Le
principali agenzie cattoliche di Croazia e di Bosnia-Erzegovina, tra
le notizie del 27 e del 28 giugno 2013, riportano la celebrazione
nella cattedrale di Zagabria della memoria di San Josemaria Escrivà
Balaguer (26 giugno). La Chiesa di Zagabria ha voluto che a
presiedere l'Eucaristia della sera fosse l'arcivescovo Alessandro
D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia.
La
figura del santo fondatore dell'Opus Dei è molto amata dal popolo di
Dio, ricca dei segni dell'impegno e della testimonianza cristiana
nelle dimensioni sociali e spirituali del mondo moderno.
Nella
sua omelia, sintetizzata e riportata con ampi commenti nella rete
informatica, Mons. D'Errico ha tracciato i tratti essenziali della
spiritualità contemplativa di San Josemaria e ha proposto
all'attenzione dei fedeli numerosi le ispirazioni del suo exemplum
operativo e sacerdotale.
Riporto
la traduzione ad sensum della notizia e dei commenti pubblicati sulla
rete da IKA, KTA e GK; e a seguire una scheda del santo ricavata dal portale dedicato.
Zagabria,
28 giugno 2013
CELEBRAZIONE di San Josemaría Escrivá nella Cattedrale di Zagabria
La sua vita interiore e il suo apostolato sono stati alimentati dalla preghiera e dai sacramenti, ha detto nella sua omelia il Nunzio Alessandro D'Errico
In
occasione della festa di S. Josemaría Escrivá (1902-1975),
fondatore dell'Opus Dei, il nunzio apostolico nella Repubblica di
Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, ha celebrato la Messa
nella cattedrale di Zagabria Giovedi, 27 Giugno.
Nella
sua omelia il Nunzio D'Errico ha detto che ha accolto l'invito a
presiedere la Messa per due motivi legati all'importanza della figura
del Santo. In primo luogo perché San Josemaria con il suo lavoro ed
il suo apostolato ha lasciato un segno profondo nel secolo scorso, ed
ha per molti aspetti preceduto e preparato il Concilio Vaticano II.
In secondo luogo perché nel nostro tempo il suo messaggio ed i suoi
insegnamenti sono vivi e di grande attualità, sia a livello
personale e sia per tutti i cristiani. Era contemplativo in mezzo al
mondo: la sua vita interiore e il suo apostolato sono stati
alimentati dalla preghiera e dai sacramenti. Aveva un amore
appassionato per l'Eucaristia, e la Santa Messa era il suo centro e
la fonte della vita. Aveva una piena fedeltà alla Chiesa e al papa.
Ha promosso una forte devozione a Maria, a San Giuseppe e all'Angelo
custode.
Pertanto,
è stato ed è tuttora un modello e fonte di ispirazione per molti
cristiani, ha detto il Nunzio D'Errico, e in particolare ha
sottolineato l'idea centrale dell'apostolato di San Josemaria
Escrivá: la santità di tutti, in mezzo al mondo, con il lavoro di
tutti i giorni, che è particolarmente ispirato da Dio per il nostro
tempo.
Rispondendo
alla domanda "come si vive qui il suo messaggio, ossia nella
vostra vita, per raccogliere i suoi insegnamenti?", il nunzio ha
detto: "è necessario guardare al lavoro attraverso la lente
della fede cristiana, che è molto diversa dal punto di vista
laico."
Ha spiegato che vi è sempre il rischio di una visione laica del lavoro. Basta dare un'occhiata in giro. La maggior parte della gente vive il lavoro solo come uno strumento necessario per le assicurazioni sulla vita, o come un modo di auto-affermazione nella società. Le conseguenze del punto di vista laico le vediamo molto spesso: la corruzione, l'ingiustizia e l'abuso sulle fasce più deboli della società, i frequenti litigi con gli altri, il diffuso malcontento e i disordini.
Ha spiegato che vi è sempre il rischio di una visione laica del lavoro. Basta dare un'occhiata in giro. La maggior parte della gente vive il lavoro solo come uno strumento necessario per le assicurazioni sulla vita, o come un modo di auto-affermazione nella società. Le conseguenze del punto di vista laico le vediamo molto spesso: la corruzione, l'ingiustizia e l'abuso sulle fasce più deboli della società, i frequenti litigi con gli altri, il diffuso malcontento e i disordini.
Alla
fine dell'omelia, il Nunzio D'Errico ha esortato i fedeli a vivere lo
spirito del messaggio di San Josemaría e a riflettere sul loro
lavoro quotidiano: “Siamo collaboratori di Dio capaci di realizzare
una società più equa; capaci di elevare una fervida preghiera
gradita a Dio, pienamente consapevoli delle proprie responsabilità.
Guardando a Gesù sulla croce per comprendere il grande mistero della
redenzione del mondo. Vivendo una grande solidarietà e vicinanza con
l'ispirazione dell'amore di Dio”.
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