Primi
incontri informali nella sede della Nunziatura Apostolica a Rabat, ed
in giro per il villaggio maltese per rassicurare la chiesa locale
con la sua presenza e per esprimere il suo interessamento per le
vicende preoccupanti che hanno coinvolto la comunità dei fedeli a
causa del crollo del tetto del presbiterio dell’antica chiesa
francescana avvenuto nella notte del 23 Agosto scorso.
“Va
e ripara la mia chiesa, che come vedi è cadente” pare che abbia
detto il Signore a San Francesco d’Assisi che si accingeva ad
avviare la sua esperienza di fraternità e di povertà nella Ecclesia
del suo tempo che volle seguire il sogno del Papa che fu ispirato
dalla scelta del Poverello. Il Nunzio Apostolico a Malta deve aver
sicuramente avvertito la necessità del suo chiaro agire missionario
da opportunamente legare all’opera ecclesiale che deve svolgere sul
mandato di Papa Francesco a Malta e in Libia. E così tra la fine di
Agosto e l’inizio di Settembre, che appariva come un tempo estivo
da dedicare ad una pausa riflessiva sul suo mandato, Mons. D’Errico
ha voluto avere anche alcuni incontri importanti e significativi per
il suo lavoro apostolico. Ne seguiamo la cronologia.
Il
29 Agosto ha ricevuto la visita
in
Nunziatura del
Rev. P. Magdy Helmy ofm,
Segretario del Vicariato Apostolico di Tripoli (Libia), ed
operante nella Parrocchia di San Francesco a Tripoli, sul cui portale
si può leggere un suo curriculum.
Questa
visita, a distanza di una settimana, il 4 Settembre, è stata seguita
da quella di S.E. George Bugeja ofm, Vicario Apostolico di Tripoli e
Amministratore Apostolico di Bengasi (Libia). Sul
portale della Chiesa in Libia si può leggere una sua scheda
biografica sintetica.
Importantissime
queste due
visite
che si offrono come occasione per l’ approccio del Nunzio alla
problematica della Chiesa in Libia. Sia p. Helmy e sia Mons. Bugeja
sono frati francescani legati alla Provincia Francescana di Malta, e
rappresentano perciò gli epigoni di una storia antica che testimonia
la
caratteristica e
costante presenza
dei
Francescani nelle relazioni della Chiesa con
le
Comunità Arabe, nochè il ruolo di Malta nelle dinamiche
geopolitiche del Mediterraneo.
Questa
realtà storica è anche concretamente rilevabile dalla
rappresentazione sulla rete dei notiziari della Chiesa in Libia che
sono curati direttamente dal portale della Provincia Francescana di
Malta.
Un
segno notevole dell’azione del Nunzio in questo periodo è visibile
in modo particolare sulla sua pagina social di FB, ove si può
seguire e leggere le attività e le descrizioni dirette che Mons.
D’Errico porta
alla conoscenza e alla partecipata discussione dei suoi numerosi
followers.
E
si osserva immediatamente il filo missionario ed ecclesiale che egli
propone alle sue iniziative che sono
divenute varie e giornaliere. Ne
segnaliamo alcune.
Il
29 Agosto egli ha fatto visita ad alcuni Missionari e Missionarie
Maltesi conosciuti in Thailandia tra il 1977 e il 1981 quando era
giovane prelato di Nunziatura, e conosciuti in Pakistan tra il 1999 e
il 2015 quando era Nunzio Apostolico in quella Nazione. La
visita è illustrata con una serie di fotografie.
Il
2 Settembre egli si è recato personalmente in visita alla Chiesa
francescana di Santa Maria di Gesù di Rabat, ove qualche giorno
prima era crollato il soffitto dell’area dell’altare. La chiesa è
ricca di un patrimonio antico ed architettonico barocco ed è
considerata un bene culturale dell’isola di Malta.
Sul
portale del Time of Malta si può visionare una serie di foto che
riprendono le conseguenze del crollo e si possono leggere alcuni
interventi dei frati, del vescovo e di fedeli. Sul suo profilo fb
Mons. D’Errico propone un commento con ampia galleria fotografica.
In
occasione della festa liturgica di Santa Teresa di Calcutta, il 5
settembre, Mons. D’Errico si è poi recato in visita alla Comunità
delle Suore della Carità, che
vivono a Malta il carisma della fondatrice nell’ottica
dell’apertura internazionale e nei legami missionari con le altre
comunità che operano nei paesi arabi del Mediterraneo come l’Egitto
e la Libia. Anche per questa visita il nunzio Apostolico ha proposto
un commento con fotografie.
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