La
Conferenza Generale dei Religiosi di Croazia si è impegnata in due
giorni di lavori e di dibattiti sul tema della 'secolarizzazione' e
sulle problematiche attuali della vita consacrata in Croazia. I
lavori si sono svolti nel Centro Spirituale-Educativo 'Corte di
Maria' tenuto dalle Suore della Misericordia presso il monumentale
Castello di Lužnica
situato nell'hinterland di Zagabria.
Nel
primo giorno si sono avute le relazioni principali confrontate con le
stesse tematiche dell'ultimo Sinodo dei Vescovi a Roma. Al secondo
giorno ha partecipato a lungo anche S. E. Alessandro D'Errico che ha
avuto modo di fare il punto sulla situazione ecclesiale attuale in
Croazia e di chiarire le questioni che vedono impegnata la Nunziatura
di Zagabria insieme con la Santa Sede nei rapporti con le Istituzioni
Croate. Ha anche esortato i religiosi e le religiose a vivere con
intensità il loro carisma e la loro spiritualità tra il popolo
croato che manifesta fiducia e sequela nei loro confronti. Il Nunzio
è stato ringraziato da p. Vinko Mamic per il suo magistero pastorale
e per il suo delicato e trasparente lavoro per la Chiesa e la
religione in Croazia. La giornata si è conclusa con la Messa
celebrata nella Cappella del Castello.
Nella
cronaca dell'agenzia sono bene evidenziati i concetti espressi dal
Nunzio che sono chiaramente comprensibili anche nella traduzione ad
sensum operata con l'ausilio del mezzo informatico. Ne propongo la
lettura diretta. Anche dall'agenzia sulla chiusura della Conferenza, riportata tra i link, si può leggere una sintesi generale con l'intervento di Mons. D'Errico.
2012/11/23
| 16:50 | IKA E - 146147/11
Il Nunzio Apostolico ha visitato la 44.a ASSEMBLEA PLENARIA della HKVRPP
Venerdì
23 11 2012
Zagabria,
(IKA) - La seconda giornata del 44.a sessione plenaria della
Conferenza croata dei Superiori Maggiori e Superiori (HKVRPP) si è
tenuta presso il centro spirituale ed educativo nel Zapresic Lužnica
sul tema "La Chiesa e la vita religiosa, la sfida della
secolarizzazione".
Il
Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo
Alessandro D'Errico ha visitato a lungo la sessione della conferenza
dei superiori religiosi. Il Nunzio ha ricevuto parole di benvenuto
dal Presidente della Conferenza, P. Vinko Mamic che lo ha ringraziato
per la sua presenza e per il suo legame con i religiosi di Croazia
frequentemente testimoniato. All'inizio della riunione egli ha detto
che è molto lieto di partecipare a questo incontro. "Sono
felice di essere qui con voi. Questo incontro mi aiuta a conoscere la
vita religiosa in Croazia. Non solo la Santa Sede, ma io
personalmente mi rivolgo con uno sguardo speciale a voi. Credo che
questa vostra opera sia molto importante per la Chiesa in Croazia, e
che molti religiosi contribuiscono molto significativamente per la
Chiesa ".
Il
nunzio ha parlato dello sforzo della Nunziatura Apostolica in atto,
per la riabilitazione e la realizzazione di un profondo rapporto tra
il popolo croato e la Santa Sede. Lo sforzo di creare una "sinfonia
della Chiesa in Croazia". L'Arcivescovo nella conversazione con
i monaci e le monache ha commentato le questioni più attuali della
società e della Chiesa in Croazia sempre sottolineando la necessità
di discutere i casi passo per passo nell'apertura alla verità. Il
Nunzio ha sottolineato il ruolo critico di alcuni media, in
particolare sul caso di Dajla, che rilevano legami di presunti
interessi nazionali croati con il Vaticano, cosa che sicuramente non
è, né deve essere. I monaci e le monache hanno fortemente
testimoniato nella storia e nel contesto delle problematiche attuali,
come la questione di Dajla e dei segreti confessionali; il Nunzio ha esortato i monaci e le monache a "rimboccarsi le maniche nello
svolgimento dei compiti della Chiesa, in quanto hanno il tempo e la
fiducia dei fedeli." Commentando il suo lavoro in Polonia e in
Bosnia-Erzegovina, il nunzio ha detto che la Chiesa nei paesi
post-comunisti ha problemi simili. Queste chiese congiuntamente
sottolineano che il clericalismo è negativo per la sopravvivenza
della Chiesa sotto il comunismo. "E' difficile vivere le fasi di
questa trasformazione. E'difficile vivere il Vaticano II. Pertanto,
la Chiesa cerca l'attuazione del Vaticano II in questo campo, perché
è certo che oggi non possiamo sperimentare la vita religiosa come 20
anni fa. Oggi, le questioni sono presenti in tutto il mondo. E' una
specie di rivoluzione. Lo Spirito Santo dona di certo a tutti, non
solo ad alcuni, lo spirito del Vaticano II". Il Nunzio ha
ricordato ai monaci e alle monache di godere di grande fiducia nel
popolo, li ha esortati ad essere pazienti, in ascolto dello Spirito
Santo, e l'obbligo di ciascuno di far frutto dei talenti ricevuti.
"Lasciate che i vostri incontri siano tesi a condividere
esperienze e problemi. Possa così la Chiesa veramente vivere unita
in tutto. Non fare rumore contro le istituzioni, invece impegnarsi a
sviluppare la cooperazione e dare tempo ai cambiamenti"; ha
detto il ministro, aggiungendo che "la Santa Sede ha fatto di
tutto per la verità, e viene chiesto agli altri di fare la stessa
cosa"
I
monaci e le suore hanno ribadito il desiderio di vivere la loro vita
religiosa sottolineando la loro partecipazione attiva al lavoro e
alla vita delle diocesi e della Conferenza Episcopale con impegno
sempre maggiore; hanno poi ricordato la rigidità del processo di
restituzione delle proprietà confiscate delle comunità religiose.
Il
Nunzio Apostolico ha ribadito la sua posizione secondo la quale non
vi è dubbio che il governo vuole reintegrare i beni alienati, ma il
problema essenziale è di carattere finanziario per lo Stato e non è
facilmente risolvibile.
Infine
p. Vinko ha ringraziato il Nunzio per il suo impegno a favorire la
trasparenza nelle questioni attuali della Chiesa.
Il
Nunzio Apostolico nella comunione dei monaci e delle monache ha
presieduto la Santa Messa nella cappella del castello Lužnica. (Traduzione ad sensum)
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