sabato 8 giugno 2013

Festa di San Quirino martire patrono della Diocesi di Krk

La Diocesi di Krk (Veglia) celebra il 4 giugno la memoria del patrono San Quirino vescovo e martire. E' una chiesa isolana dell'adriatico orientale ricca di antiche testimonianze cristiane che risalgono ai tempi della persecuzione di Diocleziano (IV secolo). La passio di San Quirino, che coraggiosamente difese la sua fede fino alla morte subita per ordine imperiale, trova nella diocesi un luogo privilegiato della sua celebrazione; d'altro canto essa è nota in vari altri luoghi dell'antico impero, in Pannonia, nella Repubblica di San Marino sulla sponda occidentale dell'Adriatico, e nell'area di Roma che fu meta, nel V secolo, della traslazione delle reliquie del martire. Sulla figura di San Quirino si incentrano perciò molti temi dell'agiografia e del pellegrinaggio devozionale. La festa in suo onore a Krk è ricca di significati e di partecipazioni.
Sul portale della diocesi si leggono interessanti note storiche e le iniziative religiose e comunicative disposte per la festa del santo. Importante è significativa è la partecipazione di numerosi vescovi dell'area istriana e dalmatica, che sottolineano con la loro presenza la figura del pastore San Quirino, che si pone all'origine della fede cristiana nel territorio croato; allo stesso modo è significativa la presenza dei religiosi e dei monaci che rimarcano il sentimento profondo della spiritualità legata alla devozione verso il santo, che è onorato anche da una grande espressione della fede popolare.
L'arcivescovato locale ha invitato Mons. D'Errico a visitare la diocesi e a presiedere la solenne concelebrazione eucaristica della sera del 4 giugno. Il Nunzio Apostolico si è mosso da Zagabria nello spirito ecclesiale e del pellegrinaggio devoto, e non ha fatto mancare la sua partecipazione pastorale e la sua parola di benedizione rivolta a tutti i fedeli a nome del Papa. 
Riporto nella traduzione ad sensum dal croato la parte riguardante mons. D'errico letta nell'ampio commento postato sul portale della diocesi. Altri commenti e qualche scheda storico-agiografica si possono leggere tramite i link alle agenzie cattoliche e ai portali che si sono interessati della festa di san Quirino a KrK. 

Martedì 4 Giugno si celebra il S. Patrono della diocesi di Krk. Alla Celebrazione hanno assicurato la loro presenza, insieme con il vescovo locale Valter Zupan, il Nunzio Apostolico in Croazia mons. Alessandro D'Errico e i vescovi Ivan Devčić, Mile Bogovic, Drazen Kutleša.  Nella mattinata, presso il Palazzo Vescovile a Krk c'è stata una riunione dei vescovi della metropolia di Rijeka. Nel pomeriggio, il Nunzio Apostolico, accompagnato da mons. Valter Zupan, dal Cancelliere diocesano Francesco Velcic e dal sacerdote p. Anton Valkovića, in un tour per il palazzo vescovile, per la cattedrale, per la collezione di oggetti sacri della chiesa di S. Quirino e per il castello Frankopanski. Alle ore 17 mons. Alessandro D'Errico ha incontrato nella sala del Palazzo del Vescovo i sacerdoti e i religiosi della diocesi di Krk. Alle ore 19 vi è stato il momento culminante della concelebrazione eucaristica solenne presieduta dal Nunzio Apostolico, concelebranti i vescovi e i sacerdoti numerosi. Vi è stato un breve discorso di benvenuto per gli ospiti, soprattutto per il Nunzio Apostolico e i fratelli Vescovi, per il Segretario Generale della CBC, per tutti i sacerdoti e monaci assemblati, per le autorità comunali e per tutti i credenti convenuti. Nella sua omelia il Vescovo Mile Bogovic ha sottolineato l'importanza di una corretta comprensione della croce e del martirio nel cristianesimo. I Martiri devono essere visti come vincitori e non come sconfitti, e Cristo crocifisso sulla croce non porta disgrazia per l'umanità ma elevazione dell'umanità, perché nella sua passione si esprime l'amore incommensurabile e il desiderio di salvare l'uomo, consegnandosi in totale sicurezza al suo Padre celeste. Ai Martiri va la lode per la loro qualità superiore della sequela di Cristo nella sofferenza e nella morte, devono essere riconosciuti come vincitori, nonostante la loro grande umiliazione. Poi ha spiegato il contesto storico del martirio di Quirino, la persecuzione al tempo dell'imperatore Diocleziano, e la decisione dell'imperatore Costantino di dichiarare nel 313 l'Editto di Milano, che prevede la libertà religiosa per i cristiani, e del quale si celebra il 1700° anniversario. E' stato un momento di cambiamento per capire la croce, il simbolo della sofferenza che diviene simbolo di vittoria. Ha ricordato l'invito di Papa Giovanni Paolo II che ogni nazione deve fedelmente elencare i martiri che procurarono la salvezza dei Gentili. La vera vittoria del popolo sta nel segno della croce, e non nella diffusa incomprensione della libertà. 

Verso la fine della celebrazione eucaristica, il vicario generale mons. Slavko Zec ha dato un dono simbolico al Nunzio Papale, un rilievo che mostra l'antica figura di San Quirino.
Mons. Alessandro D'Errico ha ringraziato per il dono ricevuto, per la celebrazione dell'Eucaristia e l'ospitalità complessiva. Il Nunzio Apostolico ha anche detto che in questa occasione ha confermato ciò che già sapeva: che la Diocesi di Veglia non è grande, ma è una chiesa viva che fedelmente cammina con il Santo Padre, in unione con i vescovi croati; una Chiesa che cammina che sa ascoltare e guardare i segni dei tempi. Egli ha anche sottolineato che molti sacerdoti della diocesi di Krk sono impegnati per servizi importanti al di fuori del suo territorio. Egli ha espresso la sua gioia in questa occasione per aver più strettamente incontrato la figura di San Quirino, vescovo e martire. Alla fine i partecipanti hanno condiviso la benedizione apostolica.


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