Nei
due giorni di 19 e 20 Ottobre 2016 si è riunita a Zagabria la 48°
Conferenza Croata dei Superiori e delle Superiore Religiosi, e si è
celebrato il 50° anniversario della stessa Conferenza con una Santa
Messa di Ringraziamento e con la presentazione di un libro sul suo
“Giubileo d'oro”.
Sul
portale ufficiale della Conferenza dei Religiosi (HKVRPP) si leggono
i post che riguardano questi eventi e in particolare quelli relativi
all'intervento del Nunzio Apostolico nella Conferenza (il giorno 19
ottobre) e alla Celebrazione dell'Eucaristia del 20 ottobre
presieduta dall'Arcivescovo Alessandro D'Errico.
Per
l'intervento di Mons. D'Errico possiamo leggere di seguito la
trascrizione della relazione scritta da p. Jure Šarčević, OFMCap
sulla visita del Nunzio Apostolico alla 48 ° Assemblea Plenaria
della HKVRPP.
Relazione
di Padre Jure Šarčević, OFM Cap. sulla visita del
Nunzio
Apostolico alla 48 ° Assemblea Plenaria HKVRPP-a
Il
primo giorno della 48 ͫ ͣ Plenaria dei Superiori e delle
Superiore Maggiori è venuto anche il Nunzio Apostolico nella
Repubblica di Croazia, Mons. Alessandro D'Errico. Il Presidente della
Conferenza dei Superiori e delle Superiore Maggiori, P. Jure
Sarčević, OFM Cap., ha indirizzato le parole di benvenuto dicendo
che è una tradizione che alla Plenaria della Conferenza viene
invitato il Nunzio Apostolico per portare il suo messaggio. "A
questi ci obbliga il nostro Statuto e noi gli facciamo sempre e noi
lo invitiamo volentieri. Questo è il nostro legame diretto con il
Santo Padre. Sappiamo che la vita religiosa sta al cuore del Nunzio
Apostolico e per questo gli siamo particolarmente grati", ha
detto Fra Jure aggiungendo i religiosi e le religiose deciderebbero
sapere un po' di più sulla preparazione dei Documento Mutuae
Relationes che tratta i criteri di come determinare il rapporti tra i
Vescovi e i Religiosi e Religiose nella Chiesa.
Nunzio
ha indirizzato le parole di ringraziamento e ha salutato tutti
cordialmente dicendo che sempre volentieri partecipa alle Plenarie
per trasmettere la gratitudine della Santa Sede per il bene che
attraverso le loro comunità fanno i Religiosi e le Religiose, e per
il importante ruolo che hanno nella Chiesa.
Poi
ha salutato Mons. Zdenka Križić, Vescovo di Gospić - Senj e
Presidente del Consiglio della CEC per gli Istituti di Vita
Consacrata e le Società di Vita Apostolica che era presente. Nunzio
ha detto che con grande gioia ha accolto la notizia che il Vescovo
Zdenko ha sostituito il Vescovo Mate Uzinić come Presidente del
detto Consiglio. "La Conferenza Episcopale Croata ha fatto una
cosa buona nominando Vescovo Križić come successore del Vescovo
Uzinić. Penso che questa scelta sta sulla scia di quello che
desidera il Santo Padre"
Nunzio
Apostolico ha anche detto che la scelta di Padre Zdenko come Vescovo
di di Gospić e Senj è un contributo spirituale non solo per la
Diocesi di Gospić-Senj, ma anche per tutta la Chiesa in Croazia.
Nunzio
ha menzionato anche la celebrazione del 50 ͫ ͦ anniversario
della Conferenza e la sua partecipazione alla Messa in questa
occasione sottolineando che gli sta al cuore la unità tra i
Religiosi perche essa ha contributo a tanti opere buone che la
Conferenza ha fatto nel corso di 50 anni.
Riferendosi
al lavoro dell'Assemblea il Nunzio ha detto che è felice che i
Superiori e le Superiore, valutando il passato, guardano al futuro,
pensando insieme alle prospettive di carità nel contesto del
Giubileo della Misericordia.
Parlando
della misericordia Nunzio Apostolico, come punto di partenza, ha
ricordato il pensiero del Santo Padre in MisericordiaeVultus.
"Il nome di Dio è misericordia". Tutta la Bibbia, la
rivelazione di Dio, tutta si muovo guidato dalla misericordia. "Il
più grande espressione della misericordia del Padre celeste è il
Figlio, Gesù, in lui tutto parlare della misericordia, soprattutto
la sua morte sulla croce per la nostra salvezza. È il centro della
nostra fede. La misericordia del Padre celeste, che viene rivelata
fino alla morte del suo Figlio sulla croce ... Gesù non solo
eseguisce solo la misericordia nella sua vita fino alla sua morte in
croce, ma Egli anche predica la misericordia, e a coloro che
accettano la sua parola di salvezza e si decidono di seguirlo, Egli
dà il programma di spiritualità, il programma di misericordia -
"Siate misericordiosi come il Padre vostro celeste" (Lc
6,27-36). Questo programma si trova tra le parole che ha proposto
come moto del Giubileo: "Misericordiosi come Padre". Questo
programma il Santo Padre ha messo davanti a tutta la Chiesa, ma in
modo particolare, vale per coloro che hanno consacrato la propria
vita come religiosi", ha sottolineato il Nunzio Apostolico.
Chiedendosi
che cosa specificamente bisogna dire ai Religiosi e alle Religiose in
questo Anno di Misericordia, quale programma proporre, il Nunzio ha
sottolineato l'ascesi nella vita spirituale, come un programma per il
quale tutti si devono impegnare, soprattutto i religiosi e le
religiose. Ricordando una udienza con il Papa Benedetto XVI, che in
detta occasione gli ha detto di trasmettere questo messaggio ai
religiosi e alle religiose, che la Chiesa da loro si aspetta sempre
qualcosa di più per quanto riguarda la testimonianza, il servizio e
la vita spirituale. Nunzio Apostolico ha detto ai Religiosi e alle
Religiose che il programma "Misericordioso come Padre",
nell'Anno della Misericordia, da loro chiede qualcosa di più.
"Dobbiamo prima di tutto essere testimoni di misericordia, di
perdono, di riconciliazione. Abbiamo bisogno che e nella Chiesa e
nella società in Croazia. Di questo abbiamo bisogno anche nella
Chiesa in Croazia, nella società croata. Come Gesù dobbiamo
perdonare "sette volte per sette."
Parlando
sulla revisione del Documento Mutuae Relationes, Nunzio ha
sottolineato che questa è un campo sul quale bisogna parlare con la
delicatezza di cuore, questo è campo all'interno della Chiesa, il
rapporto tra i diversi gruppi. In questo contesto, la Congregazione
per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica
ha iniziato un nuovo modo di riflessione. Infatti, noi che dobbiamo
essere testimoni di unità, di riconciliazione e di fraternità, non
abbiamo dato buon esempio, voglio dire, non siamo stati
misericordiosi come Padre Celeste. Quando parliamo delle relazioni
nella Chiesa, dobbiamo parlare dei problemi e delle tensioni del
passato, che solleva ancora i dubbi e le discussioni nelle famiglie,
nei gruppi all'interno della Chiesa. Noi possiamo dare il nostro
contributo come cristiani.
Ci
sono anche delle tensioni anche nella società in Croazia, e sono
molte tensioni e ferite aperte e tra i Paesi. Il suo nome è
Misericordia, questo ci dice che non si può tenere conto solo della
giustizia perché la logica di Dio sta su un livello superiore, il
livello di tenerezza, il perdono, la misericordia, ha detto il
Nunzio.
Parlando
della Commissione mista Cattolico - Ortodosso, che esamina le
circostanze e il tempo in cui ha vissuto il Beato Alojzije Stepinac,
ha detto "che l'istituzione della Commissione è stata
un'iniziativa di Papa Francesco. Ha ricordato tante offese lanciate
al riguardo di questa iniziativa, e anche su incontro con Papa
Francesco, il quale ha detto che la strada che bisogna seguire e la
strada della carità, un percorso che non significa chiudersi in sé
stessi, anche se abbiamo retta. Non chiuderci in noi stessa, ma come
Chiesa dobbiamo uscire dalla propria sicurezza, dai propri schemi
verso gli altri, in tutto ciò che facciamo. E questo gesto di
misericordia diventa un'opera d'attenzione nei confronti dei nostri
fratelli ortodossi. Questo diventa un contributo che possiamo dare
per le buone relazioni, per la stabilità di cui abbiamo bisogno da
questo parti", ha detto il Nunzio Apostolico.
Alla
domanda del Vescovo Križić, come vide la vita religiosa in Croazia,
il Nunzio ha detto che "Papa Francesco ha confermato che può
contare sui religiosi in Croazia, che sono sensibili per quanto
riguarda i programmi della Santa Sede. Sono convito che la vita
religiosa dà un grande contributo alla Chiesa in Croazia", ha
detto Nunzio, e soffermandosi sul numero dei Religiosi e delle
Religiose, ha aggiunto che "finora non c'era una corretta
valutazione del loro grande contributo."
Ha
ricordato anche la nomina di due religiosi Vescovi, sperando che ci
saranno ancora ed ha aggiunto che in questo contesto il Papa ha una
certa sensibilità nei riguardi dei Religiosi.
Alla
domanda se nella Commissione Mista da parte degli Ortodossi ci sia
una intenzione della misericordia e della sensibilità, il Nunzio ha
detto gli hanno chiesto molte volte di chiesto. Ha detto che non
dobbiamo preoccuparci di ciò che pensano gli altri, non dobbiamo
essere guidati dalla misericordia di Dio. È nostro dovere fare il
primo passo. Il primo passo è quello di uscire con sincerità e
povertà di spirito e presentare le nostre convinzioni con
semplicità. Questo vale non solo per il rapporto con gli ortodossi,
la logica della carità vale sempre. Non possiamo sempre stare su un
posto, fermi e con la logica del pregiudizio. Ha aggiunto che la
Commissione Mista non si occupa della santità del Beato Stepinac, ma
esamina le condizioni storiche in cui ha vissuto. Poi ha espresso il
malcontento che la istituzione di questa Commissione Mista non è
stato accolta in modo sufficientemente positivo, perché si tratta di
una nobile iniziativa, di un tentativo che la parte Cattolica e
quella Ortodossa si mettano alla stessa tavola e chiariscano le
questioni che rappresentano un peso per entrambe le Chiese. La
decisione del Papa sul lavoro di questa Commissione deve essere
presentata in modo adeguato.
"Chiedo
a voi, Religiosi e Religiose di trasmettere le intenzioni del Papa,
che sono ecumeniche e misericordiose, e esse sono i messaggio per noi
che dobbiamo uscire e andare all'incontrare verso gli altri",
ha concluso il Nunzio Apostolico.
Fra
Jure ha indirizzato le parole di ringraziamento al Nunzio dicendo:
"Vogliamo credere che da questo processo tutti quanti usciamo
arricchiti, riconciliati e che la carità cristiana oltrepasserà
tutti i pregiudizi. Non come religiosi preghiamo per questa
intenzione"
Alla
fine della riunione, Fra Jure ha regalato al Nunzio Apostolico la
monografia sul "Giubileo d'oro della nostra Conferenza".
In
relazione alla celebrazione della Santa Messa di Ringraziamento per
il 50° della Conferenza si può leggere, nella traduzione
informatica direttamente sul portale dei Religiosi Croati, la
descrizione dei vari momenti liturgici con la sintesi
dell'introduzione benedicente del Nunzio e dell'omelia del vescovo
Ivica Petanjak. Alla celebrazione
presieduta da Mons. D'Errico hanno partecipato “i vescovi
monaci Ivica Petanjak di Krk e Zdenko di Gospić, il Presidente della
HKVRPP fra Jure Sarcevic, OFM Cap., il Presidente della Conferenza
dei Superiori Maggiori e Superiore di BiH Miljenko Steko, OFM, un
rappresentante della conferenza monastica slovena, fra Milan Kos,
OFMConv ., e altri provinciali”. Tra l'altro si legge: Con
l'introduzione della celebrazione, il Nunzio si è congratulato per
l'anniversario e ha portato il saluto e la benedizione di Papa
Francesco. Si è complimentato per lo spirito di unione e di
responsabilità verso la Congregazione per la Vita Consacrata. Ha
invitato tutti ad una speciale preghiera affinchè tutti i religiosi
e le religiose in Croazia siano testimoni e promotori di
riconciliazione, di perdono, di misericordia”.
Sul
portale della Conferenza si può visionare anche una ampia galleria
fotografica circa i momenti salienti della liturgia e circa la folta
partecipazione dei Religiosi e delle Religiose.