domenica 16 settembre 2012

La visita pastorale a Fiume e l'omelia mariologica nella cattedrale di San Vito


La visita del Nunzio Apostolico a Fiume nel giorno della festa dell'Addolorata si è svolta in due momenti. Al mattino, in compagnia del vescovo e di altri prelati della diocesi, egli ha avuto occasione di conoscere alcune importanti realtà ecclesiali, come il Seminario Teologico e la Casa del Sacro Cuore. Al pomeriggio verso sera egli ha presieduto la celebrazione eucaristica in cattedrale. Le agenzie del giorno dopo (ika, kta e GK) riportano una sintesi degli incontri che Mons. D'Errico ha avuto durante la visita pastorale del 15 settembre. In particolare sono riproposti alcuni spunti della sua omelia sulla Madre Addolorata che egli ha tenuto durante l'Eucaristia concelebrata nella cattedrale di San Vito insieme con il vescovo titolare ed con altri sacerdoti. Egli ha trattato nella visione mariologica del dolore e della sofferenza che trovano senso di redenzione e di partecipazione con Maria al mistero della salvezza operata da Cristo sulla croce. Non è mancato l'accenno all'esempio del beato Giovanni Paolo II che in questa stessa visione volle vivere fino in fondo, con la sua personale degli ultimi giorni, il mistero salvifico della sofferenza cristiana. Ai fedeli convenuti in assemblea egli ha poi impartito una speciale benedizione a nome del Santo Padre Benedetto XVI. 


2012/09/15 | 18:33 | E IKA – 144284/9 Il Nunzio Apostolico ha visitato Fiume
Su invito dell'arcivescovo di Fiume, il Nunzio ha incontrato la chiesa di Fiume

Fiume (IKA) - Su invito di Mons. John Devčića Sabato 15 settembre, festa della Madonna Addolorata compatrona della cattedrale, il Nunzio Apostolico Mons. Alessandro D'Errico è stato in visita pastorale a Fiume.

Il Nunzio accompagnato dall'arcivescovo ha visitato il Seminario Teologico di Fiume, la casa dei sacerdoti e la casa dove è stato fondato l'Ordine del Sacro Cuore di Gesù.
Ne pomeriggio Mons. D'Errico ha presieduto la celebrazione eucaristica nella Cattedrale di San Vito. Hanno concelebrato mons. Devčića, il Vicario Generale mons. Emil Svažić, il rettore della cattedrale mons. Ivoslav Linic e numerosi sacerdoti. All'inizio Mons. Devčić ha espresso il benvenuto al Nunzio per la sua visita a Fiume, che si svolge in un momento particolare della situazione religiosa. Inoltre ha parlato del collegamento permanente della Chiesa croata con il Santo Padre e ha ringraziato per l'assistenza che la Santa Sede ha più volte dato al popolo croato anche nel periodo bellico.
Durante l'omelia, il Nunzio ha detto di essere contento per la sua prima visita a Fiume, ha rivolto un cordiale saluto ai religiosi, ai collaboratori pastorali, ed è stato lieto di portare una speciale benedizione di Papa Benedetto XVI, che è stata impartita alla fine della celebrazione a tutti i credenti. Il Nunzio in particolare ha commentato il Vangelo che racconta di Maria ai piedi della croce di Gesù, ed ha indicato alcuni punti di riflessione: "Maria è stata per secoli fonte di ispirazione e supporto per molti cristiani che si sono rivolti a Nostra Signora dei Dolori nei momenti di prova e di sofferenza." Il Nunzio ha detto che per Maria il dolore non ha mai preso il tono angoscioso e della delusione. Ella ben sapeva che suo figlio è venuto a liberare l'uomo dal peccato attraverso la sua sofferenza, la morte e il sacrificio sulla croce. Il Nunzio ha richiamato la riflessione anche sull'ultimo anno di Giovanni Paolo II, caratterizzato dalla profonda sofferenza e dalla malattia; il papa ha volentieri scelto di continuare il suo servizio in precedenza svolto, ancora di più nella malattia, anzi espressamente dicendo che voleva mostrare al mondo che le sofferenze avrebbero aiutato tutti i cristiani, e come Maria ai piedi della croce di Gesù essi possono vivere il dolore e la sofferenza sulla via della salvezza, partecipando alla sofferenza di Gesù sulla croce. Il Nunzio ha spiegato che Maria soffre non solo a causa della sofferenza di Gesù', ma anche per la tanta sofferenza che noi cristiani abbiamo causato a suo Figlio a causa dei nostri peccati. Di conseguenza, le lacrime di Maria sono lacrime della Madre celeste, che vuole convertire e fare rinunciare al peccato, che vuole far scegliere sempre ciò che è in accordo con la volontà di Dio, in tutte le circostanze della nostra vita.
Prima della benedizione finale l'arcivescovo Devčić ha ringraziato il nunzio apostolico per la sua partecipazione e per le sue edificanti parole. (traduzione ad sensum)



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