Ai
Vescovi della CERNA, incontrati nella Cattedrale di Tunisi il 12
Novembre scorso, l’Arcivescovo D’Errico ha personalmente spiegato
che nei primi mesi della nuova Nunziatura affidatagli da Papa
Francesco aveva inteso concentrarsi soprattutto sulla sua missione a
Malta; ma nello stesso tempo aveva anche predisposto i tempi per “una
visita in Libia, per un primo contatto diretto con quelle comunità
che si trovano a vivere la loro testimonianza di fede in situazioni
alquanto delicate”.
Di
fatti dopo una decina di giorni dalla presentazione ufficiale delle
Lettere Commendatizie, e dopo alcuni importanti momenti di vita
ecclesiale vissuti a Malta, Mons. D’Errico si è recato con i suoi
assistenti in Libia, a Tripoli, per un primo e diretto incontro
conoscitivo con la realtà ecclesiale, civile e diplomatica del
paese.
Organizzo
la lettura degli avvenimenti presentati in questo post nella modalità
cronologica, recuperando notizie e commenti che si possono
riscontrare anche sulla pagina social, curata dallo stesso Mons.
D’Errico ed utilizzata per la comunicazione diretta dei suoi amici
e followers.
Dal
14 al 18 Novembre 2017 Il Nunzio Apostolico ha avuto occasione di
vivere intensamente alcuni momenti di vita ecclesiale, di memoria e
di amicizia personale. Il giorno 14 Novembre egli è stato presso la
Casa Provinciale delle Suore della Carità per la Festa della suora
Santa Agostina Pietrantoni, martire della Carità ospedaliera. Ha
poi avuto alcuni incontri in Nunziatura, ove ha festeggiato anche il
19° del suo episcopato, l’onomastico di una suora collaboratrice,
ed il suo 67° compleanno. Ha poi presieduto la celebrazione
eucaristica, ed ha tenuto una bella omelia, per la Festa di Santa
Caterina d’Alessandria nella Parrocchia di “Santa Caterina
d’Italia” a La Valletta.
Il
24 Novembre il Nunzio Apostolico è giunto a Tripoli per la sua prima
visita in Libia.
14
Novembre - Festa di SANTA Suor AGOSTINA PIETRANTONI. Visita e Santa
Messa alla Casa Provinciale delle Suore della Carità (Malta, 14
novembre 2017).
Grazie,
cara Sr. Natalie
Abela.
È stata una gioia grande partecipare alla festa di una vostra grande
Santa, che spero possa continuare a ispirare il vostro prezioso
servizio a Malta e in terre di missione.
Commento:
La presenza del Nunzio Apostolico a Malta, sua eccellenza mgr
Alessandro D' Errico, ha dato una certa solennità alla celebrazione
della festa di sant'Agostina, ma il suo modo semplice e amichevole
con cui ha legato con tutti noi, ha riempito i nostri cuori con molto
Gioia. Nella sua omelia ci ha ricordato la nostra vocazione ad essere
vicina al popolo per comunicare con loro l'amore di Dio. Viviamo in
un momento in cui abbiamo sfidato a uscire da noi stessi e a
testimoniare la gioia del Vangelo a tutti coloro che ci incontriamo.
San Agostina ci dà l'esempio di ciò che significa dare la vita, pur
amare Dio e servire i poveri.
Grazie,
cara sr. Natalie
Abela:
Belle foto e tanti bei ricordi del nostro comune servizio missionario
in Pakistan.
Commento: La
visita del Nunzio Apostolico, sua eccellenza mgr Alessandro
D'Errico,
ha riportato molti ricordi felici di lahore, quando era il Nunzio
Apostolico del Pakistan. 2005 nel noviziato di Lahore e
2017 nella casa della delegazione, tarscen!
14
novembre 1998 - 14 novembre 2017: DICIANNOVESIMO ANNIVERSARIO della
nomina ad Arcivescovo titolare di Carini e Nunzio Apostolico in
Pakistan. Un grande grazie a SAN GIOVANNI PAOLO II per la fiducia
accordatami e a quanti mi hanno accompagnato con la preghiera e con
l'affetto durante questi anni di servizio episcopale in giro per il
mondo.
"VENI
SANCTE SPIRITUS".
15
Novembre - Visita
del Rev. Mons. Joseph
Grech,
del Clero della diocesi di Gozo, Segretario della Nunziatura
Apostolica in Ucraina (15 novembre 2017).
Arrivo
della Reverendissima Madre ELISA SCLAPARI, Superiora Provinciale in
Bolivia della Congregazione delle Suore Salesiane Oblate del Sacro
Cuore (da cui provengono le tre Religiose boliviane in servizio alla
Nunziatura Apostolica a Malta) (Malta, 15 novembre 2017).
16
Novembre - Incontro con il Signor STEPHEN AXISA, Direttore della
Sezione maltese di "Aid to the Church in Need" (Aiuto alla
Chiesa che soffre) (16 novembre 2017).
Festa
onomastica di madre Elisa Sclapari, provinciale in Bolivia delle
sorelle salesiane oblate del sacro cuore e celebrazione anticipata
del compleanno di s.e.
mons. Alessandro
D'errico (18/11)
e di mons.
Simón
Bolívar (24/11).
(Malta, 17 novembre 2017).
FESTA
DI SANTA CATERINA D’ALESSANDRIA
Parrocchia Italiana “Santa
Caterina d’Italia”
Omelia del Nunzio Apostolico
(La
Valletta, 18 novembre
2017)
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Eccellenza,
Signor Ambasciatore,
Caro Don Gino,
Cari confratelli nel
Sacerdozio,
Cari Religiosi e care Religiose,
Fratelli e
Sorelle.
Nei
giorni scorsi ho cercato di sostare spesso in meditazione dinanzi
allo esempio di vita cristiana che ci viene da Santa Caterina di
Alessandria, e con tutta semplicità vorrei condividere con voi
qualche breve riflessione.
Come
forse vi è noto, purtroppo non sappiamo molto circa la sua vita e il
suo martirio. Abbiamo soltanto alcuni elementi di iconografia e di
letteratura posteriore di qualche secolo, che parlano di Caterina
come di una bella diciottenne cristiana, molto intelligente e colta,
figlia di nobili, che visse ad Alessandria di Egitto tra la fine del
secondo secolo dell’era cristiana e gli inizi del terzo. Ad
Alessandria, nel 305 arriva Massimino Daia, nominato Governatore di
Egitto e Siria. Per l’occasione si celebrano feste grandiose che
includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane. Un
atto obbligatorio per tutti i sudditi, compresi i cristiani. Caterina
però rifiuta il sacrificio e anzi chiede a Massimino di riconoscere
Gesù Cristo come redentore dell'umanità. Colpito dall’intelligenza
e dalla bellezza della ragazza, Massimino convoca un gruppo
d’intellettuali alessandrini perché la convincano a venerare gli
Dei. Ma invece è Caterina a convince loro a farsi cristiani. Per
questa conversione così pronta, Massimino li fa uccidere tutti e
poi, come ulteriore tentativo, a Caterina propone addirittura il
matrimonio. Viene un nuovo rifiuto e questo fa indispettire il
Governatore, che la condanna ad una morte orribile: la atroce tortura
della ruota dentata che deve far strazio del suo corpo. Un miracolo
però salva la giovane, perché lo istrumento di tortura si inceppa,
e il Governatore la condanna alla decapitazione.
l
culto di Santa Caterina si diffuse presto anche fuori dell’Egitto.
La troviamo raffigurata nella Basilica romana di San Lorenzo; a
Napoli, nelle Catacombe di San Gennaro; poi, poco a poco, viene
venerata in molte parti d'Italia, ove ella diventa la Patrona di
molti comuni e città. Più tardi il suo culto si diffuse anche in
Francia e nell'Europa centro settentrionale, dove ispirò pure
poemetti e rappresentazioni sacre.
La
sua festa annuale è vista principalmente come una festa della
gioventù cristiana. In Francia, Caterina diviene la Patrona degli
studenti di teologia e la titolare di molte Confraternite femminili.
In Italia Santa Caterina diventò anche Patrona delle Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università di Padova e dell'Università di
Siena. Inoltre è la Patrona dei Cavalieri Italiani del Sovrano
Militare Ordine di Malta.
**********
1.-
Meditando sulla vita e sul martirio di Santa Caterina, la prima
domanda che mi sono posto è questa: Cosa può insegnare a noi questa
Santa? In primo luogo mi sono ritornate alla mente le famose parole
di Gesù: “Sarete miei testimoni”. Santa Caterina ci ricorda che
la fede cristiana non può essere limitata soltanto a una sfera
personale e privata di relazione con Dio, ma deve avere una
dimensione pubblica. Come Lei e secondo il suo esempio, dobbiamo con
coraggio e perseveranza essere “sale della terra e luce del mondo”.
Con umiltà, ma anche con fermezza dobbiamo affermare e vivere
sempre, pure a livello pubblico, secondo i valori che abbiamo
appresso dalla nostra fede. Questo mi sembra un insegnamento
importante pure oggi, dinanzi alle sfide della secolarizzazione e
della progressiva scristianizzazione delle nostre società, con cui
dobbiamo spesso confrontarci.
2.-
In secondo luogo, mi sono posto un’altra domanda: In concreto, cosa
possiamo fare per realizzare la nostra testimonianza sull’esempio
di Santa Caterina, nelle circostanze specifiche dei nostri tempi?
Nella riflessione e nella preghiera, ho trovato alcuni elementi
stimolanti, partendo dalle riflessioni che il Santo Padre Francesco
ha elaborato nell’Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, e
ripete spesso, sopratutto nelle omelie che quasi ogni giorno fa a
Santa Marta. Che cosa propone il Papa, per il nostro impegno di
testimonianza evangelizzatrice oggi?
a)
Anzitutto egli dice che dobbiamo prendere sul serio le ultime parole
di Gesù. Sono sempre importanti le ultime parole di una persona
cara. Tanto più devono essere per noi quelle del Maestro, prima di
far ritorno al cielo: “Andate nel mondo intero, annunciate la Buona
Novella a tutti i popoli”. Come per Santa Caterina, queste parole
di Gesù devono essere il punto di partenza della nostra
testimonianza oggi.
Da
ciò viene una conseguenza ovvia. Gesù ci chiede di andare. Essere
testimoni significa che non possiamo restar fermi. Non possiamo
limitarci ad amministrare ciò che abbiamo ereditato da un passato
glorioso di fede. Al contrario, bisogna avere un atteggiamento
attivo. Bisogna andare, uscire per le vie del mondo, con spirito
missionario. In breve, dobbiamo adoperarci tutti per costruire una
Chiesa in uscita.
b)
In questo impegno di costruzione di una Chiesa in uscita, il Santo
Padre chiede di avere una cura particolare per le periferie, quelle
materiali e quelle esistenziali. E cioè, per i poveri e per i
lontani, che di più hanno bisogno di una parola di consolazione e di
conforto. In questo senso, nella nostra testimonianza dobbiamo
privilegiare una cultura della solidarietà, dell'incontro, della
comunione, del dialogo: con un atteggiamento rispettoso verso tutti,
senza tuttavia rinunciare ai presupposti fondamentali della nostra
fede.
c)
Nel ripensare la nostra testimonianza di Chiesa sull’esempio di
Santa Caterina è importante anche che tutti ci rendiamo conto che il
primo soggetto di evangelizzazione non siamo noi, ma è lo Spirito
Santo che guida la Chiesa. Perciò, dobbiamo renderci docili
all'azione dello Spirito.
Sicché,
si può ben capire perché il Papa ripete con insistenza l’invito a
metterci ogni volta in discussione, con povertà di spirito, dinanzi
alle sorprese di Dio, che lo Spirito Santo non cessa di suscitare
anche per noi; ad abbandonare il criterio del "si è sempre
fatto così" (Evangelii Gaudium, 33); ad essere semplici e
gioiosi nella nostra testimonianza e nel nostro annuncio; a farci
audaci e creativi nel ripensare le strutture, lo stile e i metodi
dell'evangelizzazione.
**********
Miei
cari fratelli e sorelle, affido le speranze e progetti di questa
bella Parrocchia e della Comunità italiana in Malta alla protezione
di Santa Caterina, che con il suo esempio invita a seguire Gesù per
le vie del mondo con un attivo e responsabile impegno di
testimonianza. Sia Lei ad ottenere per il carissimo Don Gino, per il
Sig. Ambasciatore S.E. il Dott. Mario Sammartino e per tutti noi
abbondanza di benedizione e di grazie; e specialmente tanta luce e
tanta forza per essere anche noi attivi e operosi in questa nuova
fase di testimonianza evangelizzatrice della Chiesa. Amen.
PRIMA
VISITA IN LIBIA
Arrivo a Tripoli. Incontro con il Vicario Apostolico, S. E. Mons. George Bugeja OFM e il Segretario del Vicariato Apostolico, Rev. P. Magdy Mansour OFM.
VISITA A TRIPOLI - Incontro con la comunità filippina alla Cattedrale di San Francesco (24 novembre 2017).
VISITA
A TRIPOLI - Battesimi e Santa Messa nella solennità di Cristo Re
(anticipata al venerdi) 24 novembre 2017.
VISITA
a TRIPOLI - Santa Messa e Incontro con la comunità francofona
(25 novembre 2017 ).
Visita
al PASTORE ANGLICANO di Tripoli, Rev. Rajan Jacob (25 novembre 2017).
VISITA
A TRIPOLI - Presentazione di copia delle Credenziali al "General
Chief of Protocol", S. E. l'Ambasciatore ABDULHAMID F. FARHAT
(Tripoli, 26 novembre 2017).
VISITA
A TRIPOLI - Incontro con le Suore MISSIONARIE DELLA CARITÀ (di
Santa Teresa di Calcutta) … semplicemente AMMIREVOLI (26 novembre
2017).
VISITA
A TRIPOLI - Incontro con "MAMMA FRANCA" una Signora di
Napoli (Vomero), residente a Tripoli (e felice) da oltre trent'anni
(26 novembre 2017).
VISITA
A TRIPOLI - Battesimo e Santa Messa alla Cattedrale di San
Francesco (26 novembre 2017).
VISITA
A TRIPOLI - incontri con vari gruppi nazionali (di vari Paesi
africani, filippini, pakistani, italiani, croati, indiani, ecc.) (26
novembre 2017).
Grazie
mille per il vostro prezioso servizio missionario, Caro Fr. Magdy
Mansour.
VISITA
IN LIBIA - Incontro con il Sig. ABED EL RAHMAN BEN HIMEDA,
Direttore Delegato del Dipartimento per gli Affari Europei del
Ministero degli Esteri (Tripoli, 27 novembre 2017).
Incontro
con l'Incaricato d'Affari a.i. delle FILIPPINE in Libia, Sig.
Mardomel Celo Melicor (Tripoli, 28 novembre 2017).
Incontro
con l' Ambasciatore di Turchia in Libia, S. E. il Sig. Ahmed
Aydin Dogan (Tripoli, 28 novembre 2017).
Incontro
con l'Ambasciatore d'Italia in Libia, S. E. Il Dott. GIUSEPPE
PERRONE. (Tripoli, 29 novembre 2017).
Agape
fraterna alla Cattedrale di San Francesco.
(Tripoli,
29
novembre 2017).
Santa
Messa e Benedizione Eucaristica alla Cattedrale di San Francesco.
(Tripoli,
29 novembre 2017).
MESSAGGIO
DI COMMIATO (con breve video), (Tripoli, 30 novembre 2017).
Partenza
da Tripoli. (30 novembre 2017).
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