Il
25° anniversario del Riconoscimento internazionale della Croazia è
stato celebrato con incontri e e gesti significativi. Il momento
principale è stata la cerimonia della consegna della Carta di
Gratitudine a varie Personalità internazionali convenute per
l’occasione al Ricevimento tenuto il 16 Gennaio 2017 nel Palazzo
Presidenziale dalla Signora Kolinda
Grabar-Kitarović
Presidente
della Repubblica di Croazia. La cerimonia ha assunto significati di
grande rilevanza storica ed etica, con forti connotazioni civili e
religiose.
La Carta di Gratitudine è stata consegnata, in
particolare, alla memoria di Franjo
Tudjman,
il primo presidente della Croazia, alla
Santa
Sede
tramite il Nunzio Apostolico Mons. Alessandro D’Errico, ad Helmut
Kohl
Cancelliere
della Germania, a
Francesco Cossiga presidente della Repubblica Italiana, alla Signora
Margaret Thatcher Primo Ministro Inglese, e a varie altre
Personalità
delle Nazioni Europee che
si sono attivamente impegnate nel Riconoscimento della Croazia.
Dopo
il discorso di apertura della Signora
Kolinda
Grabar-Kitarović, la
quale
si è rivolta all’Assemblea e al Corpo Diplomatico ufficialmente
guidato dal Nunzio Apostolico, ed
ha sottolineato i traguardi raggiunti dalla Croazia con l’appartenenza
alla UE e alla NATO, sono intervenuti altre Personalità ed il Nunzio
Apostolico che nel suo breve discorso ha voluto ringraziare con
commozione per il riconoscimento del ruolo svolto
da papa Giovanni Paolo II “in
tempi molto duri”. Lo
riportiamo a chiusura di questo post per intero nella lettura in
Inglese direttamente predisposta dal Nunzio Apostolico.
La
cerimonia della consegna della Pergamena di Gratitudine nel palazzo
presidenziale è stata preceduta il giorno prima dalla celebrazione
nella Cattedrale di Zagabria di una Santa Messa di Ringraziamento,
presieduta dal Cardinale Bozanic e concelebrata con altri Prelati e
con l’Arcivescovo D’Errico. Alla Messa hanno partecipato la
Presidente della Repubblica e le più alte Autorità, e si è avuto
l’occasione di ascoltare l’intensa omelia del Cardinale Bozanic,
improntata alla ispirazione della figura storica del Beato Stepinac e
all’amore della Patria aperto al perdono, alla riflessione sulla
fede e alla condivisione dei valori cristiani.
Sia
la Santa Messa nella Cattedrale e sia la cerimonia nel palazzo
presidenziale erano state già preceduta dall’incontro tenuto il
giorno 13 Gennaio 2017 al Ministero degli Affari Esteri tra il Nunzio
Apostolico ed il Ministro Davor Ivo Stier. Sul portale del Ministero
si legge a proposito il seguente comunicato tradotto ad sensum:Il
motivo della riunione è quello di ringraziare la Santa Sede in
occasione del 25 ° anniversario del riconoscimento della Repubblica
di Croazia, che ha avuto luogo in questo giorno. La Santa Sede
dal primo giorno ha saldamente sostenuto la Croazia nel suo cammino
sulla strada dell’ ndipendenza e poi sul percorso euro-atlantico,
ed ha dato un contributo inestimabile per il raggiungimento degli
obiettivi strategici della Croazia. Pertanto, il ministro Stier
ha sottolineato che la Croazia ha molto apprezzato il sostegno e
l'amicizia tra la Croazia e la Santa Sede.
WORD
of
thanks
AT THE RECEPTION HOSTED BY
HER
EXCELLENCY MADAM KOLINDA GRABAR-KITAROVIĆ
PRESIDENT
OF THE REPUBLIC OF CROATIA
ON
THE OCCASION of
the 25th
anniversary of the International Recognition of the Republic of
Croatia.
(Zagreb,
16 January 2017)
Madam
President of the Republic of Croatia,
We
have much appreciated your kind gesture of attention accorded to some
Countries and some high personalities, who accompanied more closely
the paths of Croatia since the moment of its independence. As
Representative of the Holy See, I have the honor to convey the
gratitude of my Superiors for the public recognition of the historic
role of Saint John Paul II and some of his closest Collaborators -
namely, His Eminence Cardinal Angelo Sodano, His Eminence Cardinal
Jean-Louis Tauran and His Eminence Cardinal Franjo Kuharić .
The
fact that Saint John Paul II and his Collaborators had a special
concern for the Croatian people is demonstrated by the three pastoral
visits he made and by numerous interventions, pastoral, humanitarian
and diplomatic. However, let me mention that recognizing Croatia, as
well as other Countries whose population had democratically chose
their independence - according what was permitted by the Yugoslavian
Constitution of 1974 - the Pope always stated that recognition was
not directed against anyone. Above all, in front of the sad spectacle
of the spreading war, John Paul II considered that the international
recognition was not in order to expand the hostility but to stop it.
Madam
President,
With
deep emotion we remember the moments of International Recognition of
the Republic of Croatia. Those were difficult times, just after the
fall of the Berlin Wall (November 9th
1989), marked by mixed feelings about what was happening. Here, after
the joy that followed the victory of non-communist parties at the
1990 election, a tough resistance to the changes started to rise,
leading up to the war that lasted until 1995, with innumerable deaths
and destruction.
Today,
we rejoice with you and with all Croatian citizens for what the
Republic of Croatia has achieved in these 25 years and warmly
congratulate you, especially for having
crowned with success the long path to European integration.
On this auspicious occasion, we look forward to a even more
collaborative future in our ongoing bilateral relations, happy to
offer our collaboration to build a bright, peaceful and just future
for all.
Madam
President,
Members of the Government, honourable Authorities,
Since
we are still at the beginning of the New Year, please
accept the best wishes for happiness and prosperity, both personally
and for Croatia. May God Almighty bless you, your Families and your
Collaborators, and all those who in various fields contribute to the
progress and prosperity of this noble Nation.
Thank
you very much!
+
Alessandro D’Errico
Apostolic
Nuncio
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