martedì 6 settembre 2016

Omelia per la Festa di San Pelagio Patrono di Novi Grad

Da qualche anno il Nunzio Apostolico in Croazia trascorre alcuni giorni di Agosto in Istria, ospite di una pensione di Novi Grad nella Diocesi di Parenzo e Pola. Momenti di riposo e di riflessione spirituale che egli trascorre immerso nella vita comunitaria del luogo, insieme con amici e familiari e vivendo intensamente momenti significativi della tradizione ecclesiale locale.
Quest'anno egli è stato invitato dal Parroco di Novi Grad a celebrare la solennità del Santo Patrono Pelagio martire ed ha avuto occasione di rivolgere un messaggio omiletico ricco di di insegnamento e di esortazione per la testimonianza cristiana.

La presenza del Nunzio a Novi Grad e le sue parole sono state riportate dalla Radio Vaticana nella traduzione croata, commentate sul portale in rete dell'Arcidiocesi di Parenzo e Pola, e presentate con un commento anche da un intervista della Radio Cattolica che ha riguardato aggiornamenti della Santa Sede sulla questione della canonizzazione del Cardinale Stepinac e dei tenimenti monastici istriani di Dajla.
L'approfondimento della conoscenza e di momenti della celebrazione della Festa Patronale di Novi Grad è abbastanza agevole con la la lettura diretta della traduzione informatica dei contributi offerti dai portali in croato. In particolare il portale del'Arcidiocesi presenta anche una vasta galleria fotografica riguardante la celebrazione.



Di seguito presento il testo in italiano personalmente predisposto dall'Arcivescovo D'Errico per la sua omelia nella chiesa di Cittanova (Novi Grad).  


FESTA PATRONALE DI SAN PELAGIO
Omelia del Nunzio Apostolico
(Novigrad, 28 agosto 2016)      
  
          Sono molto grato al carissimo don Luka Pranjić per l'invito che mi ha rivolto a presiedere questa celebrazione Eucaristica nella Festa patronale di San Pelagio. L'ho accolto molto volentieri per i vincoli che mi legano a lui e a Cittanova. Sono ormai quattro anni che vengo qui di estate per qualche giorno, ospite del Vescovo Dražen Kutleša ad Emaus. Da Emaus ho potuto apprezzare non soltanto le bellezze naturali di queste terre, ma anche la cordialità e la laboriosità dei cittanovesi, la vostra storia, la vostra cultura, la vostra fede.

         Sono contento anche per il fatto che questa celebrazione in qualche modo si collega a quelle che fino a qualche anno fa erano qui presiedute da un illustre Rappresentante della Santa Sede, il Cardinale Leonardo  Sandri, che a quel tempo era non solo un'alta autorità vaticana (Sostituto della Segreteria di Stato), ma anche Vescovo titolare di Cittanova. Come allora invitavate il Sostituto della Segreteria di Stato, oggi avete invitato il Nunzio Apostolico, Rappresentante del Santo Padre e della Santa Sede in Croazia. Questo mi pare il segno di un elemento importante della vostra fede e della vostra devozione. E cioè, di una fede ben radicata nella fedeltà alla Sede Apostolica, e di cuore spero e prego che possiate sempre crescere in questa direzione, nonostante i venti contrari che qualche volta possano  venire.

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         Nei giorni scorsi ho cercato di sostare spesso in meditazione dinanzi all' esempio di vita cristiana che ci viene da San Pelagio, e con tutta semplicità vorrei condividere con voi qualche breve riflessione.

         Com'è noto, non sappiamo molto circa la sua vita e il suo martirio. Abbiamo soltanto alcuni elementi. Sappiamo che era figlio di Cittanova e visse nel terzo secolo dell'era cristiana, ai tempi dell'Imperatore Marco Aurelio Numeriano, in tempi difficili  di persecuzioni contro i cristiani. Rimase orfano molto presto e fu educato dal Parroco Uranio. Probabilmente fu Diacono, come si può dedurre da elementi iconografici costanti con cui diversi artisti lo hanno rappresentato lungo il corso dei secoli. Da buon Diacono, si dedicò alla cura dei poveri e dei bisognosi, aiutandoli nei modi più disparati. Specialmente si distinse per le visite che faceva ai cristiani che erano in carcere a motivo della loro fede, in quel tempo di persecuzioni, portando cibo materiale e spirituale, incoraggiandoli a perseverare nella fede. Era molto umile, ma anche molto coraggioso. Perciò nel 283 si rivolse al Rappresentante romano Evilasio, rimproverandolo per la sua crudeltà verso i cristiani. Non piacque questo gesto di coraggio. Fu egli stesso incarcerato e condannato a morte. Il suo martirio avvenne nello stesso anno 283 o secondo alcuni storici nel 284.

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         Cosa insegna a noi San Pelagio?

         1. Anzitutto, meditando sulla sua vita e sul suo martirio, mi sono ritornate alla mente le famose parole di Gesù: "Sarete  miei testimoni". San Pelagio ci ricorda che la fede cristiana non può essere limitata soltanto ad una sfera personale e privata di relazione con Dio, ma deve avere una dimensione pubblica. Come lui, dobbiamo con coraggio e perseveranza  essere "sale della terra e luce del mondo". Con umiltà, ma anche con fermezza dobbiamo affermare e vivere sempre, pure a livello pubblico, secondo i valori che abbiamo appreso dalla nostra fede. Questo mi sembra un insegnamento importante anche oggi, dinanzi alle sfide della secolarizzazione e della progressiva scristianizzazione della nostra società, con cui spesso dobbiamo confrontarci.

         2. In secondo luogo, direi che  l'esempio di San Pelagio mi pare stimolante specialmente in quest'Anno Giubilare della Misericordia che stiamo celebrando. Ricorderete che il Santo Padre Francesco sta articolando le sue catechesi intorno a tre punti fondamentali:
a) Tutta il rivelarsi e l'agire di Dio verso di noi è ispirato  a criteri di misericordia. "Il Suo nome è misericordia".
b) Gesù che muore sulla croce è la massima espressione dell'amore, della tenerezza e della misericordia  del Padre celeste verso l'umanità peccatrice.
c) Ma Gesù non soltanto pratica la misericordia, ma anche predica la misericordia e invita ad essere misericordiosi  come il Padre celeste: "Siate misericordiosi com'è  misericordioso il Padre vostro celeste".

          Questo San Pelagio lo capì molto bene. Le opere di misericordia furono un segno distintivo della sua vita di Diacono, testimone cristiano in tempi difficili. Perciò ci può essere di esempio nell'impegno di misericordia che stiamo vivendo in quest'anno giubilare.

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         Miei cari fratelli e sorelle,

         Fin dalla mia prima visita alla vostra Parrocchia quattro anni fa, sono stato colpito dalla statua di San Pelagio che avete messo in cima al campanile da più di cento anni. Con questo gesto mi pare che i vostri padri  nella fede hanno voluto dire anche pubblicamente non soltanto la fede dei cittanovesi verso il loro grande Patrono, ma anche il desiderio di prenderlo come guida e come esempio. L'augurio che formulo a voi con tanto affetto oggi è che l'esempio di San Pelagio possa sempre illuminare le vostre menti e riscaldare il vostro cuore, per una autentica vita di testimonianza cristiana, specialmente in quest' Anno Straordinario della Misericordia. Possa l'esempio di San Pelagio rendervi artefici di un presente e di un futuro di progresso civile e religioso, nel solco della vostra storia millenaria, fondata sui valori umani e cristiani, che San Pelagio testimoniò con tanta convinzione e tanto coraggio. Amen.


lunedì 5 settembre 2016

Gli impegni estivi del Nunzio

L'agenda estiva di Mons. D'Errico ha registrato impegni ed attività di particolare importanza per la vita ecclesiale e culturale in Croazia. Una breve e significativa navigazione, tra le notizie della rete che hanno riguardato nel mese di Luglio il Nunzio Apostolico a Zagabria, ci consente di evidenziare la sua presenza e la sua partecipazione a notevoli eventi istituzionali civili e religiosi.


La stampa ed i portali più importanti della Nazione hanno riportato il comunicato dell'incontro che Mons, D'Errico ha avuto in Nunziatura il giorno 18 Luglio con Dragan Covic membro della Presidenza della Bosnia-Erzegovina. Nel comunicato ufficiale si legge che Covic ha informato il Nunzio D'Errico su questioni chiave sia a livello internazionale, e sia al livello interno, riguardanti la BiH. Egli ha sottolineato in particolare i progressi della Bosnia-Erzegovina nel suo cammino europeo. Nel corso della riunione, si sono scambiati opinioni e si è confermato la volontà reciproca di rafforzare nel prossimo periodo la tradizionale amicizia tra la Bosnia-Erzegovina e la Santa Sede.

Un momento importantissimo è stato l'incontro avvenuto il 22 Luglio con una delegazione dell'Associazione dei Generali Croati. Il Portale dell'Associazione ha dato ampio spazio e commento all'incontro con il Rappresentate del Papa, che si è protratto per alcune ore ed ha dato l'occasione di discutere della canonizzazione del cardinale Stepinac e delle questioni che riguardano i Croati di Bosnia-Erzegovina. Mons. D'Errico ha rimarcato i concetti espressi da Papa Francesco e le prospettive ecumeniche della Chiesa Croata. Sono stati scambiati alcuni doni.


Le principali Agenzie cattoliche e molti portali diocesani hanno riportato la partecipazione del Nunzio alla Consacrazione del Vescovo di Sebenica, mons. Tomislaw Rogic, celebrata nel Cattedrale di San Giacomo nel giorno dedicato al Santo Apostolo (25 Luglio). Il Nunzio Apostolico ha letto i compiti apostolici del Vescovo ed ha partecipato alla celebrazione solenne con il Cardinale Bozanic, che ha tenuto l'omelia, e con la più ampia rappresentanza del Collegio Episcopale Croato. L'evento è stato ampiamente descritto dalla KTA e la narrazione la si può agevolmente leggere nella traduzione informatica direttamente sul portale linkato.

E' datata al 29 luglio la notizia importantissima per la cultura e per l'Università Croata che, riportata su portale accademico istituzionale, ha riguardato l'inserimento della facoltà di Filosofia dei Gesuiti nell'Ateneo di Zagabria. Alla cerimonia della firma tra le Autorità Civili ed Ecclesiali ha partecipato anche il Nunzio Apostolico che a nome della Santa Sede ha svolto un importantissimo lavoro di raccordo e di prospettiva progettuale.


Il 1° Agosto Mons. D'Errico ha ricevuto in Nunziatura il rev. Antun Stefan, sacerdote della diocesi di Varazdin, nominato su proposta della Conferenza Episcopale Croata a Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie. La nomina è stata ratificata del Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. L'incontro ha consentito di discutere molti aspetti problematici che riguardano l'annuncio del Vangelo oggi e la pratica della Carità e della Misericordia.



giovedì 30 giugno 2016

Importanti impegni ecclesiali e civili

Ordinazione del Vescovo di Gospic-Senj
Subito un importante impegno ecclesiale per il Nunzio Apostolico in Croazia di ritorno a Zagabria dopo la breve visita di Maggio al paese natio di Frattamaggiore. 200 Km dalla Capitale croata alla Cattedrale di Gospic, situata a meno di un'ora dal confine con la Bosnia-Erzegovina, coperti per partecipare all'ordinazione del Carmelitano Mons. Zdenka Križić a Vescovo della Diocesi di Gospic-Senj. Mons. D'Errico ha svolto il fondamentale compito di notificare all'assemblea la nomina che Papa Francesco aveva disposta già dal 4 Aprile 2016 per il nuovo Vescovo. Egli ha partecipato alla solenne concelebrazione dell'ordinazione presieduta dal Cardinale Bozanic Arcivescovo di Zagabria con la partecipazione del Cardinale Vinko Pulic Arcivescovo di Serajevo e di altri prelati. Il motto del nuovo vescovo “Solo Dio basta” è sicuramente ispirato alla spiritualità carmelitana ed è stato anche utilizzato dal portale Lika on line per descrivere i significati e le fasi dell'importante evento che ha registrato la presenza di migliaia di persone e di numerose autorità, religiose civili ed istituzionali, della Croazia e della Bosnia-Erzegovina.
La lettura nella traduzione informatica del post pubblicato dal portale consente di avere un'idea abbastanza chiara dell'evento, svoltosi il 25 Maggio 2016 nella Cattedrale dedicata all'Annunciazione della Beata Vergine Maria, descritto nei contenuti significativi ed illustrato con un folta galleria fotografica.

Il Cardinale Robert Sarah a Zagabria.
Il portale dell'Arcidiocesi di Zagabria ha seguito ed approfondito con diversi commenti e foto le giornate religiose e culturali vissute dal Cardinale Robert Sarah a Zagabria tra la fine di Maggio e l'inizio di Giugno 2016.

Festa Mariana
Il Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha presieduto la celebrazione Eucaristica il 31 Maggio 2016 in occasione della Festa della Madonna della Porta di Pietra, Patrona della Città di Zagabria. La celebrazione in cattedrale, che ha visto la partecipazione del Cardinale Bozanic, del Nunzio Apostolico Mons. D'Errico, degli Ausiliari, di alcuni Vescovi della Conferenza Croata e del numeroso clero e popolo della città, è stata seguita dalla devota processione verso la storica Porta di Pietra.


Il portale dell'Arcidiocesi è ricco di commenti e di foto ed ha descritto i contenuti dell'omelia che il Cardinale Sarah ha legato alla grande fede e devozione che la Città rivolge da sempre alla Vergine Maria. Con la traduzione informatica dal croato si riesce a ben seguire le fasi dello svolgimento della celebrazione eucaristica e della processione popolare.

Giornata dell'Università e Presentazione del libro “Dio o niente – Parlare di fede”
Nei primi giorni di Giugno due notevoli eventi culturali hanno caratterizzato la visita del Cardinale Sarah.
Il primo ha riguardato la Lectio Magistralis da lui tenuta in occasione della Giornata dell'Università Cattolica Croata e del 10° anniversario della sua fondazione. Il cardinale ha trattato il tema “Il futuro dell'umanità dipende dalla famiglia” ispirato al magistero di Papa Giovanni Paolo II. Sul portale dell'Arcidiocesi vi sono buoni approfondimenti.
Il secondo ha riguardato la presentazione del suo libro “Dio o niente – Parlare di fede”, ispirato al magistero di Papa Benedetto XVI, con spunti autobiografici e con la prefazione del Cardinale Bozanic. Circa questa presentazione, alla quale ha partecipato anche il Nunzio Apostolico accompagnato dal Consigliere di Nunziatura, IKA ha pubblicato sul suo portale un lungo articolo di presentazione e di approfondimento degli argomenti trattati.

Nomina del nuovo Vescovo di Sibenik
Alla data del 3 Giugno 2016 il portale direktno.hr ha riferito la comunicazione della nomina di Mons. Tomislav Rogić a Vescovo di Sibenik. Ha riportato anche la motivazione mutuata dall'informativa del Nunzio Apostolico che riferisce che Papa Francesco ha accettato la rinuncia al servizio di mons. Ante Ivas circa la pastorale della diocesi di Sibenik in conformità al canone 401 § 1 del Codice di Diritto Canonico, ed ha nominato nuovo vescovo di Sibenik mons. Tomislav Rogić, ex parroco e decano a Udbina. Sul portale si può agevolmente leggere con la traduzione informatica una scheda curriculare del nuovo Vescovo.

Mariopoli dei Focolarini
IKA riporta un lungo articolo riguardante la presenza del Nunzio Apostolico alla Mariopoli Croata dei Focolarini tenutasi Križevci dal 17 al 19 Giugno 2016.
Il 18 Giugno 2016 l'Arcivescovo Alessandro D'Errico ha visitato a Kalnik, una località della diocesi di Križevci ad una settantina di chilometri da Zagabria, ove ha celebrato l'Eucaristia per l'Opera di Maria - Movimento dei Focolari di Croazia. L'occasione ha offerto al Nunzio la possibilità di sviluppare una lunga omelia basata sull'importanza della Mariopoli dei Focolarini e sulla narrazione della sua personale esperienza dell'Opera di Maria in ogni parte del mondo fin da quando era giovane sacerdote e Consigliere di Nunziatura. Riporto la traduzione ad sensum dal croato della parte che riguarda l'omelia di Mons. D'Errico.
   E' stato accolto con grande favore dai partecipanti di Marijapolija, dal locale parroco Zlatko Lepčić e dal sindaco Mladen Keser. Nella sua omelia, l'arcivescovo D'Errico inizialmente ha ricordato i tanti momenti vissuti con i Focolari, fin da quando era un giovane sacerdote e poi come Nunzio Apostolico in Brasile, Grecia, Polonia, e, soprattutto, in Pakistan, negli anni difficili della guerra in Afghanistan. E 'anche a nome della Nunziatura ha ringraziato per il sostegno del Movimento in Croazia.
Ha poi toccato il tema Marijapolija e l'obiettivo specifico del Movimento dei Focolari - un tema che è di grande attualità oggi in Croazia. "La Croazia è famosa per la vita cristiana, e per l'unità nelle nostre comunità abbiamo ancora una lunga strada", ha dichiarato, spiegando perché l'unità è cosa importante. "Purtroppo, ci sono un sacco di tensione nel mondo e in Croazia, in modo che spesso si costruiscono muri tra le persone. L'unità è il contrario della divisione. Guardatevi intorno. Vediamo che molte persone egoiste guardano solo a se stessi. Ci sono tanti interessi personali, e dovremmo guardare al bene comune. C'è un sacco di orgoglio in noi, anche se diciamo che siamo cristiani. Ci sono molte persone che considerano la logica del "dente per dente, occhio per occhio” sottovalutando l'insegnamento del Vangelo.
Il Nunzio D'Errico ha poi chiesto se vogliamo pensare a ciò che il mondo pensa o a come Dio pensa. Ha citato un passo del Vangelo di Domenica, quando Gesù mandò a Pietro una risposta tagliente: "Vattene da me satana, non credi secondo Dio, ma secondo il mondo". Un modello che ci dà Dio è l'unità tra il Padre, Figlio e Spirito Santo, il nostro modello è la preghiera di Gesù ' "che tutti siano uno, come tu, Padre, sei in me e io in voi."
Mons D'Errico ha poi affrontato la questione di vivere da fedele in Dio. Egli ha sottolineato l'importanza dell'unità, della comunione, nelle relazioni con le altre persone e dell'essere testimoni di unità, di amore e di misericordia.
Di seguito ha menzionato la situazione in Croazia, dicendo che abbiamo bisogno di pregare per l'unità e ad essere testimoni di unità. "La questione dell'unità vale per la nostra comunità cristiana, si tratta della nostra vita personale". Il Nunzio ha riferito direttamente con il Papa Francesco ed ha illustrato la sua proposta di una commissione mista per considerare la canonizzazione del cardinale Alojzije Stepinac". Il Santo Padre non ha alcun dubbio circa la santità di Stepinac, ed ha ricevuto una lettera dal Patriarca Irinej e mi ha detto:.. con il Patriarca Irinej Siamo fratelli e dobbiamo promuovere l'unità. Dobbiamo promuovere l'unità e non la divisione." Il Santo Padre ha detto che i croati dovrebbero vivere lo spirito di unità: Abbiamo bisogno di avere un po 'di pazienza e spiegare ai fratelli ortodossi che dobbiamo seriamente studiare e ha concluso che il cardinale Stepinac non deve essere santo solo per le persone croate, ma deve essere un santo della Chiesa universale, perciò sediamoci allo stesso tavolo con il Patriarca Irinej, con i rappresentanti della Chiesa ortodossa e presentare loro il lavoro che abbiamo fatto."
So quanto è stato difficile accettare l'idea del Santo Padre. E ora vi chiedo una domanda difficile per quanto riguarda la vostra storia, i vostri sentimenti e il vostro patriottismo: Vogliamo vivere in unità o divisione? Chi vuole vivere in unità? Bene, allora a prescindere dalla nostra storia, le nostre ferite, ecc, noi dobbiamo accettare la proposta del Santo Padre? Chi accetta? Abbiamo bisogno di vivere l'unità! La domanda è: vogliamo vivere secondo Dio o secondo il mondo. Il Papa mi ha detto: 'Non ho nulla contro il cardinale Stepinac e i croati. E vi chiedo, ha proseguito il Nunzio: avrebbe il Beato Stepinac accettato la proposta del Santo Padre? Se vogliamo difendere Stepinac? È Stepinac con il Papa o contro di lui? Abbiamo bisogno di vivere l'unità! Abbiamo bisogno di pensare secondo Dio! Non dobbiamo pensare al modo in cui il mondo pensa! Si tratta di un forte messaggio di Mariapolija con il desiderio che si può essere testimoni di unità, artefici di unità, perché questo dovrebbe essere la Chiesa in Croazia".
Il Nunzio ha concluso l'omelia invocando l'aiuto dei nostri celesti patroni, specialmente della serva di Dio Chiara Lubich, per capire che c'è bisogno di vivere il cristianesimo secondo Dio avendo in mente il modello di unità che ci dà il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo nella vita trinitaria, un modello di amore e il più grande di perdono che ci ha dato Gesù sulla croce.


Incontro con il leader di 40 Giorni per la Vita
Dal portale di Narod.hr è riportato il comunicato dell'incontro avuto da Mons. D'Errico con Ante Čaljkušić leader nazionale dell'iniziativa.
Il 21 giugno 2016 il nunzio apostolico mons. Alessandro D'Errico ha ricevuto Ante Čaljkušić, leader nazionale dell'iniziativa "40 Giorni per la Vita". E' stato il loro secondo incontro. Ante Čaljkušić ha trasmesso al Nunzio Apostolico informazioni sui frutti dell'iniziativa, con particolare attenzione alla vita dei bambini salvati e alla diffusione di iniziative in nuove città che saranno incluse in autunno.
Mons. D'Errico è stato impressionato dagli esempi di testimonianza concreti, e ha elogiato e ha accolto con favore gli sforzi di centinaia di volontari attivi, e la traduzione del libro "40 giorni per la vita", la cui uscita è prevista il prossimo anno con l'omaggio di un cd di preghiere registrato per i bambini nascituri. Il Nunzio ha sottolineato la grande importanza che hanno le iniziative pro-vita in Croazia e ne sosterrà l'ulteriore azione.
Čaljkušić ha vivamente ringraziato il Nunzio per le parole di sostegno, i consigli costruttivi e le idee per il futuro.
Risultati registrati in Croazia:
    - La Croazia è uno dei paesi che partecipano all'iniziativa con il crescente numero di città partecipanti in meno di tre anni: Cakovec, Dubrovnik, Knin, Karlovac, Metković, Osijek, Pozega, Pola, Fiume, Sisak, Slavonski Brod, Spalato, Sebenico, Varazdin, Velika Gorica, Vinkovci, Virovitica, Vukovar, Zara, Zagabria, Bjelovar, Križevci - 22 città
    - iniziative di espansione a Bucarest (Romania), Lubiana (Slovenia), Mostar (Bosnia Erzegovina), Monaco di Baviera (Germania)
    - nuove città dalle seguenti campagne: Križevci, Subotica (Serbia)
    - 5 campagne, 6 ° campagna in preparazione
    - 8.000 persone ufficialmente coinvolte in preghiera (individui, gruppi di preghiera, cori, parrocchie, ospedali)
    - 36 bambini (noti) sono stati salvati dall'aborto (il numero è sicuramente molto più alto)
    - ha ridotto il numero degli aborti a Zagabria, Osijek, Vukovar, Sibenik, Pula, ospedale Virovitica durante la veglia (circa il 5%, 15%, 50% e più)
    - assistenza morale spirituale e materiale alle donne in gravidanza e le giovani madri
    - l'ecumenismo, in particolare la cooperazione con la Chiesa riformata di Zagabria e Chiesa ortodossa macedone
    - una visita al Coordinatore Internazionale Robert Colquhoun da Londra
    - visita del leader mondiale David Bereit dagli Stati Uniti
    - visita del dr Joseph Meaney, direttore del coordinamento internazionale della vita umana Internazionale.
    - la benedizione e il sostegno di molti vescovi, sacerdoti, diaconi; pastori; preti ortodossi
    - la benedizione dell'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia
    - molte testimonianze e di conversione
    - i canti spirituali di vari artisti ispirati iniziativa
    - partecipanti attivi e monache e monaci in Croazia e all'estero

Incontro con Furio Radin
Il portale del Parlamento Croato ha riportato il 29 Giugno 2016 il comunicato dell'incontro tra il Nunzio Apostolico l'Arcivescovo Alessandro D'Errico e il Presidente Furio Radin del Comitato per i diritti umani e dei diritti delle minoranze nazionali. Lo leggiamo nella traduzione ad sensum.
  Furio Radin, parlando del lavoro del Comitato negli ultimi venti anni, ha sottolineato l'importante ruolo di membri esterni del Comitato, tra i quali ci sono rappresentanti della Chiesa cattolica e le altre comunità religiose in Croazia. - In generale, i diritti umani in Croazia hanno registrato grandi progressi, anche se con alti e bassi, soprattutto negli ultimi anni, ha detto Radin e ha ricordato che nel 1992 la Croazia ha adottato la legge costituzionale sui diritti dell'uomo e le libertà dei diritti delle comunità etniche o minoranze nella Repubblica di Croazia.
- I diritti umani hanno una posizione centrale nel lavoro apostolico di Papa Francesco come egli esprime i suoi messaggi e le azioni chiare, ha detto monsignor D'Errico. Nel campo dei diritti umani deveno lavorare la società la politica e la Chiesa, ha detto. Riferendosi ai secolari legami tra la Croazia e la Santa Sede, monsignor D'Errico ha detto che oltre a prendere una decisione sul riconoscimento internazionale della Repubblica indipendente della Croazia, la Santa Sede, allo stesso tempo ha sostenuto i diritti delle minoranze nazionali in Croazia e per una vera riconciliazione di tutti i popoli di questa regione.
- La società e le organizzazioni religiose di oggi dovrebbe essere aperto ai diritti umani potrebbe apprezzare appieno, e processi democratici continuerà a sviluppare, ha detto il nunzio apostolico.
- I problemi dovrebbero essere risolti attraverso il dialogo, e la Chiesa devono essere aperti a tutti, soprattutto a chi ne ha più bisogno e che sono lontano da esso, ha aggiunto.
Nel contesto delle discussioni sui diritti umani citati sono i diritti delle donne nella società e nella Chiesa, così come i diritti dei bambini.


Essi hanno inoltre discusso il lavoro e le relazioni circa l'mminente prima sessione della commissione mista per discutere la canonizzazione del cardinale Alojzije Stepinac.


giovedì 23 giugno 2016

Settimane di Maggio al paese natio

La comunità ecclesiale di Frattamaggiore si dispone, come accade dai tempi dell'ordinazione episcopale, ad accogliere con letizia l'Arcivescovo Alessandro D'Errico nel periodo che va dalla Pasqua alla Pentecoste. E' un appuntamento atteso che anima inviti iniziative e condivisioni che coinvolgono la Parrocchia d'origine e le altre numerose realtà ecclesiali del paese e della Diocesi di Aversa.
Quest'anno l'arrivo del Nunzio Apostolico in Croazia è stato precorso dalla sua missiva del 23 Aprile 2016 recante gli auguri per l'80° compleanno dell'Arcivescovo Mario Milano, Vescovo Emerito di Aversa, celebrato nella Basilica Pontificia di San Sossio in compagnia con numerosi vescovi della Campania. Durante la celebrazione la lettera del Nunzio è stata letta insieme con gli Auguri inviati da Papa Francesco.
Mons. D'Errico è giunto a Frattamaggiore nel clima del Giubileo Straordinario della Misericordia in Diocesi, e subito egli è stato coinvolto con una catechesi al Gruppo Parole di Vita per il Primo Maggio, e con la partecipazione al Pellegrinaggio Giubilare delle Comunità della Forania Frattese alla Cattedrale di Aversa tenutosi il 2 Maggio.
Nello stesso clima comunitario egli ha partecipato il 12 Maggio alla riunione conviviale con il Clero Frattese insieme con il Vescovo di Aversa Angelo Spinillo e con l'Arcivescovo Mario Milano.



La Parrocchia della Madonna del Carmine e di San Ciro lo ha visto come di consueto celebrante della Santa Messa Vespertina, e cordialissimo nell'accoglienza dei tanti amici e conoscenti che si affollano per salutarlo e per dialogare con lui.
Nel clima parrocchiale del Maggio a Maria l'Arcivescovo D'Errico ha devotamente partecipato alla Peregrinatio della statua della Madonna che il nuovo Parroco don Vittorio Egione ha guidato per il territorio parrocchiale e nelle soste quotidiane in alcuni palazzi e cortili addobbati e adornati di omaggi floreali.
Dopo la celebrazione della Pentecoste, un evento particolarmente significativo è stato il Pellegrinaggio della Parrocchia del 17 Maggio al Santuario della Madonna del Rosario di Pompei, ove Mons. D'Errico è stato il Celebrante principale della Santa Messa concelebrata con le Comunità di San Biagio di Cardito e della Diocesi di Gaeta ivi incontrate.

Sul profilo FB del Nunzio Apostolico per queste occasioni dai suoi amici e followers sono stati postati foto e commenti numerosi.  




domenica 24 aprile 2016

Pasqua con S. Leopoldo Mandic icona del Giubileo della Misericordia

Le attività del Nunzio Apostolico a Zagabria nelle settimane della Pasqua 2016 hanno assunto particolari significati sia spirituali e sia pastorali. La partecipazione agli eventi ecclesiali dell'arcivescovo D'Errico, con la sua opera di Rappresentante del Santo Padre, ha avuto alcune espressioni rimarchevoli ed importanti per la vita religiosa ed istituzionale della Chiesa in Croazia. Il rilievo degli eventi religiosi e celebrativi, che si è potuto leggere in questo tempo pasquale dalle divulgazioni dei media e dei portali della rete informatica, ci porta ad evidenziare alcuni momenti legati alle attività del Nunzio.

In primo luogo la celebrazione del rito del Lucernario e della Veglia Pasquale nella Parrocchia in Zagabria dedicata a San Leopoldo Mandic, santo cappuccino che Papa Francesco ha eletto insieme con San Pio da Pietrelcina ad icona per il Giubileo della Misericordia. L'omelia di Mons. D'Errico, che si può leggere in sintesi sul portale di IKA, ha evidenziato i significati simbolici della luce legati alla Cero Pasquale e alla Risurrezione di Gesù, ed ha esortato i fedeli ad impegnarsi nello spirito missionario e ad ispirarsi alla devozione a San Leopoldo Mandic apostolo della Misericordia.

Poi il giorno di Pasqua in Cattedrale nella concelebrazione con il Cardinale Bozanic, che è stata ampiamente descritta e commentata dal portale ufficiale dell'Arcidiocesi di Zagabria ed illustrata con un ampia galleria fotografica. Nell'omelia del Cardinale, che si può leggere per intero nella traduzione informatica, sono stati espressi rilievi ed esortazioni che hanno riguardato la spiritualità e la Pasqua di Risurrezione, le problematiche del Giubileo della Misericordia, la situazione della Chiesa in Croazia con le questioni riguardanti la famiglia e la canonizzazione del beato Cardinale Stepinac, e in riferimento al contesto degli eventi recenti e difficili che interessano l'Europa.

Un altro avvenimento che ha ricevuto attenzione dalla stampa nazionale ha riguardato la elezione di p. Zdenka Križić, carmelitano ed ex rettore del "Teresianum" di Roma, a vescovo di Gospic-Senj. L'annuncio datato al 4 aprile 2016 è leggibile sul portale ufficiale della Conferenza Episcopale Croata che riporta anche una approfondita scheda biografica del nuovo vescovo.

Sempre sul portale della CEC si può leggere alla data dell'8 aprile 2016 la dichiarazione ufficiale della 52° Assemblea Plenaria della Conferenza Episcopale Croata che si è tenuta con la partecipazione del Nunzio Apostolico dal 5 al 7 aprile 2016. Gli argomenti discussi sono stati molteplici. Hanno riguardato i procedimenti e le questioni relative alla Commissione Ecumenica proposta da Papa Francesco per la canonizzazione del Cardinale Stepinac; lo storico incontro del Papa a Cuba con il Patriarca di Mosca Kirill; la Settimana Teologica Pastorale e l'Incontro di Catechesi Sacerdotale; L'Unità dei Cristiani; le attività della Caritas; la Pastorale Familiare e le Cariche in seno alla Conferenza.

Due eventi in particolare hanno caratterizzato lo svolgimento del Giubileo della Misericordia a Zagabria connesso con la storica peregrinatio del corpo di San Leopoldo Mandic in Croazia: la Santa Messa in Cattedrale del 14 Aprile 2016 concelebrata con il Cardinale Bozanic e con il clero numeroso, e la Santa Messa presieduta dal Nunzio Apostolico con i Francescani di Dubrava del 16 Aprile 2016 in presenza delle spoglie del santo cappuccino.
I due eventi hanno ricevuto una grande attenzione ed approfonditi commenti ed illustrazioni dai media cattolici ed in particolare dal portale dell'Arcidiocesi di Zagabria che ha riportato l'intera omelia del cardinale con una vasta galleria fotografica.


Presento di seguito la trascrizione delle parole dell'Arcivescovo D'Errico ascoltate direttamente dal video proposto su youtube dalla Televisione Laudato che ha ripreso l'intera celebrazione del Nunzio Apostolico a Dubrava.

(Video: dal min 14.50 al min. 30.33)
Grazie, caro Fra Jure, per il saluto che ha voluto rivolgere a me, e alle altre illustre personalità ecclesiastiche. Mi consenta di dire che ho accolto con grande gioia il suo invito a presiedere la celebrazione eucaristica di questa sera per diversi motivi. Anzitutto per la personale devozione che ho verso San Leopoldo. Ecco lei ha voluto menzionare che io vengo dalla stessa terra di San Leopoldo, ma devo dire che ho conosciuto San Leopoldo, ho imparato a conoscerlo, e continuo a conoscerlo ogni giorno di più da una decina d'anni, e cioè dal tempo in cui ho cominciato a prestare il mio servizio di rappresentante del Santo Padre in Bosnia ed Erzegovina ed in Montenegro, e poi con una devozione che ho coltivato soprattutto in questi anni del mio servizio in Croazia. Sono contento di presiedere questa celebrazione anche perchè mi fa sempre una grande gioia ritornare in questa bella parrocchia, dove i confratelli e figli spirituali di San Leopoldo rendono il loro servizio alla comunità di Dubrava. E poi sono felice di stare con voi questa sera perchè in questo modo ci tenevo anche ad esprimere la mia personale viva gratitudine per questa bella iniziativa di portare i resti mortali di San Leopoldo in Croazia durante questo anno giubilare straordinario della Misericordia. Ovviamente per esperienza personale so bene tutto il lavoro che c'è dietro la preparazione di queste giornate storiche per la Croazia. Perciò vorrei invitarvi cari fratelli e sorelle ad esprimere anche pubblicamente la nostra sincera profonda gratitudine a tutti coloro che hanno preparato con tanto zelo queste giornate. In primo luogo direi che la nostra gratitudine va al Ministro Provinciale Fra Jure Sarcevic , Insieme a lui ci è caro dire la nostra gratitudine al Ministro Provinciale di Padova, dove c'è il grande Santuario dove rimangono permanentemente i resti mortali di San Leopoldo. E allora vogliamo fare un bell'applauso al Padre Provinciale e ai Frati italiani della Provincia patavina che sono venuti insieme con lui. Particolare gratitudine e un saluto particolare vogliamo dire al Rettore del Santuario di San Leopoldo a Padova, a don Genico che è Parrocco dell'altra parrocchia di San Leopoldo Mandic in Zagabria, e che questa sera proporrà utili riflessioni per la nostra meditazione. Al Ministro Provinciale Francescano di Bosnia ed Erzegovina, la terra che San Leopoldo tanto amava; esso rappresenta non soltanto i Francescani, ma tutti i religiosi e le religiose di Bosnia ed Erzegovina. Speciale gratitudine mi è caro dire come Rappresentante Pontificio a tutti i media che hanno seguito e seguono con tanta attenzione queste giornate. E in particolare a Radio Cattolica, a Radio Maria, e alla Televisione Cattolica Laudato che per la prima volta in questi giorni sta trasmettendo in diretta le celebrazioni in onore di San Leopoldo. Miei cari fratelli e sorelle personalmente sono convinto che San Leopoldo è veramente un grande santo. Un grande santo anzitutto perchè durante tutta la sua vita ha dato esempio di virtù eroiche, di virtù cristiane a livello eroico. Ma è un grande santo anche perchè rimane molto attuale per il suo messaggio, per la sua testimonianza. Il suo messaggio ha soprattutto due aspetti, come il Santo Padre Giovanni Paolo II ricordò il giorno della canonizzazione, e come Papa Francesco ha ripetuto molte volte durante i mesi scorsi; egli è soprattutto un Apostolo della Misericordia. Ed è per questo motivo che Papa Francesco l'ha voluto nella Basilica di San Pietro nei mesi scorsi durante l'Anno della Misericordia. Ma c'è un altro aspetto che è ancora più attuale, a mio parere, per i nostri tempi e nelle nostre concrete circostanze. Egli fu anche un grande testimone dello spirito missionario, ed in particolare dello spirito ecumenico. Tutta la sua vita, tutto quello che faceva era offerto a Dio, per domandare la piena unità tra tutti i cristiani, e in particolare riconciliazione e piena unità tra la chiesa latina e chiese orientali. Io credo, caro Fra Jure, che dobbiamo prendere San Leopoldo come un Patrono del nostro servizio in Croazia, perchè sappiamo bene tutti come, purtroppo, questo spirito, questa ansia ecumenica di San Leopoldo è attuale nelle concrete circostanze delle nostre comunità. Sappiamo bene come purtroppo sono ancora vive tante ferite della guerra recente. San Leopoldo, Apostolo di Misericordia, e grande sostenitore dell'Unità della Chiesa, secondo il desiderio di Gesù, saprà lui ottenerci tutte le ispirazioni e tutto l'aiuto spirituale di cui abbiamo bisogno per superare le difficoltà e le ferite che purtroppo ancora rimangono. E proprio questo vogliamo domandare durante questa liturgia eucaristica attraverso l'intercessione di San Leopoldo. Che ci faccia testimoni di Misericordia. Che ci ottenga tante buone ispirazioni e tanto aiuto divino nei progetti di misericordia che animano questo anno giubilare. E soprattutto che ci faccia convinti sostenitori della necessità di una piena riconciliazione, come il Santo Padre Francesco ripete tanto spesso di una piena riconciliazione e di una piena unità con tutti i nostri fratelli cristiani orientali, con i quali condividiamo la stessa fede. Amen.

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Io vorrei aggiungere semplicemente due piccole cose. Non avevo notato che c'è anche un Rappresentante della Curia Arcivescovile, che è il Moderatore della Curia, Don Marco. Facciamo un applauso anche lui. Ma mi è caro questo sottolinearlo perchè Marco intanto è un bravo sacerdote ed un carissimo amico; ma soprattutto mi è caro sottolineare che questa sua presenza ha un significato particolare. Perchè lui che è uno dei più diretti collaboratori del Cardinale Bozanic ci ricorda con la sua presenza la sollecitudine pastorale del Cardinale Bozanic. E posso aggiungere io una testimonianza. Mi ricorda quello che ho visto l'altra sera in cattedrale, il grande amore e la grande devozione del Cardinale per San Leopoldo. So che il Cardinale ritornerà qui in questa parrocchia lunedì mattina per la cerimonia di congedo. Evidentemente queste giornate che lui stesso più volte l'altra sera ha definito storiche per Zagabria e la Croazia non avrebbero potuto realizzarsi senza la sua ispirazione e senza il suo sostegno. Perciò facciamo un bell'applauso a Sua Eminenza. C'è una seconda cosa molto importante che volevo sottolineare. Sono molto grato a don Gelico per quello che ha detto nella omelia. Sembrava quasi che c'eravamo messi d'accordo prima. No. Non c'eravamo messi d'accordo. Ma è semplicemente che San Leopoldo ha ispirato gli stessi pensieri sia a me che a lui. E ho apprezzato molto che lui in particolare un paio di volte ha fatto menzione di questa proposta del Santo Padre di una Commissione mista in vista della canonizzazione del Cardinale Stepinac. Lui ha detto che dobbiamo pregare San Leopoldo perchè anche questa Commissione porti buoni frutti. Ma io vorrei aggiungere una cosa, dobbiamo pregare San Leopoldo che ci faccia capire bene che cosa il Santo Padre ha voluto fare. Perchè l'ho visto anche un poco amareggiato quando l'ho visto l'ultima volta e che diceva: “lo so che molti dicono che io non capisco, che io cosa vado a proporre...” Ebbene il Santo Padre ha voluto fare qualcosa proprio come farebbe San Leopoldo. E' lo stesso punto di partenza. Non possiamo chiudere gli occhi dinanzi ai fratelli Ortodossi. Non possiamo dire che noi continuiamo per la nostra strada, che ci importa di loro?. Il santo padre mi ha ripetuto personalmente, mi ha ripetuto: “io non ho assolutamente nessun dubbio circa la santità del beato Stepinac. Ma solo dobbiamo avere un poco di pazienza e aspettare ancora un poco di tempo per poter spiegare anche ai nostri fratelli ortodossi il lavoro che abbiamo fatto in maniera che il grande Aloisio Stepinac possa essere non soltanto il santo della Croazia, ma possa essere un santo grande per la Chiesa universale”. Ma sono sicuro che San Leopoldo firmerebbe con la sua mano tutto questo. Questa è stata la sua vita, una vita per l'ecumenismo, una vita per la riconciliazione, una vita per l'unità della Chiesa, affinchè il desiderio di Gesù – ut unum sint – possiamo realizzarlo speriamo presto nelle nostre terre. Adesso appunto attraverso l'intercessione di San Leopoldo domandiamo la benedizione di Dio sul nostro servizio e sulla nostra testimonianza di vita cristiana.