venerdì 2 aprile 2021

CON SLANCIO PASTORALE RINNOVATO



E’ l’atteggiamento ecclesiale alla cui assunzione il Santo Padre ha esortato i fedeli laici e consacrati nel corso dell’Anno della Famiglia Amoris Laetitia che si è aperto il 19 Marzo scorso nella solennità di San Giuseppe. E’ l’invito di Papa Francesco a mettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società; formalizzato durante l’Angelus del 14 Marzo 2021 e strettamente legato all’auspicato impegno costruttivo e solidale della Comunità Internazionale che deve affrontare “gravi catastrofi umanitarie del nostro tempo”. Ad esempio il Papa riferisce i dati drammatici causati dal conflitto siriano e le sofferenze dei profughi, delle persone più vulnerabili come bambini ed anziani, in un contesto generale provato anche dalla pandemia, che richiede la deposizione delle armi, il ricucimento del tessuto sociale, la ricostruzione e la ripresa economica. 

Questo atteggiamento auspicato da Papa Francesco, nello spirito della speranza e della carità della Pasqua del Signore, deve continuare ad animare le attività e la testimonianza missionaria della fede in ogni ambito della vita.

Le attività ecclesiali e diplomatiche del Nunzio Apostolico a Malta e Libia, sono sempre riferite agli orientamenti pastorali del Magistero Pontificio e alle indicazioni della Santa Sede, in particolare sintonia spirituale e dialogo personale con il Santo Padre. 

Presentiamo nella successione temporale dai più recenti i post e le comunicazioni che l’arcivescovo Alessandro D’Errico ha pubblicato e commentato sulla sua pagina in rete dal Natale scorso. Si evidenziano in particolare quello riguardante l’ordinazione episcopale di Mons. Thomas Habib, suo Assistente di Nunziatura, e la commossa memoria di Milan Bandic, Sindaco di Zagabria.

Importanti sono anche il ricordo della presentazione delle Credenziali al Governo Libico nel 2018, il ricordo della preparazione della Visita, abolita per la pandemia, di Papa Francesco a Malta nel Maggio del 2020; e l’anniversario (47°) della sua ordinazione sacerdotale.

   


MESSA CRISMALE alla Cattedrale di San Paolo (Mdina) presieduta dall'arcivescovo CHARLES J. SCICLUNA, con la partecipazione del Nunzio Apostolico, del Nunzio Apostolico in Etiopia (originario di Malta), del Vescovo Ausiliare di Malta e di una scelta rappresentanza di Sacerdoti (Malta , Giovedì Santo, 1 aprile 2021 ).




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Buona SETTIMANA SANTA a tutti gli Amici !!!

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ANCORA UN ANNIVERSARIO (24 marzo 2021).

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TRE ANNI FA in questi giorni ero a TRIPOLI, accompagnato da Mons. Simón Bolívar, per presentare le LETTERE CREDENZIALI (che mi accreditavano Nunzio Apostolico in Libia) e celebrare la Domenica delle Palme alla CHIESA DI SAN FRANCESCO (insieme al carissimo Vescovo Vicario Apostolico Mons. GEORGE BUGEJA e a Padre MAGDY MANSUR).


- Grazie Dio, oggi sembra che si stanno realizzando molti dei voti formulati nel discorso che feci alla cerimonia ufficiale. 

.... Accompagno con preghiera intensa i primi passi del nuovo GOVERNO DI UNITÀ NAZIONALE (GNU): la Libia resta sempre al centro delle nostre occupazioni e preoccupazioni. 



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A RICORDO, un post di quei giorni:

Tripoli. S.E. Mons. Alessandro D'Errico, Ambasciatore della Santa Sede, apre una delicata Missione in Libia. (Scritto da RAFFAELE FATTOPACE ) 

Mercoledì 28 Marzo 2018 23:04

TRIPOLI - In questa giornata particolare per la Chiesa universale, Domenica delle Palme (25 marzo), S.E. Mons. Alessandro D’Errico ha iniziato ufficialmente la Sua missione diplomatica di Nunzio Apostolico in Libia.

La nomina di Mons. D’Errico era stata pubblicata con il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede, N. 271 del 27.IV.2017. Già nell’autunno scorso, l’alto Prelato - in sintonia con S.E. Monsignor George Bugeja, O.F.M., Vicario Apostolico di Tripoli - aveva dato il via alla sua missione ecclesiale di Rappresentante Pontificio in Libia, con una Visita alle comunità cattoliche locali, ed aveva pure avviato intensi contatti con il Governo libico.

Oggi, l’Arcivescovo D’Errico ha consegnato personalmente le Lettere Credenziali di Papa Francesco al Signor Faiez Al- SARRAJ, Capo di Stato della Libia. Al Palazzo Presidenziale di Tripoli, egli è stato ricevuto con gli onori di rito riservato agli Ambasciatori e, prima del colloquio privato con il Capo dello Stato, ha pronunciato un importante discorso in inglese, di cui riportiamo una nostra traduzione in italiano:

Eccellenza, Signor Presidente,

E’ un grande onore per me presentare a Vostra Eccellenza Le Lettere di Sua Santità Papa Francesco, che mi accreditano come Nunzio Apostolico della Santa Sede in Libia, insieme alla Lettera di richiamo del mio Predecessore. Il Santo Padre mi ha incaricato di trasmettere a Vostra Eccellenza, nonché alle autorità civili e all'intero popolo libico, cordiali saluti e fervidi  auguri per lo sviluppo, la pace, il progresso e la prosperità del Paese.

Signor Presidente,

La Santa Sede guarda alla Libia con grande attenzione, come si può notare dai frequenti riferimenti alla situazione libica in alcuni importanti discorsi di Papa Francesco. La Chiesa Cattolica e la Santa Sede hanno sempre collaborato con impegno alla promozione dello sviluppo culturale, economico e sociale della nobile nazione libica.

Com’è noto, lo scorso anno ha segnato il XX anniversario delle nostre relazioni diplomatiche (stabilite il 10 marzo 1997); e questa è stata occasione propizia per riaffermare che intendiamo continuare per questa strada, offrendo amicizia e fraternità, in piena sintonia con le esigenze di un autentico progresso del Paese.

Signor Presidente,

Quando ho incontrato Papa Francesco lo scorso maggio, Egli non ha nascosto la Sua apprensione per alcune sfide che la Libia sta affrontando, nella delicata situazione attuale; in particolare, il preoccupante fenomeno migratorio verso l'Europa, i problemi di sicurezza, e il deterioramento delle condizioni di vita in alcune aree. La Santa Sede segue con attenzione gli sforzi della Libia, con il sostegno delle Nazione Unite, intesi a raggiungere una fruttuosa riconciliazione e una pace duratura.

E oggi più che mai, siamo convinti che una coesistenza pacifica tra le molteplici realtà etniche, spirituali e culturali del Paese, è possibile solo evitando il ricorso alle armi, e ricorrendo ad un dialogo coraggioso e perseverante, basato sul riconoscimento della dignità di ogni persona umana, sulla fiducia e sul rispetto reciproco, e su una responsabilità condivisa di cooperazione per il bene comune.

La Santa Sede assicura che continuerà a fare tutto il possibile per accompagnare e sostenere il processo di riconciliazione in corso, non solo attraverso le sue organizzazioni centrali, ma anche attraverso le istituzioni cattoliche del mondo intero.

Inoltre, il Santo Padre mi ha chiesto di rendere manifesta la Sua solidarietà con le esigenze e le aspirazioni della Comunità cattolica locale, costituita per lo più da asiatici e africani. A questo proposito, egli è molto grato alle autorità e al popolo libico per la libertà accordata ai Sacerdoti e alle Missionarie della Carità (di Santa Teresa di Calcutta), per consentire ad essi di visitare e assistere con il loro servizio spirituale di preghiera i diversi gruppi di cristiani presenti in Libia. Inoltre, Egli spera che alla Chiesa Cattolica, attraverso i suoi membri, le sue organizzazioni e le sue strutture, sia possibile non solo di provvedere all'assistenza spirituale dei fedeli, ma anche di sviluppare le sue opere di sviluppo umano e sociale.

Signor Presidente,

Mi sia consentito di aggiungere che, per quanto mi riguarda, sarò lieto di dare il mio contributo per una proficua collaborazione con le autorità e le istituzioni libiche; e fin da ora desidero esprimere viva gratitudine per il sostegno e l’assistenza che mi saranno accordati per lo svolgimento della mia missione.

Spero e prego che le relazioni amichevoli felicemente esistenti tra la Libia e la Santa Sede possano continuare a svilupparsi negli anni avvenire. Dio onnipotente benedica Vostra Eccellenza, la Sua Famiglia e il Popolo libico”.

È evidente che questo discorso non ha lasciato dubbi sulle doti dell’esperto diplomatico pontificio. Anche il Presidente della Libia in un breve comunicato per i media ha fatto riferimento all’intesa fin da subito instauratasi con il Rappresentante Pontificio: “Sette Ambasciatori - ha detto Al-Sarraj - hanno presentato ieri le loro Credenziali al Governo di Accordo Nazionale di Tripoli, in Libia.

Si tratta degli Ambasciatori di, Ruanda, Norvegia, Vaticano, Bangladesh, Canada, Corea del Sud e Pakistan. Siamo stati felici di ricevere le Credenziali dei nuovi Ambasciatori in Libia e accogliamo il sostegno che i loro Paesi forniranno alla Libia, e in particolare il messaggio di pace e tolleranza del Vaticano”.

Questo comunicato appare come un chiaro segnale che il Governo libico ha apprezzato e condiviso le linee esposte da Monsignor D’Errico nel discorso ufficiale e nel successivo colloquio con il Capo dello Stato; e ha ben accolto la figura carismatica di Sua Eccellenza Mons. D’Errico, Rappresentante Pontificio di primissimo livello. Ciò consente al Nunzio Apostolico di iniziare questo delicato servizio nel miglior modo possibile.

Da parte della Redazione e da tanti che lo conoscono e da sempre lo sostengono, a Mons. D’ Errico vanno gli auguri di buon lavoro anche in Libia, nelle attuali complesse circostanze.



24 marzo 1974–2021: 47° ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE SACERDOTALE.

Nella preghiera rendo grazie a Dio per questi anni di ministero itinerante in giro per il mondo, al servizio della Santa Sede e delle Chiese locali, e a coloro che mi hanno sostenuto e mi sostengono con la preghiera e con l'affetto.




BUONA FESTA DEL PAPÀ. AUGURI a tutti i Papà (trapassati, presenti e futuri... 

... anche a quelli spirituali) . 

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Oggi, solennità di San Giuseppe, prende il via L' ANNO DELLA FAMIGLIA .

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Papa Francesco lo ha ricordato dopo l' Angelus di domenica 14 marzo: “Venerdì prossimo, 19 marzo, Solennità di San Giuseppe, si aprirà l’Anno della famiglia Amoris laetitia: un anno speciale per crescere nell’amore familiare. Invito a uno slancio pastorale rinnovato e creativo per mettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società”.

Inoltre, già l’8 dicembre 2020 Papa Francesco aveva indetto l’Anno di San Giuseppe con la Lettera apostolica «Patris corde» pubblicata in occasione dei 150 anni dalla proclamazione di san Giuseppe a patrono della Chiesa universale. Nella preghiera chiediamo a San Giuseppe di assistere tutti i papà e benedire le iniziative promosse per l'Anno della Famiglia.




Morto per infarto il Sindaco di Zagabria, Sig. MILAN BANDIC. Era alla guida della capitale da quasi 21 anni. 

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IN MEMORIAM. 28 febbraio 2021. 

Ho appreso con grande dolore la triste notizia dell'improvvisa scomparsa del carissimo Amico Milan Bandic, Sindaco di Zagabria. 

È una perdita grave per Zagabria e per la Croazia, ed anche anche per il sottoscritto, perché perdo un punto di sicuro riferimento a Zagabria. Di lui conserverò perenne e grata memoria per l'amabilità del tratto e l' esemplare impegno politico e sociale, che ho potuto apprezzare negli incontri con lui (prima quando ero Nunzio Apostolico in Bosnia Erzegovina, e poi nelle tantissime occasioni di collaborazione durante la mia missione in Croazia). 

Era un vero amico. Di lui mi colpiva la sensibilità per i problemi più urgenti della popolazione, la naturale sintonia con le istituzioni cattoliche, la disponibilità a venire incontro nei limiti delle sue possibilità alle necessità della città di Zagabria.

Lo ricorderò come un "gentleman", acuto nelle analisi e di esimie capacità di efficienza negli uffici che dirigeva. In fondo.... non mi sorprende che sia morto proprio per attacco di cuore, conoscendo i ritmi incredibilmente intensi che era solito avere nei suoi gravosi impegni. 

Riposi in pace. Domando per lui il premio eterno riservato per i servitori del Regno di Dio in mezzo a noi, la luce e il conforto della fede per i suoi Familiari e le persone a lui vicine. 

+Alessandro D'Errico 

Nunzio Apostolico

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Il Sindaco di Zagabria, Milan Bandic, era alla guida della capitale croata da quasi 21 anni. È morto per un infarto all'età di 66 anni.

Era stato eletto sindaco di Zagabria per sei volte consecutive dal 2000, ed era tra politici più affermati della Croazia. Per metà dei quasi ventuno anni in cui ha governato la capitale, era esponente del Partito Socialdemocratico (Sdp, centro-sinistra). Dopo la rottura con il partito, ha continuato a vincere le elezioni municipali come indipendente.



Incontro di lavoro con P. ALFRED CALLEJA, OFMConv., e il Sig. RAY BONNICI,

Membri ecclesiastici del COMITATO DI CONTROLLO (stabilito dall'art. 17 dell'ACCORDO tra la Santa Sede e la Repubblica di Malta del 1991 sulle PROPRIETÀ ECCLESIASTICHE), con la partecipazione del Dott. ROBERTO BUONTEMPO, Direttore dell'Ufficio Proprietà della Curia metropolitana di Malta

(24 febbraio 2021).



Santa Messa esequiale per Mons. JOHN AZZOPARDI (Canonico del Capitolo Metropolitano di Malta, insigne studioso del patrimonio artistico maltese), presieduta dell'arcivescovo Charles J. Scicluna, con la partecipazione di alte autorità civili, numerosi Sacerdoti e distinti Rappresentanti di gruppi culturali ed ecclesiali (Rabat, Basilica di San Paolo, 20 febbraio 2021).




Pellegrinaggio al SANTUARIO mariano di TA' PINU (Gozo), per la cerimonia delle CENERI e l'inizio della QUARESIMA (Gozo, Malta, 17 febbraio 2021).

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Oggi inizia il sacro cammino spirituale della Quaresima: guidati dallo Spirito del Signore, intraprendiamo un itinerario di quaranta giorni, per riscoprire le implicazioni degli impegni battesimali nella nostra vita quotidiana. All'inizio del viaggio santo, risuona forte e chiaro il richiamo alla revisione di vita e alla conversione, simboleggiato dall'imposizione delle ceneri. La pagina di Vangelo ci ricorda che preghiera radicata nella fede, amore fraterno e penitenza  consentiranno un "ritorno alle origini", per una partecipazione piena alla gioia della Risurrezione di Gesù, meta dell'itinerario quaresimale.




Messaggio di PAPA FRANCESCO al Presidente AL-SARRAJ per la FESTA NAZIONALE LIBICA (17 febbraio 2021).




10 febbraio: FESTA DEL NAUFRAGIO DI SAN PAOLO E DEL SUO ARRIVO A MALTA (Atti degli Apostoli, capp. 27 e 28). 

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" O Dio Nostro Padre, lo Spirito Santo illumini la tua Chiesa, con quella fede che animò San Paolo e lo fece missionario e apostolo delle genti.... 

Trasmetti a noi l' ardore di carità dell'Apostolo, che portava nel suo cuore la sollecitudine per tutte le Chiese ".



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RICORDO DI UN ANNO FA:

Emozioni, gioie, grandi ritmi di preparazione ad alto livello.... Tutto quasi pronto.... Poi la pandemia... Speriamo e preghiamo 

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PAPA FRANCESCO A MALTA IL 31 MAGGIO 2020, DOMENICA DI PENTECOSTE.

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Grazie, Padre Santo. Siamo tutti felici di accoglierLa in questa isola paolina, e ci piace pensare alla Sua Visita come ad un pellegrinaggio di Pietro sulle orme di Paolo. 

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VATICAN INSIDER (SALVATORE CERNUZIO) 

Il Papa il 31 maggio a Malta, viaggio nel segno dell’accoglienza.

Prima trasferta del 2020 di Francesco che visiterà anche l’isola di Gozo. Nel motto e nel logo un invito a favore dei migranti.

CITTÀ DEL VATICANO. Sarà un viaggio compiuto nel giorno di Pentecoste, quello di Papa Francesco a Malta il prossimo 31 maggio, che prevede anche la tappa a Gozo, una delle ventuno isole che costituiscono l’Arcipelago maltese. A dare la conferma ufficiale di una notizia già fatta circolare nei giorni scorsi da siti e testate maltesi è la Sala Stampa vaticana che, attraverso una dichiarazione del direttore Matteo Bruni, riferisce: «Accogliendo l’invito del presidente della Repubblica di Malta, delle autorità e della Chiesa cattolica del Paese, Sua Santità Papa Francesco compirà un viaggio apostolico a Malta e a Gozo il 31 maggio 2020». Ancora non sono stati resi noti dettagli del programma del viaggio che, spiega la Santa Sede, «sarà pubblicato a suo tempo».

Il Pontefice era stato invitato a visitare Malta - antica sede dell’Ordine cavalleresco che prende il nome dell’isola - durante la visita in Vaticano del presidente George Vella, il 16 settembre 2019. A quella udienza era seguito, due mesi dopo a dicembre, l’incontro privato «previsto da tempo» con il premier già dimissionario Joseph Muscat, al centro di roventi polemiche per l’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia (ottobre 2017). Un caso di cronaca nera che aveva colpito il Pontefice al punto da decidere di inviare un messaggio di cordoglio, contro ogni protocollo che non prevede telegrammi papali per il decesso di privati cittadini. Con quel gesto il Papa aveva ribadito la sua vicinanza al popolo maltese. 

Un legame antico quello tra i Pontefici e questo arcipelago del Mediterraneo che conta meno di 500.000 abitanti. Lo aveva ricordato anche il presidente Vella durante l’incontro di settembre dello scorso anno, riferendo al Papa che le autorità civili e religiose maltesi attendevano da tempo una sua visita e rammentando che «Karol Wojtyla è venuto due volte da noi...».

Giovanni Paolo II aveva visitato infatti il Paese nel 1990 e nel 2001, quest’ultima volta per beatificare dun Ġorġ Preca, primo santo maltese nella storia del cattolicesimo; suor Adeodata Pisani, badessa del monastero di San Pietro nella cittadina di Medina; e Nazju Falzon, frate minore che assistette i soldati maltesi durante la Guerra in Crimea. Benedetto XVI vi si era recato invece nel 2010. 

Quella di Jorge Mario Bergoglio sarà dunque la quarta visita di un Papa a Malta negli ultimi trent’anni. Ad accogliere il Pontefice e fare gli onori di casa ci sarà monsignor Charles Scicluna, l’arcivescovo metropolita de La Valletta, stretto collaboratore del Papa, protagonista indiscusso delle indagini sui casi di abusi sessuali del clero e da meno di due anni segretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Anche Scicluna aveva invitato in più di un’occasione Francesco a visitare l’isola, lodata più volte pubblicamente dal Papa come esempio di accoglienza ai migranti, sia nel presente che nel passato. Nella sua omelia per i Vespri conclusivi della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, il 22 gennaio, Papa Francesco aveva infatti ricordato l’ospitalità offerta dalla comunità maltese a San Paolo e ai suoi compagni dopo il naufragio. “Ci trattarono con gentilezza” (Atti 28,2) era infatti il tema scelto per la Settimana ecumenica ed a redigere il testo del tradizionale sussidio di approfondimento erano state proprio le Chiese cristiane di Malta e Gozo, anche per commemorare la Festa del Naufragio di Paolo, che sull’isola si celebra il 10 febbraio.

..... Scicluna recentemente è intervenuto lanciando un appello all’unità dell’isola e all’accoglienza dei profughi. Il presule ha voluto incontrare personalmente i richiedenti asilo e, richiamando il succitato episodio narrato negli Atti, ha affermato: «La Bibbia non ci dice quello che Paolo ha detto. Ci dice cosa hanno fatto i maltesi: videro persone che avevano paura, che avevano freddo, che erano bagnate e accesero un fuoco. Li accolsero, con “insolita gentilezza”. Di questo siamo molto orgogliosi ma dobbiamo continuare a farlo anche oggi, come lo abbiamo fatto migliaia di anni fa». 

Sarà questo, con buona probabilità, uno dei messaggi che Papa Francesco riverbererà nel viaggio del 31 maggio, il primo annunciato per il 2020 al quale potrebbero seguire - secondo indiscrezioni - una visita in Grecia e Cipro ed una trasferta nel Sud-est asiatico in autunno. 

L’attenzione che il Papa riserverà alla questione migratoria è dimostrata anche dal motto e dal logo scelti per la visita, diffusi oggi dalla Santa Sede. Il motto è, appunto, la frase degli Atti degli Apostoli (Atti 28, 2): “They showed us unusal kindness. Essi mostrarono un'insolita gentilezza”. Il logo mostra invece delle mani che si indirizzano verso la Croce, provenienti da una nave in balìa delle onde. «Le mani», viene spiegato, «rappresentano un segno di accoglienza verso il prossimo e di assistenza a coloro che sono in difficoltà, abbandonati al loro destino».

«Preghiamo perché questa visita del Papa sia anche di incoraggiamento per una nuova evangelizzazione», ha commentato da parte sua monsignor Scicluna in un video girato all’interno di una caverna, nella quale secondo la tradizione l’apostolo Paolo predicò il Vangelo per tre mesi durante il suo soggiorno nell’isola. La presenza del Santo Padre, afferma il prelato, è «un’occasione per noi per ribattezzare questa nostra filantropia, questo nostro spirito di accoglienza… Noi siamo chiamati a dare la vita per gli altri, a risanare le ferite che hanno un po’ fatto a pezzi il tessuto sociale ma anche rincuorarci per poter accogliere gli altri che bussano sulle sponde delle nostre isole chiedendo un po’ di assistenza, qualcuno che li tratti con dignità, con “rara umanità”»


Solennissimo caro + Thomas.... Fascino della liturgia orientale che abbiamo apprezzato molto anche questa mattina.



Consacrazione episcopale di S. E. Mons. THOMAS HABIB, Vescovo Eparca di SOHAG (Egitto), per l'imposizione delle mani di Sua Beatitudine Anba  Ibrahim, Patriarca Copto Cattolico di Alessandria (Sohag, 23 gennaio 2021). 

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Auguri di cuore, caro Thomas. 

Siamo intensamente uniti a te soprattutto nella preghiera, invocando per il tuo ministero episcopale le più elette benedizioni di Dio, con viva gratitudine per la bella testimonianza che hai reso qui, nel tuo servizio al Santo Padre Francesco, 

alla Nunziatura Apostolica in Malta e Libia.

+ Alessandro D'Errico e Personale della Nunziatura Apostolica.




Partenza di S. E. Mons. THOMAS HABIB, al termine della sua missione a Malta e in Libia (13 gennaio 2021). 

- Buon viaggio, caro +Thomas. Di nuovo grazie di tutto. il Signore ti benedica, 

oggi e sempre.



Fine missione di S. E. Mons. Thomas HABIB, Vescovo eletto di Sohag (Egitto): PRANZO COMUNITARIO, con la partecipazione dei Vescovi maltesi e del Presidente della Conferenza dei Superiori Maggiori (Rabat, Malta, 12 gennaio 2021).


Pranzo offerto dall' Ecc. mo. PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA in onore di S. E. Mons THOMAS HABIB, Vescovo eletto di Sohag (Egitto), con la partecipazione dei Vescovi maltesi e di alti Funzionari dell' Ufficio presidenziale (Sant'Anton Palace, Malta, 7 gennaio 2021).




6 gennaio 1999-2021. VENTIDUESIMO ANNIVERSARIO DI ORDINAZIONE EPISCOPALE . 

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Un grande GRAZIE a tutti coloro che accompagnano con la preghiera il mio servizio alla Chiesa.




Solenne Concelebrazione Eucaristica per Il Centenario della elevazione a Basilica Minore della chiesa di Maria Bambina in Senglea, presieduta dall' Arcivescovo Charles Scicluna, con la partecipazione del Presidente della Repubblica e della gentile Consorte (Senglea, Malta, 3 gennaio 2021).




1° GENNAIO 2021. 54.ma GIORNATA MONDIALE DELLA PACE 

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Papa Francesco ha scelto come tema della 54.ma Giornata Mondiale della Pace "La cultura della cura come percorso di pace", e propone una cultura della cura contro la cultura molto diffusa dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro. 

Per il Santo Padre la cultura della cura va intesa come impegno comune, solidale e partecipativo per proteggere e promuovere la dignità e il bene di tutti; ... disposizione all'interessamento, all'attenzione, alla compassione, alla riconciliazione, al rispetto mutuo, all’accoglienza. In questo senso, essa costituisce una via privilegiata per la costruzione della pace.




AUGURI PER Il NUOVO ANNO: CHE SIA UN ANNO BENEDETTO DA DIO !!! 

"Ti benedica il Signore e ti custodisca. 

Il Signore faccia risplendere per te il Suo volto e ti sia propizio. 

Il Signore rivolga a te il Suo volto

e ti conceda pace" 

(dal Libro dei Numeri, Prima Lettura della Messa del giorno). 




SANTA MESSA DI NATALE con la comunità italiana alla Parrocchia del Naufragio di San Paolo In La Valletta, Malta (Notte di Natale 2020).




ASSEMBLEA PLENARIA ANNUALE della CONFERENZA EPISCOPALE MALTESE (CEM) (Rabat, Malta, 21 dicembre 2020).



Portale della Conferenza Episcopale Maltese (CEM)


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