L'Arcivescovo
Alessandro D'Errico, Nunzio Apostolico in Croazia, ha celebrato la
sera del sabato 31 Gennaio 2015 la Festa di San Giovanni Bosco nella
Parrocchia di Maria Ausiliatrice dei Padri Salesiani di Zagabria.
Il
Nunzio è stato accolto da D. Pejo Orkić, Provinciale de Padri
Salesiani. Alla celebrazione erano presenti anche diversi Padri
Provinciali di altri ordini religiosi, insieme con il Presidente
della Conferenza dei Superiori Maggiori Croata (HKVRPP), p. Jure
Sarcevic, e numerosi sacerdoti, diaconi, monaci, suore e membri di
Vita Apostolica. Erano presenti il Sindaco Milan Bandic e molti altri
rappresentanti della vita sociale e politica della città di
Zagabria; moltissimi giovani, studenti, e numerosi figli spirituali
di Don Bosco e dell'intera Famiglia Salesiana (Figlie di Maria
Ausiliatrice, Salesiani e Collaboratori di Don Bosco).
Il
Nunzio, che ha celebrato insieme con un folto presbiterio, ha tenuto
una omelia ricca di riferimenti pastorali ed agiografici, ispirata al
Magistero della Chiesa, alle stimolazioni dell'Anno della Vita
Consacrata voluto da Papa Francesco, e alla figura e all'insegnamento
di Don Bosco. Il testo in croato dell'omelia è stato posto in rete
da Laudato.
Le
agenzie cattoliche hanno tutte commentato la celebrazione, ed in
particolare Laudato ha realizzato anche una video intervista che ha
raccolto gli interventi significativi del Nunzio, dei Religiosi e dei
Giovani partecipanti.
Di
seguito trascrivo prima le parole che il Nunzio ha detto nel corso
della video-intervista e poi propongo alla lettura il testo in
Italiano della sua Omelia, da lui personalmente predisposto.
Link alla video-intervista |
Questa
festa di Don Bosco era particolarmente importante perché quest'anno
viene nel corso delle celebrazioni dei 200 anni della nascita di Don
Bosco, e poi anche nel contesto della celebrazione del l'Anno della
Vita Consacrata che anche in Croazia stiamo celebrando con grande
fervore. E' venuta questa festa di Don Bosco pochi giorni dopo
l'annuncio della nomina del nuovo Vescovo di Krk. E il Santo Padre ha
pensato bene durante quest'Anno della Vita Consacrata di scegliere un
Vescovo religioso, un Cappuccino, e di nominarlo, appunto, per la
Diocesi di Krk, che ha una grande storia. Tra l'altro è la diocesi
del nostro Cardinale, il Cardinale Bozanic; era dunque una diocesi
alla quale il Santo Padre guardava con particolare attenzione.
Durante questa Santa Messa ho potuto vedere l'entusiasmo di questi
giovani, di questi ragazzi, che sono assistiti dai nostri Padri
Salesiani. Ovviamente questo ci fa ben sperare per il futuro della
società e della Chiesa in Croazia. Perché come il Santo Padre
sempre ripete, i giovani, i ragazzi, sono il futuro della Chiesa e il
futuro della società.
Festa
liturgica di San Giovanni Bosco
Omelia del Nunzio Apostolico
Arcivescovo Alessandro D'Errico
(Zagabria.
31 gennaio 2015)
Rendo grazie a Dio per la gioia che mi
dà di celebrare oggi insieme a voi la Festa di San Giovanni Bosco. Essa è
particolarmente importante quest'anno, nel contesto delle celebrazioni del
bicentenario della sua nascita, e anche nel contesto dell' Anno della Vita Consacrata, che stiamo celebrando con grande fervore.
Vi inviterei a rendere grazie a Dio per il dono che Egli ha fatto alla Chiesa
universale di questo grande Santo, per il bene che Don Bosco dispensò durante
la sua vita terrena, e per il bene che egli continua ad elargire anche oggi
attraverso i suoi figli spirituali della grande Famiglia Salesiana (e in
primo luogo attraverso i Salesiani, le Figlie di Maria Ausiliatrice ed i Cooperatori
salesiani). Al tempo stesso, vorrei invitarvi a pregare che l'esempio di San
Giovanni Bosco continui ad ispirare tante persone di buona volontà a servire
con zelo e disinteresse la Chiesa e la società, ciascuno al meglio delle
proprie possibilità.
***********
Per la nostra meditazione, vorrei
soffermarmi brevemente su due aspetti della personalità e della spiritualità di
questo grande Santo. In primo luogo, ricorderete che nel 1988, nel primo
centenario della morte di San Giovanni Bosco, San Giovanni Paolo II lo dichiarò
ufficialmente padre e maestro dei giovani. E questo perché Don Bosco durante
la sua vita donò ai giovani - e specialmente ai più bisognosi - tutto il suo
tempo, la sua intelligenza e la sua creatività. Il suo segreto fu di non deludere
le loro aspirazioni, il loro bisogno di vita, di gioia, di libertà e di futuro.
Ma accanto a questo, la sua preoccupazione costante fu di portarli gradualmente
e realisticamente a sperimentare che solo nell’amicizia con Gesù si attuano in
pienezza gli ideali più autentici.
Questa visione educativa integrale mi pare di grande attualità per i
nostri tempi, specialmente in Paesi - come la Croazia - che stanno
attraversando una delicata fase di profonde trasformazioni sociali. Conoscete
meglio di me la situazione. Purtroppo stiamo vivendo un periodo difficile di
crisi economica e sociale. Sono tanti i problemi che si presentano nella vita
di ogni giorno. Sono tan-
te
le incertezze e le preoccupazioni per il presente e per il futuro, specialmente
per i giovani.
Personalmente sono convinto che se
vogliamo assicurare alla Croazia ed alla Chiesa un futuro solido e sereno, non
bisogna trascurare i giovani, perché essi rappresentano il futuro della
società. Perciò - come don Bosco - bisogna pensare da un lato alle loro
necessità materiali, prendersi cura della loro formazione professionale e del loro
inserimento sociale, fare il possibile per assicurare ad essi posti di lavoro,
affinché possano vivere con dignità il loro ruolo. Ma, insieme a questo,
bisogna preoccuparsi anche della loro formazione umana e cristiana.
Perciò siamo molto grati ai membri
della Famiglia Salesiana, perché hanno
raccolto l’eredità spirituale di Don Bosco, e hanno messo l'educazione e la
formazione dei giovani al centro del loro servizio alla Chiesa. E in nome della
Chiesa, mi è caro dir loro un grande grazie per quello che fanno e per quello
che sono. Il nostro augurio è la nostra preghiera e che essi siano sempre degni
figli del loro grande Fondatore, apostoli dei giovani, loro padri e loro guide.
**********
La seconda riflessione riguarda più specificamente
la spiritualità di Don Bosco, che pure trovo di grande attualità per noi. Nei
giorni scorsi mi è capitato di avere tra le mani una bella cartolina della
Basilica di Santa Maria Ausiliatrice in Torino, che ritrae il famoso dipinto
che si trova in fondo alla Basilica; e cioè il quadro del sogno delle due colonne.
Don Bosco raccontò lui stesso questo
sogno la sera del 30 maggio 1862. Il Santo parlò di una terribile battaglia sul
mare: da una parte una moltitudine di imbarcazioni, dall'altra una grande nave.
Le piccole imbarcazioni a volte sembravano aver la meglio, perché la nave
veniva colpita ripetutamente da ogni parte. E tuttavia essa riuscì a salvarsi grazie
al suo timoniere, che la guidò ad ancorarsi tra due colonne emerse dal mare.
Il significato di questo sogno è chiaro:
la nave rappresenta la Chiesa, il timoniere è il Papa, le due colonne alle quali la Chiesa è ancorata sono
l'Eucaristia e la Madonna, Aiuto dei cristiani.
Ebbene, a mio modo di vedere questi
quattro elementi sono un po' come la sintesi dell'identità cattolica che
contraddistingue il popolo croato. E ciò perché proprio su questi elementi la
Croazia ha costruito nei secoli la sua storia e la sua cultura, ed è riuscita a
superare le difficoltà che periodicamente si sono presentate. Perciò, sono
convinto che questi quattro elementi possono ispirare anche oggi un programma
concreto di vita cristiana.
Nella Chiesa, pur tra tante difficoltà, grazie a Dio stiamo vivendo un tempo
intenso di primavera spirituale, soprattutto per l’opera instancabile del
grande timoniere che è Papa Francesco.
Continuando l'opera dei suoi predecessori, egli sta portando una ventata di
freschezza evangelica, con la sua parola, il suo esempio, il suo costante richiamo
alla semplicità e alla gioia del Vangelo. A lui oggi, secondo l'insegnamento di
Don Bosco, vogliamo rinnovare la nostra filiale devozione e assoluta fedeltà.
Al tempo stesso, con Don Bosco vogliamo
riaffermare oggi la nostra fede nei due grandi pilastri della vita cristiana. E
cioè, anzitutto nell'Eucaristia, dove
troviamo Gesù che si fa realmente presente in mezzo a noi, per essere nostro cibo
e nostra bevanda, e attualizzare per noi il sacrificio della Croce.
Così pure, vogliamo oggi riaffermare la
nostra filiale devozione a Maria. Ella
non è solo la Madre di Gesù - e
perciò Madre di Dio. Ella è anche Madre della Chiesa, di tutti noi, e quindi Ausiliatrice, Aiuto dei cristiani.
A Lei, insieme a Bon Bosco e a Papa
Francesco, ci rivolgiamo specialmente questa sera, auspicando per ciascuno di
noi tanta fedeltà all’insegnamento di Gesù e tanto rinnovato l'impegno per il
presente e il futuro della società, e specialmente dei giovani. E attraverso
Lei e il grande San Giovanni Bosco, imploriamo abbondanza di benedizioni e di
grazie sulla nostra cara Croazia, e sulla Chiesa di Dio che è in Croazia. Amen!
Nessun commento:
Posta un commento