mercoledì 3 maggio 2017

Al 10° Raduno dei giovani cattolici a Vukovar

La domenica 30 Aprile 2017 a Vukovar è stata una giornata di preghiera, di canti e di laboratori, ecclesialmente vissuta da circa 30000 giovani insieme con le principali autorità religiose e civili, nel clima della memoria e della speranza ispirato dalla sacralità rappresentata dal luogo simbolo dell’indipendenza nazionale della Croazia (vedi questo link sul blog). Il tema dell’incontro è stato: “Cristo nostra speranza”.


La principale celebrazione eucaristica della giornata ha registrato la partecipazione di decine di Vescovi provenienti dalle diverse diocesi della Croazia e dalla Serbia, con l’omelia sulla fede e sulle problematiche generazionali tenuta da Mons. Duro Hranić Vescovo di Đakovo e Osijek.


S. E. l’Arcivescovo Alessandro D’Errico, Nunzio Apostolico, ha portato all’assemblea dei giovani la benedizione di Papa Francesco. Dal notiziario di Jutarnji LIST e della HRT (Radio Televisione Croata che pubblica anche due video sull'evento) ricaviamo la sintesi riportata del suo intervento tradotta ad sensum dal croato.

I giovani cattolici pervenuti al raduno hanno accolto, all'inizio della Messa, il Nunzio Apostolico in Croazia, l'Arcivescovo Alessandro D'Errico. Egli ha trasmesso il messaggio benedicente di Papa Francesco ai giovani cattolici croati riuniti questa Domenica a Vukovar.
Nel dare lettura del messaggio di Papa Francesco, l’Arcivescovo Alessandro D’Errico ha detto:
Il Santo Padre ha accompagnato con la preghiera questa celebrazione ed estende i suoi migliori auguri ai vescovi e soprattutto a tutti i giovani, in occasione del 10° incontro della gioventù cattolica croata, in occasione del quale Papa Francesco esorta i giovani cattolici croati di diffondere nelle loro parrocchie il motto dell’ incontro "Cristo, nostra speranza".

Uno stralcio più ampio dell’intervento di Mons. D’errico lo leggiamo dal commento pubblicato da IKA, sempre nella traduzione ad sensum.

All'inizio della Messa, i giovani hanno ascoltato il Nunzio Apostolico D'Errico, che ha espresso gioia per la presenza a questo importante incontro nazionale della gioventù cattolica "in cui vediamo raccolti nella speranza la Chiesa di Dio in Croazia e in altri paesi". Ha ricordato che tre anni fa era in Dubrovnik, quando fu annunciato che il 10° Incontro della Gioventù Cattolica si sarebbe tenuto a Vukovar. "Ho partecipato con particolare emozione, perché questi anni del mio servizio in Croazia mi indicano cosa significa Vukovar, non solo per il passato, ma per il futuro, e per la Croazia. Sono contento che oggi posso partecipare a questo importante incontro, mi fa piacere che esso coincide con questi importanti giorni che vivo per la notizia che mi ha dato il Santo Padre inviandomi ad una nuova missione. Guardando a voi, miei cari giovani, dirò al Santo Padre che ho visto ancora di più: ho visto un orizzonte sorprendente per la Chiesa e per la Croazia e dirò al Santo Padre che porto bei ricordi di ciò che ho vissuto fino ad oggi in comunione con la Chiesa e con il popolo croato. Si tratta di una testimonianza che si aggiunge a molte di quelle testimonianze che ho potuto vivere e sperimentare negli ultimi anni", ha detto il Nunzio D'Errico. Egli ha sottolineato che il Santo Padre ha accompagnato con la preghiera questa celebrazione ed estende i suoi migliori auguri ai vescovi, e in particolare al Presidente della Conferenza dei Vescovi Croati, poi ai sacerdoti, ai religiosi e alle religiose, agli operatori pastorali e a tutti i partecipanti di questo incontro; e come un segno della sua speciale vicinanza ha voluto inviare il messaggio, che è stato letto dal segretario della Nunziatura Apostolica, mons. Blachowiak.

Nel messaggio a firma del Segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin si sottolinea che "il successore di san Pietro vuole riferirsi al motto “Cristo, nostra speranza" (1 Tm, 1,1) per incoraggiare il desiderio di rispondere alla chiamata di Cristo Signore, che è un vero e proprio compagno e amico nel nostro cammino di vita, uno che non condanna mai, ma ama veramente ognuno di noi. Rimanere saldi nella fede e nella speranza nel mondo di oggi è un compito impegnativo, che porta con sé molti sforzi, ma esso riempie il cuore di gioia e di amore. E in questo tempo pasquale straordinariamente vale il pellegrinaggio, per incontrare il Cristo risorto che vi fa più felici e vi aiuta a realizzare la vostra vocazione cristiana che si sviluppa, cresce e scopre l'incontro con Dio e con il prossimo. Cari giovani, il Papa vi incoraggia ad aprire il vostro cuore a Dio che vi accompagna nel vostro cammino di vita e così fa cose meravigliose, che insegnano ciò che effettivamente vuole dire la speranza cristiana, in modo da poter testimoniare ovunque, ma in particolare nelle vostre comunità e città". Alla fine, nel messaggio richiede per i giovani la celeste intercessione della Beata Vergine Maria, dei santi protettori dei croati e di S. Giovanni Paolo II. Il Papa impartisce una speciale benedizione Apostolica, e chiede la preghiera per lui e per il suo servizio alla Chiesa universale.  


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