venerdì 25 luglio 2014

Il dialogo del Nunzio con i Focolarini di Croazia

La Cittadella 'Il Faro' del Movimento dei Focolari di Croazia si trova a Križevci, un centro dell'hinterland di Zagabria situato a circa un'ora di auto dalla capitale. Il Movimento dei Focolari denomina i suo centri con il nome di Mariapoli e vi organizza momenti importanti di riflessione, di laboratorio e di condivisione, vissuti nello spirito della fraternità. La Mariapoli di Križevci ha realizzato così una '5 giorni' di raduno, sul tema evangelico del 'Comandamento nuovo dell'amore”, che si è conclusa domenica 13 Luglio 2014 e che ha visto la partecipazione di centinaia di persone e pellegrini provenienti da ogni parte della Croazia. Il Nunzio Apostolico è stato invitato a partecipare con la celebrazione eucaristica del sabato 12 luglio insieme con il vescovo Nicholas Kekic. Egli ha imbastito un dialogo con i focolarini presenti che si è arricchito con i contenuti omiletici della celebrazione e con le parole e i segni di gratitudine che gli stessi focolarini hanno voluto rivolgergli anche attraverso una successiva e-mail.
Di seguito, dalla rete, recupero per il lettore le notizie che riguardano la storia della fondazione del 'Faro' (leggibili sul portale italiano del Movimento dei Focolari), e, traducendoli ad sensum dal croato, i contenuti sia del discorso di sala e sia dell'omelia del Arcivescovo Alessandro D'Errico riportati con vasta galleria sul portale della Mariopoli croata. Il post si conclude con il testo della email dei focolarini.

Un nome profetico: ‘Faro’. Faro di luce per tutti coloro che la visiteranno, luogo di incontro e formazione per persone di varie nazioni, Chiese, religioni e uomini di buona volontà.
Così la vide Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei focolari quando, negli anni ’80, dei vecchi edifici non in uso e qualche ettaro di terra vennero messe a disposizione del Movimento a Križevci, nel nord della Croazia. E davvero tale, in questi decenni, si è manifestata la cittadella “Faro”, arrivando ad accogliere – ad oggi – oltre 4.000 visitatori ogni anno, e mettendosi al servizio di corsi di formazione internazionali, campi di lavoro, incontri culturali, di carattere ecumenico e interreligioso del Sud-est europeo e non solo.
Negli anni drammatici della guerra (1991- 95) si è manifestata davvero all’altezza del suo nome: oltre ai Croati, tanti sono passati dalla Serbia e dalla Bosnia, ritrovando la forza di perdonare e di ricominciare.
Con l’arrivo della libertà, alcune famiglie vi si sono stabilite. Animate dall’amore reciproco, sono in corso attività e imprese dell’Economia di comunione. La Scuola materna “Raggio di sole” è un prezioso laboratorio che offre spunti per l’elaborazione delle linee della pedagogia di comunione anche alle Università di Zagabria e di Skopje. In collaborazione con la città si sta sviluppando una rete di sportivi che vogliono portare la cultura della fraternità anche nello sport.
Un momento storico è stata la visita di Chiara nell’aprile 1999 che ha dato una nuova luce a tutte le realtà esistenti lasciando un’impronta indelebile in tutti gli abitanti e nella stessa città di Križevci.

Sabato 12 luglio il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia l'arcivescovo mons. Alessandro D'Errico visitato Marijapoli alla presenza del vescovo locale, mons. Nicholas Kekic. Mons. D'Errico è stato coinvolto nel programma in sala ascoltando la testimonianza della famiglia.
Ha poi preso la parola esprimendo la gioia di avere trovato un ambiente familiare. Voleva venire a Marijapoli per diverse ragioni, principalmente per "le esigenze del cuore." Ha spiegato che egli conosce il Movimento e che in molti Focolarini lavorano nel mondo della Nunziatura. Ha ricordato la sua residenza in Pakistan durante la guerra, dopo l'attentato alle torri gemelle di New York, quando la Nunziatura è stato uno degli obiettivi principali dei terroristi. Poi ha partecipato alla Mariapoli a Lahore. "So che il fuoco dei Focolari guida le vostre intenzioni, la vostra vita. In qualità di rappresentante del Papa vi dico che c'è bisogno di voi! Abbiamo bisogno di qualcuno che attesta che è possibile amare sempre. Che è possibile, anche se molto difficile, amare i nostri nemici. Che è possibile amare la periferia del mondo, come dice il S. Padre", ha continuato mons. D'Errico, sottolineando che trova una grande sintonia tra il Papa Francesco e la fondatrice dei Focolari Chiara Lubich. Poi ha ricordato come il Papa dice che è tempo della nuova evangelizzazione. "Bisogna ri-evangelizzare, come hanno fatto gli apostoli. Questa è la missione che il Papa indica a chi vuole operarare sul serio. Egli dice: 'Aprire la porta. Perché se è troppo a lungo chiusa, comincia a puzzare”.
Con il suo discorso esortativo, Mons. D'Errico ha invitato a prendere l'iniziativa, confermando che tutti abbiamo bisogno di rimboccarci le maniche, ascoltare, pregare, testimoniare, andare, e seguire il Signore. Si dovrebbe andare con gioia. Co la gioia che viene dal cuore, dalla certezza che Gesù è risorto. Ha esortato a leggere l'esortazione del Papa La gioia del Vangelo in cui egli scrive che sogna una Chiesa missionaria impegnata che si reca alla periferia del mondo verso i più poveri e piccoli. Dovremmo accettare questo sogno, ha chiesto al termine dei partecipanti, confermando che è identico al sogno che aveva Chiara.

Nella seconda parte del suo discorso ai partecipanti di Mariapoli, durante la Santa Messa celebrata con il vescovo locale, mons. Nicholas Kekic, il Nunzio Apostolico Mons. Alessandro D'Errico ha ribadito che per lui Mariapoli rappresenta una esperienza importante e che c'è grande armonia tra la visione della Chiesa, di Papa Francesco, e la visione della fondatrice del Movimento Chiara Lubich. "Mi piacerebbe riflettere con voi per discutere l'ispirazione di Chiara, che sapeva trovare parole e idee semplici sempre a favore della vita”. Cominciò. Sviluppando il tema di Mariopoli, l'amore reciproco, ha proposto di considerare come primo punto la parola di vita: "Da questo tutti riconosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri". Ha detto che l'amore è un sigillo di identificazione dei cristiani, che Gesù ci insegna in questa Mariapoli. Ha poi spiegato che l'amore è volere il bene di un altro, cercare il bene dei fratelli, non il proprio. Si è chiesto come si debba esprimere il proprio amore; ed ha risposto che tutti, senza eccezione, devono provarci ed ha ha citato una frase del Vangelo: "Amate i vostri nemici ... in modo da essere figli del Padre vostro celeste, che fa splendere il sole sui buoni e sui cattivi". Continuando a interpretare le parole di Gesù, mons. D'Errico ha detto che Gesù ci chiede di amare senza limiti e senza distinzioni: "Egli vuole condurci nel dinamismo della vita di Dio stesso. E Dio è amore. Se Dio è amore, dobbiamo essere suoi figli, dobbiamo vivere la forza interiore che dovrebbe essere fondamentale per la nostra testimonianza nella nostra vita quotidiana". Ha spiegato che l'amore significa andare, fare un cammino, che è un movimento; è il sogno del Papa, la Chiesa in movimento sotto l'ispirazione dello Spirito Santo, la Chiesa che ascolta la Chiesa che diventa dinamismo di vita. Il Papa una parola forte e aggiunge: "Abbiamo bisogno di ascoltare lo Spirito Santo, ma non possiamo aspettarci che lo Spirito Santo ci parla ... Dobbiamo essere in grado di trattare gli altri con rispetto, con ascolto, magari in considerazione dei patimenti di Gesù". Mons. D'Errico ha infine invitato i presenti ad accogliere il sogno del Papa durante questo Mariapoli: "E 'l'amore! Quell'amore che siete invitati a portare nella nostra società, nella nostra chiesa, in questo viaggio nella nuova evangelizzazione. Questa è la vostra missione, la missione che vi affida Chiara anche oggi. Questa è la missione che propone il rappresentante del Papa in nome di Papa Francesco. Per questa missione, per favore, oggi abbiamo bisogno di persone preparate come voi. Abbiamo bisogno della vostra testimonianza, del vostro uscire, abbiamo bisogno del vostro sorriso, della vostra gioia, del vostro spirito di unità, in modo che tutti noi possiamo essere gli strumenti umili e poveri della nuova evangelizzazione, per il nostro tempo".

Eccellenza Reverendissima,
Con questa e-mail vogliamo esprimere ancora la nostra gratitudine per la Sua cordiale e gioiosa visita alla Mariapoli nella cittadella Faro!
Le Sue parole paterne hanno toccato profondamente i cuori dei presenti. Non finivano le impressioni positive ed incoraggianti! Qualcuno diceva dopo il suo intervento nella sala: “Che bello sentire la sintonia tra l’insegnamento del Papa e di Chiara! Basterebbe venire soltanto per sentire il Nunzio!“
Assicurando le nostre preghiere per quello che Le sta più a cuore, la salutiamo cordialmente,
                                                                              Marija-Miča Grum e Florijan Škunca

La visita e la galleria sul portale locale dei Focolari  
Omelia sul portale del Faro
La pagina del Faro su FB
Sul portale italiano del Movimento
Il portale di Mariopoli

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