venerdì 31 gennaio 2014

La Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani a Zagabria

Da sabato 18 a sabato 25 gennaio 2014 la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani a Zagabria ha avuto come riferimento spirituale la riflessione sul brano di San Paolo “E' forse diviso il Cristo?” (I Cor 1, 1-17), e si è svolta con una serie di 'Stazioni Ecumeniche' nelle chiese cristiane culminata nella celebrazione eucaristica conclusiva nella Cattedrale presieduta dal cardinale arcivescovo Josiph Bozanic.
Una Guida alla Preghiera è stata predisposta dal Consiglio della Conferenza Episcopale Croata per l'Ecumenismo ed il Dialogo in collaborazione con il Comitato Ecumenico del Coordinamento delle Chiese in Croazia, e nelle comunicazioni ufficiali, soprattutto nell'omelia conclusiva del cardinale Bozanic, è stato fatto espresso riferimento agli avvenimenti storici del 1964 (50° anniversario) e del 1984 (30° anniversario) che videro l'incontro del Papa Paolo VI con il Patriarca Atenagora e la nascita in Croazia del Movimento Ecumenico tra le Chiese Cristiane.
In particolare le 'Stazioni Ecumeniche' sono consistite in un pellegrinaggio a piedi di cattolici, ortodossi, luterani e altri fedeli cristiani, verso le chiese zagabresi delle varie confessioni.
Le agenzie cattoliche di IKA e GK, insieme con altri portali della rete, hanno ampiamente commentato le iniziative della Settimana per l'Unità, ed in particolare hanno messo in risalto la Stazione Ecumenica di giovedì 23 gennaio guidata dal Metropolita Jovan Pavlovic presso la Chiesa Ortodossa della Trasfigurazione del Signore situata nella suggestiva 'Piazza dei Fiori', e la celebrazione eucaristica conclusiva di sabato 25 gennaio nella Cattedrale dell'Assunzione di Maria.
A queste due giornate, in qualità di Rappresentante Pontificio, ha preso parte anche il Nunzio Apostolico in Croazia S. E. Alessandro D'Errico.
Le Agenzie informative riportano ampi stralci sia del discorso di accoglienza fatto dal metropolita Pavlovic nella Chiesa della Trasfigurazione, e sia dell'omelia tenuta dal Cardinale Bozanic. Le loro parole hanno espresso gli auspici di vivere sempre più intensamente la grazia dell'Unità dei Cristiani nel dialogo e nella comune fede nel Cristo e nell'Eucaristia, operando per i valori che uniscono piuttosto che per quelli che dividono, e realizzando tra le Chiese Cristiane di Croazia più impegnati progetti di avvicinamento spirituale e di collaborazione nella carità.



martedì 28 gennaio 2014

Risonanza su Radio Vaticana di eventi recenti della Chiesa Croata

Tra gli avvenimenti evidenziati in un recente notiziario (23 gennaio 2014) in lingua croata della Radio Vaticana sono stati commentati alcuni che riguardano il ruolo del Nunzio Apostolico a Zagabria. Il primo commento ha riguardato il comunicato divulgato dal Gabinetto del Sindaco relativo all'indirizzo di auguri per l'Anno Nuovo che S. E. Alessandro D'Errico, nella veste di Decano del Corpo Diplomatico, ha rivolto in Palazzo Dverce al Sindaco di Zagabria (vedi il post precedente su questo blog).
Gli altri commenti hanno riguardato due comunicati ufficiali, uno della Nunziatura Apostolica del 21 gennaio 2014 ed un'altro della Conferenza Episcopale Croata del 22 gennaio 2014.
Ambedue i comunicati sono stati emanati per confutare un articolo apparso il 17 gennaio 2014 sul periodico Globus, i cui contenuti sono stati proposti in chiave di lettura impropria e riferiti a fonti utilizzate per rimarcare presunte discordie ecclesiali. 
L'articolo, a tutto tondo intitolato “Bozanic non è il più importante”, in pratica ha cercato di mettere in risalto una diminuzione dell'importanza del ruolo dell'Arcivescovo di Zagabria che sarebbe legato ad un calo di fiducia in Vaticano verificatosi a causa di una posizione poco chiara da lui assunta nel merito della questione di Dajla (vedi questo post sul blog) che coinvolge i rapporti tra lo Stato, la Chiesa croata ed il Vaticano. La congettura del giornalista si estende anche agli orientamenti delle attività diplomatiche e all'importanza del ruolo assunti dal Nunzio Apostolico, il quale, godendo della diretta fiducia di papa Francesco e degli stretti legami personali con il Segretario di Stato Mons. Parolin, ed avendo molti contatti con i politici croati, andrebbe assumendo una crescente influenza nelle nomine episcopali, nelle scelte pastorali e nelle relazioni politiche in Croazia.
I comunicati della Nunziatura e della Conferenza Episcopale Croata hanno chiarito le questioni sollevate dall'articolo ed hanno precisato in maniera inequivocabile il ruolo concorde e sinergico svolto dalla Santa Sede, dalla Nunziatura Apostolica e dall'Episcopato Croato, nel determinare le scelte pastorali della Chiesa in Croazia.
I due comunicati sono leggibili in croato sull'Agenzia IKA ed ampiamente commentati dai media in rete. Di seguito riportiamo, nella taduzione ad sensum, il commento ai comunicati operato da Radio Vaticana.


Per quanto riguarda l'articolo di giornale sul rapporto tra l'episcopato croato e la Santa Sede, che è apparso di recente su alcuni media, la Nunziatura Apostolica, ha detto, il 21 Gennaio, di non essere a conoscenza di nuove direttive della Santa Sede circa le nomine episcopali in Croazia, le quali continuano ad essere preparate secondo le norme del Codice di Diritto Canonico. Inoltre, la Nunziatura Apostolica conferma la piena comunione di intenti e di servizio tra l'Episcopato Croato, la Nunziatura Apostolica e la Santa Sede.

Uno stesso annuncio per l'occasione è stato dato dall'Ufficio Stampa della Conferenza Episcopale Croata, che sottolinea che la selezione e la nomina di nuovi vescovi sono chiaramente regolamentate dal Codice di Diritto Canonico. Le procedure per l'elezione di nuovi vescovi, così come il ruolo dei singoli attori in questo processo, determinati dal CIC, differiscono da quelli descritti nel suo articolo sul settimanale "Globus" dal giornalista D. Hudelist. Inoltre è falso ciò che si afferma sul conto dell'arcivescovo di Zagabria, il cardinale Josip Bozanić, l'insinuazione di non avere alcuna influenza in Vaticano, e ciò che riguarda le decisioni del Nunzio nella Repubblica di Croazia, al quale lo stesso giornalista attribuisce il comportamento di avere molta familiarità con i politici croati. Evidentemente queste affermazioni ignorano il fatto che il Nunzio svolge il servizio di Decano del Corpo diplomatico, e risponde come Rappresentante del Santo Padre alle esigenze di dialogo e di contatti sia con i Vescovi croati e sia con le strutture politiche croate.

sabato 25 gennaio 2014

Gli auguri del Decano del Corpo Diplomatico al Sindaco di Zagabria

Nella bella cornice del salone di rappresentanza dello storico Palazzo Dwerce di Zagabria il Nunzio Apostolico in Croazia, S.E. Alessandro D'Errico, in qualità di Decano del Corpo Diplomatico accreditato a Zagabria, ha rivolto il tradizionale indirizzo di saluto di Capodanno al Sindaco della capitale croata. L'avvenimento svoltosi nella serata del 21 gennaio 2014 ha ricevuto un'ampia risonanza sulla stampa e sui portali della rete. In particolare il portale della Città di Zagabria ha postato un commento che ha messo in risalto sia il discorso di accoglienza del Sindaco Milan Bandic e sia il discorso del Decano dei Diplomatici. Il Sindaco ha voluto celebrare l'importanza dell'entrata in Europa della Croazia e le iniziative culturali ed economiche che si sono rese possibili nel nuovo orizzonte democratico europeo ed internazionale. S. E. D'Errico ha rivolto il suo indirizzo in inglese, plaudendo allo spirito di accoglienza e di ospitalità della Città di Zagabria ed augurando ogni successo alle iniziative culturali e relazionali che vedono positivamente protagonisti il Sindaco ed il suo entourage.
Seguono il testo intero del discorso in inglese di S. E. Alessandro D'Errico e la segnalazione di alcuni links che propongono commenti e gallerie fotografiche.

 DEAN OF THE DIPLOMATIC CORPS IN CROATIA

GREETINGS FOR THE NEW YEAR
TO MR. MILAN BANDIĆ, MAYOR OF ZAGREB

(Zagreb, 21st January 2014)


Mr. Mayor,

On behalf of the Diplomatic Corps accredited in Croatia, and on behalf of the Consular Corps and the International Organizations with headquarters in Zagreb, it is my privilege and honor to thank you for your invitation to this Reception. We are really pleased and honored to present to you today our best wishes for the recent Christmas holidays and the New Year.

This traditional meeting gives us also the opportunity to extend our greetings to the distinguished participants present here today, and especially to the members of the City Council, and to your collaborators, and to all the citizens of Zagreb.


Mr. Mayor,

Last year has been certainly historical for Croatia, because the long path to integration into the European Union has been crowned with success. We shall have many fond memories of the ceremonies which marked this event, and especially of the official one of June 30th, when Zagreb was indeed the center of the world’s attention, with the participation of so many political personalities from all over Europe. We rejoice with you for this success. We are confident that Zagreb shall make a valuable contribution to the progress and prosperity not only of Croatia but of the entire European Family.

Looking back on the past year, let us also renew our warm congratulations for the noticeable success that you had in the Municipality elections.          We follow with sincere admiration you tireless commitment to the development of Zagreb. We sincerely congratulate you for what you have achieved in your previous mandates as the head of the administration of the City. And, in the solemn atmosphere of the current meeting, we wish as well to assure you that during this fifth mandate we will be happy to extend our sincere collaboration for the development of the City, and the prosperity and wealth of all the citizens of Zagreb.


Finally, on this important occasion, let us also express our deep gratitude for your constant attention to the needs of diplomats and their families, which makes our work easier. We wish you success in carrying out your duties and high responsibilities, for the good of Zagreb and of all those who live here or visit.

         Mr. Mayor, Happy New Year, to you and your family
Happy New Year to the Municipal Government!
Happy New Year to all the citizens of Zagreb!
May God Almighty bless and protect Zagreb always!

Thank you very much!

+ Alessandro D’Errico
Dean of the Diplomatic Corps
Apostolic Nuncio






venerdì 24 gennaio 2014

Il discorso di Papa Francesco ai Diplomatici accreditati presso la Santa Sede

Sono riflessioni che scaturiscono “dal suo cuore di pastore, attento alle gioie e ai dolori dell'umanità”, espresse nello spirito del Natale che infonde in noi cristiani la certezza che l’ultima e definitiva parola appartiene al Principe della Pace, che muta le spade in vomeri e le lance in falci (cfr Is 2,4) e trasforma l’egoismo in dono di sé e la vendetta in perdono”. 
Esse sono state indirizzate ai rappresentanti di tutti i Paesi per favorire quei legami di fraternità, che sono riverbero dell’amore di Dio, e fondamento della concordia e della pace”.
Il discorso del Santo Padre, rivolto ai Diplomatici riuniti nella Sala Regia del Vaticano nella mattinata del 13 gennaio 2014, da conto dei progressi della Diplomazia Vaticana registrati nell'ultimo anno e delle nuove relazioni allacciate in molte parti del mondo.
I temi trattati da Papa Francesco sono molteplici ed indicativi delle più sentite problematiche etiche e sociali contemporanee: la Pace, la Famiglia, i Giovani, gli Anziani, le Povertà, i Rifugiati, le Guerre.
A fronte di tutte le questioni che affliggono l'umanità il Santo Padre afferma che “ovunque la via per risolvere le problematiche aperte deve essere quella diplomatica del dialogo”. E porta l'esempio dell'azione svolta da papa Benedetto XV durante la I Guerra Mondiale e tesa a far prevalere la “la forza morale del diritto su quella materiale delle armi per porre fine a quella inutile strage”.
Descrivendo le situazioni conflittuali esistenti tra diversi Stati ed aree della terra, e riproponendo i concetti della Evangelii Gaudium egli esorta ad avere “il coraggio di andare oltre la superficie conflittuale per considerare gli altri nella loro dignità più profonda, affinché l’unità prevalga sul conflitto e sia possibile sviluppare una comunione nelle differenze”.
Parafrasando Paolo VI, il quale affermava che “la pace non si riduce ad un’assenza di guerra, frutto dell’equilibrio sempre precario delle forze” ma “si costruisce giorno per giorno, nel perseguimento di un ordine voluto da Dio, che comporta una giustizia più perfetta tra gli uomini”, Papa Francesco chiarisce lo spirito che anima l'azione della Chiesa in campo internazionale. Sono queste le sue parole: “È questo lo spirito che anima l’azione della Chiesa ovunque nel mondo, attraverso i sacerdoti, i missionari, i fedeli laici, che con grande spirito di dedizione si prodigano, tra l’altro, in molteplici opere di carattere educativo, sanitario ed assistenziale, a servizio dei poveri, dei malati, degli orfani e di chiunque sia bisognoso di aiuto e conforto. A partire da tale 'attenzione d’amore' (Esort. ap. Evangelii gaudium, 199), la Chiesa coopera con tutte le istituzioni che hanno a cuore tanto il bene dei singoli quanto quello comune”.

Il link che segue conduce al testo intero del Discorso del Papa pubblicato sul portale della Santa Sede. 


Giorni trascorsi al paese natio nel periodo natalizio

Dal 31 Dicembre 2013 al 7 Gennaio 2014 S. E. Alessandro D'Errico ha trascorso qualche giorno al in famiglia e nel paese natio di Frattamaggiore nel clima delle feste del Natale e dell'Anno Nuovo.
Egli ha presieduto la celebrazione eucaristica di fine anno ed ha intonato il canto del Te Deum di ringraziamento nella Chiesa parrocchiale della Madonna del Carmine e di San Ciro. Nella stessa Chiesa ha celebrato la solennità della Santa Madre di Dio ed ha svolto una bella catechesi dialogata con l'assemblea sul tema del Natale, della Sacra Famiglia e dell'Icona di Maria per la Chiesa. Forte è stato anche il riferimento alla sua esperienza di Nunzio in Croazia e ai temi recenti del Magistero pontificio di Papa Francesco, in particolare a quelli della Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium. Molti compaesani sono passati per la canonica della Parrocchia per avere occasione di salutarlo, e non è mancato l'incontro con i rappresentanti della cultura locale per definire qualche progetto di comunicazioni e di eventi celebrativi che riguardano gli anniversari dell'ordinazione sacerdotale (40°) ed episcopale (15°).
Una giornata particolarmente significative è stata quella della celebrazione dell'Epifania. Mons. D'errico ha avuto occasione di concelebrare la Santa Messa nella Basilica Pontificia di San Sossio, la principale e più antica Chiesa della Città, insieme con il confratello vescovo Mons. Salvatore Pennacchio Nunzio Apostolico in India e in Nepal. I due presuli hanno così commemorato il 15° anniversario dell'ordinazione episcopale ricevuta insieme il giorno dell'Epifania del 1999 nella Basilica di San Pietro dal papa Beato Giovanni Paolo II, ed hanno ricevuto la visita di Mons. Angelo Spinillo vescovo di Aversa.
Dal Notiziario della Basilica Pontificia di San Sossio leggiamo la notizia dell'evento. 



sabato 28 dicembre 2013

Iniziative ed incontri di Natale a Zagabria

La città in ogni stagione è sempre affascinante, ma di Natale sicuramente Zagabria indossa le vesti più belle, ed assume le dimensioni più umane e favolose. Essa diviene realmente un luogo 'a misura d'uomo', che si offre sia come contesto di esperienze estetiche e spettacolari della tradizione natalizia croata, e sia come ambito propositivo di relazioni sociali e personali di grande valore etico e culturale. 
Anche il Natale del Nunzio Apostolico a Zagabria si è caratterizzato in siffatte dimensioni, ed egli lo ha trascorso nell'incontro 'mondano' del Caffe pre-natalizio di beneficenza, poi nella Santa Messa di Natale concelebrata nella Cattedrale con il Cardinale Bozanic e nel successivo incontro con il presidente della Repubblica Croata Josipovic ospite dell'Arcidiocesi.

Di grande significato etico e religioso è stata l'iniziativa del “Caffè pre-natalizio” degustato con il Sindaco Milan Bandic in un bar della Piazza Ban Jelacic. L'iniziativa, alla sua 14.a edizione, è realizzata dal Sindaco di Zagabria in collaborazione con la Caritas dell'Arcidiocesi per raccogliere fondi a favore delle persone più povere della città. In poco più di due ore sono convenute all'incontro circa 35 mila persone consentendo una congrua raccolta. Il portale web della Città di Zagabria, insieme con molti altri media in rete, ha commentato l'avvenimento ed ha proposto alcune foto dell'incontro. Il commento lo leggiamo appresso nella traduzione ad sensum dal croato; d'altro canto è interessante riportare la sintesi del breve intervento del Nunzio pubblicato dal portale dnevno.hr:

Il Nunzio Apostolico in Croazia, mons. Alessandro D'Errico ha augurato a tutti un Buon Natale e un Buon Anno 2014. Egli ha sottolineato che il Caffè di Natale è un chiaro segno del desiderio della Amministrazione Comunale di fare tutto il possibile che i poveri non siano dimenticati, ed è un invito a tutta la città per fare sì che "noi tutti possiamo dare una mano ed agire per realizzare una società migliore."
Egli ha detto che “tutti coloro che sono qui stasera per il caffè pre-natalizio promotore di carità devono essere orgogliosi e felici perché si sta facendo qualcosa di bello e grande; e ciò ci aiuta a ricordare come il Natale dovrebbe essere vissuto". Ha poi detto che “ognuno dovrebbe impegnarsi nel modo migliore per servire questa nazione e questa città. Insieme, dobbiamo aiutare coloro che hanno bisogno di aiuto".

Il Caffè pre-natalizio del Sindaco e la Caritas
2013/12/23 20:34:39
L'iniziativa realizzata al fine di raccogliere il contributo di persone di buona volontà a favore dei nostri cittadini più bisognosi

Il Sindaco di Zagabria Milan Bandic in collaborazione con la Caritas dell'Arcidiocesi di Zagabria ha organizzato il tradizionale caffè di beneficenza di Natale


Per loro, per gli emarginati e i bambini gravemente malati nelle case della Caritas, in un piccolo caffè durante le due ore di socializzazione sono pervenute circa 35 mila persone, e il sindaco ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno partecipato a questa “azione nobile che ha mostrato il cuore di Zagabria durante l'Avvento.

Oltre al sindaco, e ai suoi collaboratori ed amici, all'azione umanitaria hanno partecipato il Nunzio Apostolico in Croazia, mons. Alessandro D'Errico e il Presidente dell'Assemblea Comunale Darinko Kosor.
Dalla Caritas dell'Arcidiocesi di Zagabria è stato rivolto al Sindaco e ai suoi amici un ringraziamento per la realizzazione anche in quest'anno del caffè pre-natalizio per beneficenza.

La Santa Messa di Natale, concelebrata insieme con il Cardinale Bozanic, Primate della Croazia, nella cattedrale di Zagabria è stato il momento culminante del Natale del Nunzio Apostolico a Zagabria, ricco dei significati ecclesiali del suo compito pastorale e di Rappresentante della Santa Sede nella nazione croata. Alla Santa Messa insieme con il popolo numeroso ha partecipato anche il Presidente Della Repubblica Josipovic, il quale ha poi avuto un incontro con il Cardinale Bozanic. All'incontro con le due Autorità ha partecipato anche S. E. l'arcivescovo Alessandro D'Errico che ha scambiato con loro gli auguri del Natale. Sia la Santa Messa e sia l'incontro con il Presidente della Repubblica hanno ricevuto l'attenzione ed il commento delle Agenzie Cattoliche IKA e Glas Koncila, le quali hanno pubblicato un ampio stralcio dell'omelia sul Natale del cardinale Bozanic. 



giovedì 26 dicembre 2013

Il Messaggio Natalizio del Nunzio Apostolico trasmesso alla Radio Croata

Il breve commento apparso sul portale in rete di Radio Croata, riguardante la trasmissione del Messaggio Natalizio Del Nunzio Apostolico in Croazia, ha messo in risalto il suo rivolgersi agli emigrati, ai lontani dalla patria, ai Croati di Bosnia-Erzegovina e ai poveri in difficoltà nella vita sociale ed economica della nazione. Ha evidenziato il suo riferirsi al magistero di Papa Francesco sull'atteggiamento etico e di fede cristiana da assumere nei confronti degli altri, ispirandosi all'accoglienza e alla carità del Padre del cielo. Sono sicuramente giuste chiavi di lettura che colgono nella prospettiva croata un messaggio semplice sul significato molteplice del Natale a Zagabria, che peraltro va recepito nella complessità delle sue dimensioni pastorali, teologiche ed esortative. Diamo lettura del testo originale ed intero del Messaggio Natalizio di S. E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico trasmesso dalla Radio Croata il giorno della Vigilia di Natale.   



Auguri natalizi
del Nunzio Apostolico
Arcivescovo Alessandro D’Errico
trasmessi alla Radio Croata
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Zagabria, Santo Natale 2013


Cari ascoltatori della Radio Croata, Sretan Božić!

Come Rappresentante del Santo Padre Francesco, sono lieto di poter porgere a ciascuno di voi e alle vostre famiglie auguri di un felice, cristiano e Santo Natale. Mi rivolgo a voi, cari amici che vivete in Croazia, e a tutti voi, che - per vari motivi - siete lontani dalla patria, in diverse parti del mondo. Un saluto particolare mi è caro indirizzare agli amici croati che sono in Bosnia ed Erzegovina e in Montenegro, ove ho avuto la gioia di servire la Chiesa per parecchi anni.
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Come forse saprete, questo è il secondo Natale che trascorro in Croazia. Qui, come avviene un pò dappertutto nei Paesi a grande maggioranza cattolica, direi che in questi giorni tutto parla di Natale: le strade, i negozi, il presepe, l’albero di Natale, i canti! Questo è bello. Questo senz’altro accresce il fascino di Natale. Ma insieme a Voi, oggi vorrei soprattutto cercare di approfondire il senso autenticamente cristiano del Natale, in maniera che possiamo valorizzare ancora di più i tanti segni esteriori che ci parlano di questa bella festa cristiana.

Un elemento mi sembra importante rilevare, come punto di partenza. Cosa celebriamo a Natale? La risposta è evidente. A Natale celebriamo il grande mistero di Dio che viene incontro a noi, nella nostra debolezza, e ci invia il Figlio, per liberarci dal peccato e indicarci la strada da seguire. È un mistero grande, che vogliamo contemplare dinanzi al presepe. Sono certo che questa contemplazione potrà portare molti frutti: di consolazione, di speranza e di pace, nella nostra vita personale, nelle nostre famiglie, in Croazia e dappertutto dove viviamo la nostra testimonianza di vita cristiana.

Possiamo poi aggiungere un secondo elemento, che ritengo altrettanto importante. Come il Santo Padre Francesco ripete spesso, la contemplazione del Padre Celeste che a Natale viene incontro a noi, ci invita anche a realizzare nella nostra vita quotidiana un movimento analogo, verso tutti i fratelli che incontriamo per le strade del mondo. In altre parole, anche noi siamo chiamati a comportarci con gli altri, come Dio si comporta con noi. Il Papa insiste molto sulla necessità che noi cristiani, come il Padre Celeste, dovremmo prendere l’iniziativa, uscire dai nostri piccoli o grandi egoismi, essere capaci di farci poveri in spirito, andare verso tutti, senza differenze, fino alle periferie del mondo, con amicizia e rispetto, lieti di annunciare e testimoniare la gioia del Vangelo, per la costruzione di una società migliore. In particolare, dovremmo andare verso coloro che sono un pò lontani dalla fede, e verso le fasce più povere della società, che di più avvertono il bisogno di una parola di solidarietà e di speranza.

Consentitemi di aggiungere una terza breve riflessione. Un po’ tutti ripetono che Natale è tempo di pace. Per noi questo è profondamente vero, perché, nella nostra visione cristiana, a Natale il “Principe della Pace” viene per noi e per tutti gli uomini di buona volontà! Perciò, soprattutto a Natale siamo chiamati ad essere operatori di pace, secondo la famosa beatitudine di Gesù “Beati gli operatori di pace”. E’ lui la nostra pace, e con Lui vogliamo annunciare con gioia la Sua pace per tutti gli uomini, specialmente nei contesti più difficili e delicati.

Personalmente sono convinto che, se troveremo il tempo di “andare” spiritualmente a Betlemme - nelle nostre chiese, nelle nostre case, nella nostra vita - sarà Natale vero anche per noi, come lo fu per i Magi e per i Pastori. Lì, a Betlemme, troveremo il Principe della Pace, l’Emmanuele, Dio che viene a noi. Ma al tempo stesso, troveremo una fonte inesauribile di energia e di grazia, che ci spingerà a fare la nostra parte per la costruzione di una società migliore.
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Cari ascoltatori, questo è l’augurio natalizio che mi è caro formulare oggi. Sia tempo di gioia, di pace e di amore, perché il Principe della Pace viene incontro a noi. Ma sia anche tempo di rinnovato impegno, di solidarietà, d’incontro, di dialogo, di attenzione agli altri. Accogliamo l’invito del Santo Padre! Andiamo a Betlemme! E da lì usciamo, andiamo fino alle periferie del mondo!

Sretan Božić!