La
Croazia entra ufficialmente nell'UE. Tutte le maggiori testate
giornalistiche mondiali, nelle loro espressioni multimediali cartacee
e digitali, rivolgono la loro attenzione ed i loro commenti a questo
avvenimento che assume grande rilevanza storica e politica nel
contesto europeo ed internazionale, e narrano la lunga strada
percorsa negli ultimi vent'anni dalla nazione e dalla società croata
per lo sviluppo della democrazia e dell'economia.
Nei
giorni che precedono immediatamente il primo luglio, giorno in cui
inizia l'esperienza istituzionale della Croazia come paese membro
dell'Unione Europea, la capitale Zagabria diviene un luogo
celebrativo privilegiato dell'incontro e del dialogo tra i
rappresentanti e le istituzioni internazionali. Soprattutto nella
serata di domenica 30 giugno 2013 nella capitale e in tutte le altre
città croate si sviluppa una festa memorabile di istituzioni e di
popolo.
A
Zagabria è prevista una serata di gala con cena nel palazzo del
Governo con la partecipazione di centinaia di delegazioni straniere e
di numerosi dirigenti delle istituzioni croate. Tutti poi si portano
verso mezzanotte nella piazza principale ove tra migliaia di
cittadini si esibiscono artisti, si tengono discorsi ufficiali dei
massimi rappresentanti nazionali ed europei per celebrare l'adesione
della Croazia all'EU, e si conclude con uno spettacolo di fuochi
d'artificio.
Accanto
al Presidente della Repubblica, e ai massimi dirigenti del Governo e
delle Istituzioni della Croazia, è prevista la presenza dell'intera
dirigenza dell'Unione Europea, di Herman
Van Rompuy presidente del Consiglio europeo, di Jose Manuel Barroso
presidente della Commissione europea, di Martin Schulz presidente
dell'Europarlamento; dei presidenti della Romania, della Grecia,
della Lituania, di Cipro, della Repubblica Ceca, della Slovenia; dei
premier della Polonia, della Lettonia, dell'Ungheria, del Belgio,
della Slovacchia, di Malta, e del cancelliere austriaco. A
rappresentare l'Italia interviene direttamente il Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano accompagnato dal Ministro degli Esteri
Emma Bonino.
Per
la Santa Sede è presente il cardinale Giovanni Lajolo, delegato per
l'occasione da papa Francesco, ed il Nunzio Apostolico in Croazia
l'arcivescovo Alessandro D'Errico accompagnato dal Consigliere di
Nunziatura mons. Mauro Lalli e da p. Ivica Hadaš s.j. come
interprete.
L'importanza
dell'avvenimento stimola ricerche ed approfondimenti nelle varie
direzioni d'analisi (storica, culturale, politica, economica,
territoriale, religiosa, antropologica, diplomatica, ecclesiale,
ecc.). Sicuramente si avrà occasione di trattare in vari momenti e
nelle varie sedi dello studio e della comunicazione gli aspetti, le
dimensioni, i significati e le prospettive legati all'entrata della
Croazia nell'Unione Europea.
Per questo post riporto due riferimenti
che attengono la comunicazione diplomatica italiana ed ecclesiale: il
messaggio del Presidente Giorgio Napolitano inviato al Presidente Ivo
Josipovic
per l'entrata ufficiale della Croazia nell'EU, e l'indirizzo di S.E.
Alessandro D'Errico decano del Corpo Diplomatico a Zagabria per gli
auguri del nuovo anno 2013 al Presidente della Repubblica di Croazia.
Il
primo riferimento esprime con le parole del suo Presidente la lealtà,
la tradizione europeistica, gli auspici, ed il sentimento di
accoglienza di uno Stato fondatore della Comunità Europea; il
secondo riferimento esprime nel linguaggio diplomatico la tradizione
vaticana dell'attenzione alle radici storiche, all'identità
culturale e al dialogo tra i popoli e le culture d'Europa, ed esprime
l'ispirazione del magistero pontificio, in particolare di Giovanni
Paolo II e di Benedetto XVI, che anche nella criticità dei tempi
recenti non ha mai fatto mancare il suo sostegno alla vita
comunitaria ecclesiale e alle speranze di sviluppo della Croazia.
Comunicato
della Presidenza della Repubblica Italiana
Il
Presidente Napolitano, il 25 giugno scorso in occasione della
ricorrenza dell'indipendenza della Croazia, in un messaggio al
Presidente Ivo Josipović, aveva fatto pervenire, a nome del popolo
italiano e suo personale, i migliori auguri di prosperità per il
popolo croato: "L'imminente ingresso della Croazia nella UE
rappresenta - si legge nel messaggio - il coronamento del percorso
virtuoso intrapreso da Zagabria sul piano dell'integrazione europea
ed euro-atlantica, oltrechè un forte incoraggiamento verso gli altri
Stati della regione. L'Italia ha sempre sostenuto con convinzione
tale percorso, riconoscendo gli sforzi compiuti dalle istituzioni e
dal popolo croato a tal fine. Sono certo inoltre che tali progressi
rafforzeranno ulteriormente i nostri già fecondi rapporti
bilaterali, anche grazie al contributo determinante delle nostre
rispettive minoranze".
Indirizzo
di auguri del Corpo Diplomatico al Presidente della Repubblica di
Croazia
Mr.
President
As
the official representatives of our countries, we are privileged to
follow the political and social events in Croatia, and honoured to
share with Your Excellency the hopes and challenges of our times. In
this context, let me say that we follow your activities with
admiration and respect. We much appreciate your tireless commitment
to strengthening the position of Croatia in the family of the
nations, both at home and abroad. We sincerely congratulate you for
what you have achieved, in your capacities as the supreme state
authority and the guarantor of constitutionality and unity.
With
you, we rejoice in the imminent full European integration of Croatia.
We are convinced that Croatia greatly deserves to be part of the
European Union, not only because of its history and geography but
also because of its ability to overcome the sufferings of the past
and build its own destiny in freedom, cooperation, reconciliation and
peace.
Obviously
we do not overlook the problems you have to confront in your daily
duties, including challenges coming from the global economic crisis,
some delicate situations at the regional level, inherited from the
past, and
some tensions on issues of particular importance for religious
communities. We
are confident that, having in mind the goals that the country intends
to achieve at the domestic and international levels, under your wise
guidance Croatia will be able to overcome the present difficulties,
as it has done so many times in its history, so that the New Year
might really be a remarkable one for its progress and stability.
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