La
legenda d'origine del santuario mariano di Molve in Croazia,
sorto non lontano dalla Drava quasi al confine con l'Ungheria, sembra
avere molti tratti in comune con la narrazione della fondazione di
chiese dedicate alla Madonna in molti luoghi dell'Italia Meridionale.
In Campania, in Calabria, in Puglia e in altre regioni italiane che,
al tempo della persecuzione iconoclasta nel VIII-IX secolo, si
ritrovarono nella sfera d'influenza bizantina, numerosi luoghi
mariani, di grande devozione e mete di pellegrinaggi annuali, sono
sorti sul luogo del ritrovamento di antiche statue lignee e di effigi
della Madonna che erano state nascoste o sotterrate per essere
sottratte alla distruzione. Il ritrovamento è sempre
agiograficamente narrato come un miracolo legato alla presenza e alla
volontà della Madonna che desidera che si innalzi un tempio alla sua
venerazione in quello stesso luogo che diviene anche un titolo a Lei
dedicato: ad esempio Madonna del Pozzo, Madonna del Pantano, Madonna
delle Cese, Madonna della Scala, Madonna della Neve, ed altri.
Come
si evince da documenti ecclesiali del XV secolo, la statua lignea
della Madonna del Mulino (Molve in croato) durante il medioevo si
trovava nella cappella di un eremo monastico situato sulla riva della
Drava nelle cui acque ruotavano le pale dei mulini (Capella
Beatae Mariae in Molina). Essa fu nascosta verso la metà del XVI
secolo a causa dell'invasione turca, e fu miracolosamente ritrovata
nella prima metà del XVII secolo. La chiesetta innalzata in onore
della Vergine divenne luogo di un devoto e crescente pellegrinaggio.
Nel XIX secolo è stato innalzato il grande Santuario che ha
accompagnato la fede e la devozione della popolazione locale
accresciuta con componenti slavoniche ed ungheresi attirate dai
lavori della deforestazione. Oggi il Santuario è meta di tutte le
popolazioni che vivono intorno al corso della Drava, e soprattutto
nel giorno dell'Assunzione, il 15 agosto, si vivono le dimensioni
della festa annuale della religiosità popolare e della devozione che
si lega alla tradizione della traslazione dell'antica statua dalla
cappella piccola al grande santuario.
La
meta del santuario mariano di Molve è di grande attrazione nel
panorama della religiosità dei Croati e contribuisce moltissimo ad
illustrare la storia della località e del territorio. Insieme con
questa attrattiva ci sono molte altre particolarità che vengono
indicate e valorizzate dall'informazione turistica ufficiale. Molve
viene così presentata dall'Ente del Turismo Croato:
“Visitate
Molve, più volte premiato come il paese più curato e bello della
Croazia continentale!”
Certamente
la bellezza e la cura possono apparire le generiche caratteristiche
evidenziate dai depliant turistici predisposti per una qualsivoglia
località; ma sicuramente per Molve queste caratteristiche non
appaiono tanto aleatorie perché essa rappresenta anche un
interessante ed esemplare centro culturale ed artistico legato alla
bellezza e alla particolarità della pittura naif di Croazia.
Alla
storia religiosa di Molve si legano anche le esperienze dei
Francescani Conventuali, ai quali furono affidati i compiti della
cura parrocchiale, e quelle delle Suore della Carità di San Vincenzo
De Paoli, provenienti da Zagabria e presenti dal 1940.
Nel
Santuario di Molve, il cui Rettore ha organizzato una bella e
partecipe comunità ed una comunicazione pastorale che si avvale di
strumenti mediali (bollettino e portale web), è stato pellegrino ed
ospite Mons. D'Errico. Il giorno 8 settembre 2013, dedicato alla
Natività di Maria, egli ha presieduto l'Eucaristia concelebrata con
p. Ivica
Hadraš suo
collaboratore e con i padri Tomislav
Glavnik, Filip Musa e Zdravko Tuba. La sua omelia, che si può
leggere nel testo italiano, è stata ricca di contenuti teologici
biblici e pastorali.
Il
dialogo tra la comunità del Santuario e Mons. D'Errico ha avuto già
un'anticipazione nel box preparato sul bollettino di Agosto per far
conoscere ai fedeli il ruolo e la persona del Nunzio.
Il
portale del Santuario ha poi direttamente divulgato e commentato, con
dovizia di particolari e con una bella e folta galleria fotografica,
la visita e la celebrazione del Nunzio ed ha presentato anche in
italiano le parole dette dal Rettore p. Tomislav Glavnik per
l'accoglienza e i ringraziamenti. Le agenzie informative e molti altri portali hanno rilanciato la notizia.
Le
parole di accoglienza
Eccellenza
Reverendissima,
sono
onorato di poterLe esprimere, a nome mio e del nostro vescovo di
Varaždin mons. Josip Mrzljak e di tutta la comunità parrocchiale,
un caloroso benvenuto e un profondo ringraziamento per il grande dono
che ha voluto farci. La Sua gradita visita, in occasione della
chiusura dell’Anno del pellegrino 2013 alla Madonna di Molve, è un
evento destinato a rimanere nei nostri cuori.
Eccellenza,
Molve La accoglie con un sentimento di festa e partecipazione e,
chiede la Sua Benedizione in un momento particolare come questo, in
cui preghiamo e supplichiamo il Signore affinché ci consegni i doni
dello Spirito Santo all’inizio del nuovo anno scolastico. Siamo
certi che la Sua parola ci accompagnerà nella fede e nella vita
quotidiana.
Le
rinnovo il più sentito benvenuto mio personale e dell’intera la
comunità parrocchiale augurandoLe che risulti proficuo il lavoro in
Croazia che il Santo Padre Le ha affidato con fiducia.
Benvenuto
a Molve!
Le
parole di ringranziamento
Eccellenza
Reverendissima,
alla
fine di questa solenne celebrazione, desidero porgerLe il più
sincero ringraziamento per aver visitato questo santuario mariano e
la nostra parrocchia di Molve. La ringrazio di cuore innanzitutto per
i momenti di riflessione che ci ha offerto con serenità. Spero che
oggi abbia sentito tutto il nostro affetto, la nostra preghiera, la
nostra fiducia e il nostro canto, così come noi abbiamo sentito la
Sua vicinanza!
La
parrocchia della Maria Assunta è nata 350 anni fa dalla devozione
dei nostri padri alla Vergine Maria, devozione che si è manifestata
anche attraverso questa bellissima chiesa costruita 150 anni fa.
Ci
auguriamo che la Sua visita alla nostra comunità, segno dell’Amore
del Signore, possa far riaccendere quella fiamma spirituale che
ognuno porta con sé dal Battesimo in Cristo, così come nel
battesimo l’immersione nell’acqua richiama i simboli della
rigenerazione e del rinnovamento, purificazione dai peccati e nuova
nascita nello Spirito Santo. Eccellenza,
confidiamo che la Sua presenza stimoli il cammino della nostra fede e
ci faccia compiere opere che siano segni della nostra salvezza per
amore a Cristo, a Maria e alla Chiesa Cattolica. La ringrazio di
cuore e La prego di impartire a noi la Sua benedizione.
FESTA
DELLA NASCITA DI MARIA
Omelia
del Nunzio Apostolico
(Molve,
8 settemre 2013)
Miei
cari fratelli e sorelle,
Oggi è festa mariana tradizionalmente molto cara ai
pellegrini che vengono a Molve: celebriamo la nascita di Maria, e
insieme vogliamo contemplare questo evento di grazia, per trarre
anche noi nutrimento per il nostro cammino di fede, come hanno fatto
per secoli i nostri padri nella fede.
Ecco allora un primo elemento di riflessione. La nascita
di un bambino o di una bambina è sempre evento di gioia, per il bene
della vita che viene ad allietare una famiglia. E così fu certamente
anche per i Santi Giacchino ed Anna, genitori di Maria. Possiamo
immaginare la loro attesa del grande giorno, i preparativi per la
nascita della loro figlioletta, le preghiere che accompagnarono
questo avvenimento.
Per noi, che contempliamo la nascita di Mariana in
prospettiva di fede, la gioia è ancora più grande di quella di
Giacchino ed Anna. E perchè? Perchè sappiamo che Maria non è una
bambina qualsiasi. E’ colei che sarà la Madre di Gesù, il figlio
di Dio incarnato, centro della nostra fede. Mistero grande: mistero
della misericordia di Dio verso noi peccatori, che invia il Figlio
per salvarci e liberarci dal peccato; e perciò chiama Maria ad
essere nientemeno che la Madre di Gesù, e cioè la Madre di Dio.
Questo è il motivo per cui, già dalla nascita, Maria è
diversa. C’è una grande differenza rispetto agli altri bambini che
vengono alla vita, perchè Maria viene al mondo senza peccato
originale. E’ colei che deve portare il Figlio di Dio nel suo seno;
perciò non può essere toccata dal peccato nemmeno minimamente. La
piccola Maria è tutta pura, tutta bella, tutta santa, come hanno
amato cantare di Lei i nostri padri nella fede. Maria è l’alba,
l’aurora della nostra salvezza, come dice di Lei la liturgia di
quest’oggi.
Nella contemplazione della nascita di Maria, oggi ci
sentiamo un poco come i pastori, a cui il Padre celeste diede il
privilegio di contemplare ed adorare il Bambino Gesù. Come i
pastori, oggi vogliamo anzitutto rendere grazie a Dio, Padre di ogni
consolazione, che è venuto incontro a noi con il dono di Gesù e di
Maria. E come nostri padri nella fede, anche noi oggi vogliamo
cantare le glorie di Maria, Madre di Gesù, Madre di Dio, Madre
nostra. Lo facciamo con le parole che l’Angelo ed Elisabetta
rivolgeranno a Lei più tardi. Con l’Angelo Gabriele diciamo: Ave
Maria piena di grazia; e cioè, dei favori e della benevolenza di
Dio; il Signore è con te, perchè tu porterai nel tuo seno
Gesù, il Figlio di Dio. E con Elisabetta diciamo: Benedetta sei
tu tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù.
**********
Vorrei aggiungere una seconda breve riflessione. Dopo la
nascita di Gesù, nessun’altra nascita è tanto preziosa agli occhi
di Dio, e tanto importante per il bene dell’umanità, come quella
di Maria. Eppure questa nascita rimane nell’ombra, e la Sacra
Scrittura non dice niente al riguardo. La prima volta che Maria
appare nel Vangelo, è alla fine della genealogia di Gesù, come
abbiamo ascoltato nel Vangelo di oggi: “Giacobbe generò
Giuseppe, sposo di Maria, dalla quale nacque Gesù, il Cristo”.
Questo stile di discrezione e di silenzio accompagnerà
Maria negli anni della Sua infanzia (di cui non sappiamo niente di
certo); nei giorni della Sua maternità divina (di cui sappiamo solo
qualcosa); e anche negli anni della vita pubblica di Gesù (di cui
sappiamo un pò di più).
Questo stile è un grande insegnamento per noi. Tutti
siamo chiamati a fare come Lei, e ad imitare il Suo insegnamento. Ciò
che è importante per Gioacchino ed Anna, il giorno della nascita di
Maria, e soprattutto ciò che sarà sempre importante per Maria, è
fare la volontà di Dio, e servire i fratelli che incontriamo lungo
il nostro cammino. Tutto il resto è secondario. Il Suo insegnamento
è che non dovremmo preoccuparci troppo di ciò che il mondo ritiene
importante. Come Maria, dobbiamo essere convinti che se è possibile
fare un pò di bene, questo è dono di Dio, missione a noi affidata
dal Padre celeste, dispensatore di ogni bene. E soprattutto, dobbiamo
essere convinti che tutto deve essere finalizzato alla gloria
dell’Altissimo.
Questo è lo stile di Maria, già adombrato oggi nella
sua nascita. La conformità alla volontà di Dio la troverà sempre
pronta per un’adesione piena e sincera, anche quando essa è oscura
e misteriosa. Basta pensare alla povertà di Betlemme, alla fuga in
Egitto, alla vita umile di Nazzaret, alla partenza di Gesù per la
vita apostolica, all’ora dolorosa del Calvario. Il suo fiat,
pronunciato il giorno dell’Annunciazione, è l’atteggiamento
costante della Sua vita.
Ma, accanto alla ricerca della volontà di Dio, c’è
un’altra priorità nella vita di Maria: l’attenzione che Ella
saprà avere per i fratelli, e specialmente per coloro che sono in
necessità. Basta ricordare l’interessamento per gli sposi alle
nozze di Cana, la sollecitudine per la cugina Elisabetta,
l’accoglienza materna del discepolo Giovanni ai piedi della Croce.
In altre parole, tutta la vita di Maria, fin dalla sua
nascita che oggi celebriamo, insegna che l’autentica comunione con
Dio sta nel conformarsi alla Sua santa volontà, e nell’amare i
fratelli come Dio li ama.
**********
Miei cari fratelli e sorelle, sono veramente lieto di
unirmi a voi oggi in questo famoso Santuario mariano, per cantare le
glorie di Maria, nel giorno glorioso della Sua nascita, aurora della
nostra salvezza.
Insieme a voi, rendo grazie a Dio per il dono che ci ha
fatto della Sua vita e del Suo esempio. Per voi prego che
l’insegnamento che viene dalla nascita e della vita di Maria possa
costituire un costante punto di riferimento per la nostra vita
cristiana.
Il mio augurio è, che come Lei, anche noi possiamo
essere sempre forti nel compiere la volontà di Dio, e sempre
lieti nel soccorrere i fratelli in necessità. Amen.
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