Dal
26 al 28 Gennaio 2016 si è tenuta a Zagabria la 56.a Settimana
Teologica Pastorale. L'evento è stato organizzato dalla Università
Cattolica e si è svolto nella sede del Seminario Interdiocesano. Il
tema trattato ha riguardato “La Teologia e la Pastorale della
Misericordia” ed ha registrato una grande partecipazione di
pubblico e diversi ed autorevoli interventi. Un particolare rilievo
ha assunto la discussione della questione della canonizzazione del
Beato Aloisio Stepinac. Sull'argomento è intervenuto direttamente il
Nunzio Apostolico in Croazia, l'arcivescovo Alessandro D'Errico, che
ha trasmesso ai presenti la benedizione del Santo Padre e nella
prospettiva del discorso ecumenico, e del dialogo con la Chiesa
Serba, ha delineato i principali aspetti della questione della
canonizzazione e i positivi intendimenti di Papa Francesco a
riguardo.
Le
principali agenzie cattoliche della Croazia (IKA, Laudato ed altre)
hanno dato ampio spazio alla comunicazione e agli interventi
susseguitisi nel dibattito del Tema della Settimana.
Sono stati
evidenziati il carattere interecclesiale ed ecumenico delle
rappresentanze accademiche religiose e civili presenti, croate
bosniache e serbe; è stato riportato l'intervento del cardinale
Bozanic Arcivescovo di Zagabria, nella veste di Gran
Cancelliere della Facoltà Teologica Cattolica, che ha tracciato la
figura del Beato Aloisio Stepinac come un volto della misercordia di
Dio. Sono stati riportati anche gli interventi del Cardinale Vinko
Pulic Arcivescovo di Sarajevo, del Rettore dell'Università di
Zagabria Dott. Damir Boras, del ministro della Scienza
dell'Istruzione e dello Sport Dott. Predrag Šuštar, del Vice
Sindaco di Zagabria Stipe Zeba.
Riporto
nella traduzione ad sensum dal croato i contenuti fondamentali
dell'intervento del Nunzio Apostolico Mons. D'Errico registrato dalle
agenzie. Segue poi anche il link al video realizzato da Laudato sulla
Settimana Teologica Pastorale e postato su youtube; in particolare le
parole del Nunzio che è stato tra gli autorevoli intervistati.
Il
Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo
Alessandro D'Errico, ha trasmesso ai presenti la benedizione del Papa
Francesco. Egli ha sottolineato che il tema di questa settimana è
particolarmente importante per la Chiesa perché si inserisce nel
contesto dell'Anno della Misericordia voluto da Papa Francesco. Ha
espresso la sua gioia per la condivisione dell'argomento che
testimonia la relazione di comunione della Chiesa di Dio in Croazia
con la Sede Apostolica, ed il dinamismo della riflessione teologica e
pastorale della Facoltà. Poi a braccio è andato avanti riferendosi
al discorso del cardinale Bozanic, che ha ringraziato per le sagge
parole sulla questione della canonizzazione del cardinale Stepinac.
Sentendosi per questo interpellato il Nunzio ha voluto introdurre
alcune cose che sono molto importanti per questo caso, ed ha
ricordato che nel mese di dicembre è stato a Roma, e ha avuto
l'opportunità di incontrare e parlare con il Santo Padre. Gran parte
della discussione è stata dedicata proprio alla proposta del Santo
Padre sulla formazione del gruppo di lavoro per la canonizzazione.
Egli è rimasto impressionato quando ho visto che il Santo Padre è
stato informato e sorpreso per ciò che è successo nell'opinione
pubblica in Croazia, ed ha riassunto la sua conversazione in tre
punti. In un primo momento egli ha detto che il papa gli ha chiesto
di trasmettere il messaggio dei suoi intendimenti positivi circa la
santità del cardinale Stepinac, e nei confronti del popolo croato.
Il Papa gli ha detto di essersi ritrovato in una situazione in cui si
potrebbero ripetere tensioni tra le due Chiesa e due popoli. Pertanto
il Papa ha detto che la sua intenzione era quella di sottolineare,
ispirandosi anche alla Evangelii Gaudium, ciò che viene spesso
ripetuto nelle sue omelie nella Casa Santa Marta. Il Papa ha voluto
parlare della Chiesa che non si chiude, della Chiesa che è aperta a
tutto ciò che sta accadendo intorno a lei. Parla costantemente della
chiesa che esce alla periferia, sia materiale che spirituale. Una
Chiesa posta in dialogo con i diversi attori ed una Chiesa
fondamentalmente pastorale. Il Papa ha sottolineato che l'istituzione
del gruppo di lavoro di esperti della Chiesa cattolica e della Chiesa
ortodossa serba deve essere intesa come un gesto ecumenico ed un
uscire verso la periferia, la periferia spirituale dove la Chiesa è
posta in dialogo con i diversi attori. Il Papa pensa, ha osservato il
Nunzio, che non si tratta di un nuovo processo di santità per
Stepinac, ma che il gruppo di lavoro dovrebbe avere un ruolo
informativo di tutto ciò che è già stato fatto. Infine, il Nunzio
ha parlato della dimensione organizzativa. Riferendosi al suo
incontro con il Papa avuto il 17 dicembre scorso, ha detto che il
Papa ha fatto riferimento alla delegazione della Chiesa ortodossa
serba prevista a metà gennaio. Pertanto, il gruppo di lavoro
dovrebbe essere di 3-5 membri, e la prima sessione, che sarà in
Vaticano sarà stabilita con una agenda. In conclusione il Nunzio ha
aggiunto che il Papa è consapevole del fatto che questa iniziativa
coinvolge molto il popolo croato, ed è sicuro che contribuirà alla
piena riconciliazione tra i due popoli, come pure alla relazioni
ecumeniche e alla stabilità in queste aree.
Le parole del Nunzio Apostolico intervistato: “Questo
mi sembra di grande attualità per la nostra Chiesa in Croazia e per
il Popolo di Dio croato; perchè questa Misericordia deve essere
esercitata a tutti i livelli per crescere nel cammino di Nuova
Evangelizzazione come il Santo Padre desidera”
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