La
ricorrenza del centenario (1917-2017) del salvataggio di circa 17.000
bambini dei paesi balcanici durante la grande guerra ha motivato la
solenne cerimonia (Accademia) patrocinata dalla Presidenza della
Repubblica di Croazia e dalla Presidenza della BiH. Il grande
intervento umanitario a favore di bambini affamati, e toccati dalla
tragedia della guerra e della carestia, fu animato dal frate
francescano
P. Didak Buntić il
quale, con la collaborazione di altre persone, riuscì a sottrarre i
bambini dai luoghi del conflitto sul litorale adriatico (Istria,
Quarnero, Dalmazia, Croazia e Bosnia-Erzegovina) e a ricollocarli
presso numerose famiglie della Croazia, della Slavonia e di altre
regioni interne. Fu
una operazione squisitamente umanitaria e ricca di significati, anche
attuali, per la solidarietà multietnica e religiosa nei
Balcani.
Tutti
i portali istituzionali e govenativi della Croazia e della
Bosnia-Erzegovina, quelli dei Francescani e quelli dei media laici e
cattolici, hanno dato risalto all’evento che si è svolto con un
fitto programma culturale e musicale il 22 Febbraio 2017, nella
splendida cornice del Teatro
Nazionale Croato di Zagabria. Molte
sono state le personalità di rilievo che hanno partecipato, tra
queste come
rappresentanti delle istituzioni del patrocinio, la
Presidente della Repubblica di Croazia la
Sig.a
Kolinda Grabar-Kitarović, il membro della Presidenza di BiH Dr.
Dragan Covic ed il Sindaco
di Zagabria Milan Bandic.
Quasi
tutti i comunicati ufficiali hanno sottolineato anche la
partecipazione del Primo Ministro Andrej Plenković, dell’Alto
Rappresentante per la Bosnia-Erzegovina Valentin Inzko, del
Vice
Presidente
del Parlamento croato Milijan Brkic, del
Vice
Presidente del Consiglio dei Ministri Vjekoslav Bevanda, del
Presidente
della Federazione della BiH Marinko Ćavar, del
Nunzio
Apostolico
in Croazia l'Arcivescovo Alessandro D'Errico, del
Presidente
della Comunità
Islamica
in Croazia Mufti Aziz ef. Hasanovic, del
Presidente
dell'Accademia accademico Zvonimir Kusic, di
altri ministri
croati e rappresentanti della Chiesa,
della
vita politica e scientifica della Croazia e della
Bosnia-Erzegovina.
Un
particolare ruolo, anche di definizione del senso e dei significati
dell’avvenimento, è stato svolto a nome della Provincia
Francescana di Bosnia-Erzegovina da
p.
Miljenko Steko, il
quale ha letto la memoria del centenario in chiave religiosa ed
umanitaria, facendo riferimento alla tradizione cattolica delle
apparizioni ai fanciulli di Fatima e alla solidarietà tra le diverse
etnie e religioni.
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