domenica 9 dicembre 2012

Celebrazione dell'Immacolata nel santuario francescano di Zagabria


L'arcivescovo Alessandro D'Errico ha presieduto la celebrazione dell'Immacolata Concezione nel santuario francescano di Sant'Antonio e dello Spirito Santo di Zagabria. E' stata una occasione di riflessione e di catechesi sul dogma mariano e sul mistero dell'Incarnazione del Verbo di Dio nella luce che si approssima del Natale del Signore. Un momento di religiosità e di spiritualità intensa che ha assunto le forme di un dialogo teologico ed etico arricchito dei contributi complementari del Nunzio Apostolico e del Padre Provinciale dei Francescani della Provincia croata di san Girolamo.
Il modello della vita consacrata al servizio del Signore, la Chiesa, e la mistica adorazione del mistero dell'Immacolata Concezione sono stati gli argomenti che mons. D'Errico ha esposto all'assemblea dei fedeli per esortare al cammino della salvezza e a vivere il progetto di Dio nella luce e nell'esempio della fede e della disponibilità di Maria.
Il significato della Immacolata Concezione come nuova dimensione della vita e come superamento e sconfitta del peccato dell'uomo è stato l'argomento che il Provinciale dei Francescani p. Maračić ha sviluppato per rappresentare l'analisi e le contraddizioni dei comportamenti morali odierni e per indicare le vie della salvezza, del senso e della luce, nell'accoglienza fedele del mistero divino.
Le agenzie cattoliche riportano alcuni commenti e una sintesi dei due interventi che si può leggere di seguito nella presentazione più approfondita che è stato possibile individuare in rete.
I link conducono agli originali in croato dei testi delle agenzie e al portale del santuario francescano che risale nella sua fondazione agli anni '30 del secolo scorso.

Zagabria, 9 Dicembre 2012

Il Nunzio D'Errico in occasione della festa dell'Immacolata

"In questa Messa si celebra la Madre celeste così bella e senza peccato dal suo concepimento"

Il Nunzio Apostolico nella Repubblica di Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, ha presieduto la solenne celebrazione della Festa dell'Immacolata Concezione nella chiesa parrocchiale di S. Antonio di Padova e dello Spirito Santo a Zagabria. Hanno concelebrato il consigliere nella nunziatura, mons.Mauro Lalli, Il Provinciale dei Francescani Conventuali della Provincia croata di S. Girolamo p. Luigi Maračić, il segretario di nunziatura John P. Hajdas, e frati del convento francescano.
Il parroco P. Martin Jakovic ha rivolto una parola di benvenuto al Nunzio presente per la prima volta in questa parrocchia dall'inizio del suo ministero in Croazia.
Il Nunzio D'Errico nel trasmettere la benedizione del Santo Padre ai fedeli, ha in particolare citato le Suore Clarisse che hanno lì un monastero e sono spiritualmente unite con la comunità parrocchiale nella preghiera. Ha chiesto che tutti insieme siano adoratori in questa grande festa della Chiesa che vede Maria, piena di grazia, come ci dice l'angelo Gabriele.
Il Nunzio ha detto che in questa Messa si celebra la Madre celeste così bella e senza peccato, dal suo concepimento, perché nel suo grembo viene accolto il Figlio Dio, nostro Salvatore. Allo stesso tempo, in questa Messa non solo questa maternità deve prendersi in considerazione, ma vogliamo guardarla come un esempio della nostra vita cristiana. E così confermare la nostra piena disponibilità al progetto di Dio specialmente in questo Anno della Fede. La nostra speranza e la nostra preghiera è che possiamo essere fedeli servitori di suo figlio come lei, e che possiamo essere strumenti efficaci per la nuova evangelizzazione, del lieto annunzio del Vangelo, e annunciatori di Gesù nel nostro tempo.

Durante l'omelia, il P. Provinciale Louis Maračić ha sottolineato che questa festa è portatrice una sorta di messaggio che il pensiero e la mentalità del mondo di oggi ignorano e rigettano, con un rischio anche nella nostra chiesa.
Si tratta della Vergine Immacolata, tramite lei si comprendono le beatitudini, ma si comprende anche il peccato. Ci dice che le cose belle della vita e le cose meno belle sono molto facili da individuare se si è con Dio e con la Madre di Dio.
La Madre Immacolata ci ricorda l'ombra della nostra vita e del nostro tempo, ma si è riluttanti a parlarne. E il peccato più grande del nostro tempo è che le persone oggi hanno perso il senso del peccato. Il predicatore ha sottolineato che per molti cristiani di oggi non c'è più coscienza del peccato: non piace parlarne, predicare, scrivere. Alcuni non sanno nemmeno che cosa significa il termine.
I sette peccati capitali di cui si è appreso con il catechismo e che ognuno di noi, credo, almeno sa enumerare sono stati sostituiti con espressioni con suono accattivante. L'arroganza ha sostituito l'orgoglio, invece dell'avarizia si parla di economia, la fornicazione è barattata con i bisogni naturali, la concorrenza sana sostituisce l'invidia. Non vi è alcuna menzione della intemperanza come rifiuto di un sano appetito, l'ostilità è colpa dello stress quotidiano, e il bisogno di riposare ha preso il ruolo della pigrizia.
Inoltre egli ha sottolineato che alla gente oggi semplicemente non piace parlare di peccato, del male, e il Vangelo ci ricorda piuttosto di affrontare questo drago, di lottare per vincere.
La Madre di Dio, la Vergine Immacolata con la sua vita, dal primo istante del suo concepimento dimostra e conferma che si può davvero rimanere puliti dal peccato seguendo la scuola di Gesù Cristo e il suo Vangelo. Di conseguenza sarebbe molto meglio pensare e e dire le cose belle, la beatitudine, la virtù, la bontà, il bene, contrariamente al peccato e al male. E' questa la luce del messaggio della festa di oggi. E proprio questa solennità ad instillare l'ottimismo, che incoraggia la speranza nonostante tutto il dolore, tutta la sofferenza attraverso la quale siamo passati, e alcuni vivono ancora.
Maria Immacolata annuncia la luce, quella che illumina il figlio, che disperde le tenebre del peccato e le tenebre dell'ignoranza. Come si dice e si ascolta spesso nelle sue canzoni d'Avvento: "Cuore di quanto sopra, qui è l'alba", ha detto alla fine di p. Maračić.
Prima della benedizione il Nunzio D'Errico ha espresso la gioia di essere per la prima volta in questa comunità parrocchiale. Ha ricordato che il Provinciale e i suoi fratelli sono chiamati a vivere l'esempio di S. Francesco e al fedele servizio del popolo di Dio e della Chiesa. La comunità della Parrocchia è invitata a contribuire con la bellezza della fede dell'Immacolata, e far si che l'anno la fede dia frutti diversi del bene dell'arcidiocesi di Zagabria e di tutta la Chiesa, in modo che tutti insieme possiamo essere araldi fedeli di Gesù Cristo per i nostri tempi. Il Nunzio raccomanda di pregare per le intenzioni del Santo Padre e per i suoi collaboratori in Croazia che cercano di servire al meglio la Chiesa ed il Paese.
La celebrazione eucaristica è stata arricchita dai canti del coro "Tomislav Talan" sotto la direzione di Caterina Rončević con accompagnamento d'organo di Hibšera Milano. (KTA / mb) (Traduzione ad sensum)



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