In
questi giorni si celebra, come ogni anno il 31 maggio dal 1807, la
traslazione dei corpi dei Santi Sossio e Severino da Napoli a
Frattamaggiore. Le iniziative religiose e civili, che con costanza ed
impegno si attuano in onore dei Santi Patroni, sono sempre intense e
significative e lasciano un segno rimarchevole della devozione, della
cultura e della fede del popolo frattese.
Molte
volte anche il Nunzio Apostolico, di ritorno al paese per brevi
periodi di Maggio e di Avvento, si è ritrovato a partecipare alle
celebrazioni patronali, lasciando segni importanti per la religiosità
e la vita ecclesiale della comunità locale. L'icona introduttiva
della solennità del Corpus Domini del 2008 ne è una riprova.
L'occasione
odierna e la sua partenza di qualche giorno fa per Zagabria, sede
della sua attuale Nunziatura in Croazia, dopo essere rimasto al suo
paese per qualche settimana, stimola il ricordo di una sua bella
celebrazione di qualche anno fa.
Spettò
a lui aprire con solennità le celebrazioni che nel Novembre 2006
portarono all'elevazione a Basilica Pontificia la Chiesa di San
Sossio di Frattamaggiore e la consacrarono meta religiosa del
pellegrinaggio internazionale per la custodia del corpo del santo
diacono martire Sossio e del corpo del santo monaco Severino
evangelizzatore della Pannonia.
Sul
portale della Basilica si può leggere la storia agiografica e
devozionale di questa custodia. Per
il ricordo della celebrazione di Mons. D'Errico, di grande valore per
la storia ecclesiastica frattese, riporto la foto della bozza di un
comunicato preparato per la stampa locale.
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