Banja
Luka, 15 Giugno 2012
Omelia
del Vescovo Komarica per il Nunzio D'Errico tenuta il 14 Giugno nella
Cattedrale di San Bonaventura
Il
semone commemorativo del vescovo è stato incentrato sull'esegesi di
carattere cristologico ed ecclesiologico dei brani: "Mi è stato
dato ogni potere in cielo e in terra" (Mt 28, 18), e "Su
questa pietra per costruire la sua chiesa che le porte degli inferi
non prevarranno contro di essa" (Mt 16, 18). I
brani sono serviti a definire la missione di Pietro e degli Apostoli
e a collegarla con l'azione di Giovanni Paolo II per i Balcani, con
il lavoro svolto dal Nunzio D'Errico nei suoi 6 anni di missione in
Bosnia ed Erzegovina, e con l'impegno odierno di papa Benedetto XVI.
“Come
i nostri antenati, attraverso molti secoli turbolenti di esistenza
della Chiesa in questa regione ... la nostra Chiesa ha registrato la
cura preziosa e l'amore del successore di Pietro, il Papa, specialmente di Papa Giovanni Paolo II e dell'attuale Santo Padre
Benedetto XVI.
Il
Beato Papa che mi ha chiamato al servizio apostolico e mi ha messo
alla guida della nostra diocesi fu particolarmente vicino a noi
durante gli anni drammatici della recente guerra, per confortarci,
incoraggiare ed aiutare il nostro desiderio di rimanere fedeli al
Vangelo di Cristo dell'amore e del perdono. Egli ci ha dato, insieme
ad altri doni, il prezioso dono della beatificazione di Ivan Merz a
Banja Luka.
E
il nostro attuale papa, nel suo amore particolare per noi, ha
inviato, come il suo staff zelante e instancabile, il nostro
confratello nel ministero apostolico, il nostro Mons. Alessandro
D'Errico che è qui presente in questa celebrazione sacra. Durante il
suo soggiorno è stata benedetta la sua azione nella nostra patria,
la Bosnia. In più di sei anni ha trascorso molto tempo tra di noi,
non solo in questa cattedrale, ma in molte delle nostre parrocchie.
In particolare, con il suo ausilio il Santo Padre ha nominato Vescovo
ausiliare mons. Mark Semren dalle fila dei frati francescani delle
antiche province di Bosnia.
Il
nostro Nunzio mons. Alessandro è animato da un fedele spirito
apostolico ed è particolarmente complessa ed impegnativa la sua
opera di rappresentante autentico del papa. Ai nostri vescovi e alla
nostra Chiesa patria ha instancabilmente e fedelmente trasmesso i
desideri e gli impulsi del successore di Pietro a perseverare
nell'unità della fede, nella fermezza della speranza e
nell'efficacia dell'amore cristiano. E' stato veramente vicino a noi,
e abbiamo realizzato uno sforzo buono per aiutarci reciprocamente
nella comunione con Cristo. Per noi cattolici, in particolare per gli
sfollati e i diseredati, ha instancabilmente dialogato con le
autorità politiche e civili, che hanno molto apprezzato. Ci ha
aiutato a tessere preziosi rapporti ufficiali tra la Chiesa cattolica
e gli uffici statali della Bosnia-Erzegovina come in qualsiasi paese
normale civile. Si può dire che sono stati prodotti frutti preziosi
per la nostra chiesa locale e per la patria.
Ora
è il Santo Padre ha deciso di inviarlo in una nuova posizione, nel
paese vicino vicino a noi, in Croazia, dove sarà sicuramente in
grado di seguire con affetto il cammino e la crescita della nostra
Chiesa locale e nazionale.
Ringrazio
il Buon Pastore di tutta la Chiesa perchè il Successore
dell'apostolo Pietro, il Papa Benedetto XVI inviò questo nostro caro
fratello Vescovo, Mons. Alessandro, come nunzio apostolico nel nostro
paese, e che divenne il nostro amico.
Grazie,
cara Eccellenza da tutti! Il Signore vi ricompensi cento volte tanto
e la sua benedizione vi segua nella vostra attività apostolica, e la
Beata Vergine Maria vi protegga ovunque voi andiate in giro per il
mondo a predicare il vangelo di Cristo.
Noi
promettiamo le nostre preghiere per voi. Ci rallegriamo in ogni nuovo
incontro con voi e per essere di nuovo in questa città. Amen!”
[Sintesi ad sensum]
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