La
Diocesi di Krk (Veglia) celebra il 4 giugno la memoria del patrono
San Quirino vescovo e martire. E' una chiesa isolana dell'adriatico
orientale ricca di antiche testimonianze cristiane che risalgono ai
tempi della persecuzione di Diocleziano (IV secolo). La passio
di San Quirino, che coraggiosamente difese la sua fede fino alla
morte subita per ordine imperiale, trova nella diocesi un luogo
privilegiato della sua celebrazione; d'altro canto essa è nota in
vari altri luoghi dell'antico impero, in Pannonia, nella Repubblica
di San Marino sulla sponda occidentale dell'Adriatico, e nell'area di
Roma che fu meta, nel V secolo, della traslazione delle reliquie del
martire. Sulla figura di San Quirino si incentrano perciò molti temi
dell'agiografia e del pellegrinaggio devozionale. La festa in suo
onore a Krk è ricca di significati e di partecipazioni.
Sul
portale della diocesi si leggono interessanti note storiche e le
iniziative religiose e comunicative disposte per la festa del santo.
Importante è significativa è la partecipazione di numerosi vescovi
dell'area istriana e dalmatica, che sottolineano con la loro presenza
la figura del pastore San Quirino, che si pone all'origine della fede
cristiana nel territorio croato; allo stesso modo è significativa la
presenza dei religiosi e dei monaci che rimarcano il sentimento
profondo della spiritualità legata alla devozione verso il santo,
che è onorato anche da una grande espressione della fede popolare.
L'arcivescovato
locale ha invitato Mons. D'Errico a visitare la diocesi e a
presiedere la solenne concelebrazione eucaristica della sera del 4
giugno. Il Nunzio Apostolico si è mosso da Zagabria nello spirito
ecclesiale e del pellegrinaggio devoto, e non ha fatto mancare la sua
partecipazione pastorale e la sua parola di benedizione rivolta a
tutti i fedeli a nome del Papa.
Riporto
nella traduzione ad sensum dal croato la parte riguardante mons.
D'errico letta nell'ampio commento postato sul portale della diocesi.
Altri commenti e qualche scheda storico-agiografica si possono
leggere tramite i link alle agenzie cattoliche e ai portali che si
sono interessati della festa di san Quirino a KrK.
Martedì
4 Giugno si celebra il S. Patrono della diocesi di Krk. Alla
Celebrazione hanno assicurato la loro presenza, insieme con il
vescovo locale Valter Zupan, il Nunzio Apostolico in Croazia mons.
Alessandro D'Errico e i vescovi Ivan Devčić, Mile Bogovic, Drazen
Kutleša. Nella
mattinata, presso il Palazzo Vescovile a Krk c'è stata una riunione
dei vescovi della metropolia di Rijeka. Nel pomeriggio, il Nunzio
Apostolico, accompagnato da mons. Valter Zupan, dal Cancelliere
diocesano Francesco Velcic e dal sacerdote p. Anton Valkovića, in un
tour per il palazzo vescovile, per la cattedrale, per la collezione
di oggetti sacri della chiesa di S. Quirino e per il castello Frankopanski. Alle ore 17 mons. Alessandro D'Errico ha incontrato
nella sala del Palazzo del Vescovo i sacerdoti e i religiosi della
diocesi di Krk. Alle
ore 19 vi è stato il momento culminante della concelebrazione
eucaristica solenne presieduta dal Nunzio Apostolico, concelebranti i
vescovi e i sacerdoti numerosi. Vi è stato un breve discorso di
benvenuto per gli ospiti, soprattutto per il Nunzio Apostolico e i
fratelli Vescovi, per il Segretario Generale della CBC, per tutti i
sacerdoti e monaci assemblati, per le autorità comunali e per tutti
i credenti convenuti. Nella
sua omelia il Vescovo Mile Bogovic ha sottolineato l'importanza di
una corretta comprensione della croce e del martirio nel
cristianesimo. I Martiri devono essere visti come vincitori e non
come sconfitti, e Cristo crocifisso sulla croce non porta disgrazia
per l'umanità ma elevazione dell'umanità, perché nella sua
passione si esprime l'amore incommensurabile e il desiderio di
salvare l'uomo, consegnandosi in totale sicurezza al suo Padre
celeste. Ai Martiri va la lode per la loro qualità superiore della
sequela di Cristo nella sofferenza e nella morte, devono essere
riconosciuti come vincitori, nonostante la loro grande umiliazione.
Poi ha spiegato il contesto storico del martirio di Quirino, la
persecuzione al tempo dell'imperatore Diocleziano, e la decisione
dell'imperatore Costantino di dichiarare nel 313 l'Editto di Milano,
che prevede la libertà religiosa per i cristiani, e del quale si
celebra il 1700° anniversario. E' stato un momento di cambiamento
per capire la croce, il simbolo della sofferenza che diviene simbolo
di vittoria. Ha ricordato l'invito di Papa Giovanni Paolo II che ogni
nazione deve fedelmente elencare i martiri che procurarono la
salvezza dei Gentili. La vera vittoria del popolo sta nel segno della
croce, e non nella diffusa incomprensione della libertà.
Verso
la fine della celebrazione eucaristica, il vicario generale mons.
Slavko Zec ha dato un dono simbolico al Nunzio Papale, un rilievo che
mostra l'antica figura di San Quirino.
Mons.
Alessandro D'Errico ha ringraziato per il dono ricevuto, per la
celebrazione dell'Eucaristia e l'ospitalità complessiva. Il Nunzio
Apostolico ha anche detto che in questa occasione ha confermato ciò
che già sapeva: che la Diocesi di Veglia non è grande, ma è una
chiesa viva che fedelmente cammina con il Santo Padre, in unione con
i vescovi croati; una Chiesa che cammina che sa ascoltare e guardare
i segni dei tempi. Egli ha anche sottolineato che molti sacerdoti
della diocesi di Krk sono impegnati per servizi importanti al di
fuori del suo territorio. Egli ha espresso la sua gioia in questa
occasione per aver più strettamente incontrato la figura di San
Quirino, vescovo e martire. Alla fine i partecipanti hanno condiviso
la benedizione apostolica.
Nessun commento:
Posta un commento