venerdì 13 settembre 2013

Natività di Maria: celebrazione del Nunzio al Santuario della Madonna di Molve

La legenda d'origine del santuario mariano di Molve in Croazia, sorto non lontano dalla Drava quasi al confine con l'Ungheria, sembra avere molti tratti in comune con la narrazione della fondazione di chiese dedicate alla Madonna in molti luoghi dell'Italia Meridionale. In Campania, in Calabria, in Puglia e in altre regioni italiane che, al tempo della persecuzione iconoclasta nel VIII-IX secolo, si ritrovarono nella sfera d'influenza bizantina, numerosi luoghi mariani, di grande devozione e mete di pellegrinaggi annuali, sono sorti sul luogo del ritrovamento di antiche statue lignee e di effigi della Madonna che erano state nascoste o sotterrate per essere sottratte alla distruzione. Il ritrovamento è sempre agiograficamente narrato come un miracolo legato alla presenza e alla volontà della Madonna che desidera che si innalzi un tempio alla sua venerazione in quello stesso luogo che diviene anche un titolo a Lei dedicato: ad esempio Madonna del Pozzo, Madonna del Pantano, Madonna delle Cese, Madonna della Scala, Madonna della Neve, ed altri.
Come si evince da documenti ecclesiali del XV secolo, la statua lignea della Madonna del Mulino (Molve in croato) durante il medioevo si trovava nella cappella di un eremo monastico situato sulla riva della Drava nelle cui acque ruotavano le pale dei mulini (Capella Beatae Mariae in Molina). Essa fu nascosta verso la metà del XVI secolo a causa dell'invasione turca, e fu miracolosamente ritrovata nella prima metà del XVII secolo. La chiesetta innalzata in onore della Vergine divenne luogo di un devoto e crescente pellegrinaggio. Nel XIX secolo è stato innalzato il grande Santuario che ha accompagnato la fede e la devozione della popolazione locale accresciuta con componenti slavoniche ed ungheresi attirate dai lavori della deforestazione. Oggi il Santuario è meta di tutte le popolazioni che vivono intorno al corso della Drava, e soprattutto nel giorno dell'Assunzione, il 15 agosto, si vivono le dimensioni della festa annuale della religiosità popolare e della devozione che si lega alla tradizione della traslazione dell'antica statua dalla cappella piccola al grande santuario.

La meta del santuario mariano di Molve è di grande attrazione nel panorama della religiosità dei Croati e contribuisce moltissimo ad illustrare la storia della località e del territorio. Insieme con questa attrattiva ci sono molte altre particolarità che vengono indicate e valorizzate dall'informazione turistica ufficiale. Molve viene così presentata dall'Ente del Turismo Croato:
Visitate Molve, più volte premiato come il paese più curato e bello della Croazia continentale!”
Certamente la bellezza e la cura possono apparire le generiche caratteristiche evidenziate dai depliant turistici predisposti per una qualsivoglia località; ma sicuramente per Molve queste caratteristiche non appaiono tanto aleatorie perché essa rappresenta anche un interessante ed esemplare centro culturale ed artistico legato alla bellezza e alla particolarità della pittura naif di Croazia.

Alla storia religiosa di Molve si legano anche le esperienze dei Francescani Conventuali, ai quali furono affidati i compiti della cura parrocchiale, e quelle delle Suore della Carità di San Vincenzo De Paoli, provenienti da Zagabria e presenti dal 1940.
Nel Santuario di Molve, il cui Rettore ha organizzato una bella e partecipe comunità ed una comunicazione pastorale che si avvale di strumenti mediali (bollettino e portale web), è stato pellegrino ed ospite Mons. D'Errico. Il giorno 8 settembre 2013, dedicato alla Natività di Maria, egli ha presieduto l'Eucaristia concelebrata con p. Ivica Hadraš suo collaboratore e con i padri Tomislav Glavnik, Filip Musa e Zdravko Tuba. La sua omelia, che si può leggere nel testo italiano, è stata ricca di contenuti teologici biblici e pastorali.

Il dialogo tra la comunità del Santuario e Mons. D'Errico ha avuto già un'anticipazione nel box preparato sul bollettino di Agosto per far conoscere ai fedeli il ruolo e la persona del Nunzio.
Il portale del Santuario ha poi direttamente divulgato e commentato, con dovizia di particolari e con una bella e folta galleria fotografica, la visita e la celebrazione del Nunzio ed ha presentato anche in italiano le parole dette dal Rettore p. Tomislav Glavnik per l'accoglienza e i ringraziamenti. Le agenzie informative e molti altri portali hanno rilanciato la notizia.

Le parole di accoglienza
Eccellenza Reverendissima,
sono onorato di poterLe esprimere, a nome mio e del nostro vescovo di Varaždin mons. Josip Mrzljak e di tutta la comunità parrocchiale, un caloroso benvenuto e un profondo ringraziamento per il grande dono che ha voluto farci. La Sua gradita visita, in occasione della chiusura dell’Anno del pellegrino 2013 alla Madonna di Molve, è un evento destinato a rimanere nei nostri cuori.
Eccellenza, Molve La accoglie con un sentimento di festa e partecipazione e, chiede la Sua Benedizione in un momento particolare come questo, in cui preghiamo e supplichiamo il Signore affinché ci consegni i doni dello Spirito Santo all’inizio del nuovo anno scolastico. Siamo certi che la Sua parola ci accompagnerà nella fede e nella vita quotidiana.
Le rinnovo il più sentito benvenuto mio personale e dell’intera la comunità parrocchiale augurandoLe che risulti proficuo il lavoro in Croazia che il Santo Padre Le ha affidato con fiducia.
Benvenuto a Molve!

Le parole di ringranziamento
Eccellenza Reverendissima,
alla fine di questa solenne celebrazione, desidero porgerLe il più sincero ringraziamento per aver visitato questo santuario mariano e la nostra parrocchia di Molve. La ringrazio di cuore innanzitutto per i momenti di riflessione che ci ha offerto con serenità. Spero che oggi abbia sentito tutto il nostro affetto, la nostra preghiera, la nostra fiducia e il nostro canto, così come noi abbiamo sentito la Sua vicinanza!
La parrocchia della Maria Assunta è nata 350 anni fa dalla devozione dei nostri padri alla Vergine Maria, devozione che si è manifestata anche attraverso questa bellissima chiesa costruita 150 anni fa.
Ci auguriamo che la Sua visita alla nostra comunità, segno dell’Amore del Signore, possa far riaccendere quella fiamma spirituale che ognuno porta con sé dal Battesimo in Cristo, così come nel battesimo l’immersione nell’acqua richiama i simboli della rigenerazione e del rinnovamento, purificazione dai peccati e nuova nascita nello Spirito Santo. Eccellenza, confidiamo che la Sua presenza stimoli il cammino della nostra fede e ci faccia compiere opere che siano segni della nostra salvezza per amore a Cristo, a Maria e alla Chiesa Cattolica. La ringrazio di cuore e La prego di impartire a noi la Sua benedizione.


FESTA DELLA NASCITA DI MARIA
Omelia del Nunzio Apostolico
(Molve, 8 settemre 2013)

Miei cari fratelli e sorelle,

Oggi è festa mariana tradizionalmente molto cara ai pellegrini che vengono a Molve: celebriamo la nascita di Maria, e insieme vogliamo contemplare questo evento di grazia, per trarre anche noi nutrimento per il nostro cammino di fede, come hanno fatto per secoli i nostri padri nella fede.

Ecco allora un primo elemento di riflessione. La nascita di un bambino o di una bambina è sempre evento di gioia, per il bene della vita che viene ad allietare una famiglia. E così fu certamente anche per i Santi Giacchino ed Anna, genitori di Maria. Possiamo immaginare la loro attesa del grande giorno, i preparativi per la nascita della loro figlioletta, le preghiere che accompagnarono questo avvenimento.

Per noi, che contempliamo la nascita di Mariana in prospettiva di fede, la gioia è ancora più grande di quella di Giacchino ed Anna. E perchè? Perchè sappiamo che Maria non è una bambina qualsiasi. E’ colei che sarà la Madre di Gesù, il figlio di Dio incarnato, centro della nostra fede. Mistero grande: mistero della misericordia di Dio verso noi peccatori, che invia il Figlio per salvarci e liberarci dal peccato; e perciò chiama Maria ad essere nientemeno che la Madre di Gesù, e cioè la Madre di Dio.

Questo è il motivo per cui, già dalla nascita, Maria è diversa. C’è una grande differenza rispetto agli altri bambini che vengono alla vita, perchè Maria viene al mondo senza peccato originale. E’ colei che deve portare il Figlio di Dio nel suo seno; perciò non può essere toccata dal peccato nemmeno minimamente. La piccola Maria è tutta pura, tutta bella, tutta santa, come hanno amato cantare di Lei i nostri padri nella fede. Maria è l’alba, l’aurora della nostra salvezza, come dice di Lei la liturgia di quest’oggi.

Nella contemplazione della nascita di Maria, oggi ci sentiamo un poco come i pastori, a cui il Padre celeste diede il privilegio di contemplare ed adorare il Bambino Gesù. Come i pastori, oggi vogliamo anzitutto rendere grazie a Dio, Padre di ogni consolazione, che è venuto incontro a noi con il dono di Gesù e di Maria. E come nostri padri nella fede, anche noi oggi vogliamo cantare le glorie di Maria, Madre di Gesù, Madre di Dio, Madre nostra. Lo facciamo con le parole che l’Angelo ed Elisabetta rivolgeranno a Lei più tardi. Con l’Angelo Gabriele diciamo: Ave Maria piena di grazia; e cioè, dei favori e della benevolenza di Dio; il Signore è con te, perchè tu porterai nel tuo seno Gesù, il Figlio di Dio. E con Elisabetta diciamo: Benedetta sei tu tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù.

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Vorrei aggiungere una seconda breve riflessione. Dopo la nascita di Gesù, nessun’altra nascita è tanto preziosa agli occhi di Dio, e tanto importante per il bene dell’umanità, come quella di Maria. Eppure questa nascita rimane nell’ombra, e la Sacra Scrittura non dice niente al riguardo. La prima volta che Maria appare nel Vangelo, è alla fine della genealogia di Gesù, come abbiamo ascoltato nel Vangelo di oggi: “Giacobbe generò Giuseppe, sposo di Maria, dalla quale nacque Gesù, il Cristo”.

Questo stile di discrezione e di silenzio accompagnerà Maria negli anni della Sua infanzia (di cui non sappiamo niente di certo); nei giorni della Sua maternità divina (di cui sappiamo solo qualcosa); e anche negli anni della vita pubblica di Gesù (di cui sappiamo un pò di più).

Questo stile è un grande insegnamento per noi. Tutti siamo chiamati a fare come Lei, e ad imitare il Suo insegnamento. Ciò che è importante per Gioacchino ed Anna, il giorno della nascita di Maria, e soprattutto ciò che sarà sempre importante per Maria, è fare la volontà di Dio, e servire i fratelli che incontriamo lungo il nostro cammino. Tutto il resto è secondario. Il Suo insegnamento è che non dovremmo preoccuparci troppo di ciò che il mondo ritiene importante. Come Maria, dobbiamo essere convinti che se è possibile fare un pò di bene, questo è dono di Dio, missione a noi affidata dal Padre celeste, dispensatore di ogni bene. E soprattutto, dobbiamo essere convinti che tutto deve essere finalizzato alla gloria dell’Altissimo.

Questo è lo stile di Maria, già adombrato oggi nella sua nascita. La conformità alla volontà di Dio la troverà sempre pronta per un’adesione piena e sincera, anche quando essa è oscura e misteriosa. Basta pensare alla povertà di Betlemme, alla fuga in Egitto, alla vita umile di Nazzaret, alla partenza di Gesù per la vita apostolica, all’ora dolorosa del Calvario. Il suo fiat, pronunciato il giorno dell’Annunciazione, è l’atteggiamento costante della Sua vita.

Ma, accanto alla ricerca della volontà di Dio, c’è un’altra priorità nella vita di Maria: l’attenzione che Ella saprà avere per i fratelli, e specialmente per coloro che sono in necessità. Basta ricordare l’interessamento per gli sposi alle nozze di Cana, la sollecitudine per la cugina Elisabetta, l’accoglienza materna del discepolo Giovanni ai piedi della Croce.

In altre parole, tutta la vita di Maria, fin dalla sua nascita che oggi celebriamo, insegna che l’autentica comunione con Dio sta nel conformarsi alla Sua santa volontà, e nell’amare i fratelli come Dio li ama.

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Miei cari fratelli e sorelle, sono veramente lieto di unirmi a voi oggi in questo famoso Santuario mariano, per cantare le glorie di Maria, nel giorno glorioso della Sua nascita, aurora della nostra salvezza.

Insieme a voi, rendo grazie a Dio per il dono che ci ha fatto della Sua vita e del Suo esempio. Per voi prego che l’insegnamento che viene dalla nascita e della vita di Maria possa costituire un costante punto di riferimento per la nostra vita cristiana.

Il mio augurio è, che come Lei, anche noi possiamo essere  sempre forti nel compiere la volontà di Dio, e sempre lieti nel soccorrere i fratelli in necessità. Amen.



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