L'Arcivescovo
D'Errico ha iniziato il percorso pastorale di Avvento con la visita
ad una Comunità zagabrese di Suore Francescane che si ispirano
all'antica aggregazione dell'Immacolata Concezione di Dubrovnik (vedi questo portale).
Il
clima cordiale dell'incontro e del dialogo spirituale ha
caratterizzato i vari momenti della visita che è culminata nella
Celebrazione Eucaristica, e nelle parole che il Nunzio ha rivolto
alle Suore nella prospettiva della missione ecclesiale propugnata da
Papa Francesco. Riporto il commento tradotto ad sensum divulgato
dalle principali agenzie cattoliche e dai portali vicini alle Suore
Francescane. Si evince in qualche modo il senso e la struttura
dell'omelia tenuta da Mons. D'Errico.
Il Nunzio D'Errico ha visitato la comunità francescana
Il
Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'arcivescovo
Alessandro D'Errico, ha visitato il 1 ° dicembre la comunità
francescana di Zagabria dell'Immacolata Concezione di Dubrovnik.
Ha
celebrato la messa nel monastero e poi si è intrattenuto in una
conversazione fraterna con tutta la comunità di suore. All'inizio
della celebrazione eucaristica, a nome della comunità delle
francescane, il Nunzio è stato accolto dalla Sr. Darjia Jovanovic
che gli ha augurato il benvenuto ed ha espresso la gioia e l'onore
che la comunità provava per l'arrivo del rappresentante del Papa.
Nella sua omelia il Nunzio ha parlato di Papa Francesco,conoscendo la
particolare attenzione con cui le monache seguono i discorsi ed il
magistero del Papa, e le difficoltà vissute dalla Chiesa. Il Nunzio
D'Errico nella sua omelia ha parlato del Papa sotto tre aspetti - il
Papa come Pietro che conferma i suoi fratelli, il Papa come
testimone, e il Papa come pastore. Egli si è soffermato soprattutto
su quest'ultimo aspetto, notando che il Papa sta cercando di essere
semplice nei suoi discorsi, in modo che la gente possa capire.
Inoltre ha parlato della necessità che nella Chiesa, e in
particolare tra i monaci, vi sia un cambio di mentalità che porti ad
una maggiore accoglienza e alla capacità di andare incontro a coloro
che non conoscono Dio. "Perché la gente e
i giovani vengono in chiesa sempre meno numerosi", ha detto il
Nunzio D'Errico, "non possiamo avere paura di andare da loro e
di semplicemente annunciare Gesù, la Buona Novella. La chiesa
dovrebbe cercare quelli che sono spiritualmente e materialmente
poveri, tutti coloro che sono trascurati, abbandonati ed emarginati".
Ha osservato che i Francescani sono particolarmente portati a
comprendere i poveri e la trasformazione della Chiesa come indica
Papa Francesco, al fine di compiere al meglio il loro ruolo e
contribuito. Ha
detto che essi in modo speciale dovrebbe essere missionari, non
necessariamente in qualche terra lontana, ma proprio dove vivono. Ha
sottolineato che la loro comunità è ancora aperta, e ogni giorno
continua a riconoscere i bisogni dell'uomo di oggi. Al termine della
Santa Messa Suor Darjia ha ringraziato il Nunzio D'Errico per le sue
ispirate parole, delle cose dette sul Papa e mostrando un modo
semplice come si possa aiutare altre persone e soddisfare più
facilmente il Signore.
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