L'anticipazione
dell'evento altamente simbolico del pellegrinaggio militare al
santuario mariano nazionale croato è leggibile nel post del 30
settembre di questo blog. Le foto delle gallerie ed i servizi
giornalistici e televisivi, che sono stati disposti per seguire e
descrivere anche sulla rete informatica l'avvenimento della prima
domenica di ottobre dedicata alla Madonna del Rosario, danno ragione
di un raduno grandioso ricco di componenti e di partecipazioni anche
internazionali. Divise e forme riunite nella festosa assemblea
liturgica esprimono indubbiamente, in assoluto, la fondamentale
motivazione spirituale del pellegrinaggio che si apre al popolo,
attraverso le difficoltà e i contrasti della storia umana e sociale,
come un comune cammino di valori e di solidarietà nell'orizzonte
della fede e della sacralità della vita.
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I
servizi giornalistici e televisivi hanno maggiormente colto i
significati politico-sociali dell'incontro religioso dei militari
collegandolo all'affermazione dell'identità storica della nazione e
alle visioni del dialogo e delle relazioni internazionali. A rimarcare l'importanza dell'evento celebrativo, la Santa Messa è stata interamente trasmessa in diretta televisiva sul primo programma nazionale.
Le
autorità politiche e militari presenti, nei discorsi ufficiali,
hanno messo in risalto gli aspetti della unitaria sinergia tra le forze armate ed hanno affermato la positiva relazione della
religiosità con la vita comunitaria ed il morale dei soldati.
L'ordinario
militare, il vescovo Jezerinac,
ha ripercorso durante l'omelia il significato religioso del
ventennale pellegrinaggio al santuario della Madre celeste che
riconsolida la fraternità tra le generazioni dei militari, defunti
veterani e giovani, a servizio della patria. Ha ricordato la storia
del santuario, gli avvenimenti e le tappe formali, la recente storia
politica nazionale ed i rapporti con la Santa Sede, che portarono
alla formazione dell'Ordinariato e alla formazione quindici anni fa
della 'diocesi militare' di Croazia.
L'arcivescovo
Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia, ha presieduto la
solenne concelebrazione eucaristica del pellegrinaggio, e numerosi
sono stati i concelebranti. Tra questi il vescovo Jezerinac,
l'arcivescovo statunitense Timothy Broglio, d. Blaise Rebotier
direttore del Pellegrinaggio Militare Internazionale (PMI), il
vescovo francese Luc Ravel, il vescovo di BiH Thomas Vuksic, il
vescovo slovacco Frantisek Rabeko e mons. Paul Dahda di Beirut. Tanti
anche i cappellani, i rettori, i ministri e i vicari delle diocesi
croate.
Mons.
D'Errico ha introdotto la celebrazione con le intenzioni della
preghiera e del ringraziamento rivolto al Dio eterno della vita e
della storia per la sua benedizione e per il suo aiuto, con
l'intercessione di Maria, alla missione dell'ordinariato militare e
agli ideali di servizio cristiano in Croazia. Egli
ha manifestato poi la sua particolare letizia nel presiedere
l'Eucaristia come Nunzio Apostolico e l'onore di portare i saluti
personali e la benedizione di Papa Benedetto XVI. Sue parole,
ricavate in una traduzione ad
sensum
dall'agenzia cattolica croata, sono state:
“...
per questa celebrazione festosa il Santo Padre mi ha incaricato di
portarvi la sua benedizione apostolica a voi, il vescovo militare in
Croazia, ai vostri collaboratori, ai vescovi, ai sacerdoti, ai monaci
e alle monache, a tutti coloro che partecipano a questa Messa, alle
autorità che sono qui presenti, civili e militari e a tutti coloro
che hanno partecipato con grande devozione alla celebrazione
eucaristica. Questa benedizione che mi onoro di impartire nel suo
nome, è una benedizione papale, una benedizione che è riservata per
l'indulgenza plenaria. Il desiderio, la speranza e la preghiera, e la
benedizione del Santo Padre, possano portare frutto per l'Ordinariato
militare al servizio di ciò che si sviluppa secondo gli ideali
cristiani e nel servire la Repubblica di Croazia”.
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