domenica 25 novembre 2012

Conferenza dei Superiori Religiosi: il Nunzio discute le questioni della Chiesa in Croazia


La Conferenza Generale dei Religiosi di Croazia si è impegnata in due giorni di lavori e di dibattiti sul tema della 'secolarizzazione' e sulle problematiche attuali della vita consacrata in Croazia. I lavori si sono svolti nel Centro Spirituale-Educativo 'Corte di Maria' tenuto dalle Suore della Misericordia presso il monumentale Castello di Lužnica situato nell'hinterland di Zagabria.
Nel primo giorno  si sono avute le relazioni principali confrontate con le stesse tematiche dell'ultimo Sinodo dei Vescovi a Roma. Al secondo giorno ha partecipato a lungo anche S. E. Alessandro D'Errico che ha avuto modo di fare il punto sulla situazione ecclesiale attuale in Croazia e di chiarire le questioni che vedono impegnata la Nunziatura di Zagabria insieme con la Santa Sede nei rapporti con le Istituzioni Croate. Ha anche esortato i religiosi e le religiose a vivere con intensità il loro carisma e la loro spiritualità tra il popolo croato che manifesta fiducia e sequela nei loro confronti. Il Nunzio è stato ringraziato da p. Vinko Mamic per il suo magistero pastorale e per il suo delicato e trasparente lavoro per la Chiesa e la religione in Croazia. La giornata si è conclusa con la Messa celebrata nella Cappella del Castello.
Nella cronaca dell'agenzia sono bene evidenziati i concetti espressi dal Nunzio che sono chiaramente comprensibili anche nella traduzione ad sensum operata con l'ausilio del mezzo informatico. Ne propongo la lettura diretta. Anche dall'agenzia sulla chiusura della Conferenza, riportata tra i link, si può leggere una sintesi generale con l'intervento di Mons. D'Errico. 

2012/11/23 | 16:50 | IKA E - 146147/11

Il Nunzio Apostolico ha visitato la 44.a ASSEMBLEA PLENARIA della HKVRPP

Venerdì 23 11 2012
Zagabria, (IKA) - La seconda giornata del 44.a sessione plenaria della Conferenza croata dei Superiori Maggiori e Superiori (HKVRPP) si è tenuta presso il centro spirituale ed educativo nel Zapresic Lužnica sul tema "La Chiesa e la vita religiosa, la sfida della secolarizzazione".
Il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico ha visitato a lungo la sessione della conferenza dei superiori religiosi. Il Nunzio ha ricevuto parole di benvenuto dal Presidente della Conferenza, P. Vinko Mamic che lo ha ringraziato per la sua presenza e per il suo legame con i religiosi di Croazia frequentemente testimoniato. All'inizio della riunione egli ha detto che è molto lieto di partecipare a questo incontro. "Sono felice di essere qui con voi. Questo incontro mi aiuta a conoscere la vita religiosa in Croazia. Non solo la Santa Sede, ma io personalmente mi rivolgo con uno sguardo speciale a voi. Credo che questa vostra opera sia molto importante per la Chiesa in Croazia, e che molti religiosi contribuiscono molto significativamente per la Chiesa ".
Il nunzio ha parlato dello sforzo della Nunziatura Apostolica in atto, per la riabilitazione e la realizzazione di un profondo rapporto tra il popolo croato e la Santa Sede. Lo sforzo di creare una "sinfonia della Chiesa in Croazia". L'Arcivescovo nella conversazione con i monaci e le monache ha commentato le questioni più attuali della società e della Chiesa in Croazia sempre sottolineando la necessità di discutere i casi passo per passo nell'apertura alla verità. Il Nunzio ha sottolineato il ruolo critico di alcuni media, in particolare sul caso di Dajla, che rilevano legami di presunti interessi nazionali croati con il Vaticano, cosa che sicuramente non è, né deve essere. I monaci e le monache hanno fortemente testimoniato nella storia e nel contesto delle problematiche attuali, come la questione di Dajla e dei segreti confessionali; il Nunzio ha esortato i monaci e le monache a "rimboccarsi le maniche nello svolgimento dei compiti della Chiesa, in quanto hanno il tempo e la fiducia dei fedeli." Commentando il suo lavoro in Polonia e in Bosnia-Erzegovina, il nunzio ha detto che la Chiesa nei paesi post-comunisti ha problemi simili. Queste chiese congiuntamente sottolineano che il clericalismo è negativo per la sopravvivenza della Chiesa sotto il comunismo. "E' difficile vivere le fasi di questa trasformazione. E'difficile vivere il Vaticano II. Pertanto, la Chiesa cerca l'attuazione del Vaticano II in questo campo, perché è certo che oggi non possiamo sperimentare la vita religiosa come 20 anni fa. Oggi, le questioni sono presenti in tutto il mondo. E' una specie di rivoluzione. Lo Spirito Santo dona di certo a tutti, non solo ad alcuni, lo spirito del Vaticano II". Il Nunzio ha ricordato ai monaci e alle monache di godere di grande fiducia nel popolo, li ha esortati ad essere pazienti, in ascolto dello Spirito Santo, e l'obbligo di ciascuno di far frutto dei talenti ricevuti. "Lasciate che i vostri incontri siano tesi a condividere esperienze e problemi. Possa così la Chiesa veramente vivere unita in tutto. Non fare rumore contro le istituzioni, invece impegnarsi a sviluppare la cooperazione e dare tempo ai cambiamenti"; ha detto il ministro, aggiungendo che "la Santa Sede ha fatto di tutto per la verità, e viene chiesto agli altri di fare la stessa cosa"
I monaci e le suore hanno ribadito il desiderio di vivere la loro vita religiosa sottolineando la loro partecipazione attiva al lavoro e alla vita delle diocesi e della Conferenza Episcopale con impegno sempre maggiore; hanno poi ricordato la rigidità del processo di restituzione delle proprietà confiscate delle comunità religiose.
Il Nunzio Apostolico ha ribadito la sua posizione secondo la quale non vi è dubbio che il governo vuole reintegrare i beni alienati, ma il problema essenziale è di carattere finanziario per lo Stato e non è facilmente risolvibile.

Infine p. Vinko ha ringraziato il Nunzio per il suo impegno a favorire la trasparenza nelle questioni attuali della Chiesa.

Il Nunzio Apostolico nella comunione dei monaci e delle monache ha presieduto la Santa Messa nella cappella del castello Lužnica. (Traduzione ad sensum)




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