Nel
Monastero Carmelitano del Divin Cuore di Gesù di Zagabria, in due
giornate sono state affrontati le tematiche connesse alla santità e
all'esperienza monastica della vita consacrata in Croazia. L'incontro
dei Superiori e Religiosi ha sortito l'elezione del cappuccino fra
Jure Sarcevic come Presidente della HKVRPP, ed ha favorito importanti
momenti di riflessione spirituale sulle realizzazioni passate e sui
progetti nuovi in vista dell'Anno della Vita Consacrata. Nella
seconda giornata della Conferenza dei Religiosi il Nunzio Apostolico,
S. E. Alessandro D'Errico, ha presieduto la celebrazione eucaristica
e, nel dialogo con i Religiosi presenti, ha avuto occasione di
formulare importanti rilievi pastorali circa la vocazione e la
testimonianza evangelica dei monaci e dei religiosi nel contesto
della vita sociale contemporanea.
Il
Portale di Laudato, che segue con un certo interesse le attività del
Nunzio Apostolico in Croazia, ha riportato in buona sostanza i
principali contenuti del discorso che Mons. D'Errico ha rivolto ai
Religiosi nel corso della sua conversazione. Le altre Agenzie hanno
pubblicato un resoconto delle due giornate ed hanno anch'esse
evidenziato la partecipazione del Nunzio Apostolico.
Riporto
una sintesi delle cose dette dal Nunzio rilevandole dal commento di
Laudato.
Il Nunzio Apostolico in Croazia, mons. Alessandro D'Errico all'Assemblea Plenaria della HKVRPP
Nel
monastero dei Carmelitani BSI a Vrhovcu a Zagabria, il 22 ottobre
secondo giorno del 46.a Assemblea Plenaria della Conferenza Croata
dei Superiori Maggiori e Superiori sul tema "Verso l'Anno della
vita consacrata: chiamata universale alla santità - la santità dei
religiosi", ha presenziato il Nunzio Apostolico in Croazia,
mons. Alessandro D'Errico.
Il
Nunzio Apostolico in Croazia D'Errico ha rivolto un plauso alla ex
dirigenza della Conferenza e si è congratulato con la leadership
neo-eletta della Conferenza. Egli ha sottolineato la gioia con la
quale partecipa sempre alle riunioni religiose che si svolgono sul
ruolo che i monaci hanno nella Chiesa e nella società. Egli ha
sottolineato che l'inizio del nuovo mandato coincide con le più
ampie aspettative della vita consacrata che sono caratterizzate dal
nuovo spirito che propone Papa Francesco. Il Nunzio Apostolico si è
rivolto a tutti i religiosi in Croazia evidenziando il contributo
qualificato che possono dare nella ricerca delle vie della nuova
evangelizzazione. Il Nunzio Apostolico ha poi parlato della chiamata
universale alla santità e della particolare chiamata alla santità
del monachesimo e della vita consacrata, e delle molte iniziative in
tutto il mondo e in Croazia. Egli ha sottolineato che la chiamata
alla santità è come un invito rivolto a tutti i cristiani, ma
soprattutto ai monaci e alle monache che osservano i loro voti di
povertà, castità ed obbedienza alla sequela di Cristo. Egli ha
fatto notare che come ambasciatore della Santa Sede è per lui
importante esortare i Religiosi ad impegnarsi secondo l'insegnamento
di Papa Francesco e in relazione alle urgenze della Chiesa di oggi.
Egli ha indicato il grande potenziale pastorale dei monaci e delle
monache in Croazia. Ha esortato i Religiosi a rispondere con
apertura, oltre il chiostro ed il monastero, a Dio servendo i
fratelli e tutti senza distinzione, con particolare attenzione a
quelli che sono lontani dalla fede. Nella nuova evangelizzazione e
nella vita consacrata significa uscire e lasciarsi guidare dallo
spirito di Gesù, nell'attesa e nella ricerca delle pecorelle
smarrite. Santità significa fedeltà alla chiamata di Gesù:
'"Andate e ammaestrate tutte le nazioni." “Uscire e
camminare per diffondere a Chiesa", ha detto il Nunzio
Apostolico . "Molte volte e in molti luoghi il Papa ha parlato
di come abbiamo bisogno di essere Chiesa in movimento, non una Chiesa
statica e solo erede del passato. Movimento significa andare a
incontrare tutti; essere obbedienti allo Spirito. Come dice il Papa,
dobbiamo permettergli di agire in noi nel silenzio, nella
contemplazione, e, soprattutto, in tutte le nostre attività, le
nostre responsabilità e nei talenti che abbiamo ricevuto. Come
testimoni dobbiamo trasmettere gioia nonostante le difficoltà. Una
gioia che si lega alla realizzazione del piano della salvezza. E'
necessario vivere la santità della Chiesa, che è il bene in
movimento, con la vista aperta sul mondo e soprattutto con la vista
aperta al Regno di Dio. La Chiesa non deve essere limitata, ma deve
andare incontro a tutti nel dialogo e nel rispetto". Questo è
ciò che ha detto il Nunzio ai monaci e alle monache. Poi è seguito
una conversazione dei monaci e delle suore con il Nunzio Apostolico
della Chiesa in Croazia sui temi del recente Sinodo sulla famiglia.
Al termine dell'incontro il Nunzio Apostolico ha ancora una volta
esortato i monaci e le monache all'apertura senza pregiudizi,
ricordando loro che il Papa Francesco a Rio ha detto di lasciare la
sacrestia, e che non è sufficiente solo accettare chi entra nella
chiesa, ma che dovrebbe uscire con il desiderio di servire.
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