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Fonte: dnevnik.hr |
S. E. Alessandro D'Errico ha voluto
trascorrere la mattinata del 10 Agosto, festa di san Lorenzo martire,
all'Ospedale pediatrico di Gornja Bistra. La visita ai piccoli
pazienti si è svolta nella condivisione dell'opera sanitaria
complessa e necessaria che si svolge nella rinomata struttura
ospedaliera pediatrica croata. L'occasione è stata resa ancora più
significativa con la celebrazione eucaristica e l'incontro con i
volontari italiani coordinati dall'Associazione 'Il Giardino delle
Rose Blu' fondata dal sacerdote don Ermanno D'Onofrio. I giovani
numerosi e provenienti dalle diverse regioni offrono il loro servizio
spontaneo ai bambini ricoverati in collaborazione con i tecnici e i
medici locali. Quest'anno essi sono alla loro XII Tendopoli allestita
nel parco ospedaliero ed hanno avuto l'opportunità di dialogare con
il connazionale Nunzio Apostolico in Croazia e di fare con lui una
bella esperienza ecclesiale e di condivisione etica delle loro
motivazioni.
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Particolarmente interessanti sono
altresì le sottolineature giornalistiche (dnevnik.hr) di alcuni
passaggi della conversazione con il Nunzio:
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“ha detto che il Papa Benedetto XVI
ha parlato delle radici cattoliche secolari del popolo croato e che,
alla luce della nuova evangelizzazione, la Chiesa opera in conformità
con lo sviluppo della società, percui come nunzio sente una grande
responsabilità per il benessere delle nuove generazioni in Croazia”;
“ha ricordato che la Croazia farà
parte presto dell'Unione europea e ha sottolineato che la Chiesa
guarda a ciò con grande speranza e vuole contribuire per il
benessere dei suoi cittadini e dei croati”;
“il Direttore dell'Ospedale, Zeljko
Weiss, ha sottolineato che la collaborazione con il Giardino delle
Rose Blu dura da oltre un decennio e che essa è preziosa e rompe le
barriere e i confini, ed è un grande aiuto per i nostri piccoli
pazienti che sono legati ai loro letti".
COMUNICATO
STAMPA
10
agosto 2012
Il
Nunzio Apostolico in Croazia, alla festa di San Lorenzo, ha
presieduto la Santa Messa all’Ospedale pediatrico di Gornja Bistra.
Il Nunzio Apostolico in Croazia, Arcivescovo Alessandro
D’Errico, ha presieduto una solenne Celebrazione Eucaristica
all’Ospedale pediatrico di Gornja Bistra per bambini con
particolari disagi, in occasione della XII
Tendopoli, organizzata dall’Organizzazione
internazionale Onlus “Il Giardino delle rose
blu”, il cui presidente e fondatore è un
Sacerdote della diocesi di Frosinone (Italia), don Ermanno D’Onofrio.
I volontari del Giardino delle
rose blu operano da oltre 12 anni a Gornja
Bistra e in altri campi operativi della Croazia e di Paesi vicini. In
questi anni, oltre 5.600 volontari hanno realizzato una vera e
propria “staffetta dell’amore”, dandosi il cambio e garantendo
una presenza continuativa presso l’Ospedale. In particolare, ogni
anno si realizza una Tendopoli
che porta più di 150 volontari a Gornja Bistra.
Hanno concelebrato Mons. Mauro Lalli, Consigliere della
Nunziatura Apostolica, Don Ermanno D’Onofrio ed altri Sacerdoti
italiani. Tra gli ospiti, era presente anche l’Incaricato d’Affari
a.i. dell’Ambasciata d’Italia, Dott. Paolo Palminteri.
All’omelia, il Nunzio D’Errico si è soffermato anzitutto sul
significato della Tendopoli
e del Campo permanente
del Giardino delle rose blu:
“Qui – egli ha
detto – non si porta soltanto aiuto
materiale. Si porta se stessi. Si portano cuori disponibili ad amare.
Si porta il desiderio di donarsi totalmente, rinunciando al
superfluo, rendendosi utili in ogni modo e mettendosi a disposizione
degli altri. Voi sperimentate in questi giorni che c’è più gioia
nel donare che nel ricevere. E nel momento in cui donate voi stessi,
voi percepite che state ricevendo molto di più. E sentite il bisogno
di condividere queste esperienze, vivendo come comunità: comunità
di persone che amano, che donano e si donano”.
Soffermandosi poi sulla festa di San Lorenzo, il Nunzio
D’Errico ha detto che San Lorenzo può insegnare molto a tutti i
cristiani e in particolare ai volontari della Tendopoli: “Arcidiacono
di Roma nella seconda metà del III secolo, egli fu incaricato delle
attività caritative della Diocesi e svolse questo compito con
assoluta dedizione, diventando testimone esemplare di carità fino
alla completa donazione di sé nel martirio. Fu un vero testimone di
amore, inteso e vissuto secondo l’ottica della Buona Novella di
Gesù. … Il suo
esempio invita a
trovare motivazioni ben più alte rispetto a quelle
umano-filantropiche per le attività caritativo-assistenziali. … Il
nostro amore e il nostro servizio agli altri s’inquadrano in una
esperienza di fede. Crediamo in Dio che è amore, che ci invita a
fare come Lui e a vivere di Amore con la A maiuscola. Come Lui siamo
chiamati ad un amore disinteressato. Come Lui siamo invitati ad un
servizio, come quello che voi rendete, che si prende cura di tutti,
in particolare degli ultimi, delle fasce più deboli della società”.
A conclusione del suo intervento, il Nunzio D’Errico
ha detto che abbiamo bisogno di questo Amore soprattutto in queste
terre: qui in Croazia e in altri Paesi vicini, che hanno conosciuto
anche in epoca recente una terribile guerra. “Avvertiamo
soprattutto in queste terre la necessità di un messaggio di amore
che riporti serenità, riconciliazione, armonia sociale: per il bene
di tutti e in particolare di coloro che sono stati più colpiti dalla
guerra”.
Solenne
Celebrazione Eucaristica
alla
Festa della XIIª Tendopoli a Gornja Bistra
organizzata
dalla Onlus “Il
giardino delle rose blu”
(Omelia,
10 agosto 2012 – Festa di San Lorenzo martire)
Sono veramente contento di
essere con voi oggi. Ho accolto volentieri l’invito di don Ermanno
a presiedere questa Eucaristia, anzitutto per l’importanza di
questa Tendopoli:
la 12ª, che come ogni anno porta più di 150 volontari da tutta
Italia all’Ospedale pediatrico di Gornja Bistra. E poi perché
quest’anno festeggiate anche il 10º anniversario del Campo
permanente, e cioè
della presenza continuativa dei volontari a Gornja Bistra.
Come sapete bene, fino al 5
gennaio 2002 i viaggi dei volontari privilegiavano l’aiuto
materiale, pur sempre necessario in ogni esperienza
caritativo-assistenziale. Con il Campo
permanente, il
sostegno dei volontari ha preso una forma nuova. Non si portano più
tanto aiuti materiali. Si porta se stessi. Si portano cuori
disponibili ad amare. Si porta il desiderio di donarsi totalmente,
rinunciando al superfluo, rendendosi utili in ogni modo e mettendosi
a disposizione degli altri.
Qui è il grande significato del
Campo permanente
e della Tendopoli.
Voi sperimentate in questi giorni che c’è più gioia nel donare
che nel ricevere. E nel momento in cui donate voi stessi, voi
percepite che state ricevendo molto di più. E sentite il bisogno di
condividere queste esperienze, vivendo come comunità: comunità di
persone che amano, che donano e si donano.
Perciò direi che questa
esperienza del Campo
permanente e della
Tendopoli,
invitano a volare alto. A guardare lontano. A ridimensionare i
piccoli e i grandi problemi della vita. A vivere in profondità e con
coerenza la fede cristiana. Fede in Dio Amore, Che ci chiama a
partecipare del Suo dinamismo di vita, che è Amore.
**********
Cari fratelli e sorelle,
quest’anno celebrate la festa della Tendopoli
oggi, 10 agosto, festa di San Lorenzo. Ritengo che questa sia una
coincidenza provvidenziale, perché San Lorenzo è una figura di
Santo che può insegnare molto: a tutti i cristiani e in particolare
a voi, per l’esperienza della Tendopoli
che state vivendo.
Ricordate? Lorenzo visse nella
prima metà secolo terzo. Era tempo di catacombe. Un tempo di grandi
ideali e di grandi testimonianze. Era originario della Spagna. Dopo
gli studi umanistici e teologici in patria, si trasferì a Roma. Qui
era Vescovo Papa Sisto II, che era stato suo maestro a Saragozza. Nel
257 Sisto II affidò a Lorenzo il compito di Arcidiacono. E cioè, di
responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, di cui
beneficiavano 1500 persone: soprattutto poveri e vedove.
Nel 258 scoppiò la persecuzione
dell’imperatore Valeriano. Papa Sisto II fu sorpreso a celebrare
l’Eucaristia nelle catacombe di San Callisto e fu martirizzato il 6
agosto, per decapitazione, insieme a quattro diaconi. Quattro giorni
dopo, fu la volta di Lorenzo, che aveva 33 anni. Il suo supplizio fu
particolarmente crudele. Fu bruciato vivo su una graticola messa sul
fuoco ardente. Per la verità, Lorenzo avrebbe anche potuto aver
salva la vita, se solo avesse consegnato, secondo la richiesta dei
persecutori, i tesori della Chiesa entro tre giorni. Ebbene, il 10
agosto del 258, si presentò alla testa di un corteo di poveri di
ogni tipo, dicendo: “Ecco
i nostri tesori, sono tesori eterni. Non vengono mai meno anzi
crescono”. Si può
immaginare la rabbia dei suoi interlocutori. E così si può pure
capire, in qualche modo, la crudeltà del martirio che gli fu
inflitto.
**********
Cosa può insegnare a noi San
Lorenzo? Cosa può dire concretamente a voi nell’esperienza che
state vivendo? L’Arcidiacono, come ho accennato, era il
responsabile delle attività caritative. E Lorenzo svolse questo
compito con assoluta dedizione, diventando testimone esemplare di
carità fino alla completa donazione di sé nel martirio. Fu un vero
testimone di Amore, inteso e vissuto secondo l’ottica della Buona
Novella di Gesù.
Perciò Lorenzo invita in primo
luogo a vivere le esperienze caritative ed assistenziali a partire
dal Vangelo e dall’insegnamento di Gesù. Ricordate? Al Maestro,
quando Gli fu chiesto quale fosse il più grande dei comandamenti,
Egli rispose: “Amerai
il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua forza,
con tutto il tuo cuore”.
Ma poi aggiunse subito: “Il
secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso”.
E che questo fosse un punto
importante della Buona Novella che annunciava, lo specificò quando
raccontò la parabola dell’Ultimo Giudizio: “Avevo
fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere,
ero malato e mi avete visitato …”.
E ancora, poco prima di chiudere la Sua esperienza terrena,
nell’Ultima Cena lasciò ai discepoli il Comandamento Nuovo, come
testamento spirituale: “Vi
do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi
ho amato”.
Ecco allora un insegnamento
importante: c’è sempre il rischio, anche per bravi volontari come
voi, di non valorizzare appieno il significato di esperienze forti,
come quelle che state vivendo. Il rischio di limitarsi a motivazioni
solo umane, filantropiche, certamente sempre valide per chi non ha la
grazia della fede. Ma l’esempio di San Lorenzo e l’insegnamento
di Gesù invitano a trovare motivazioni ben più alte. E cioè, il
nostro amore per gli altri e il nostro servizio agli altri,
s’inquadrano in una esperienza di fede. Crediamo in Dio che è
Amore, che ci invita fare come Lui e a vivere di Amore con la A
maiuscola. Come Lui siamo chiamati ad un amore disinteressato. Come
Lui, siamo investiti di un servizio come quello che voi rendete, che
si prende cura di tutti e in particolare degli ultimi, delle fasce
più deboli della società. “Amatevi
come Io vi ho amato”.
Nella misura in cui queste parole del Maestro saranno assimilate e
diventeranno parte della nostra vita, come lo fu per San Lorenzo,
sarà allora che avremo fatto l’upgrade
del nostro servizio agli altri. Sarà allora che comprenderemo
appieno che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Sarà allora
che come San Lorenzo, potremo affrontare ogni difficoltà a viso
aperto, lieti di poter dare la nostra testimonianza di Amore al
servizio di Dio Amore.
Di questo Amore abbiamo bisogno
soprattutto in queste terre: qui in Croazia e in altri Paesi vicini,
che hanno conosciuto in epoca recente una terribile guerra che ha
causato tanti lutti e distruzioni. Avvertiamo soprattutto in queste
terre la necessità di un messaggio di Amore, che riporti serenità,
riconciliazione, armonia sociale: per il bene di tutti e in
particolare di coloro che sono stati più colpiti dalla guerra.
Grazie allora per il vostro
esempio. Grazie per quello che fate e per quello che siete. Grazie
per le iniziative di Amore che promuovete. Possa la intercessione di
San Lorenzo, testimone e missionario di Amore, ottenere ogni
desiderato bene per noi, per la Tendopoli
e il Campo permanente,
e per tutti i progetti del Giardino
delle rose blu. Amen.
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