venerdì 10 maggio 2013

Studenti e Pastori nei tre secoli della Pontificia Accademia Ecclesiastica


Fu ispirata dal beato Sebastiano Valfrè, dell'Oratorio di San Filippo Neri, e fu fondata a Roma nel 1701 dall'abate Pietro Garagni per essere una Accademia dei Nobili Ecclesiastici da diffondere anche nelle altre diocesi. Per i primi anni la sua sede fu l'antico palazzo Orsini, rilevato nel 1688 dai Gabrielli, che oggi si denomina Palazzo Taverna a Monte Giordano.
Fin dall'origine l'Accademia ebbe l'attenzione e l'appoggio del Pontefice Clemente XI, il quale si adoperò per trasferirla prima nel Palazzo Gottofredi a Piazza Venezia (1703), e poi nella sede definitiva che ancora oggi sussiste dell'antico Palazzo Severoli a Piazza della Minerva.
Nel corso del '700 varie vicissitudini si verificarono per la scuola che ebbe tra i suoi studenti anche Carlo Rezzonico che divenne papa Clemente XIII (1758-1769). Con papa Pio VI (1775-1799) l'Accademia fu rilanciata con ricchi benefici dopo un periodo di crisi e si consolidò la consuetudine che i suoi migliori studenti pronunciassero un discorso in occasione della festa della Cattedra di San Pietro.
Annibale della Genga, eletto papa Leone XII (1823-1829), fu anch'egli studente dell'Accademia. Con il pontificato del beato Pio IX (1846-1878) si regolamentò e si precisò lo scopo dell'Accademia nella formazione dei giovani ecclesiastici per il servizio diplomatico della Santa Sede o per il servizio di Curia dello Stato Pontificio. Si stabilì l'obbligo per gli studenti di conseguire la Laurea in Teologia e Diritto e di frequentare un Corso triennale di Diplomazia e Lingue Estere. Gioacchino Pecci, eletto papa Leone XIII (1878-1903), fu anch'egli giovane studente dell'Accademia. Da papa s'impegnò per sollevarne il tenore della preparazione culturale e intellettuale richiedendo periodiche dissertazioni pubbliche da parte degli allievi.
Nel corso del '900 altri papi hanno significativamente legato la loro opera all'AccademiaGiacomo Della Chiesa, eletto papa Benedetto XV (1914-1922), fu prima studente e poi docente di Stile Diplomatico; papa Pio XI (1922-1939) diede alla scuola il nome nuovo di Pontificia Accademia Ecclesiastica e ne legò la protezione al Segretario di Stato pro tempore; Pio XII (1939-1958), che fu in essa docente di Diplomazia Ecclesiastica, nel 1945 formulò il Regolamento dell'Accademia che è ancora oggi in vigore.
Alle vicende e agli indirizzi contemporanei dell'Accademia è anche legata l'opera dei pontefici Giovanni XIII, Paolo VI che vi fu giovane studente, e Giovanni Paolo II che vi dedicò molta parte del suo magistero. Dei tempi recenti sono memorabili le udienze e i discorsi diplomatici di Benedetto XVI; mentre oggi cominciano a delinearsi dinamiche e compiti nuovi per l'Accademia nell'ambito delle scelte e delle attività pastorali che il nuovo papa Francesco sta realizzando per la Chiesa universale.
L'Accademia ha celebrato nel 2001 il 3° centenario della sua istituzione, e nei tre secoli della sua storia si sono formati in essa circa 2000 studenti; cinque di loro sono saliti sul Soglio di Pietro, moltissimi sono divenuti Vescovi, Cardinali, Rappresentanti della Diplomazia Pontificia e Nunzi Apostolici.
Sul Portale Vaticano dedicato all'Accademia Pontificia Ecclesiastica si possono leggere note storiche dell'Istituzione e si può scorrere l'elenco degli studenti che l'hanno frequentata dall'epoca della fondazione fino al 2002. Al n. 1476 dell'elenco, relativamente all'anno 1974, vi è segnalato: D’Errico Alessandro, Aversa (Italia), Arciv. tit. di Carini, Nunzio Apostolico.
Giovanissimo sacerdote, Mons. D'errico fu scelto tra i migliori studenti di Teologia e Filosofia della Diocesi di Aversa e fu inviato a Roma dal Vescovo Antonio Cece per gli studi diplomatici presso la Pontificia Accademia Ecclesiastica.



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