Fu
ispirata dal beato Sebastiano Valfrè, dell'Oratorio di San
Filippo Neri, e fu fondata a Roma nel 1701 dall'abate Pietro Garagni
per essere una Accademia dei Nobili Ecclesiastici da
diffondere anche nelle altre diocesi. Per i primi anni la sua sede fu
l'antico palazzo Orsini, rilevato nel 1688 dai Gabrielli, che oggi si
denomina Palazzo Taverna a Monte Giordano.
Fin
dall'origine l'Accademia ebbe l'attenzione e l'appoggio del
Pontefice Clemente XI, il quale si adoperò per trasferirla prima nel
Palazzo Gottofredi a Piazza Venezia (1703), e poi nella sede definitiva
che ancora oggi sussiste dell'antico Palazzo Severoli a Piazza della
Minerva.
Nel
corso del '700 varie vicissitudini si verificarono per la scuola che
ebbe tra i suoi studenti anche Carlo Rezzonico che divenne papa
Clemente XIII (1758-1769). Con papa Pio VI (1775-1799) l'Accademia
fu rilanciata con ricchi benefici dopo un periodo di crisi e si
consolidò la consuetudine che i suoi migliori studenti
pronunciassero un discorso in occasione della festa della Cattedra
di San Pietro.
Annibale
della Genga, eletto papa Leone XII (1823-1829), fu anch'egli studente
dell'Accademia. Con il pontificato del beato Pio IX
(1846-1878) si regolamentò e si precisò lo scopo dell'Accademia
nella formazione dei giovani ecclesiastici per il servizio
diplomatico della Santa Sede o per il servizio di Curia dello Stato Pontificio. Si stabilì l'obbligo per gli studenti di
conseguire la Laurea in Teologia e Diritto e di frequentare un Corso
triennale di Diplomazia e Lingue Estere. Gioacchino Pecci, eletto
papa Leone XIII (1878-1903), fu anch'egli giovane studente
dell'Accademia. Da papa s'impegnò per sollevarne il tenore
della preparazione culturale e intellettuale richiedendo periodiche
dissertazioni pubbliche da parte degli allievi.
Nel
corso del '900 altri papi hanno significativamente legato la loro
opera all'Accademia. Giacomo
Della Chiesa, eletto papa Benedetto XV (1914-1922), fu prima studente
e poi docente di Stile Diplomatico; papa Pio XI (1922-1939) diede
alla scuola il nome nuovo di Pontificia Accademia Ecclesiastica
e ne legò la protezione al Segretario di Stato pro tempore;
Pio XII (1939-1958), che fu in essa docente di Diplomazia
Ecclesiastica, nel 1945 formulò il Regolamento dell'Accademia
che è ancora oggi in vigore.
Alle
vicende e agli indirizzi contemporanei dell'Accademia è anche
legata l'opera dei pontefici Giovanni XIII, Paolo VI che vi fu
giovane studente, e Giovanni Paolo II che vi dedicò molta parte del
suo magistero. Dei tempi recenti sono memorabili le udienze e i
discorsi diplomatici di Benedetto XVI; mentre oggi cominciano a
delinearsi dinamiche e compiti nuovi per l'Accademia
nell'ambito delle scelte e delle attività pastorali che il nuovo
papa Francesco sta realizzando per la Chiesa universale.
L'Accademia
ha celebrato nel 2001 il 3° centenario della sua istituzione, e nei
tre secoli della sua storia si sono formati in essa circa 2000
studenti; cinque di loro sono saliti sul Soglio di Pietro, moltissimi
sono divenuti Vescovi, Cardinali, Rappresentanti della Diplomazia
Pontificia e Nunzi Apostolici.
Sul
Portale Vaticano dedicato all'Accademia Pontificia Ecclesiastica
si possono leggere note storiche dell'Istituzione e si può scorrere
l'elenco degli studenti che l'hanno frequentata dall'epoca della
fondazione fino al 2002. Al n. 1476 dell'elenco, relativamente
all'anno 1974, vi è segnalato: D’Errico Alessandro, Aversa
(Italia), Arciv. tit. di Carini, Nunzio Apostolico.
Giovanissimo
sacerdote, Mons. D'errico fu scelto tra i migliori studenti di
Teologia e Filosofia della Diocesi di Aversa e fu inviato a Roma dal
Vescovo Antonio Cece per gli studi diplomatici presso la Pontificia
Accademia Ecclesiastica.
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