sabato 17 agosto 2013

Celebrazione dell'Assunta con i Francescani a Samobor

Al giorno della celebrazione dell'Assunta, il 15 Agosto, si legano da sempre molteplici esperienze religiose ed antropologiche. Nel giorno di mezza estate dedicato a Maria e al dogma della sua assunzione in cielo, si vive il senso profondo di istanze fondamentali della speranza e della fede cristiana. Maria assurge a modello esemplare della gloria che Dio onnipotente riserva alla creatura che testimonia con la propria vita personale, e nell'esperienza comunitaria ed ecclesiale, l'accoglienza della Parola del Signore e vi aderisce incondizionatamente. Lo stesso giorno si celebra anche il Ferragosto, evento ricco di manifestazioni legate alle vacanze, alle tradizioni festaiole e popolari, alle immancabili escursioni turistiche 'fuori porta' verso luoghi di sicura amenità, siano esse ambientali e panoramiche o artistiche e culturali.
La chiesa francescana di Samobor, ad una mezzora d'auto da Zagabria, è dedicata alla Vergine Maria e costituisce un luogo spirituale ove la festa dell'Assunta viene vissuta sia nel pieno dei suoi significati religiosi e sia nelle suggestioni dello scenario antropologico e culturale. La devozione francescana per la Vergine è forte e risaputa ed è spiritualmente rappresentata nella solennità liturgica. La chiesa è anche un luogo d'arte, un gioiello barocco che è meta del turismo culturale croato. L'invito fatto dai frati al Nunzio Apostolico, per la celebrazione della Santa Messa dell'Assunta nella loro chiesa di Samobor, ha trovato una rispondenza stimolante da parte del rappresentante pontificio che ha esplicitato, con le sue parole rivolte ai frati di San Francesco e all'assemblea ecclesiale, le molteplici dimensioni della festa religiosa.
La celebrazione è stata principalmente commentata dall'agenzia informativa cattolica (IKA). Dalla Radio locale di Samobor è stata annunciata con un certo anticipo ed è stata poi commentata sul suo portale in rete ed arricchita con una bella galleria fotografica che ha ritratto i vari momenti della celebrazione e gli incontri realizzati con la comunità ecclesiale.

Una sintesi del discorso pronunciato dal vescovo Alessandro la possiamo ricavare dalla traduzione ad sensum del commento postato da IKA sul suo portale. 

2013/08/16 | IKA F – 26785 
Il Nunzio Apostolico celebra la Festa dell'Assunta nella chiesa francescana di S. Maria Assunta a Samobor

Samobor, (IKA) - "In tutto questo tempo del mio servizio in Croazia molte volte ho sentito parlare della città di Samobor, del suo centro storico, di questa bella e antica chiesa dedicata alla Vergine Maria. Così ho accettato volentieri l'invito, e sono felice ora di trovarmi in questa vivace comunità di credenti, e proprio oggi in occasione della festa dell'Assunzione di Maria al cielo. A tutti voi voglio trasmettere la particolare benedizione del Santo Padre, ed esprimere il suo desiderio di vedere continuare a brillare questa celebrazione mariana perchè porti molto frutto a ciascuno di voi e alle vostre famiglie, a questa comunità di francescani e a tutto il popolo croato, soprattutto in questo Anno della fede. Vogliamo affidare a Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, i nostri progetti e le nostre difficoltà, la nostra gioia e la nostra speranza. Soprattutto a lei affidiamo i programmi della comunità francescana, perché ogni giorno sia in crescita nel carisma francescano, e per intercessione della Beata Vergine Maria noi possiamo tornare alle nostre case in pace e con la gioia nel cuore, nello spirito del motto francescano: Pace e Bene. Preghiamo San Francesco affinché accompagni con speciale amore questa comunità"
Con queste parole, il nunzio apostolico Alessandro D'Errico ha risposto al saluto di p. Krnoslava, Guardiano della fraternità di Samobor, all'inizio della Santa Messa nella antica chiesa francescana di S. Maria Assunta a Samobor, dove i fedeli celebrano da quasi 300 anni la festa di Maria. Una moltitudine di credenti nella chiesa, di fronte alla chiesa e nei spaziosi corridoi del convento, ha amorevolmente e rispettosamente salutato il nunzio apostolico e di fronte a lui ha mostrato l'amore e il rispetto per il Papa Francesco che egli rappresenta.
Nella sua omelia, don Nicola Vukoya ha presentato brevemente il contenuto di base della celebrazione, basandosi sulla Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus di Papa Pio XII. Con una solenne preghiera di apertura, e poi con un breve riferimento al testo evangelico egli ha osservato che la vita di tutti i giorni è una celebrazione del mistero della solennità di oggi.

Alla fine della Messa, con parole di elogio per il Guardiano P. Krnoslava, Mons. D'Errico ha detto: "Ho bisogno di ringraziare lei e la vostra comunità che è qui da secoli in questo santuario, e voi tutti che siete venuti oggi a questo santuario mariano. Avete dato un esempio di fede sincera e di semplice amore per Maria, per Gesù e per la Chiesa. Questo santuario è un luogo educativo e di vacanze per i postulanti di questa Provincia che spera di divenire francescani. Prego quindi che siano sempre pronti alla sequela con le loro preghiere. Mi ha impressionato la forte spiritualità e la gioiosa partecipazione a questa celebrazione. Voglio ringraziare il coro e l'orchestra che con tanta gioia hanno allietato nostra celebrazione. Grazie e arrivederci. Mi auguro che ci si possa ancora vedere e lodare il Signore insieme".
Nella sala da pranzo francescana, dove sedevano a tavola sacerdoti, religiosi e fedeli laici, il Nunzio Apostolico ha espresso la sua gioia nel vedere insieme i vari membri della Chiesa, pronti per la generosa collaborazione nella nuova evangelizzazione. Ha esortato tutti a prendere a cuore le parole che Papa Francesco instancabilmente ripete quando invita tutti i ministri della Chiesa, e tutti i cristiani, a non aspettare ma ad andare incontro agli altri, ad essere aperti e onesti, capaci di dialogo e di nuova evangelizzazione.


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