La
guida preparata per i visitatori e i frequentatori di Veliko
Trgovišće offre la lettura di un quadro storico e territoriale con
densi riferimenti culturali ed economici. E' un luogo che alla fine
del medioevo (XV secolo) ha iniziato il suo sviluppo che si è sempre
più consolidato nel corso dell'epoca moderna fino ad oggi. Esso si
è ritrovato ricco di tradizioni, di arte e di religiosità, sui
percorsi commerciali e produttivi della regione a nord di Zagabria
(Krapina
e Zagorje);
percui oggi è divenuto un luogo ricco di imprese e di iniziative,
attrattivo sia per le escursioni (didattica turismo e pellegrinaggio)
e sia per la residenzialità e la moderna villeggiatura. Nella
regione Musei epocali, dalle stazioni preistoriche ai castelli
feudali, le attrattive paesaggistiche e le mete religiose, pievi e
santuari, l'accoglienza e la ristorazione, il wedding ricercato, sono
esempi di un funzionale complesso culturale e produttivo. A
sottolineare l'importanza di Veliko Trgovišće in questo complesso
si aggiunge anche il richiamo del luogo natio del primo Presidente
della Croazia Franjo Tudjman (1922-1990) che vi trascorse l'infanzia
e frequentò la scuola che oggi è meta di visite.
Domenica
21 settembre 2014, dedicata alle celebrazioni religiose
dell'hinterland zagabrese, il Nunzio Apostolico, accompagnato da
padre Ivica Hadash s.j. e da mons. Jean François Lantheaume, ha
raggiunto la località situata ad una quarantina di chilometri da
Zagabria per presiedere l'Eucaristia nella Parrocchia dedicata alla
Vergine Addolorata. Dai commenti riportati dalle Agenzie cattoliche,
dai portali territoriali e parrocchiali, e non ultimi da quelli
artistici ed accademici, si ricavano molti brani dell'omelia del
Vescovo, insieme con impressioni che rimandano anche alla descrizione
e alla conoscenza del territorio e delle sue tradizioni religiose e
civili.
Leggiamo
direttamente dal testo proposto da Laudato i contenuti teologici ed
esortativi dell'omelia di mons. D'Errico e la descrizione dell'evento
celebrativo.
Il
Nunzio D'Errico ci esorta alla sofferenza per dare il proprio
contributo al piano della redenzione dell'umanità
Il
Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia Alessandro d'Errico ha
presieduto la solenne celebrazione, domenica 21 settembre, nella
parrocchia della Beata Vergine Maria Addolorata a Veliko Trgovišće
in occasione della celebrazione della Patrona del posto.
Prima
della celebrazione della Santa Messa, il parroco del posto, il Rev.
Ivan Dužaić, ha salutato il Nunzio Apostolico nella Repubblica di
Croazia, l’Arcivescovo D’Errico e il consigliere della Nunziatura
Mons. Jean François Lantheaume. Ha indirizzato i propri saluti anche
il sindaco di Veliko Trgovišće Robert Greblički, e si è rivolto
anche al notevole numero dei giovani che proprio a Veliko Trgovišće
desiderano contrarre il proprio matrimonio.
Nel
suo saluto Mons. D’Errico ha sottolineato che è venuto a Veliko
Trgovišće per essere vicino al parroco, il Rev. Ivan Dužaić, che
in questo posto guida la parrocchia già da 18 anni. Il secondo
motivo della visita a questa città è che qui è nato e ha trascorso
la sua infanzia il primo Presidente croato Dott. Franjo Tuđman e il
Nunzio sente una grande simpatia verso questo posto. “Sono venuto
qui anche come pellegrino alla Madonna Addolorata. Sono contento di
vedere qui molte famiglie giovani, che costruiranno il futuro. Sono
particolarmente lieto di poter trasmettervi il saluto e la
benedizione del Papa Francesco” ha detto il Nunzio Apostolico.
Nella
sua omelia Mons. D’Errico si è soffermato sul Vangelo del giorno
che riporta la scena nella quale Gesù consegna il suo discepolo
Giovanni come figlio alla sua Madre. “Da quando Giovani è
diventato il figlio della Beata Vergine Maria, egli rappresenta tutti
i figli di Dio, come quelli del passato, così anche quelli del tempo
attuale e quelli del futuro. Come figli anche noi vogliamo rivolgere
i nostri sguardi verso Maria, Madre della Chiesa e Madre nostra.
Consegniamo nelle sue mani tutte le nostre sofferenze quotidiane,
perché Ella, sotto la Croce ha sofferto a causa dei patimenti (delle
sofferenze) del suo Figlio” ha sottolineato il Nunzio Apostolico.
Poi
ha spiegato che noi, come figli, dobbiamo affidare alla Madre di Dio
Maria, tutte le nostre preoccupazioni e tutte le nostre sofferenze.
“Maria ha sofferto sotto la croce, perché ha guardato il Figlio,
il quale, pur essendo nel Cielo, ha scelto di essere sulla Terra per
redimere i nostri peccati. Egli ha ristabilito, con la sua
redenzione, la comunicazione tra gli uomini e Dio, e questa
comunicazione è stata turbata dai peccati”.
Poi
il Nunzio Apostolico ha spiegato che il vero cristiano mette Dio al
centro della propria vita. “Maria ci chiede oggi se abbiamo messo
Dio in centro della nostra vita – nella nostra vita privata,
familiare e quella del lavoro. Il Papa Francesco ci invita a vivere
la nostra vita cristiana in modo di andare verso i più bisognosi, i
più poveri …” ha aggiunto il Nunzio.
Mons.
D’Errico ha sottolineato che oggi abbiamo bisogno di
evangelizzatori della Nuova Evangelizzazione, alla quale ci invita il
Santo Padre. “Come fedeli non dobbiamo permettere che
l’Evangelizzazione la facciano solo i sacerdoti, con il nostro
battesimo tutti siamo invitati alla Evangelizzazione”, ha spiegato
il Nunzio Apostolico.
Alla
fine dell’omelia, Mons. D’Errico ha rilevato l’invito di Maria
alla sofferenza nella vita quotidiana per redenzione dai peccati di
tutta l’umanità. “Siamo più vicini a Dio quando soffriamo e per
questo la sofferenza è molto importante per i cristiani. Oggi molti
rifiutano la sofferenza, ma questa non è una prospettiva di Dio.
Maria ci esorta a soffrire insieme con Gesù sulla croce per
partecipare così nel piano della redenzione dell’umanità”, è
stato il messaggio Mons. D’Errico. Dopo la Santa Messa il Nunzio
Apostolico nella Repubblica di Croazia, Alessandro D’Errico, ha
visitato l’edificio dell’antica scuola frequentata dal primo
presidente croato, Franjo Tuđman.
Nessun commento:
Posta un commento