La
visita del Nunzio Apostolico a Fiume nel giorno della festa
dell'Addolorata si è svolta in due momenti. Al mattino, in compagnia
del vescovo e di altri prelati della diocesi, egli ha avuto occasione
di conoscere alcune importanti realtà ecclesiali, come il Seminario
Teologico e la Casa del Sacro Cuore. Al pomeriggio verso sera egli ha
presieduto la celebrazione eucaristica in cattedrale. Le agenzie del
giorno dopo (ika, kta e GK) riportano una sintesi degli incontri che
Mons. D'Errico ha avuto durante la visita pastorale del 15 settembre.
In particolare sono riproposti alcuni spunti della sua omelia sulla
Madre Addolorata che egli ha tenuto durante l'Eucaristia concelebrata
nella cattedrale di San Vito insieme con il vescovo titolare ed con
altri sacerdoti. Egli ha trattato nella visione mariologica del
dolore e della sofferenza che trovano senso di redenzione e di
partecipazione con Maria al mistero della salvezza operata da Cristo
sulla croce. Non è mancato l'accenno all'esempio del beato Giovanni
Paolo II che in questa stessa visione volle vivere fino in fondo, con
la sua personale degli ultimi giorni, il mistero salvifico della
sofferenza cristiana. Ai fedeli convenuti in assemblea egli ha poi impartito una speciale benedizione a nome del Santo Padre Benedetto XVI.
2012/09/15
| 18:33 | E IKA – 144284/9 Il Nunzio Apostolico ha visitato Fiume
Su
invito dell'arcivescovo di Fiume, il Nunzio ha incontrato la chiesa
di Fiume
Fiume
(IKA) - Su invito di Mons. John Devčića Sabato 15 settembre, festa
della Madonna Addolorata compatrona della cattedrale, il Nunzio
Apostolico Mons. Alessandro D'Errico è stato in visita pastorale a
Fiume.
Il Nunzio
accompagnato dall'arcivescovo ha visitato il Seminario Teologico di
Fiume, la casa dei sacerdoti e la casa dove è stato fondato l'Ordine
del Sacro Cuore di Gesù.
Ne pomeriggio
Mons. D'Errico ha presieduto la celebrazione eucaristica nella
Cattedrale di San Vito. Hanno concelebrato mons. Devčića, il
Vicario Generale mons. Emil Svažić, il rettore della cattedrale
mons. Ivoslav Linic e numerosi sacerdoti. All'inizio Mons. Devčić
ha espresso il benvenuto al Nunzio per la sua visita a Fiume, che si
svolge in un momento particolare della situazione religiosa. Inoltre
ha parlato del collegamento permanente della Chiesa croata con il
Santo Padre e ha ringraziato per l'assistenza che la Santa Sede ha
più volte dato al popolo croato anche nel periodo bellico.
Durante
l'omelia, il Nunzio ha detto di essere contento per la sua prima
visita a Fiume, ha rivolto un cordiale saluto ai religiosi, ai
collaboratori pastorali, ed è stato lieto di portare una speciale
benedizione di Papa Benedetto XVI, che è stata impartita alla fine
della celebrazione a tutti i credenti. Il Nunzio in particolare ha
commentato il Vangelo che racconta di Maria ai piedi della croce di
Gesù, ed ha indicato alcuni punti di riflessione: "Maria è
stata per secoli fonte di ispirazione e supporto per molti cristiani
che si sono rivolti a Nostra Signora dei Dolori nei momenti di prova
e di sofferenza." Il Nunzio ha detto che per Maria il dolore
non ha mai preso il tono angoscioso e della delusione. Ella ben
sapeva che suo figlio è venuto a liberare l'uomo dal peccato
attraverso la sua sofferenza, la morte e il sacrificio sulla croce.
Il Nunzio ha richiamato la riflessione anche sull'ultimo anno di
Giovanni Paolo II, caratterizzato dalla profonda sofferenza e dalla
malattia; il papa ha volentieri scelto di continuare il suo servizio
in precedenza svolto, ancora di più nella malattia, anzi
espressamente dicendo che voleva mostrare al mondo che le sofferenze
avrebbero aiutato tutti i cristiani, e come Maria ai piedi della
croce di Gesù essi possono vivere il dolore e la sofferenza sulla
via della salvezza, partecipando alla sofferenza di Gesù sulla
croce. Il Nunzio ha spiegato che Maria soffre non solo a causa della
sofferenza di Gesù', ma anche per la tanta sofferenza che noi
cristiani abbiamo causato a suo Figlio a causa dei nostri peccati. Di
conseguenza, le lacrime di Maria sono lacrime della Madre celeste,
che vuole convertire e fare rinunciare al peccato, che vuole far
scegliere sempre ciò che è in accordo con la volontà di Dio, in
tutte le circostanze della nostra vita.
Prima
della benedizione finale l'arcivescovo Devčić ha ringraziato il
nunzio apostolico per la sua partecipazione e per le sue edificanti
parole. (traduzione ad sensum)
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