Il
10 febbraio il beato Aloisio è stato solennemente commemorato nella
cattedrale di Zagabria, luogo del suo ministero episcopale in vita e
ove ora si venerano santamente le sue spoglie mortali.
Nella
sua omelia rivolta all'assemblea affollatissima il cardinale Bozanic,
che ha concelebrato l'Eucaristia con il Nunzio Apostolico in Croazia
e con il numerosissimo clero zagabrese, ha legato la devozione del
suo beato predecessore allo spirito cattolico e religioso del popolo
croato. Egli ha detto che "Stepinac
rappresenta il punto di partenza dal quale si dovrebbe sempre
iniziare per trovare ispirazione, forza della fede, orientamento ed
apertura degli orizzonti del futuro. Questo lo sa bene il nostro
popolo croato che mantiene la sua memoria e trova in essa un profondo
senso della propria dignità".
L'arcivescovo
di Zagabria ha descritto il legame indissolubile che unisce la figura
del beato Aloisio con la Chiesa croata e con la Nazione croata, ed
ha definito la sua funzione di maturazione spirituale. Una funzione
esplicitata anche dal beato Giovanni Paolo II che ha segnato per il
beato croato il modello esemplare della santità per il suo popolo
“come una bussola che lo deve orientare alla
fede in Dio, al rispetto per l'uomo, all'amore per tutti fino al
perdono, all'unità con la Chiesa guidata dal Successore di Pietro”.
Il
cardinale Bozanic ha rimarcato che “il popolo croato nel periodo di
auto-difesa dal totalitarismo, guidato dal beato Aloisio, ha superato
il cammino spirituale di maturazione difendendo i valori essenziali
della vita umana, e fissando la convinzione che solo Dio è il
garante supremo della nostra dignità individuale e nazionale, così
come dei nostri diritti". Egli ha aggiunto che "l'anima di
questa nazione sa osservare e difendere la vita, come sa accettare la
morte e mantenere il valore della famiglia e coltivare legami
familiari, come sa aiutare i bisognosi e i poveri, e le persone con
la solidarietà, con il rispetto per Domenica, e che in attesa delle
feste e delle celebrazioni, sa pregare Dio ed onorare la Beata
Vergine Maria ".
Molti
sono stati i riferimenti alle problematiche della vita contemporanea
e alle necessità di vivere una spiritualità forte anche nelle
dimensioni sociali conflittuali; ed il Cardinale ha evidenziato i
frutti della devozione al beato Stepinac, la cui memoria "ha
generato generazioni di fedeli, specialmente i giovani, che hanno
testimoniato la loro fede nelle nuove circostanze e che discutono di
verità e di valori per i quali ha sofferto, volendo bene al suo
popolo e ad ogni uomo". Ha poi concluso con una sentita e
partecipata preghiera d'intercessione per la canonizzazione del
Beato.
La
celebrazione con l'omelia del cardinale è stata ampiamente
commentata dai media e dalle principali agenzie cattoliche.
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