Due
importanti appuntamenti, a distanza di un mese, hanno caratterizzato
la partecipazione del Nunzio Apostolico in Croazia ed il suo lavoro
diplomatico nell’ambito delle relazioni con la Comunità Islamica
Croata.
Il
primo appuntamento è stato quello della posa della prima pietra del
Centro Culturale Islamico di Sisak, una città situata ad una
cinquantina di chilometri da Zagabria, realizzatosi sabato 14
Dicembre 2016. Una cerimonia ove è convenuto, come si legge sul
portale della città di Sisak, “un
gran numero di fedeli provenienti da Croazia, Bosnia-Erzegovina e
altri paesi europei”
e ove
è stato “confermato l'arrivo
di
Husein ef. Kavazović, Reis-ul-ulema della Comunità islamica in
Bosnia-Erzegovina, di
numerosi
ambasciatori accreditati in Croazia e
del
Nunzio
apostolico in Croazia Alessandro D'Errico”. Riguardo
al progetto del nuovo Centro Islamico di Sisak valgono le parole
pronunciate dal
Sindaco
Kristina Ikić Baniček: “Questo
è il
compimento di
una lunga e
faticosa storia.
La costruzione di un centro culturale islamico contribuirà alla
immagine di Sisak come città della
diversità culturale e religiosa e
come
città della tolleranza, valori
che andranno
ad arricchire la vita dei nostri cittadini e la vita della città
stessa”
Il
secondo appuntamento ha riguardato l’incontro in Nunziatura a
Zagabria con il Mufti
dott. Aziz ef. Hasanovic. A
proposito il portale della Comunità Islamica Croata ha diramato il
seguente comunicato ufficiale:
Oggi,
nei locali della Nunziatura
Apostolica, si
sono incontrati
il
Mufti
dott. Aziz ef. Hasanovic ed
il Nunzio Apostolico S.E.
Alessandro
D'Errico. Il
Mufti
ed
il Nunzio
hanno
discusso il progetto congiunto di promuovere la tutela dei diritti
delle comunità religiose di minoranza, sia in Europa quando si
tratta di musulmani, e sia
nelle
altri parti del
mondo dove i musulmani sono la maggioranza. A
tale riguardo il
Mufti ha
consegnato
al
Nunzio una copia della
Dichiarazione di Zagabria, che è una continuazione dell'iniziativa
di sviluppo avviata con l'adozione della Dichiarazione di Marrakech
(Marocco). Il
Nunzio
ha ringraziato il
Mufti per la
visita, ed
ha
sottolineato
l'impegno per la continuazione di questo progetto.
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