Un
paio di settimane a maggio, nel tempo pasquale prima di Pentecoste, è
in genere il periodo che Mons. D'Errico trascorre a Frattamaggiore,
suo paese d'origine, per stare un poco con i familiari, con gli
amici paesani, per recarsi qualche giorno a Roma, e per riagganciare
la pastorale della comunità ecclesiale locale sia parrocchiale e sia
diocesana.
In
questi giorni di maggio ho avuto modo di incontrare alcune volte il
vescovo Alessandro, e si è trattato sempre di esperienze importanti
e significative. La prima volta è stata alla celebrazione
dell'anniversario della dipartita di d. Ferdinando Ambrosio diacono
permanente della parrocchia della Madonna del Carmelo e di San Ciro,
la stessa originaria del vescovo. La parola di mons. D'Errico rivolta
all'assemblea, ai familiari, e ai diaconi presenti, è stata ricca di
significati per la conoscenza personale del diacono commemorato e
veramente edificante per i fedeli.
La
seconda volta è stata la concelebrazione con mons. Angelo Spinillo,
vescovo di Aversa, per d. Maurizio Barbato, parroco di Frattaminore,
morto improvvisamente per un incidente nella sua canonica. La
presenza inaspettata di mons. D'Errico alla liturgia per il sacerdote
defunto, che ha visto la partecipazione di gran parte del clero e
della comunità diocesana, ha assunto significati ecclesiali
importanti.
La
terza volta è stato la celebrazione del sacramento della Cresima nel
giorno dell'Ascensione del Signore e della Festa della Mamma per i
giovani della Parrocchia della Madonna del Carmelo e di San Ciro.
La
comunità parrocchiale attende per mesi il ritorno dell'illustre
filiano, Arcivescovo e Nunzio Apostolico in Croazia, per la
celebrazione dell'Eucaristia serotina, nei giorni della sua
permanenza al paese, e per la Cresima dei giovani.
In
particolare la Cresima da lui celebrata diviene un momento importante
anche per la verifica della preparazione dei giovani e del lavoro
della catechesi parrocchiale annuale svolta dai laici impegnati con
la guida del parroco don Michele e del sacerdote cooperatore don
Biagio. Nel dialogo che si svolge soprattutto tra il vescovo e i
giovani, durante la celebrazione del Sacramento, sono portati i temi
e i coinvolgimenti che fanno percepire la bellezza e la forza della
scelta di vita cristiana. La parola del vescovo illustra i
significati del sacramento della Confermazione ed esorta alla
missione e alla testimonianza evangelica. I giovani, i loro
familiari, e l'assemblea intera, vivono un momento di riflessione
importante sul senso della chiesa locale. E' una esperienza esemplare
ed esortativa che fa conoscere e percepire le dimensioni della Chiesa
universale, del magistero del Papa e dei Vescovi di tutto il mondo,
con sguardi particolari sui luoghi e sugli avvenimenti legati alla
nunziatura nella regione europea della Croazia e degli altri paesi
dei Balcani. In pratica l'omelia del vescovo diviene un libero e
semplice discorrere tra i banchi dell'assemblea, un dialogare aperto
e corrisposto con i giovani e le loro speranze, una esortazione con
esiti entusiastici alla testimonianza forte e convinta della fede nel
Signore risorto.
Il
sacramento quest'anno è stato amministrato nella domenica
dell'Ascensione e nel giorno della Festa della Mamma, e la
circostanza ha permesso al vescovo di trasmettere un insegnamento
semplice e puntuale durante il suo dialogo con i cresimandi. La
spiegazione dei brani letti durante la Liturgia della Parola (At 1,
1-11; Sal 46; Eb 9, 24-28 e Eb 10, 19-23; Lc 24, 46-53) si è
integrata, nello stile comunicativo semplice ed immediato di don
Alessandro, con l'indicazione e lo sviluppo di tre punti di
discussione e di riflessione: l'importanza antropologica e religiosa
della Festa della Mamma, il significato dottrinario ed etico del
mistero dell'Ascensione del Signore, e l'esortazione alla missione e
alla testimonianza del Vangelo.
Ho
potuto cogliere, nell'ambiente ecclesiale e nella cordialità e
nell'informalità del clima che si è creato durante l'omelia, una
brevissima sequenza di foto a testimonianza del dialogo del vescovo
con i giovani che hanno ricevuto il sacramento della Cresima. La
celebrazione è stata accompagnata dal giovanile coro strumentale
della parrocchia che alla fine della celebrazione ha voluto omaggiare
il Presule con la manifestazione di alcuni talenti artistici e
musicali.
Nessun commento:
Posta un commento