Giovedì
14 Giugno 2012 Mons. D'Errico ha iniziato la visita di congedo alla
diocesi di Banja Luka. E' stato accolto dal Vescovo Franjo Komarica
insieme con il vescovo ausiliare Mark Semren ed altri religiosi.
E'
stato poi accompagnato in visita al Ministero dei rifugiati e degli
sfollati della Repubblica Serba per il colloquio con il Ministro Kordas.
Nella
Cattedrale di San Bonaventura in serata Mons. D'Errico ha
concelebrato la Santa Messa con i vescovi Franjo e Mark e con altri
dodici sacerdoti, insieme con un'assemblea numerosa di suore e fedeli
laici. L'omelia del vescovo Franjo ha
riguardato anche l'opera del Nunzio nei suoi sei anni e mezzo in
Bosnia-Erzegovina.
Al
termine della Messa, il Nunzio Alessandro si è rivolto ai presenti
sacerdoti, suore e fedeli. Tra le altre cose, ha ringraziato il
vescovo Komarica, preti, monaci, suore e molti altri credenti che lo
hanno sempre accolto calorosamente e amorevolmente come un
rappresentante speciale del Santo Padre. Ha ricordato in particolare
alcuni eventi lieti come la celebrazione dei 125 anni dalla
fondazione della diocesi, il quinto anniversario della visita
apostolica di Papa Giovanni Paolo II, la volontà di ricostruire la
chiesa parrocchiale e il monastero di Petricevac, quindi il 140 °
anniversario dei padri fondatori del monastero trappista di "Maria
Stella" a Banja Luka, e l'ordinazione episcopale di mons. Mark
Semren vescovo ausiliare.
Egli
ha sottolineato che il Santo Padre nutre un amore speciale per la
Chiesa 'ferita' della diocesi di Banja Luka e continuerà, in
particolare, a prendersi cura di tutti i cattolici in
Bosnia-Erzegovina. Per sé ha detto che ha cercato di servire la
Chiesa e tutte le persone nel paese, e di obbedire alla volontà del
Santo Padre Benedetto XVI. Ritiene che anche da Zagabria il Nunzio
può essere di aiuto agli sforzi della Chiesa in Bosnia per ripristinare la speranza e l'ottimismo per il futuro. Ha incoraggiato
tutti con parole ispirate al Beato Papa Giovanni Paolo II, confidando
nello sforzo e nella collaborazione di tutti, soprattutto nell'aiuto
di Dio. Affida se stesso e il suo futuro ministero alla preghiera dei
credenti della "cara diocesi di Banja Luka '".
Dopo
la celebrazione della S. Messa e il breve incontro con i fedeli della
cattedrale, il Nunzio D'Errico ha incontrato sacerdoti e suore nella
sede dell'Ordinariato. Il Vescovo Komarica lo ha ringraziato per la
grande attenzione che ha mostrato per la situazione dei cattolici
nella diocesi di Banja Luka. In segno di gratitudine gli ha fatto
dono di un ritratto del Beato Giovanni Paolo II prodotto da un artista
cattolico di Bihac. (KTA) (sintesi)
Il linguaggio dell’amore si innesca:
RispondiEliminanell’amicizia che unisce due o più persone che si sintonizzano tra loro per carattere, per ideali o per comuni esperienze di vita;
quando porta l’uomo e la donna a cercarsi per unire insieme le loro esistenze;
quando non è né amicizia né attrazione sessuale "esiste e basta" e può esprimersi liberamente a prescindere da questi ambiti.
L’amore che si esprime in maniera totalmente gratuita, che non è condizionato dalla voglia o dallo stato d’animo, né dall’amabilità della persona alla quale si rivolge e ne tantomeno dal riscontro che se ne può avere.
L’unica ragione che fa scattare questo amore è il bisogno della persona che sta davanti, la si ama perché ha bisogno di essere amata.
Che quella persona sia riconoscente per questo e contraccambi oppure no, non importa, la si ama lo stesso. Questo è il vero amore.
Carissimo don Sandro in nome dell'amore ti abbraccio e che nostro Signore ti dia tanta forza, coraggio e lungimiranza.