lunedì 18 maggio 2015

Al santuario di Jarun per la festa di S. Maria Domenica Mazzarello

La festa di Santa Maria Domenica Mazzarello ricade il 13 Maggio. La santa, beatificata nel 1938 e canonizzata nel 1951, nacque nel 1837 nella stessa terra di San Giovanni Bosco, il quale la volle come prima Madre Superiora dell'Ordine femminile delle Salesiane “Figlie di Maria Ausiliatrice”.
In Croazia la presenza dei Salesiani, sia nel ramo maschile e sia nel ramo femminile, è molto diffusa ed è significativamente operante nel campo della assistenza, della educazione, e della formazione professionale.
Quest'anno nel Santuario salesiano di Jarun, un popoloso e moderno quartiere situato nell'hinterland sud-occidentale di Zagabria sulle sponde del lago omonimo formato dalla Sava e molto attrezzato per le attività sportive e da diporto, Mons. D'Errico ha presieduto la Santa Messa in onore della Santa.


Nella sua sostanziale semplicità feriale l'evento religioso è stato seguito con una certa attenzione dai media cattolici. Lo hanno immediatamente commentato l'agenzia IKA, il portale della Conferenza Croata dei Religiosi e dei Superiori, e il portale della Parrocchia dello Spirito Santo e del Santuario di Jarun. Il Portale delle Salesiane di Fiume hanno ripreso il commento delle consorelle di Jarun e lo hanno arricchito con una bella galleria fotografica realizzata con diversi scatti che riprendono i momenti della celebrazione e dell'incontro del Nunzio Apostolico con le suore Salesiane e con i giovani e le giovani che seguono la formazione professionale per prepararsi al lavoro di infermieri e di operatori nel campo sanitario e assistenziale. Il bollettino parrocchiale di Jarun ha anche dedicato un bel box alla celebrazione del vescovo D'Errico.
Riporto una sintesi del commento, che ha riferito alcuni concetti espressi da Nunzio, tradotto ad sensum dal croato.

Nel giorno della festa di S. Maria Mazzarello Dominica, 13 maggio 2015, il Nunzio Apostolico rappresentante della Santa Sede nella Repubblica di Croazia, mons. Alessandro D'Errico ha presieduto la Santa Messa concelebrata con una decina di sacerdoti salesiani nel santuario della Santa Madre e con la partecipazione delle suore “Figlie di Maria Ausiliatrice”. Hanno partecipato alla celebrazione l'Ispettore dei Salesiani in Croazia Don Peja Orkić, il Provinciale, p. Damiano Tramte, le sorelle della comunità, i membri della Famiglia Salesiana a Zagabria, molti amici, consorelle, bambini e giovani. L'omelia solenne è stata tenuta dal Segretario croato dei Salesiana don Stjepan Bolkovac. Mons. D'Errico ha espresso ispirate parole all'inizio e alla fine della celebrazione eucaristica. Sulla scia degli insegnamenti di Papa Francesco ha particolarmente sottolineato l'importanza di gioioso annuncio del Vangelo, lo zelo per Cristo, la necessità di una partenza audace tra fratelli e sorelle e la testimonianza gioiosa e convincente di appartenenza a Cristo e di portare la speranza che Egli dona. Riferendosi al modello della Santa ha evidenziato la gioia, la facilità e la fecondità della sua carità per il prossimo, soprattutto per le ragazze più bisognose; e ha sottolineato che l'esempio di offrire amore concreto fa conoscere il significato della vita nella ordinarietà della vita di tutti i giorni ed è quindi ancora attuale. Il carisma della Santa è ancora vivo in molti paesi in tutto il mondo, e mons. D'Errico ha voluto ricordare come esso è presente in maniera profonda e forte nel nostro paese.
La musica della Messa è stata animata dai bambini e dai giovani della parrocchia, preparata per l'occasione, e per esprimere la comunione tra le generazioni nel cammino della santità.
La comunità dei piccoli infermieri di Zagabria guidati da s. Jelena Kolar, in particolare, ha contribuito al lavoro con i bambini e con le famiglie della parrocchia di Jarun, e nella formazione complessiva dello studente per un certo numero di anni in collegio cattolico.
Dopo la celebrazione eucaristica mons. D'Errico si è recato alla casa delle suore dove ha trascorso un poco di tempo nella convivialità e dove ha potuto meglio conoscere la suore, gli studenti, e lo spirito e l'attività di infermiere.



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