venerdì 10 agosto 2012

Celebrazione della festa di San Lorenzo all'Ospedale di Gornja Bistra

Fonte:  dnevnik.hr

S. E. Alessandro D'Errico ha voluto trascorrere la mattinata del 10 Agosto, festa di san Lorenzo martire, all'Ospedale pediatrico di Gornja Bistra. La visita ai piccoli pazienti si è svolta nella condivisione dell'opera sanitaria complessa e necessaria che si svolge nella rinomata struttura ospedaliera pediatrica croata. L'occasione è stata resa ancora più significativa con la celebrazione eucaristica e l'incontro con i volontari italiani coordinati dall'Associazione 'Il Giardino delle Rose Blu' fondata dal sacerdote don Ermanno D'Onofrio. I giovani numerosi e provenienti dalle diverse regioni offrono il loro servizio spontaneo ai bambini ricoverati in collaborazione con i tecnici e i medici locali. Quest'anno essi sono alla loro XII Tendopoli allestita nel parco ospedaliero ed hanno avuto l'opportunità di dialogare con il connazionale Nunzio Apostolico in Croazia e di fare con lui una bella esperienza ecclesiale e di condivisione etica delle loro motivazioni.

I giornalisti croati hanno conversato proficuamente con Mons. D'Errico, e i media e le agenzie di informazione hanno ripreso e rilanciato la notizia dell'avvenimento, descrivendone lo svolgimento ed evidenziandone i significati. Per la lettura diretta di questi significati di seguito riportiamo il testo del comunicato-stampa ufficiale ed il testo dell'omelia dell'arcivescovo D'Errico.
Particolarmente interessanti sono altresì le sottolineature giornalistiche (dnevnik.hr) di alcuni passaggi della conversazione con il Nunzio:
“D'Errico ha detto che si tratta di una preziosa collaborazione che sottolinea i valori positivi e ha sottolineato che la Chiesa vuole incoraggiare tali iniziative e di essere presenti in tutte le cose che riguardano la società e la natura”;
“ha detto che il Papa Benedetto XVI ha parlato delle radici cattoliche secolari del popolo croato e che, alla luce della nuova evangelizzazione, la Chiesa opera in conformità con lo sviluppo della società, percui come nunzio sente una grande responsabilità per il benessere delle nuove generazioni in Croazia”;
“ha ricordato che la Croazia farà parte presto dell'Unione europea e ha sottolineato che la Chiesa guarda a ciò con grande speranza e vuole contribuire per il benessere dei suoi cittadini e dei croati”;
“il Direttore dell'Ospedale, Zeljko Weiss, ha sottolineato che la collaborazione con il Giardino delle Rose Blu dura da oltre un decennio e che essa è preziosa e rompe le barriere e i confini, ed è un grande aiuto per i nostri piccoli pazienti che sono legati ai loro letti".

COMUNICATO STAMPA
10 agosto 2012
Il Nunzio Apostolico in Croazia, alla festa di San Lorenzo, ha presieduto la Santa Messa all’Ospedale pediatrico di Gornja Bistra.

Il Nunzio Apostolico in Croazia, Arcivescovo Alessandro D’Errico, ha presieduto una solenne Celebrazione Eucaristica all’Ospedale pediatrico di Gornja Bistra per bambini con particolari disagi, in occasione della XII Tendopoli, organizzata dall’Organizzazione internazionale Onlus “Il Giardino delle rose blu”, il cui presidente e fondatore è un Sacerdote della diocesi di Frosinone (Italia), don Ermanno D’Onofrio.
I volontari del Giardino delle rose blu operano da oltre 12 anni a Gornja Bistra e in altri campi operativi della Croazia e di Paesi vicini. In questi anni, oltre 5.600 volontari hanno realizzato una vera e propria “staffetta dell’amore”, dandosi il cambio e garantendo una presenza continuativa presso l’Ospedale. In particolare, ogni anno si realizza una Tendopoli che porta più di 150 volontari a Gornja Bistra.
Hanno concelebrato Mons. Mauro Lalli, Consigliere della Nunziatura Apostolica, Don Ermanno D’Onofrio ed altri Sacerdoti italiani. Tra gli ospiti, era presente anche l’Incaricato d’Affari a.i. dell’Ambasciata d’Italia, Dott. Paolo Palminteri. All’omelia, il Nunzio D’Errico si è soffermato anzitutto sul significato della Tendopoli e del Campo permanente del Giardino delle rose blu: “Qui – egli ha detto – non si porta soltanto aiuto materiale. Si porta se stessi. Si portano cuori disponibili ad amare. Si porta il desiderio di donarsi totalmente, rinunciando al superfluo, rendendosi utili in ogni modo e mettendosi a disposizione degli altri. Voi sperimentate in questi giorni che c’è più gioia nel donare che nel ricevere. E nel momento in cui donate voi stessi, voi percepite che state ricevendo molto di più. E sentite il bisogno di condividere queste esperienze, vivendo come comunità: comunità di persone che amano, che donano e si donano”.
Soffermandosi poi sulla festa di San Lorenzo, il Nunzio D’Errico ha detto che San Lorenzo può insegnare molto a tutti i cristiani e in particolare ai volontari della Tendopoli: “Arcidiacono di Roma nella seconda metà del III secolo, egli fu incaricato delle attività caritative della Diocesi e svolse questo compito con assoluta dedizione, diventando testimone esemplare di carità fino alla completa donazione di sé nel martirio. Fu un vero testimone di amore, inteso e vissuto secondo l’ottica della Buona Novella di Gesù. … Il suo esempio invita a trovare motivazioni ben più alte rispetto a quelle umano-filantropiche per le attività caritativo-assistenziali. … Il nostro amore e il nostro servizio agli altri s’inquadrano in una esperienza di fede. Crediamo in Dio che è amore, che ci invita a fare come Lui e a vivere di Amore con la A maiuscola. Come Lui siamo chiamati ad un amore disinteressato. Come Lui siamo invitati ad un servizio, come quello che voi rendete, che si prende cura di tutti, in particolare degli ultimi, delle fasce più deboli della società”.
A conclusione del suo intervento, il Nunzio D’Errico ha detto che abbiamo bisogno di questo Amore soprattutto in queste terre: qui in Croazia e in altri Paesi vicini, che hanno conosciuto anche in epoca recente una terribile guerra. “Avvertiamo soprattutto in queste terre la necessità di un messaggio di amore che riporti serenità, riconciliazione, armonia sociale: per il bene di tutti e in particolare di coloro che sono stati più colpiti dalla guerra”.

Solenne Celebrazione Eucaristica
alla Festa della XIIª Tendopoli a Gornja Bistra
organizzata dalla Onlus “Il giardino delle rose blu
(Omelia, 10 agosto 2012 – Festa di San Lorenzo martire)

Sono veramente contento di essere con voi oggi. Ho accolto volentieri l’invito di don Ermanno a presiedere questa Eucaristia, anzitutto per l’importanza di questa Tendopoli: la 12ª, che come ogni anno porta più di 150 volontari da tutta Italia all’Ospedale pediatrico di Gornja Bistra. E poi perché quest’anno festeggiate anche il 10º anniversario del Campo permanente, e cioè della presenza continuativa dei volontari a Gornja Bistra.
Come sapete bene, fino al 5 gennaio 2002 i viaggi dei volontari privilegiavano l’aiuto materiale, pur sempre necessario in ogni esperienza caritativo-assistenziale. Con il Campo permanente, il sostegno dei volontari ha preso una forma nuova. Non si portano più tanto aiuti materiali. Si porta se stessi. Si portano cuori disponibili ad amare. Si porta il desiderio di donarsi totalmente, rinunciando al superfluo, rendendosi utili in ogni modo e mettendosi a disposizione degli altri.
Qui è il grande significato del Campo permanente e della Tendopoli. Voi sperimentate in questi giorni che c’è più gioia nel donare che nel ricevere. E nel momento in cui donate voi stessi, voi percepite che state ricevendo molto di più. E sentite il bisogno di condividere queste esperienze, vivendo come comunità: comunità di persone che amano, che donano e si donano.
Perciò direi che questa esperienza del Campo permanente e della Tendopoli, invitano a volare alto. A guardare lontano. A ridimensionare i piccoli e i grandi problemi della vita. A vivere in profondità e con coerenza la fede cristiana. Fede in Dio Amore, Che ci chiama a partecipare del Suo dinamismo di vita, che è Amore.
**********
Cari fratelli e sorelle, quest’anno celebrate la festa della Tendopoli oggi, 10 agosto, festa di San Lorenzo. Ritengo che questa sia una coincidenza provvidenziale, perché San Lorenzo è una figura di Santo che può insegnare molto: a tutti i cristiani e in particolare a voi, per l’esperienza della Tendopoli che state vivendo.
Ricordate? Lorenzo visse nella prima metà secolo terzo. Era tempo di catacombe. Un tempo di grandi ideali e di grandi testimonianze. Era originario della Spagna. Dopo gli studi umanistici e teologici in patria, si trasferì a Roma. Qui era Vescovo Papa Sisto II, che era stato suo maestro a Saragozza. Nel 257 Sisto II affidò a Lorenzo il compito di Arcidiacono. E cioè, di responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma, di cui beneficiavano 1500 persone: soprattutto poveri e vedove.
Nel 258 scoppiò la persecuzione dell’imperatore Valeriano. Papa Sisto II fu sorpreso a celebrare l’Eucaristia nelle catacombe di San Callisto e fu martirizzato il 6 agosto, per decapitazione, insieme a quattro diaconi. Quattro giorni dopo, fu la volta di Lorenzo, che aveva 33 anni. Il suo supplizio fu particolarmente crudele. Fu bruciato vivo su una graticola messa sul fuoco ardente. Per la verità, Lorenzo avrebbe anche potuto aver salva la vita, se solo avesse consegnato, secondo la richiesta dei persecutori, i tesori della Chiesa entro tre giorni. Ebbene, il 10 agosto del 258, si presentò alla testa di un corteo di poveri di ogni tipo, dicendo: “Ecco i nostri tesori, sono tesori eterni. Non vengono mai meno anzi crescono”. Si può immaginare la rabbia dei suoi interlocutori. E così si può pure capire, in qualche modo, la crudeltà del martirio che gli fu inflitto.
**********
Cosa può insegnare a noi San Lorenzo? Cosa può dire concretamente a voi nell’esperienza che state vivendo? L’Arcidiacono, come ho accennato, era il responsabile delle attività caritative. E Lorenzo svolse questo compito con assoluta dedizione, diventando testimone esemplare di carità fino alla completa donazione di sé nel martirio. Fu un vero testimone di Amore, inteso e vissuto secondo l’ottica della Buona Novella di Gesù.
Perciò Lorenzo invita in primo luogo a vivere le esperienze caritative ed assistenziali a partire dal Vangelo e dall’insegnamento di Gesù. Ricordate? Al Maestro, quando Gli fu chiesto quale fosse il più grande dei comandamenti, Egli rispose: “Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua forza, con tutto il tuo cuore”. Ma poi aggiunse subito: “Il secondo è simile al primo: amerai il prossimo tuo come te stesso”.
E che questo fosse un punto importante della Buona Novella che annunciava, lo specificò quando raccontò la parabola dell’Ultimo Giudizio: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere, ero malato e mi avete visitato …”. E ancora, poco prima di chiudere la Sua esperienza terrena, nell’Ultima Cena lasciò ai discepoli il Comandamento Nuovo, come testamento spirituale: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato”.
Ecco allora un insegnamento importante: c’è sempre il rischio, anche per bravi volontari come voi, di non valorizzare appieno il significato di esperienze forti, come quelle che state vivendo. Il rischio di limitarsi a motivazioni solo umane, filantropiche, certamente sempre valide per chi non ha la grazia della fede. Ma l’esempio di San Lorenzo e l’insegnamento di Gesù invitano a trovare motivazioni ben più alte. E cioè, il nostro amore per gli altri e il nostro servizio agli altri, s’inquadrano in una esperienza di fede. Crediamo in Dio che è Amore, che ci invita fare come Lui e a vivere di Amore con la A maiuscola. Come Lui siamo chiamati ad un amore disinteressato. Come Lui, siamo investiti di un servizio come quello che voi rendete, che si prende cura di tutti e in particolare degli ultimi, delle fasce più deboli della società. “Amatevi come Io vi ho amato”. Nella misura in cui queste parole del Maestro saranno assimilate e diventeranno parte della nostra vita, come lo fu per San Lorenzo, sarà allora che avremo fatto l’upgrade del nostro servizio agli altri. Sarà allora che comprenderemo appieno che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Sarà allora che come San Lorenzo, potremo affrontare ogni difficoltà a viso aperto, lieti di poter dare la nostra testimonianza di Amore al servizio di Dio Amore.
Di questo Amore abbiamo bisogno soprattutto in queste terre: qui in Croazia e in altri Paesi vicini, che hanno conosciuto in epoca recente una terribile guerra che ha causato tanti lutti e distruzioni. Avvertiamo soprattutto in queste terre la necessità di un messaggio di Amore, che riporti serenità, riconciliazione, armonia sociale: per il bene di tutti e in particolare di coloro che sono stati più colpiti dalla guerra.
Grazie allora per il vostro esempio. Grazie per quello che fate e per quello che siete. Grazie per le iniziative di Amore che promuovete. Possa la intercessione di San Lorenzo, testimone e missionario di Amore, ottenere ogni desiderato bene per noi, per la Tendopoli e il Campo permanente, e per tutti i progetti del Giardino delle rose blu. Amen. 



Nessun commento:

Posta un commento