Il
4 agosto 2017 S.E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio
Apostolico a Malta e Libia è giunto con un aereo di linea italiano
all'aeroporto di Malta ed stato cordialmente accolto dai Vescovi e da
alcuni rappresentati della Chiesa maltese.
Sul
portale dell'Arcidiocesi di Malta è stato postato un ampio commento
che ha presentato il curriculum vitae di Mons. D'Errico insieme con
una galleria fotografica che lo ritrae dall'arrivo in aeroporto
all'incontro con i vescovi e prelati maltesi.
Il
comunicato ufficiale dell'Arcidiocesi è stato pure rilanciato da
alcuni media dell'isola, fra questi timesofmalta.com.
Sulla
pagina social di mons. D'Errico sono stati anche postati commenti,
foto e video, di amici e portali che sottolineano i primi momenti
della presenza del Nunzio a Malta.
Di
particolare rilievo è il video dell'intervista rilasciata dal Nunzio
Apostolico al suo arrivo a Malta. Le parole del Nunzio ci rimandano
la prospettiva pastorale del suo impegno a Malta e Libia, che intende
sviluppare con tutto l'amore e con tutta l'attenzione di cui è
capace, nello spirito dell'Esortazione Apostolica Evangelii
Gaudium di Papa Francesco.
Di
seguito proponiamo i collegamenti ai video dell'arrivo in aeroporto a
Malta e della intervista;
presentiamo
poi il comunicato dell'Arcidiocesi tradotto dall'inglese e la
trascrizione dell'intervista dall'ascolto diretto delle parole del
Nunzio pronunziate da lui in italiano.
Il
comunicato dell'Arcidiocesi di Malta
Il Nuovo nunzio apostolico arriva a Malta
Il Nunzio promuoverà i legami tra governo e Santa Sede
Il
nuovo nunzio apostolico per Malta, monsignor Alessandro D'Errico,
arcivescovo titolare di Carini e attualmente nunzio apostolico in
Croazia, è arrivato a Malta.
E’
stato accolto in aeroporto dall'arcivescovo Charles Scicluna e da
altri.
Mgr
D'Errico è nato a Frattamaggiore a Napoli, nel 1950. Fu ordinato
sacerdote nel 1974 e fu incardinato nella diocesi di Aversa.
Ha
studiato presso l'Accademia Pontificia Ecclesiastica di Roma e si è
unito al Servizio Diplomatico della Santa Sede nel 1977. Ha poi
servito nella Nunziatura Apostolica in Thailandia, Brasile e Grecia.
Ha servito all'interno della Prefettura della Famiglia Papale e
successivamente ha servito nelle rappresentanze pontificie in Italia
e in Polonia.
Come
Nunzio Apostolico a Malta, l'Arcivescovo D'Errico rappresenterà il
Santo Padre e la Santa Sede sia per quanto riguarda la Chiesa
cattolica a Malta e Gozo, sia presso le autorità civili. Sarà anche
il decano del Corpo Diplomatico accreditato nella Repubblica di
Malta.
È
dovere del Rappresentante Pontificio facilitare le relazioni tra il
governo di Malta e la Santa Sede.
La
trascrizione dell'intervista
Intervistatore: Eccellenza, le sue aspettative di questa missione pastorale qui a
Malta l’isola di San Paolo ?
Il Nunzio: Ma
devo dire anche che innanzitutto sono molto grato al Santo Padre
Francesco per aver pensato a me per questa missione che è la quarta
come rappresentante pontificio. Malta è da sempre una realtà
importante per la Santa Sede, intanto per la sua tradizione
apostolica paolina, di terra di san Paolo, per la sua storia, per la
sua cultura cristiana; e anche per il ruolo che esercita
tradizionalmente nel Mediterraneo, e che risulta particolarmente
attuale nelle circostanze concrete dello scenario internazionale
contemporaneo. Ma c’è di più, direi. Ho incontrato il Santo Padre
qualche settimana fa, appunto, dopo la mia nomina a Malta, e mi son
reso conto che anche questa mia missione si inserisce nella
prospettiva specifica del Santo Padre di una Chiesa che va, che
incontra, soprattutto verso le periferie, non soltanto materiali, ma
anche quelle esistenziali. Qui a Malta, ovviamente si fa un gran
parlare per il ruolo di sentinella, un po’, del Mediterraneo che
Malta tradizionalmente ha esercitato, e durante questi anni che sono
stati focalizzati durante i mesi del semestre di Presidenza
dell’Unione Europea. Sono venute tante autorità, si è parlato
tanto di Mediterraneo, e il santo Padre ha voluto, anche in questa
maniera, rispondere alle attese che da più parti vengono per ciò
che la Chiesa è chiamata a svolgere, il suo ruolo di vicinanza alle
questioni umanitarie, in special modo, suppongo, soprattutto per le
questioni umanitarie, insieme alle forze vive della Chiesa di Malta,
insieme all’arcivescovo Scicluna , che conosco molto bene perché
ho avuto modo di lavorare con lui quando era a Roma, e insieme al
vescovo di Gozo, e insieme ai confratelli che sono in Libia.
Cercheremo di…, il Santo Padre dice vogliamo rendere operativa una
presenza di Chiesa nel senso della Evangelii Gaudium. E credo che
questo è la grande sfida, il grande compito che ci attende; e che da
parte mia cercherò di svolgere con tutto l’amore e con tutta
l’attenzione di cui sono capace.
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