgato una scheda conoscitiva della persona e dell'opera del nuovo arcivescovo metropolita; e l'agenzia IKA ha seguito l'avvenimento con tre post successivi e con la pubblicazione del testo intero del discorso del Nunzio Apostolico. Glas Koncila, sia nella versione in rete e sia nella versione cartacea, ha dedicato un ampio approfondimento all'avvenimento e ai discorsi pronunciati durante la cerimonia. Più stringata è stata la notizia divulgata con fotografie e commentata da Vecernji List. L'importanza dell'avvenimento, oltre che da numerosi altri notiziari in rete, è stata sottolineata anche dall'agenzia KTA di Bosnia-Erzegovina che ha svolto comunicazioni sinergiche con il portale dell'Arcidiocesi di Đakovo-Osijek e con il portale cattolico omologo dell'IKA.
Per l'approfondimento rimando al link segnalati. Segue ora il testo intero del Discorso di S. E. Alessandro D'Errico svolto per l'annuncio della nomina di Mons. Hranić.


Annuncio della nomina di S.E.R. Mons. Ðuro Hranić
ad Arcivescovo Metropolita di Ðakovo-Osijek
(Ðakovo, 18 aprile 2013)
  
I Superiori della Santa Sede mi hanno incaricato di venire a Ðakovo, per annunciare due notizie. La prima riguarda l’Arcivescovo Marin Srakić. Ricorderete che il 6 luglio dello scorso anno egli ha compiuto 75 anni. In conformità al canone 401 §1 del Codice di Diritto Canonico, egli non solo presentò subito la rinuncia al governo pastorale dell’arcidiocesi, ma poi in varie circostanze ha chiesto a me e ai Superiori che si accelerasse l’iter della nomina del suo successore, perché riteneva opportuno che il Responsabile della Chiesa di Dio che è in Ðakovo-Osijek avesse maggiori energie, per far fronte alle sfide che questa importante Chiesa metropolitana oggi si trova ad affrontare.
Insieme a Mons. Srakić, speravamo che la nomina del nuovo Arcivescovo potesse arrivare per il 24 marzo scorso, allorché ricorreva il 23º anniversario della sua ordinazione episcopale. Tuttavia, ciò non è stato possibile, perché nel frattempo - come sapete - il Santo Padre Benedetto XVI aveva annunciato le sue dimissioni e si attendeva la nomina del nuovo Papa.
Ebbene, Papa Francesco ha esaminato nei giorni scorsi tutta la documentazione che avevamo raccolto e, venendo incontro al desiderio di Mons. Srakić, ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale di Ðakovo-Osijek.
Cara Eccellenza, mi consenta di dirLe che questa notizia un po’ mi dispiace, per la grande stima che ho di Lei. In Lei ho sempre incontrato un Pastore saggio, intelligente, competente, premuroso, completamente dedicato al bene della Chiesa di Ðakovo-Osijek e della Chiesa universale. Grazie, cara Eccellenza, a nome del Santo Padre e della Santa Sede, per il bene largamente dispensato nei Suoi 23 anni di episcopato. La ricorderemo in particolare come il Vescovo del Sinodo diocesano, come Presidente della Conferenza Episcopale, come il Pastore che ha seguito la erezione della nuova Metropolia di Ðakovo-Osijek. Le auguriamo lunga vita e salute; e, soprattutto, La accompagneremo con preghiera intensa, fiduciosi che il Signore della vita e della storia continuerà ad effondere su di Lei abbondanza di benedizioni e di grazie.
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La seconda notizia che sono stato incaricato di annunciare riguarda la nomina del successore di Mons. Srakić. A questo riguardo, devo dire anzitutto che nei mesi scorsi, dopo aver compiuto le consultazioni previste dal Diritto Canonico, l’attenzione della Santa Sede si è concentrata su ecclesiastici di provato senso ecclesiale, sicure qualità umane e sacerdotali, solida preparazione culturale. Alla fine, la scelta del Santo Padre Francesco è stata per un ecclesiastico che conosce bene la Slavonia, ed è a voi molto caro. E così, in questo preciso momento, anche in Vaticano oggi viene annunciato che Sua Santità ha nominato Arcivescovo Metropolita di Ðakovo-Osijek S.E.R. Mons. Ðuro Hranić.
Congratulazioni, cara Eccellenza! Personalmente sono veramente grato al Santo Padre per aver voluto scegliere proprio Lei come successore di Mons. Srakić. Ci conosciamo ormai da parecchi anni; ho sempre sentito un gran bene di Lei; e - direi di più – ho sempre potuto ammirare le Sue doti umane e pastorali. Lei è figlio eletto di questa Chiesa metropolitana, ed ha già una buona esperienza di ministero episcopale. In questi mesi di servizio in Croazia, ho pure potuto costatare ancor più quanto sia apprezzato il prezioso contributo che Ella ha dato a Mons. Srakić come Vescovo Ausiliare. Tutto ciò ci consente di guardare con fiducia al lavoro che L’attende, nell’impegnativo servizio di Arcivescovo Metropolita. Di certo può contare sulla nostra preghiera, per il felice successo della Sua missione e per il bene del popolo di Dio a Lei affidato.
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Vorrei anche aggiungere una parola di sincera gratitudine a tutti coloro che hanno collaborato con la Nunziatura Apostolica per questo evento di Chiesa. Nei mesi scorsi abbiamo voluto presentare alla Santa Sede un quadro completo dello stato e delle necessità dell’arcidiocesi, e soprattutto delle qualità che si auspicavano per il nuovo Arcivescovo. Ebbene, quando compivamo le consultazioni prescritte dal Codice, sapevamo bene che le persone alle quali ci rivolgevamo erano prese da molti impegni. Ma eravamo fiduciosi che esse avrebbero assolto anche questo servizio al meglio delle loro possibilità; e, soprattutto, che lo avrebbero fatto con senso di responsabilità ecclesiale. E così, se oggi siamo arrivati alla nomina del nuovo Arcivescovo, questo è stato possibile anche perché abbiamo trovato esemplare disponibilità e grande serietà nel venire incontro alle nostre richieste. Perciò, sento il dovere di dire a tutti: Grazie, grazie di cuore, il Signore vi ricompensi!

+ Alessandro D’Errico
Nunzio Apostolico




sabato 13 aprile 2013

Incontro in Nunziatura con Darjia Krsticevic per i Croati all'estero


La questione dei Croati residenti in Bosnia-Erzegovina assume nuove connotazioni dopo la recente visita del Primo Ministro croato Zoran Milanovic in Bosnia-Erzegovina e in relazione alla nomina da lui voluta di Darjia Krsticevic  a capo dell'Ufficio di Zagabria per i Croati all'estero.
In questo contesto Giovedì 11 Aprile 2013 è avvenuto l'incontro in Nunziatura tra Mons. D'Errico, impegnatissimo a rappresentare la Santa Sede nell'aiuto per i Croati all'estero, e la Signora Krsticevic che è portatrice di una notevole esperienza personale nell'ambito della diplomazia internazionale per essere stata Ambasciatrice di Bosnia-Erzegovina in Austria e in Spagna ed insignita di grandi riconoscimenti.

L'incontro è stato ampiamente commentato dai media croati e bosniaci ed è stato preceduto da letture e valutazioni anche molto politicizzate in riferimento all'area partitica e alla scelta operata dal Primo Ministro per l'Ufficio per i Croati all'estero.
Il colloquio tra il Nunzio ed il Capo dell'Ufficio per i Croati all'estero ha inevitabilmente assunto significati importanti per il dialogo e le possibili iniziative che coinvolgono lo Stato e la Chiesa per la cooperazione internazionale gli obiettivi sociali comuni.
La Nunziatura dal canto suo ha rilasciato un comunicato stringato che è stato divulgato dalle agenzie cattoliche ed ha riguardato la discussione circa la visita in Bosnia-Erzegovina del Primo Ministro Milanovic e gli impegni della Santa Sede a favore dei Croati rifugiati e residenti all'estero.
Seguono i link al comunicato divulgato dalle agenzie cattoliche e ad una scheda in rete descrittiva dell'opera e dell'esperienza della Signora Krsticevic.


Conclusa la 46.a Sessione Plenaria della Conferenza Episcopale Croata


Alle ore 12.00 di Giovedì 11 Aprile 2013 con le comunicazioni alla stampa si è conclusa la 46.a Sessione della Conferenza Episcopale Croata svoltasi a Zagabria in una tre giorni iniziata Martedì 9 Aprile. Sono stati sintetizzati dai tre Vescovi delegati (Devčić, Huzjak e Zupan) gli argomenti trattati, gli interventi più significativi degli intervenuti, gli orientamenti pastorali assunti e le esortazioni alla testimonianza e alla partecipazione dei cattolici alla vita pubblica e al dialogo sociale.

I vari portali cattolici, a cominciare da quello della stessa Conferenza Episcopale Croata, riportano brani notevoli delle dichiarazioni conclusive.
E' stata messa in risalto la partecipazione del Nunzio Apostolico in Croazia, S. E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, e di Vescovi rappresentanti di altre Conferenze Episcopali. Un particolare rilievo è stato dato all'intervento del cardinale Bozanic, Arcivescovo di Zagabria, che ha parlato delle vicende recenti delle dimissioni di Benedetto XVI e dell'elezione di Papa Francesco, al quale è stata indirizzata anche una lettera dai Vescovi croati.
Approfondimenti e discussioni dei Vescovi partecipanti hanno poi riguardato il ministero dei laici nella vita della Chiesa, la pubblicazione di orientamenti pastorali ispirati alla Christifideles di Giovanni Paolo II, la beatificazione del sacerdote martire Miroslav Bulešić, la pratica dei pellegrinaggi, la spiritualità e la vita consacrata.
Una particolare ed impegnativa trattazione da parte dei Vescovi l'ha ricevuto anche l'argomento della pastorale familiare che deve affrontare problematiche importanti e nuove, anche dal punto di vista etico-sociale ed educativo.
La dichiarazione conclusiva della Conferenza Episcopale Croata, che si può leggere interamente sul suo portale in rete, ha riguardato anche l'Ordinariato militare ed orientamenti in merito alle prossime elezioni dei membri croati al Parlamento Europeo.


mercoledì 10 aprile 2013

Aperta la 46.a Sessione della Conferenza Episcopale Croata


Martedì 9 Aprile 2013 si è aperta a Zagabria la 46.a Sessione della Conferenza Episcopale Croata. Ad essa partecipano tutti i Vescovi della Croazia, il Nunzio Apostolico Alessandro D'Errico in rappresentanza della Santa Sede, e vari altri Vescovi osservatori e rappresentanti della Conferenze Episcopali di Bosnia-Erzegovina, Serbia e Slovenia.

All'apertura del suo discorso, nel sottolineare l'importanza dell'evento dell'elezione di Papa Francesco, il primo saluto del Presidente arcivescovo Želimir Puljic è stato rivolto proprio a Mons. D'errico in qualità di rappresentante del Santo Padre:

"Dato che siamo ad un mese da quando è stato eletto il nuovo Papa Francesco con speciale riverenza do il benvenuto tra noi al suo rappresentante in Croazia, Mons. Arcivescovo Alessandro D'Errico, che ci onora anche della testimonianza della sua parola. Eccellenza, grato per il vostro servizio in Croazia, vi do cordialmente il benvenuto e le congratulazioni per il nuovo Papa Francesco, e vi ringrazio per essere venuto a questa Sessione plenaria della Conferenza Episcopale Croata, così come per le parole che ci rivolgete". 

L'arcivescovo Puljic ha delineato gli argomenti programmati per la discussione e ha annunciato la conferenza stampa conclusiva per le ore 12.00 di giovedì 11 aprile.
Tra gli argomenti notevoli sono stati indicati la rinuncia al pontificato di Benedetto XVI, la realizzazione del Conclave per l'elezione del nuovo Papa Francesco e la considerazione dello stile pastorale che il cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto nuovo Vescovo di Roma, sta imprimendo al suo pontificato.
Altri argomenti previsti per la discussione nel corso degli incontri della Conferenza Episcopale Croata riguardano le problematiche dell'educazione, la partecipazione dei laici alla vita della Chiesa, la pastorale familiare, l'ordinariato militare e la vita consacrata.
In vista dei prossimi approfondimenti segnalo sul blog alcuni link di media ed agenzie cattoliche che hanno annunciato l'apertura della Conferenza.

martedì 9 aprile 2013

Pasqua Fest 2013 dei giovani croati con messaggio del Papa


La Pasqua Fest 2013 di Domenica 7 aprile è stata una serata full-immersion nella musica e nei canti dei giovani cattolici di Croazia. Alla manifestazione realizzata nella Concert Hall "Lisinski" di Zagabria, affollatissima con qualche migliaia di giovani, il Nunzio D'Errico vi ha partecipato come portatore del messaggio del Papa ed è stato per lui un evento “difficile da dimenticare”. Il Festival di “musica spirituale e creativa dei giovani” viene proposto dal 1979 per esprimere nel linguaggio musicale dei giovani la spiritualità della Pasqua e della Risurrezione del Signore; promotori principali ne sono L'Ufficio per la Gioventù della Conferenza Episcopale Croata e la Radio Cattolica Croata. Al Festival che premia una terna che si colloca nelle posizioni d'onore rispetto a decine di partecipanti, si accede tramite una seria selezione di testi e di musiche e sono ammessi le migliori espressioni giovanili, sia individuali e sia di gruppi e corali, provenienti dalle varie Diocesi della Croazia.

Sui media croati in rete si possono rintracciare le fasi preparatorie che portano alla serata finale e sul portale direttamente dedicato alla Pasqua Fest 2013, dove vengono presentati i brani vincitori, si possono leggere nello spirito ecclesiale la storia della manifestazione e gli intenti artistici, formativi e religiosi, legati alle sue connotazioni culturali e giovanili.
Sullo stesso portale è riportato il comunicato, ripreso anche dell'agenzia cattolica croata IKA e dall'agenzia di BiH (KTA), che ha messo in evidenza l'intervento del Vescovo Mijo Gorski, responsabile dell'Ufficio per la Gioventù della CEC, il quale ha presentato il Festival come una iniziativa di fede nel Cristo risorto nata con umiltà ma che è stata capace di affermarsi, durare e crescere come testimonianza ecclesiale, anche nei periodi difficili della storia nazionale recente.
Anche l'intervento del Nunzio Apostolico ha ricevuto un rilievo centrale nel comunicato. Le sue parole sono state sintetizzate e noi le riproponiamo di seguito nella traduzione ad sensum dal croato.


Al Festival ha partecipato il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, che è presente per trasmettere il messaggio del Santo Padre in cui si sottolinea: "Sono felice che a Zagabria si celebra la 32.a festa della moderna musica sacra di Pasqua fest. Mi rallegro con gli organizzatori e auguro che questo festival porti molti frutti di bene per i giovani croati, specialmente in preparazione per le celebrazioni della Giornata della Gioventù a Rio de Janeiro ".
In questa occasione il Nunzio D'Errico ha detto che in più di trenta anni di servizio presso la Santa Sede, ed in giro per il mondo ha preso parte a varie manifestazioni della celebrazione della Pasqua. Ma egli è convinto che gli sarà difficile dimenticare questa sera.

L'Ufficio per la Gioventù della Conferenza Episcopale Croata, d'altro canto, ha dedicato una intera pagina del suo portale alla notizia della lettura da parte di S. E. Alessandro D'Errico del messaggio inviato da Papa Francesco agli organizzatori della Pasqua fest e ai giovani croati, con i quali si congratula per la tradizione del festival ed in vista della prossima Giornata Mondiale della Gioventù a Rio de Janeiro. 


domenica 7 aprile 2013

Visita all'Arcidiocesi di Spalato


Oltre 400 Km da Zagabria, attraversando la Croazia verso Spalato, la città antica affacciata sulla sinuosa sponda orientale dell'Adriatico, luogo della persistente civiltà romana imperiale, culla del primo cristianesimo in terra croata, documentato al III secolo, e centro importante nei traffici medievali e della modernità.
Per il Nunzio D'Errico è stata molto più di una classica escursione turistica 'fuori porta' svolta giovedì della settimana dopo Pasqua. Si è trattato più che altro di un 'viaggio apostolico' svolto sul percorso ecclesiale della sua missione di rappresentante pontificio in Croazia. Insieme con i suoi collaboratori di Nunziatura egli è stato fraternamente accolto dall'arcivescovo Marin Barisic, Ordinario dell'arcidiocesi, e dal suo entourage. L'occasione del tour per il centro storico fino alla Cattedrale ha offerto spunti eccezionali per apprezzare la bellezza, la storia e i valori culturali della città. Nel clima spirituale della Pasqua, essa è servita fondamentalmente sia a scambiarsi valutazioni e speranze per una nuova evangelizzazione, legata al significato dei gesti e del magistero pastorale del nuovo Papa Francesco, e sia per definire un rilancio della vita ecclesiale delle comunità locali.
Le agenzie che ne hanno divulgato il comunicato, che leggiamo di seguito nella traduzione ad sensum, hanno puntualmente sottolineato l'aspetto estetico e l'aspetto spirituale della visita del Nunzio a Spalato.

04.04.2013 | 20:32 | IKA E - Il Nunzio Apostolico D'Errico a Spalato

Split (IKA) - Durante la sua missione croata il Nunzio Apostolico Alessandro D'Errico ha visitato Giovedi 4 Aprile la culla del cristianesimo in Croazia, la Diocesi di Split-Makarska denominata un tempo Chiesa di Salona.
Il Nunzio era accompagnato da mons. Mauro Lalli, Consigliere di Nunziatura, e da padre Ivica Chadash s.j. L'Arcivescovo di Split-Makarska, Marin Barisic, ha accolto calorosamente il Nunzio Apostolico ed i suoi collaboratori. L'Arcivescovo ha informato il Nunzio sulla storia e sul futuro del dell'arcidiocesi.
In un clima cordiale ed amichevole sono stati toccati argomenti recenti relativi alla Chiesa universale e locale. In relazione al dono dell'elezione di Papa Francesco si sono scambiate impressioni circa le parole e i gesti del Papa che danno incoraggiamento e speranza per una nuova evangelizzazione in tutte le chiese locali. 
Durante il pranzo è proseguita la discussione anche su altre questioni sociali. Al pomeriggio il Nunzio Apostolico con il suo staff e con l'Arcivescovo ha visitato la cattedrale di Spalato. Dinanzi alla cattedrale sono stati accolti dal parroco, padre Tomislav Ćubelić, ed hanno avuto come guida esperta il Dr. Radoslav Buzancic, capo del Dipartimento Conservazione a Spalato. 
Il tour è continuato con la visita del Battistero, delle cantine di Diocleziano e delle future aree del Museo Arcivescovile di Arte Sacra. L'Arcivescovo Barisic ha invitato gli ospiti a rivisitare Spalato per conoscere altri luoghi ed apprezzare la bellezza e la vita spirituale dell'Arcidiocesi di Split-Makarska. Essi hanno accettato volentieri l'invito. 
Il Mons. Nunzio Apostolico ha rilasciato regali commemorativi della Pasqua, e l'Arcivescovo Barisic ha donato a mons. D'Errico una medaglia giubilare d'argento di San Doimo, il santo patrono di Spalato e dell'Arcidiocesi di Spalato-Makarska.




sabato 6 aprile 2013

Incontro in Nunziatura per la Scuola dei Salesiani a Zagabria


Il tema dell'educazione giovanile da circa due secoli ha un rimando preferenziale, in ambito cattolico e non solo, all'impegno e all'opera dei Salesiani di Don Bosco in ogni parte del mondo.
A Zagabria l'occasione di una riflessione che avesse tensioni risolutive, in rapporto alle sentite problematiche educative e scolastiche, è stata offerta dalla recente peregrinatio in Croazia della reliquia del Santo “Padre dei giovani” nel marzo scorso. 

In quella occasione Mons. D'Errico, che presiedeva la celebrazione eucaristica, presente la reliquia di Don Bosco, nel Santuario della Madonna della Libera di Jarun, narrando la sua esperienza di Prelato e di Nunzio Apostolico in vari luoghi del mondo aveva rappresentato con entusiasmo l'attività dei Salesiani in campo internazionale ed aveva espresso l'auspicio di vederli operanti anche nell'ambito scolastico di Zagabria.

Presente alla celebrazione insieme con numerosissimi fedeli era anche il Sindaco Bandic; ed il suo incontro in Nunziatura, subito dopo Pasqua, con il Nunzio Apostolico e con il Provinciale dei Salesiani padre Pejo Orkić, realizzato per discutere sull'opportunità di promuovere anche a Zagabria istituzioni scolastiche ispirate al carisma di Don Bosco, è stato certamente conseguenza dei desiderata che il vescovo D'Errico aveva espresso in quella celebrazione.

La notizia dell'incontro è stata accolta con gioia e devozione in ambito salesiano e devozionale, attribuendone l'ispirazione ed il "miracolo" alla peregrinatio della reliquia di Don Bosco a Zagabria come ha fatto il portale della Parrocchia dedicata a Santa Maria Ausiliatrice segnalato sul post; essa ha avuto anche una ampia diffusione attraverso i portali delle agenzie d'informazione cattolica, compreso il Canale dei Giovani della Conferenza Episcopale Croata, e di numerosi altri media istituzionali e laici in rete. 

I concetti del Nunzio D'Errico riportati in genere dai media sono gli stessi da lui manifestati durante la celebrazione del marzo scorso e sono leggibili tramite un link su questo blog. 


L'Agenzia cattolica di Bosnia-Erzegovina (KTA) ha pure riportato la notizia e ne ha sottolineato l'importanza per il "sogno" del Nunzio di vedere estesa l'esperienza educativa dei Salesiani oltre che a Zagabria anche con un liceo a Fiume e a Žepče (BiH).


lunedì 1 aprile 2013

Lunedì in albis al Carmelo di Remete


Il Vescovo D'errico è stato accolto al santuario carmelitano di Zagabria dedicato a Nostra Signora di Remete, per la celebrazione eucaristica del Lunedì in albis. L'occasione è stato anche l'apertura del 750° anniversario della fondazione del Santuario che è ritenuto il più antico della Croazia, meta di pellegrinaggio profondamente legato alla storia nazionale e alla devozione popolare. Esso è officiato dall'Ordine dei Carmelitani Scalzi, il cui Provinciale padre Vinko Mamic ha voluto espressamente invitare il Nunzio Apostolico per l'amore che nutre per la Croazia e per il lavoro che svolge per il bene religioso e civile della nazione.
Il Rettore p. Venceslao Mihetec ha riferito che nella tradizione religiosa locale il Santuario con l'annesso Carmelo era detto l'Emmaus di Zagabria. Mons. D'Errico ne ha tratto lo spunto per esprimere il sentimento di pace interiore che si lega all'esperienza del devoto pellegrinaggio all'eremo, e per esortare a vivere significativamente soprattutto l'esperienza del Risorto che rimane presente nella comunità dei credenti che ne condividono il cammino e la cena eucaristica.


Il portale del Carmelo di Croazia ha riportato la notizia della celebrazione con il Nunzio coincisa anche con il pellegrinaggio dei sacerdoti e padri del Decanato, illustrandola con una bella serie di fotografie e con il racconto della storia del santuario. La notizia è stata rilanciata anche da altri portali cattolici.


Pasqua in Croazia e messaggio radiofonico del Nunzio Apostolico


Mons. D'Errico ha vissuto gli ultimi due giorni della Settimana Santa con intensa partecipazione alle celebrazioni pasquali in Croazia. Dopo la Messa Crismale nella Cattedrale di Zagabria e i Riti del Venerdì Santo nella Cattedrale di Dubrovnik, egli ha celebrato la Veglia Pasquale presso l'Ordinariato Militare di Croazia, ed al mattino della Pasqua di Risurrezione è ritornato nella Cattedrale di Zagabria per la celebrazione della Santa Messa con il Cardinale Bozanic. La sua partecipazione alla vita della Chiesa Croata nel periodo quaresimale e nella Settimana Santa si è arricchita anche con un messaggio radiofonico lanciato in onda tra Sabato Santo e Domenica di Pasqua dalla Radio Cattolica Croata e dal programma “La Voce della Croazia” di Radio Croata.
I media croati, sia d'impostazione laica e sia d'impostazione cattolica, hanno dato un'ampia risonanza al messaggio divulgandone la notizia e brani significativi. Alcuni link segnalati in fondo al post evidenziano questi aspetti.

Nella prospettiva e nella riflessione del Nunzio Apostolico e rappresentante del Papa in Croazia, le significazioni sono state particolarmente importanti e suggestive anche per gli eventi ecclesiali che hanno caratterizzato lo stesso periodo, dalle dimissioni di Benedetto XVI alla elezione di Papa Francesco il cui pontificato assume fin dall'origine la forte impronta pasquale. Leggiamo direttamente dal testo originale il contenuto del messaggio preparato e letto dal Vescovo Alessandro D'Errico per l'ascolto radiofonico del popolo croato.

Messaggio pasquale
del Nunzio Apostolico
Arcivescovo Alessandro D’Errico

trasmesso dalla Radio Cattolica Croata
e dal programma “La voce della Croazia” di Radio Croata
(Zagabria, Santa Pasqua 2013)

Cari ascoltatori della Radio Cattolica,
Cari ascoltatori del programma La voce della Croazia di Radio Croata,
Stretan Uskrs!       

In questo giorno santo, mi è caro condividere con voi qualche pensiero che mi sta accompagnando durante le Festività pasquali. In primo luogo, vorrei menzionare che Pasqua è la festa cristiana più importante. A Pasqua celebriamo il centro della nostra fede: Gesù, che con la sua Croce ha vinto il peccato e la morte. È la festa della vita. È la festa della luce, che emana dalla persona di Gesù Risorto. È la festa della speranza e della gioia, perché con Lui possiamo affrontare con serenità le sfide di ogni giorno. È Lui la vita; è Lui la luce per il nostro cammino; in Lui possiamo trovare vita e luce sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Perciò, auguro di cuore che da Gesù Risorto possano venire vita, luce e speranza per le nostre Comunità e, attraverso di esse, per tutte le persone di buona volontà.
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C’è poi una seconda riflessione che vorrei condividere con voi. Nei giorni scorsi ho riletto i racconti biblici della Risurrezione del Signore e degli eventi che ne seguirono. Mi sono soffermato su alcuni incontri del Risorto: quelli con Pietro, con Tommaso e con i discepoli di Emmaus.
Ebbene, mi piace rilevare che i dialoghi che li caratterizzano avvengono sempre in un clima esemplare di rispetto e di ricerca della verità. Ogni incontro si inizia con un dialogo paziente ed amorevole, che poi produce apertura, nuova speranza e gioia.
Questo mi pare un elemento importante anche per noi oggi. E cioè, dall’esempio di Gesù e dai dialoghi dei racconti successivi alla Risurrezione possiamo comprendere ancor meglio la necessità di uno “stile di vita” sempre ispirato a criteri di dialogo sincero e rispettoso.
A questo proposito, mi è caro ricordare ciò che Papa Francesco ha detto qualche giorno fa al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Parlando della Sua missione, Egli ha detto parole  semplici e profonde, che sono un programma per tutti: “Uno dei titoli del Vescovo di Roma è ‘Pontefice’; cioè colui che costruisce ponti, con Dio e tra gli uomini. Desidero proprio che il dialogo tra noi aiuti a costruire ponti fra tutti gli uomini, così che ognuno possa trovare nell’altro non un nemico, non un concorrente, ma un fratello da accogliere ed abbracciare!” (Discorso del Santo Padre al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, del 22.03.2013).
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Cari ascoltatori, come sapete, sono in Croazia da meno di un anno. Rendo grazie a Dio per l’esperienza intensa che sto vivendo, sia a livello ecclesiale, sia nelle relazioni con le autorità politiche e con i responsabili di altre Comunità religiose. Ora, quando mi si domanda quali priorità posso raccomandare nelle nostre concrete situazioni per il futuro della Croazia, sono solito indicare tra l’altro anche questa: la necessità di una profonda convinzione circa l’importanza di un dialogo positivo e costruttivo, nelle relazioni sociali e nelle iniziative intese a promuovere un futuro migliore per la nostra società.
Questo vorrei riaffermare anche oggi, come messaggio pasquale. Come cristiani, testimoni della Risurrezione, vogliamo continuare a promuovere un autentico dialogo, capace di generare incontri fecondi per il bene comune, nelle comunità ecclesiali e nella società civile. Questo “stile” mi sembra importante ancor più in questi mesi, così carichi di significato per la nostra cara Croazia, che si prepara a rientrare a pieno titolo in Europa, alla quale è sempre appartenuta per la sua storia e la sua geografia. Sì, specialmente in questi mesi, quando - insieme a questo lieto evento, che è senz’altro di portata storica - dobbiamo registrare anche le preoccupanti conseguenze della grave crisi economica globale, specialmente per i giovani che cercano lavoro e per le fasce più povere della società.
Come cristiani, insieme a Papa Francesco, vogliamo ancor più riaffermare che è possibile e anzi doveroso lavorare insieme - quali che siano le diversità - in spirito di fraternità e di dialogo rispettoso e fecondo; e soprattutto, vogliamo continuare a dare il nostro contributo per lo sviluppo sociale e civile del Paese e della Nazione croata. E specialmente oggi che è Pasqua, vogliamo anche auspicare e pregare che questo “stile” sia recepito e contraccambiato, a tutti i livelli.
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In questo spirito, auguro che le Festività pasquali portino serenità, luce e rinnovata speranza. In questo spirito, mi è caro estendere a tutti i miei auguri pasquali. In primo luogo, ai credenti cattolici; ma al tempo stesso, ai credenti delle altre Chiese cristiane e di altre religioni, e a tutti quegli uomini e donne che, pur non riconoscendosi appartenenti ad alcuna tradizione religiosa, si sentono tuttavia in ricerca della verità, della bontà e della bellezza: “Verità, bontà e bellezza di Dio - come ha detto il Santo Padre - che sono nostri preziosi alleati nell’impegno a difesa della dignità dell’uomo, nella costruzione di una convivenza pacifica fra i popoli, e nel custodire con cura il creato” (Discorso del Santo Padre ai Rappresentanti delle Chiese e delle Comunità ecclesiali, degli Ebrei e delle varie religioni, del 20.03.2013).
Cari amici, a tutti vada il mio cordiale e fraterno augurio pasquale. SRETAN USKRS !