giovedì 17 agosto 2017

L'arrivo a Malta e la prima intervista

Il 4 agosto 2017 S.E. l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico a Malta e Libia è giunto con un aereo di linea italiano all'aeroporto di Malta ed stato cordialmente accolto dai Vescovi e da alcuni rappresentati della Chiesa maltese.
Sul portale dell'Arcidiocesi di Malta è stato postato un ampio commento che ha presentato il curriculum vitae di Mons. D'Errico insieme con una galleria fotografica che lo ritrae dall'arrivo in aeroporto all'incontro con i vescovi e prelati maltesi.
Il comunicato ufficiale dell'Arcidiocesi è stato pure rilanciato da alcuni media dell'isola, fra questi timesofmalta.com.
Sulla pagina social di mons. D'Errico sono stati anche postati commenti, foto e video, di amici e portali che sottolineano i primi momenti della presenza del Nunzio a Malta.
Di particolare rilievo è il video dell'intervista rilasciata dal Nunzio Apostolico al suo arrivo a Malta. Le parole del Nunzio ci rimandano la prospettiva pastorale del suo impegno a Malta e Libia, che intende sviluppare con tutto l'amore e con tutta l'attenzione di cui è capace, nello spirito dell'Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco.
Di seguito proponiamo i collegamenti ai video dell'arrivo in aeroporto a Malta e della intervista;
presentiamo poi il comunicato dell'Arcidiocesi tradotto dall'inglese e la trascrizione dell'intervista dall'ascolto diretto delle parole del Nunzio pronunziate da lui in italiano.



Il comunicato dell'Arcidiocesi di Malta

Il Nuovo nunzio apostolico arriva a Malta

Il Nunzio promuoverà i legami tra governo e Santa Sede

Il nuovo nunzio apostolico per Malta, monsignor Alessandro D'Errico, arcivescovo titolare di Carini e attualmente nunzio apostolico in Croazia, è arrivato a Malta.
E’ stato accolto in aeroporto dall'arcivescovo Charles Scicluna e da altri.
Mgr D'Errico è nato a Frattamaggiore a Napoli, nel 1950. Fu ordinato sacerdote nel 1974 e fu incardinato nella diocesi di Aversa.
Ha studiato presso l'Accademia Pontificia Ecclesiastica di Roma e si è unito al Servizio Diplomatico della Santa Sede nel 1977. Ha poi servito nella Nunziatura Apostolica in Thailandia, Brasile e Grecia. Ha servito all'interno della Prefettura della Famiglia Papale e successivamente ha servito nelle rappresentanze pontificie in Italia e in Polonia.
Come Nunzio Apostolico a Malta, l'Arcivescovo D'Errico rappresenterà il Santo Padre e la Santa Sede sia per quanto riguarda la Chiesa cattolica a Malta e Gozo, sia presso le autorità civili. Sarà anche il decano del Corpo Diplomatico accreditato nella Repubblica di Malta.
È dovere del Rappresentante Pontificio facilitare le relazioni tra il governo di Malta e la Santa Sede.

La trascrizione dell'intervista

Intervistatore: Eccellenza, le sue aspettative di questa missione pastorale qui a Malta l’isola di San Paolo ?


Il Nunzio: Ma devo dire anche che innanzitutto sono molto grato al Santo Padre Francesco per aver pensato a me per questa missione che è la quarta come rappresentante pontificio. Malta è da sempre una realtà importante per la Santa Sede, intanto per la sua tradizione apostolica paolina, di terra di san Paolo, per la sua storia, per la sua cultura cristiana; e anche per il ruolo che esercita tradizionalmente nel Mediterraneo, e che risulta particolarmente attuale nelle circostanze concrete dello scenario internazionale contemporaneo. Ma c’è di più, direi. Ho incontrato il Santo Padre qualche settimana fa, appunto, dopo la mia nomina a Malta, e mi son reso conto che anche questa mia missione si inserisce nella prospettiva specifica del Santo Padre di una Chiesa che va, che incontra, soprattutto verso le periferie, non soltanto materiali, ma anche quelle esistenziali. Qui a Malta, ovviamente si fa un gran parlare per il ruolo di sentinella, un po’, del Mediterraneo che Malta tradizionalmente ha esercitato, e durante questi anni che sono stati focalizzati durante i mesi del semestre di Presidenza dell’Unione Europea. Sono venute tante autorità, si è parlato tanto di Mediterraneo, e il santo Padre ha voluto, anche in questa maniera, rispondere alle attese che da più parti vengono per ciò che la Chiesa è chiamata a svolgere, il suo ruolo di vicinanza alle questioni umanitarie, in special modo, suppongo, soprattutto per le questioni umanitarie, insieme alle forze vive della Chiesa di Malta, insieme all’arcivescovo Scicluna , che conosco molto bene perché ho avuto modo di lavorare con lui quando era a Roma, e insieme al vescovo di Gozo, e insieme ai confratelli che sono in Libia. Cercheremo di…, il Santo Padre dice vogliamo rendere operativa una presenza di Chiesa nel senso della Evangelii Gaudium. E credo che questo è la grande sfida, il grande compito che ci attende; e che da parte mia cercherò di svolgere con tutto l’amore e con tutta l’attenzione di cui sono capace. 

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