La
domenica 30 Aprile 2017 a Vukovar è stata una giornata di preghiera,
di canti e di laboratori, ecclesialmente vissuta da circa 30000
giovani insieme con le principali autorità religiose e civili, nel
clima della memoria e della speranza ispirato dalla sacralità
rappresentata dal luogo simbolo dell’indipendenza nazionale della
Croazia (vedi questo link sul blog). Il tema dell’incontro è stato: “Cristo
nostra speranza”.
La principale celebrazione eucaristica della giornata ha registrato la partecipazione di decine di Vescovi provenienti dalle diverse diocesi della Croazia e dalla Serbia, con l’omelia sulla fede e sulle problematiche generazionali tenuta da Mons. Duro Hranić Vescovo di Đakovo e Osijek.
S.
E. l’Arcivescovo Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico, ha
portato all’assemblea dei giovani la benedizione di Papa Francesco.
Dal notiziario di Jutarnji LIST e
della HRT (Radio Televisione Croata che pubblica anche due video sull'evento) ricaviamo la sintesi riportata del suo
intervento tradotta ad sensum dal croato.
I
giovani cattolici
pervenuti
al raduno hanno
accolto, all'inizio della Messa, il Nunzio
Apostolico
in Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico. Egli
ha trasmesso il messaggio benedicente
di
Papa Francesco
ai
giovani cattolici croati riuniti questa
Domenica a
Vukovar.
Nel
dare lettura del messaggio di Papa Francesco, l’Arcivescovo
Alessandro D’Errico ha detto:
“Il
Santo Padre ha accompagnato con la preghiera questa celebrazione ed
estende i suoi migliori auguri ai vescovi e soprattutto a tutti i
giovani, in occasione del 10° incontro della gioventù
cattolica croata, in occasione del quale Papa Francesco esorta i giovani
cattolici croati di diffondere nelle loro parrocchie il motto dell’
incontro "Cristo, nostra speranza".
Uno
stralcio più ampio dell’intervento di Mons. D’errico lo leggiamo
dal commento pubblicato da IKA, sempre nella traduzione ad sensum.
All'inizio
della Messa, i giovani hanno ascoltato il Nunzio Apostolico D'Errico,
che ha espresso gioia per la presenza a questo importante incontro
nazionale della gioventù cattolica "in cui vediamo raccolti
nella speranza la Chiesa di Dio in Croazia e in altri paesi". Ha
ricordato che tre anni fa era in Dubrovnik, quando fu annunciato che
il 10° Incontro della Gioventù Cattolica si sarebbe tenuto a
Vukovar. "Ho partecipato con particolare emozione, perché
questi anni del mio servizio in Croazia mi indicano cosa significa
Vukovar, non solo per il passato, ma per il futuro, e per la Croazia.
Sono contento che oggi posso partecipare a questo importante
incontro, mi fa piacere che esso coincide con questi importanti
giorni che vivo per la notizia che mi ha dato il Santo Padre
inviandomi ad una nuova missione. Guardando a voi, miei cari giovani,
dirò al Santo Padre che ho visto ancora di più: ho visto un
orizzonte sorprendente per la Chiesa e per la Croazia e dirò al
Santo Padre che porto bei ricordi di ciò che ho vissuto fino ad oggi
in comunione con la Chiesa e con il popolo croato. Si tratta di una
testimonianza che si aggiunge a molte di quelle testimonianze che ho
potuto vivere e sperimentare negli ultimi anni", ha detto il
Nunzio D'Errico. Egli ha sottolineato che il Santo Padre ha
accompagnato con la preghiera questa celebrazione ed estende i suoi
migliori auguri ai vescovi, e in particolare al Presidente della
Conferenza dei Vescovi Croati, poi ai sacerdoti, ai religiosi e alle
religiose, agli operatori pastorali e a tutti i partecipanti di
questo incontro; e come un segno della sua speciale vicinanza ha
voluto inviare il messaggio, che è stato letto dal segretario della
Nunziatura Apostolica, mons. Blachowiak.
Nel messaggio a firma
del Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin
si sottolinea che "il successore di san Pietro vuole riferirsi
al motto “Cristo, nostra speranza" (1 Tm, 1,1) per
incoraggiare il desiderio di rispondere alla chiamata di Cristo
Signore, che è un vero e proprio compagno e amico nel nostro cammino
di vita, uno che non condanna mai, ma ama veramente ognuno di noi.
Rimanere saldi nella fede e nella speranza nel mondo di oggi è un
compito impegnativo, che porta con sé molti sforzi, ma esso riempie
il cuore di gioia e di amore. E in questo tempo pasquale
straordinariamente vale il pellegrinaggio, per incontrare il Cristo
risorto che vi fa più felici e vi aiuta a realizzare la vostra
vocazione cristiana che si sviluppa, cresce e scopre l'incontro con
Dio e con il prossimo. Cari giovani, il Papa vi incoraggia ad aprire
il vostro cuore a Dio che vi accompagna nel vostro cammino di vita e
così fa cose meravigliose, che insegnano ciò che effettivamente
vuole dire la speranza cristiana, in modo da poter testimoniare
ovunque, ma in particolare nelle vostre comunità e città".
Alla fine, nel messaggio richiede per i giovani la celeste
intercessione della Beata Vergine Maria, dei santi protettori dei
croati e di S. Giovanni Paolo II. Il Papa impartisce una speciale
benedizione Apostolica, e chiede la preghiera per lui e per il suo
servizio alla Chiesa universale.
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