domenica 27 luglio 2014

In un video il saluto del Nunzio Apostolico al Vescovo Bogovic

Alcuni momenti della visita di S.E. Alessandro D'Errico al Santuario dei Martiri Croati e del suo incontro con il Vescovo di Gospic-Senj. Mila Bogovic, che ha celebrato il 50° del suo sacerdozio ed il 15° di episcopato, sono stati illustrati e divulgati anche da un bel video prodotto dalla emittente televisiva della Lika e pubblicato sul canale di youtube.
In particolare il video riprende l'indirizzo di saluto che il Nunzio Apostolico ha voluto personalmente rivolgere al Vescovo dopo aver comunicato ufficialmente la Benedizione Apostolica inviatagli da Papa Francesco (vedi post precedente).
Trascrivo le parole che l'Arcivescovo Alessandro D'Errico ha rivolto in italiano al suo confratello e che sono state contestualmente tradotte in croato da padre Ivica Hadash s.j., interprete ed accompagnatore del Nunzio Apostolico in Croazia. Segue anche il link al video su youtube.

Io sono particolarmente onorato questa sera di poter compiere questa missione, e di nuovo auguro al Vescovo ogni desiderato bene. Il Vescovo per noi rappresenta veramente un importante punto di riferimento. Ci dispiace che purtroppo gli anni passano per tutti. Dovremo nei prossimi mesi renderci più presenti per studiare bene chi dovremo proporre al Santo Padre per prendere questa delicata successione. [… A Mons. Bogovic esprimo la stima ...] mia personale e dei collaboratori della Nunziatura Apostolica per tutto il bene che ha fatto qui come primo Vescovo di questa Diocesi; per la Diocesi; […] in un tempo relativamente breve. Per la capacità di relazioni che ha contraddistinto il suo ministero episcopale. Per l'impegno di conservare … ad perpetuam rei memoriam … come si dice … la memoria dei Martiri Croati.

Auguri, Eccellenza! Congratulazioni! E... ad multos annos!


sabato 26 luglio 2014

Al giubileo sacerdotale del Vescovo di Gospic-Senj

Un giubileo sacerdotale ricco di significati e di iniziative. E' stato quello celebrato dal vescovo Mile Bogovic ordinario della Diocesi di Gospic-Senj. S.E. Alessandro D'Errico, il 18 luglio scorso, ha percorso gli oltre 200 km verso l'Adriatico che separano Zagabria da Gospic situata nella regione di Lika e Segna, per vivere un momento di condivisione con il confratello vescovo e per portare a lui il segno della benedizione di Papa Francesco.
L'incontro ha assunto un forte significato ecclesiale e si è espresso nella visita al Santuario Nazionale dei Martiri Croati e nella partecipazione alla presentazione del libro scritto dal vescovo Bogovic sulla storia della Chiesa regionale della Croazia (Lika e la sua Chiesa nel passato e nel presente). La visita al Santuario dei Martiri è stata religiosamente intensa anche per la guida offerta dallo stesso vescovo Bogovic che è il referente della Commissione per il Martirologio in seno alla Conferenza Episcopale Croata. La presentazione del libro ha d'altro canto valorizzato le dimensioni storiche e culturali dell'antica e nuova testimonianza evangelica nel territorio diocesano e regionale, ed ha manifestato un sicuro feeling che lega i due Vescovi, il Nunzio Apostolico ed il Vescovo di Gospic-Senj, all'amore per la storia locale e per la loro terra.
Il portale della Diocesi ha riportato con ampi commenti sia la visita al Santuario dei Martiri e sia la manifestazione riguardante la presentazione del libro. Le Agenzie informative cattoliche hanno divulgato anch'esse i due avvenimenti, e Laudato ha presentato nella colonna delle sue notizie anche quelle sequenziali riguardanti le ultime attività del Nunzio Apostolico (Santuario dei Martiri, presentazione del libro, e la visita a Mariapoli dei Focolarini descritta nel post precedente di questo blog). Altri commenti si sono avuti su molti portali culturali ed editoriali.
Di seguito leggiamo nella traduzione ad sensum dal croato una sintesi delle due notizie relative alla Diocesi di Gospic-Senj proposte da Laudato.

Il Nunzio D'Errico ha visitato la Chiesa dei martiri croati
Il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, ha visitato Venerdì 18 luglio 2014 il Santuario Nazionale della Chiesa dei Martiri Croati accompagnato dal vescovo di Gospic-Senj Mile Bogović. Insieme con il primo Consigliere della Nunziatura di Zagabria, mons. Jean Francois Lantheaume, egli è stato a accolto dal Rettore del santuario e dal parroco e decano mons. Tomislav Rogia.
Mons. Bogovic ha percorso con il Nunzio il complesso del santuario, e ha riferito i sentimenti espressi nel messaggio di Papa Giovanni Paolo II alle soglie del terzo millennio affinché tutti i popoli curino l'elenco dei martiri che nel corso della storia hanno dato la vita per i contemporanei, insieme con il loro culto e con la proposta del loro esempio per le nuove generazioni. Il Vescovo Bogovic ha a lungo dialogato con il Nunzio D'Errico che ha colto profondamente il senso di un cammino che si svolge intorno alla chiesa, nella cripta, in un museo e in un parco memoriale. Si è trattato di una letizia legata all'importanza del Santuario che è divenuto meta di pellegrinaggio ed espressione precipua della Chiesa in Croazia.

A Gospic presentato il libro del vescovo Bogović

La presentazione del libro del vescovo di Gospic-Senj, Mile Bogović, "Lika e la sua Chiesa nel passato e nel presente" si è tenuto Venerdì 18 luglio presso la Open University, "Dott. Ante Starcevic" di Gospic.
Si tratta del 13° numero della collana "Contributi alla storia" edita dagli Archivi Nazionali di Gospic e dalla Diocesi di Gospic-Senj che ha organizzato la presentazione.
Il Coro del Duomo ha curato la parte artistico-musicale della presentazione del libro, che è stata moderata da Don Andjelko Kacunko. Alla presentazione hanno partecipato anche il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, Mons. Alessandro D'Errico, e i leader della città e della contea.
I presentatori del libro sono stati lo storico Dr. Milan Kruhek, il dottor Anthony Bezen, il prof. Ivica Mataija ed il Vescovo. Il Dr. Kruhek, esperto di storia medievale croata, ha sottolineato la particolare importanza storica del libro del vescovo Bogovića. Il libro presenta una visione sintetica del significato della Chiesa in Croazia, e ha consentito approfondimenti storiografici circa le dinamiche della Chiesa in Lika in rapporto all'influenza dei Turchi nel XVII secolo e alla questione delle frontiere.
Il Dr. Bezen, sottolineando i contributi storiografici del Vescovo, ha trattato il periodo più recente legato alla rivitalizzazione della Chiesa in Lika e in Croazia dopo il periodo comunista e la guerra.
Ivica Mataija ha evidenziato la reciprocità del legame tra la Chiesa Croata e la Chiesa in Lika, ed ha indicato il valore del libro nell'aver messo in luce un periodo poco studiato e temi storici poco esplorati.
L'autore, il Vescovo Bigovic, ha ricordato che agli argomenti finora pubblicati nella collana storica diocesana ( Chiesa e Ortodossia in Lika), il libro ne ha aggiunto tre nuovi riguardanti la nascita della diocesi, la sua organizzazione in sei aree distinte che simboleggiano il territorio della Lika, e la registrazione delle vicissitudini della guerra e delle sue sofferenze.


Il Nunzio D'Errico ha espresso la sua soddisfazione per il lavoro di storico svolto dal Vescovo Bogovic, che mostra così l'amore per il proprio paese. Ha sottolineato il contributo del Vescovo nella pastorale della Commissione per il martirologio, e si è detto lieto di essere venuto personalmente a esprimergli la sua vicinanza. In tale occasione egli ha presentato il messaggio del Papa Francesco, con il quale il Santo Padre esprime la stima per il Vescovo Bogovic e per il suo lavoro pastorale in occasione dei 50 anni di sacerdozio e dei 15 anni di episcopato. Ha poi comunicato la speciale benedizione papale per il giubileo del sacerdozio e per il popolo della diocesi. Mons. D'Errico ha infine espresso la gratitudine della Nunziatura Apostolica per tutto ciò che il Vescovo Bogovic ha realizzato per le istituzioni e per la Chiesa in Lika negli ultimi 15 anni. 


venerdì 25 luglio 2014

Il dialogo del Nunzio con i Focolarini di Croazia

La Cittadella 'Il Faro' del Movimento dei Focolari di Croazia si trova a Križevci, un centro dell'hinterland di Zagabria situato a circa un'ora di auto dalla capitale. Il Movimento dei Focolari denomina i suo centri con il nome di Mariapoli e vi organizza momenti importanti di riflessione, di laboratorio e di condivisione, vissuti nello spirito della fraternità. La Mariapoli di Križevci ha realizzato così una '5 giorni' di raduno, sul tema evangelico del 'Comandamento nuovo dell'amore”, che si è conclusa domenica 13 Luglio 2014 e che ha visto la partecipazione di centinaia di persone e pellegrini provenienti da ogni parte della Croazia. Il Nunzio Apostolico è stato invitato a partecipare con la celebrazione eucaristica del sabato 12 luglio insieme con il vescovo Nicholas Kekic. Egli ha imbastito un dialogo con i focolarini presenti che si è arricchito con i contenuti omiletici della celebrazione e con le parole e i segni di gratitudine che gli stessi focolarini hanno voluto rivolgergli anche attraverso una successiva e-mail.
Di seguito, dalla rete, recupero per il lettore le notizie che riguardano la storia della fondazione del 'Faro' (leggibili sul portale italiano del Movimento dei Focolari), e, traducendoli ad sensum dal croato, i contenuti sia del discorso di sala e sia dell'omelia del Arcivescovo Alessandro D'Errico riportati con vasta galleria sul portale della Mariopoli croata. Il post si conclude con il testo della email dei focolarini.

Un nome profetico: ‘Faro’. Faro di luce per tutti coloro che la visiteranno, luogo di incontro e formazione per persone di varie nazioni, Chiese, religioni e uomini di buona volontà.
Così la vide Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei focolari quando, negli anni ’80, dei vecchi edifici non in uso e qualche ettaro di terra vennero messe a disposizione del Movimento a Križevci, nel nord della Croazia. E davvero tale, in questi decenni, si è manifestata la cittadella “Faro”, arrivando ad accogliere – ad oggi – oltre 4.000 visitatori ogni anno, e mettendosi al servizio di corsi di formazione internazionali, campi di lavoro, incontri culturali, di carattere ecumenico e interreligioso del Sud-est europeo e non solo.
Negli anni drammatici della guerra (1991- 95) si è manifestata davvero all’altezza del suo nome: oltre ai Croati, tanti sono passati dalla Serbia e dalla Bosnia, ritrovando la forza di perdonare e di ricominciare.
Con l’arrivo della libertà, alcune famiglie vi si sono stabilite. Animate dall’amore reciproco, sono in corso attività e imprese dell’Economia di comunione. La Scuola materna “Raggio di sole” è un prezioso laboratorio che offre spunti per l’elaborazione delle linee della pedagogia di comunione anche alle Università di Zagabria e di Skopje. In collaborazione con la città si sta sviluppando una rete di sportivi che vogliono portare la cultura della fraternità anche nello sport.
Un momento storico è stata la visita di Chiara nell’aprile 1999 che ha dato una nuova luce a tutte le realtà esistenti lasciando un’impronta indelebile in tutti gli abitanti e nella stessa città di Križevci.

Sabato 12 luglio il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia l'arcivescovo mons. Alessandro D'Errico visitato Marijapoli alla presenza del vescovo locale, mons. Nicholas Kekic. Mons. D'Errico è stato coinvolto nel programma in sala ascoltando la testimonianza della famiglia.
Ha poi preso la parola esprimendo la gioia di avere trovato un ambiente familiare. Voleva venire a Marijapoli per diverse ragioni, principalmente per "le esigenze del cuore." Ha spiegato che egli conosce il Movimento e che in molti Focolarini lavorano nel mondo della Nunziatura. Ha ricordato la sua residenza in Pakistan durante la guerra, dopo l'attentato alle torri gemelle di New York, quando la Nunziatura è stato uno degli obiettivi principali dei terroristi. Poi ha partecipato alla Mariapoli a Lahore. "So che il fuoco dei Focolari guida le vostre intenzioni, la vostra vita. In qualità di rappresentante del Papa vi dico che c'è bisogno di voi! Abbiamo bisogno di qualcuno che attesta che è possibile amare sempre. Che è possibile, anche se molto difficile, amare i nostri nemici. Che è possibile amare la periferia del mondo, come dice il S. Padre", ha continuato mons. D'Errico, sottolineando che trova una grande sintonia tra il Papa Francesco e la fondatrice dei Focolari Chiara Lubich. Poi ha ricordato come il Papa dice che è tempo della nuova evangelizzazione. "Bisogna ri-evangelizzare, come hanno fatto gli apostoli. Questa è la missione che il Papa indica a chi vuole operarare sul serio. Egli dice: 'Aprire la porta. Perché se è troppo a lungo chiusa, comincia a puzzare”.
Con il suo discorso esortativo, Mons. D'Errico ha invitato a prendere l'iniziativa, confermando che tutti abbiamo bisogno di rimboccarci le maniche, ascoltare, pregare, testimoniare, andare, e seguire il Signore. Si dovrebbe andare con gioia. Co la gioia che viene dal cuore, dalla certezza che Gesù è risorto. Ha esortato a leggere l'esortazione del Papa La gioia del Vangelo in cui egli scrive che sogna una Chiesa missionaria impegnata che si reca alla periferia del mondo verso i più poveri e piccoli. Dovremmo accettare questo sogno, ha chiesto al termine dei partecipanti, confermando che è identico al sogno che aveva Chiara.

Nella seconda parte del suo discorso ai partecipanti di Mariapoli, durante la Santa Messa celebrata con il vescovo locale, mons. Nicholas Kekic, il Nunzio Apostolico Mons. Alessandro D'Errico ha ribadito che per lui Mariapoli rappresenta una esperienza importante e che c'è grande armonia tra la visione della Chiesa, di Papa Francesco, e la visione della fondatrice del Movimento Chiara Lubich. "Mi piacerebbe riflettere con voi per discutere l'ispirazione di Chiara, che sapeva trovare parole e idee semplici sempre a favore della vita”. Cominciò. Sviluppando il tema di Mariopoli, l'amore reciproco, ha proposto di considerare come primo punto la parola di vita: "Da questo tutti riconosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri". Ha detto che l'amore è un sigillo di identificazione dei cristiani, che Gesù ci insegna in questa Mariapoli. Ha poi spiegato che l'amore è volere il bene di un altro, cercare il bene dei fratelli, non il proprio. Si è chiesto come si debba esprimere il proprio amore; ed ha risposto che tutti, senza eccezione, devono provarci ed ha ha citato una frase del Vangelo: "Amate i vostri nemici ... in modo da essere figli del Padre vostro celeste, che fa splendere il sole sui buoni e sui cattivi". Continuando a interpretare le parole di Gesù, mons. D'Errico ha detto che Gesù ci chiede di amare senza limiti e senza distinzioni: "Egli vuole condurci nel dinamismo della vita di Dio stesso. E Dio è amore. Se Dio è amore, dobbiamo essere suoi figli, dobbiamo vivere la forza interiore che dovrebbe essere fondamentale per la nostra testimonianza nella nostra vita quotidiana". Ha spiegato che l'amore significa andare, fare un cammino, che è un movimento; è il sogno del Papa, la Chiesa in movimento sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, la Chiesa che ascolta la Chiesa che diventa dinamismo di vita. Il Papa una parola forte e aggiunge: "Abbiamo bisogno di ascoltare lo Spirito Santo, ma non possiamo aspettarci che lo Spirito Santo ci parla ... Dobbiamo essere in grado di trattare gli altri con rispetto, con ascolto, magari in considerazione dei patimenti di Gesù". Mons. D'Errico ha infine invitato i presenti ad accogliere il sogno del Papa durante questo Mariapoli: "E 'l'amore! Quell'amore che siete invitati a portare nella nostra società, nella nostra chiesa, in questo viaggio nella nuova evangelizzazione. Questa è la vostra missione, la missione che vi affida Chiara anche oggi. Questa è la missione che propone il rappresentante del Papa in nome di Papa Francesco. Per questa missione, per favore, oggi abbiamo bisogno di persone preparate come voi. Abbiamo bisogno della vostra testimonianza, del vostro uscire, abbiamo bisogno del vostro sorriso, della vostra gioia, del vostro spirito di unità, in modo che tutti noi possiamo essere gli strumenti umili e poveri della nuova evangelizzazione, per il nostro tempo".

Eccellenza Reverendissima,
Con questa e-mail vogliamo esprimere ancora la nostra gratitudine per la Sua cordiale e gioiosa visita alla Mariapoli nella cittadella Faro!
Le Sue parole paterne hanno toccato profondamente i cuori dei presenti. Non finivano le impressioni positive ed incoraggianti! Qualcuno diceva dopo il suo intervento nella sala: “Che bello sentire la sintonia tra l’insegnamento del Papa e di Chiara! Basterebbe venire soltanto per sentire il Nunzio!“
Assicurando le nostre preghiere per quello che Le sta più a cuore, la salutiamo cordialmente,
                                                                              Marija-Miča Grum e Florijan Škunca

La visita e la galleria sul portale locale dei Focolari  
Omelia sul portale del Faro
La pagina del Faro su FB
Sul portale italiano del Movimento
Il portale di Mariopoli

Il Vescovo Porfirio nuovo Metropolita ortodosso di Zagabria-Lubiana

L'avvenimento è ricco di significati religiosi e storico-culturali. La cerimonia della presa di possesso del nuovo Pastore della Metropolia Serbo-Ortodossa di Zagabria-Lubiana si è svolta domenica 13 Luglio 2014 nella Chiesa della Trasfigurazione situata in una piazza centrale della capitale croata. Il contesto religioso cristiano tradizionale si è arricchito dei tratti dell'ecumenismo e del dialogo inter-religioso. Il discorso del Metropolita Porfirio ha infatti evidenziato le dimensioni teologiche della confessione ortodossa insieme con la consapevolezza di vivere l'esperienza del Cristo nelle espressioni fondamentali della testimonianza evangelica, della ricerca della pace, e del dialogo interculturale che fortemente e tradizionalmente si pone nell'area dei Balcani e dell'Europa Orientale.
Alla celebrazione religiosa solenne, e all'incontro conviviale che l'ha seguita, hanno partecipato le Personalità più in vista delle Istituzioni, delle Religioni, della Politica e della Cultura: il Presidente della Repubblica con il Presidente del Parlamento e con il Sindaco di Zagabria, Il Cardinale Arcivescovo di Zagabria, Il Nunzio Apostolico in Rappresentanza della Santa Sede, il Gran Mufti, numerose altre Autorità civili e religiose e un grande concorso di popolo e di fedeli.
L'avvenimento è stato riportato da tutti i media croati, sloveni, serbi e bosniaci, dalle emittenti radiotelevisive e soprattutto dai portali più direttamente interessati, come quelli delle Agenzie informative cattoliche e religiose e come quelli dedicati all'ecumenismo alla religione e alla pace. Principalmente dal portale della Metropolia di Zagabria-Lubiana che ha svolto un ampio commento e ha presentato una vasta galleria fotografica.



mercoledì 23 luglio 2014

Incontro del Nunzio Apostolico con il Presidente del Parlamento Croato

Si è trattato di un incontro avvenuto a mezzogiorno del 2 luglio 2014 tra il Presidente del Parlamento Croato, Josip Leko, e il Nunzio Apostolico in Croazia Alessandro D'Errico. E' stato riferito dai bollettini delle Agenzie cattoliche (IKA, Laudato...), dalla radio nazionale e tra le news del Portale del Parlamento Croato.  Riporto il testo del comunicato ufficiale tradotto ad sensum dal croato.


Incontro Nunzio D'Errico e il Presidente del Parlamento croato
Zagabria, 2014/07/02.

Il presidente del Parlamento croato Josip Leko ha ricevuto il 2 luglio, Nunzio Apostolico in Croazia Mons. Alessandro D'Errico.

Secondo la dichiarazione ufficiale da parte del Parlamento, il colloquio è stato un regolare scambio di opinioni su argomenti rilevanti per entrambi i lati. Il nucleo della conversazione si è incentrato sulle relazioni bilaterali tra la Croazia e il Vaticano.


Al Monastero delle Suore Scolastiche Francescane di Kloster Ivanic

Ad una quarantina di chilometri ad est di Zagabria si ritrova il monastero delle Suore Scolastiche Francescane di Kloster Ivanic. Il Nunzio Apostolico Mons. D'Errico vi si è recato sabato 28 giugno 2014 per celebrare l'Eucaristia nel giorno della memoria del Cuore Immacolato di Maria e per benedire il monastero che è stato recentemente restaurato. L'occasione è stata particolarmente significativa per le Suore che celebrano nel patronato e nel titolo del Cuore Immacolato di Maria la loro Provincia Francescana.
La visita con la celebrazione del Nunzio è stata narrata sul portale in rete delle Suore Scolastiche Francescane la cui congregazione ha diramazioni importanti in Croazia, in Bosnia-Erzegovina ed in altri territori. La presenza delle Suore in rete è, per altro, rimarcata anche con una ulteriore pagina sui social-network dedicata al loro Noviziato. L'accoglienza e i contenuti semplici e densi dell'omelia del Nunzio sono stati ampiamente descritti e commentati anche dalle principali agenzie informative cattoliche croate e bosniache.
Riporto una sintesi ad sensum dal testo croato a firma di s. Dragan Tomic, leggibile sul portale delle Suore ed illustrato con una folta galleria fotografica dell'avvenimento.

Suore Scolastiche Francescane di Cristo Re - Noviziato
29/06/2014

La benedizione del monastero restaurato di San Francesco a Kloster Ivanic

Sabato 28 giugno presso il nostro monastero di S. San Francesco d'Assisi a Kloster Ivanic è stata celebrata la memoria del Cuore Immacolato di Maria, patrona della Provincia. La solenne celebrazione eucaristica è stata presieduta dal Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, e concelebrata da don Ratko Radisic Definitore croato della Provincia Francescana dei Santi Cirillo e Metodio.
A nome della Madre Provinciale, Suor Ivanka Mihaljevic, e di tutte le Suore, il Nunzio Apostolico è stato accolto da Suor Kata Karadza, che svolge l'Ufficio di Vice Provinciale ed ha presentato la comunità di Kloster Ivanic. Ella ha detto: "Con la celebrazione della festa di oggi siamo qui riuniti, grati a Dio e ai benefattori che hanno ci aiutato nella ricostruzione del nostro monastero di Kloster Ivanic. Il nostro augurio è che questo monastero splendidamente restaurato, che è anche la casa del noviziato della nostra Provincia, possa essere un luogo dove le suore e le novizie esercitano la loro quotidiana vocazione cristiana e francescana in novità di vita". Ha poi ringraziato il Nunzio Apostolico per il suo sostegno, per la cura pastorale e per la preoccupazione che mostra verso la nostra provincia bosniaco-croato.
Il Nunzio ha recepito e parole di benvenuto congratulandosi con le Suore e rivolgendo il pensiero alla Patrona della Provincia. Egli ha espresso la sua gioia di stare insieme con le Suore in occasione della Festa del Cuore di Maria. Ha notato anche la presenza di un gran numero di giovani della nostra comunità ed è stato particolarmente soddisfatto.
Egli ha iniziato il sermone chiedendo: "Che cosa dice e significa il Cuore di Maria nella nostra vita quotidiana?" Ha presentato la Parola di Dio e il significato della festa del Cuore attraverso due aspetti.
Il primo aspetto è l'amore; ma quale amore? L'amore di Dio che ci ha fatto il dono di Maria, madre di Gesù. L'amore di Dio che non ci lascia mai. “Dio è colui che ci mostra l'amore per la Madre che ci dona il Figlio” ha detto il Nunzio alle Suore per incoraggiare la devozione alla Beata Vergine Maria e al suo Cuore Immacolato. Il Cuore ci ricorda sempre che Dio non ci abbandona mai. “Meditando sul Cuore di Maria troviamo la pace interiore e la gioia” ha detto il Nunzio, rilevando che alla gioia ci invita lo stesso Papa Francesco. Egli ha invitato le Suore ad essere testimoni della gioia, perché senza la testimonianza gioiosa non vi sono buoni frutti.
Un altro aspetto è la festa di Maria. Essa ci parla dell'amore di Dio e ci dà un esempio concreto del suo amore: amore di Dio e amore per l'uomo. “La vita di Maria rivela un programma di amore e di servizio a Dio e al prossimo” ha detto il Nunzio ed ha menzionato il sentimento di umiltà che Papa Francesco ha colto nell'esperienza monastica e nel distacco dallo spirito mondano. Egli ha sottolineato che, in ascolto della parola di Gesù e sull'esempio di Maria, la nostra vita deve essere una vita di amore e di servizio. Ha poi ricordato l'invito del Papa ad annunciare il Vangelo, per uscire del monastero e dalla sagrestia per andare incontro alle persone che cercano Dio.
Alla fine il Nunzio Apostolico ha incoraggiato tutti a fare quello che è possibile nella propria condizione, anche se si è malati: ”ognuno fa e da con amore quello che può nella sua situazione, ed i frutti arriveranno benedetti da Maria”. Ha esortato le Suore ad andare, come San Francesco, con gioia ad annunciare la Parola di Dio, ed ha sottolineato che l'intera famiglia francescana esprime, con grande speranza e con la sua spiritualità, il carisma e la gioia di contribuire alla nuova evangelizzazione.
Ha accompagnato la celebrazione della Santa Messa il Coro delle Suore diretto da suor Ivana Džambas.

Dopo la Messa il Nunzio ha benedetto il monastero restaurato. La sorella Martina Dragicevic, a nome di tutto il personale infermieristico operante in Kloster Ivanic, ha ringraziato il Nunzio e i responsabili della gestione della Provincia, in particolare Mladenka Curic dell'economia provinciale per l'impegno e la dedizione disinteressata nel lavoro grande e impegnativo durante il rinnovo quadriennale del monastero. La festa è continuata con canti e con un pasto in comune nel cenobio.



sabato 5 luglio 2014

Celebrazione della Giornata della Repubblica a Zagabria

Nella bella Chiesa di San Marco, situata nella Città Alta al centro storico tra gli edifici istituzionali della Capitale della Croazia, il Cardinale Josip Bozanic ha presieduto il 25 Giugno 2014 una Santa Messa solenne per celebrare il Giorno della Repubblica. Vi hanno partecipato importanti Autorità Religiose e Civili con numeroso concorso di Popolo. In rappresentanza della Santa Sede, e nello spirito ecumenico che ha coinvolto la partecipazione delle componenti ortodosse della Capitale, ha concelebrato anche il Nunzio Apostolico l'Arcivescovo Alessandro D'Errico.
La narrazione dell'avvenimento, corredata con una bella galleria fotografica, la si legge dettagliatamente sul portale dell'Arcidiocesi di Zagabria, il cui Ufficio Stampa ha emanato un comunicato ufficiale.
Sono state indicate le Personalità che hanno partecipato e riportati in sintesi i contenuti dell'omelia
del Cardinale.
A sottolineare l'importanza religiosa e patriottica della celebrazione sono state le presenza di Ivo Josipovic Presidente della Repubblica di Croazia, di Josip Leko Presidente del Parlamento, e di Milan Bandic Sindaco di Zagabria. Anche il Clero è stato significativamente rappresentato, oltre che dal Nunzio Apostolico, da mons. Edward Robinson Wijesinghe direttore del Consiglio della Pastorale per i Migranti e i Rifugiati presso la Santa Sede, dal Vescovo Nicholas Kekic, da mons. Enco Rodinis segretario generale della Conferenza Episcopale, da mons.Nedjeljko Pintaric moderatore del dell'Arcidiocesi, da mons. Francesco Prstec parroco della Chiesa di San Mark, e da diversi sacerdoti della diocesi.
Nella sua omelia il Cardinale ha attualizzato il significato del brano del Vangelo che si riferisce all'albero che da' buoni frutti. Ha avvertito sulla necessità valorizzare le opere della carità e di allontanare i pericoli di frutti cattivi che si identificano, per quanto riguarda la Patria, nelle promesse politiche che non non vengono onorate e che fanno allontanare dai valori veri che sono a fondamento della vita civile della Nazione che ha superato i difficili momenti della guerra.
Le sue parole conclusive tradotte ad sensum dal croato e riportate nel comunicato ufficiale:

Chi vuole vedere buoni frutti; chi vuole una buona Patria, farà il possibile per rispettare i suoi valori fondamentali, per parlare, per consentire la discussione e gli incontri. Se non lo fa, indebolirà la fiducia e farà intrufolare tra la gente sentimenti di insicurezza e di paura, e la crescita sarà solo legata all'egoismo e alla limitazione della solidarietà".