Il
9° Pellegrinaggio dei Cattolici di Bosnia-Erzegovina, delle diocesi
di Sarajevo e di Banja Luka, al Santuario Nazionale Croato di Marija
Bistrica quest'anno si è svolto sul tema di una preghiera a Maria:
"La Regina della Pace ci ottenga la pace nel cuore, nella
famiglia, nel nostro paese e nel mondo intero”. Il pellegrinaggio
che conduce i credenti di BiH alla meta religiosa extra-territoriale
in Croazia è ormai una consolidata tradizione. Essa si giustifica
con la storia delle tante comunità ecclesiali che in
Bosnia-Erzegovina hanno una quasi esclusiva componente croata e che
ritrovano nel cammino della fede motivi e stimoli per riscoprire
legami originari e superare i limiti geopolitici ingeneratisi con le
indipendenze nazionali nell'area della ex Jugoslavia.
Il
pellegrinaggio a Marija Bistrica di per sé assume anche notevoli
dimensioni internazionali, richiamando pellegrini da molte parti
d'Europa (dall'Ungheria, dalla Polonia, dalla Slovenia, dall'Austria,
dall'Italia, etc.) incoraggiando e valorizzando anche il cammino
laico e politico che si svolge nel contesto dell'Unione Europea.
Questa valorizzazione si estende ovviamente anche alle speranze e
alle azioni che la stessa Bosnia-Erzegovina sta vivendo e realizzando
per la sua entrata nell'UE.
Si
evidenziano così nel pellegrinaggio al Santuario, situato nello
Zagorje Croato, valori religiosi ed etici non disgiunti da valori
relazionali e diplomatici. Ciò è stato sottolineato prima dalle
parole dell'Arcivescovo di Sarajevo, il cardinale Vinko Pulljic che
ha guidato il cammino spirituale delle diocesi di BiH; e poi dalle
parole dell'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in
Croazia e già in BiH, il quale ha voluto incoraggiare i cattolici
presenti al Santuario a vivere con attenzione e partecipazione le
fasi anche elettorali che porteranno la Bosnia-Erzegovina a vivere la
sua esperienza politica nell'Unione Europea.
In
sintonia con questa valorizzazione si pongono d'altra parte i
significati espressi dalla presenza al pellegrinaggio del Sindaco di
Zagabria, Milan Bandic, che ha radici familiari in Bosnia-Erzegovina, e
dall'incontro che si è formalmente realizzato presso la Sede del
Governo a Zagabria tra il Cardinale Pulijc ed il Primo Ministro
Milanovic.
Del
Pellegrinaggio a Marija Bistrica si è già scritto in questo blog
(si possono vedere i post richiamati con questo link); in particolare
si può rileggere con utilità il discorso che il Nunzio Apostolico
in Croazia tenne al 7° Pellegrinaggio dell'ottobre del 2012 (vedi questo post).
Le grandi testate laiche
(ad es. Vecernij List) hanno dato molto evidenza ai significati
politici e diplomatici del pellegrinaggio, sottolineando anche i
concetti espressi da Nunzio Apostolico; una vasta galleria di
immagini è stata postata su KTA, ed il portale dell'Arcidiocesi di
Sarajevo ha dato risalto all'incontro di Zagabria tra il Cardinale
Pulijc ed il Capo del Governo Croato Milanovic.
Di
seguito riporto la sintesi tradotta ad sensum del commento al
pellegrinaggio proposto dall'Agenzia di Bosnia-Erzegovina.
Marija
Bistrica, 12 ottobre 2014
9°
pellegrinaggio dei fedeli delle Diocesi di Sarajevo e di Banja Luka a
Marija Bistrica
Con
lo slogan "La Regina della Pace ci ottenga la pace nel cuore,
nella famiglia, nel nostro paese e nel mondo intero", e con
oltre diecimila fedeli dell'Arcidiocesi di Sarajevo e della Diocesi
di Banja Luka, Sabato 11 ottobre si è svolto per la nona volta il
pellegrinaggio al santuario nazionale di Marija Bistrica. La Santa
Messa è stata presieduta dall'Arcivescovo Cardinale Vinko Puljic in
comunione con il Vescovo ausiliare di Banja Luka mons. Mark Semren.
con il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia l'Arcivescovo
Alessandro D'Errico, e concelebrata con un centinaio di sacerdoti;
erano presenti anche numerosi seminaristi e suore.
"Quanto
è difficile ed oscura diviene la vita umana agli occhi dell'uomo
quando nel cuore e nell'anima non intravede il traguardo ed il senso
del cammino; e diviene capace di fare gran male, perché non c'è
pace interiore", ha detto all'inizio della sua omelia, il
cardinale Puljic. Ha spiegato che la pace interiore si ottiene solo
quando si scopre il senso della vita, anche attraverso la
confessione. Ha indicato i pericoli che minacciano la famiglia - il
nido di base del genere umano; nido d'amore. Ed ha avvertito di non
farsi influenzare troppo: “Telefono, cellulare, internet, tv ...
sono buoni servitori ma cattivi governanti. Non dovrebbero dominare
le nostre relazioni. Dobbiamo preservare il cuore dell'uomo, il cuore
che ama, che accetta, capisce, di cui abbiamo bisogno oggi. La nostra
Signora, ci ottenga un cuore caldo, umano nobile, orientato alla
comprensione, all'armonia della famiglia e alla pace".
Ricordando
gli orrori della recente guerra, e delle guerre ancora in corso nel
mondo, il cardinale Puljic più volte con la fiducia filiale ha
implorato: "Signora, vostri figli siamo. Preghiamo per la pace,
per la pace nel nostro paese prima, che ci siano meno litigi,
astuzia, ricatto, che cresca l'interesse e la disponibilità per le
persone. Dobbiamo fare come i bambini che esprimono il loro dolore, e
pregare la Nostra Signora, perché l'umanità sta morendo di
malvagità, si investe più per le armi che per lo sviluppo e per la
distruzione della povertà".
Ricordando
che la prima cosa che Gesù ha donato dopo la risurrezione è stata
la pace, ha concluso il suo sermone con una preghiera: «Cristo ci ha
donato per la vita il conforto del suo saluto: Pace a voi. Possa
entrare la pace del Risorto nel nostro cuore in modo che quando
torniamo a casa non abbiamo paura e non siamo vittime
dell'incertezza, ma viviamo nella fiducia che è la sola cosa che
conta".
Al
termine della Messa il Nunzio D'Errico ha rivolto il suo saluto ed ha
espresso la sua gioia di incontrare la gente di Bosnia-Erzegovina, e
l'ha incoraggiata a rimanere forte ed unita nella vita sociale ed
ecclesiale, esortandola a compiere responsabilmente il dovere civico
delle elezioni.
Il
Rettore del Santuario di Marija Bistrica, mons. Zlatko Koren, ha
espresso la sua gioia per il pellegrinaggio tradizionale
dell'Arcidiocesi di Sarajevo e della Diocesi di Banja Luka
definendolo "un vero e proprio pellegrinaggio internazionale",
perché tutto il mondo con i cattolici croati della Bosnia è venuto
al Santuario a pregare la Madonna per Pace”.
Alla
celebrazione, che è stata accompagnata dal canto del coro della
parrocchia San Antonio di Padova di Bugojno diretto da Mira Bliznac,
è stato presente il sindaco di Zagabria Milan Bandic. I giovani
della sua parrocchia natale incontrandolo gli hanno dedicato un
canto.
Dopo
la Messa, i pellegrini si sono mossi in processione con la croce
verso la chiesa dedicata alla Madonna miracolosa.
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